Cosa significa? Niente più e niente meno del contenuto della riforma Profumo di qualche settimana fa: tagliare i finanziamenti alle università pubbliche, renderne una parte “fabbriche di quadri dirigenziali” e altre un semplice raccoglitore di giovani che sperano di lavorare per ciò che studiano, incentivando così una forte polarizzazione sociale e una finta meritocrazia che si traduce in una vera e propria selezione, tra chi ha i mezzi per poter accedere alle università eccellenti e chi no.
Oltre a ciò, non poteva mancare il finanziamento per le “scuole non statali” (leggi “private”): a loro è dato quello che viene tolto al pubblico, non considerando che sono ormai almeno 4 anni che si ripete questa solfa e i fondi si spostano sempre più verso gli istituti scolastici e universitari privati. Milioni di euro, infatti, dovrebbero finanziare la formazione privata, avvantaggiando chi è già privilegiato e può permettersi le rette scolastiche e soprattutto quelle altissime delle università private (oltre naturalmente ai libri originali, una media elevata, ritmi veloci, ecc.).
Che dire: cambiano faccia, moralità (ricordiamo i trenini che festeggiavano le dimissioni dell’ “immorale” Berlusconi), educazione e sesso ma la storia è sempre la stessa! Infatti, mentre tagliano i fondi 30mila posti letto negli ospedali oltre che i fondi al FFO (fondo di finanziamento ordinario) delle università pubbliche, viene dimezzata (mica eliminata) la spesa delle auto blu e ridotta la spesa per la presidenza del consiglio.
Se pensano, però, complice l'estate e la chiusura delle università, di riuscire a far passare le loro riforme nel silenzio e senza opposizione alcuna, ci teniamo a inviargli questo messaggio: ci dispiace, ma ci stiamo preparando per rovinare i vostri piani.
Dopo l'estate, arriva sempre un autunno caldo... ed è il caso di rimboccarci le maniche!
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