"Per mantenere un potere pubblico speciale, posto al di sopra della società, sono necessarie delle imposte e un debito pubblico". "...Per il fatto che posseggono il potere pubblico e il diritto di riscuotere imposte, - scrive Engels - i funzionari come organi della società sono posti al di sopra della società. Il libero, volontario rispetto che veniva tributato agli organi della società patriarcale (del clan) non sarebbe più sufficiente per essi, anche se potessero cattivarselo"... Si fanno leggi speciali sulla santità e sull'inviolabilità dei funzionari... Il "più misero poliziotto" ha più "autorità" dei rappresentanti del clan, tuttavia persino ...il capo militare di un paese civile potrebbe invidiare al capo del clan che la società patriarcale circondava "di una stima volontaria e non imposta col bastone".
Lo Stato quindi si pone subito come "esattore" rispetto alla classe oppressa. Sono le masse più sfruttate, economicamente più deboli, le masse più povere, che devono sostenere lo Stato; uno Stato che usa gran parte delle tasse per mantenere sè stesso, il suo apparato, i suoi funzionari, per mantenere il suo apparato repressivo, l'esercito, i "distaccamenti speciali di uomini armati", come abbiamo visto nella precedente Formazione operaia, quindi non per la vita sociale. Ma nello stesso tempo per questo, anche per questo, lo Stato, i suoi uomini si pongono estranei e oppressori di fronte alla maggioranza della popolazione. Ed Engels descrive l'abisso tra il rispetto volontario, spontaneo di cui erano circondati
Meloni da Milei (che lavora per Trump). Il piano per una Lega dei conservatori
Meloni e Milei salutano la folla dal balcone
La premier
Giorgia Meloni e il presidente argentino Javier Milei salutano la folla
dal balcone della Casa Rosada, sede di governo del Paese sudamericano, a
Buenos Aires. Meloni è arrivata in Argentina in visita ufficiale dopo
aver partecipato al G20 di Rio de Janeiro, in Brasile... Il
tema di un fronte dei Paesi guidati da leader di destra è stato
affrontato durante la cena privata di martedì offerta da Milei nella
residenza presidenziale di Olivos a Buenos Aires, nell’ambito di una
serata che Palazzo Chigi ha definito «ristretta e informale».
Prima del vertice, i due leader si sono
affacciati dal balcone di plaza de Mayo, elargendo alle persone che si sono affollate sul posto baci e
larghi sorrisi e a Milei battute scambiate anche all’orecchio e pacche
sulle spalle. Forte familiarità anche tra Meloni e la sorella di Milei,
Karina, segretario generale della presidenza, prima della foto ufficiale
nel Salon Blanco.
Le
parole di Milei durante le dichiazioni congiunte suonano davvero come
un programma politico intergovernativo: «Siete in famiglia», dice il
presidente argentino che si lancia poi in un discorso in cui
Dato che si tratta di sindacati ufficiali - vediamo bene che i sindacati confederali e non solo, in Italia sono ben lontani dal fare azioni concrete di denuncia e mobilitazione contro le aziende complici di massacro e genocidio.
Nello sciopero generale del 29 bisogna portare con forza la questione alla massa dei lavoratori in fabbriche e posti di lavoro e nelle manifestazioni, sensibilizzando i lavoratori e legandola alle questioni rivendicative dello sciopero
Slai cobas per il sindacato di classe - coordinamento nazionale
Un
nuovo database di oltre 400 aziende che operano nel Regno Unito e sono
ritenute complici della guerra di Israele contro Gaza è stato lanciato
da un collettivo di sindacati e organizzazioni guidate da Progressive International.
IlWatermelon Index, che l’organizzazione internazionale di sinistra descrive come “uno strumento per la resistenza guidata dai lavoratori contro l’occupazione e il genocidio in Palestina“, consentirà ai dipendenti di connettersi tra loro e con gli attivisti per sfidare i loro capi sui legami con Israele.
Tra le società elencate ci sono Barclays, la società di spedizioni Maersk, il gigante dell’e-commerce Amazon, la società di software Microsoft e la società di affitti turistici Airbnb.
Oltre
a queste multinazionali, ci sono una serie di altre operazioni con
legami con Israele, in settori come la finanza, le assicurazioni, la
tecnologia, la logistica e l’energia. Progressive International sta
MALTRATTAMENTI E VIOLENZE NEL CARCERE DI TRAPANI, ARRESTATI 11 AGENTI PENITENZIARI, QUARANTASEI GLI INDAGATI
Venticinque poliziotti penitenziari, accusati a vario titolo e in concorso di tortura, abuso d’autorità contro detenuti delcarcere Pietro Cerulli di Trapani, e falso ideologico, sono stati raggiunti da misure cautelari e interdittive:11 arresti domiciliari e 14 sospensioni dal pubblico ufficio.
Emessi decreti di perquisizioni, per un totale di 46 indagati. Le indagini sono partite nel 2021. L’ordinanza del Gip di Trapani, su richiesta della Procura, è stata eseguita dal nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, con l’ausilio di alcuni reparti territoriali coordinati dal nucleo investigativo centrale.
Le indagini
L’indagine condotta dal nucleo investigativo regionale di Palermo, coordinato dal nucleo investigativo centrale, sono scattate dopo alcune denunce effettuate dai detenuti del penitenziario trapanese che avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere, che una volta installate avrebbero registrato violenze reiterate da parte di agenti nei confronti di detenuti.
Secondo le indagini, nel carcere Pietro Cerulli Trapani non venivano perpetrate solo violenze fisiche
Operai bloccano la fabbrica di Vencorex de Pont-de-Claix della
Global Chemical PTT
“La promessa di
reindustrializzare il Paese non è stata mantenuta e le fabbriche chiudono”,
“Duecento piani di licenziamento”, apre così un lungo articolo di
Affari&Finanza di lunedì 18 novembre.
E l’elenco delle aziende in
crisi, e che hanno prospettato ristrutturazioni e licenziamenti, tra cui alcuni
colossi mondiali, è lungo e incompleto: “Michelin ha annunciato la
serrata di due stabilimenti, uno a Cholet e l’altro a Vannes, che davano lavoro
a 1.235 persone. Il gruppo Auchan sta per tagliare una decina di
punti vendita, mandando in fumo 2.389 posti di lavoro. Il settore
dell’automobile, particolarmente sotto la pressione della concorrenza
internazionale, ha registrato dall’inizio dell’anno diciotto impianti
chiusi a fronte di undici aperture. Valeo ha già annunciato di
essere alla ricerca di acquirenti per tre dei suoi stabilimenti in Francia,
mentre Forvia, altro colosso francese, ha annunciato la riduzione di
10 mila posti di lavoro in Europa nei prossimi cinque anni. E non va meglio
nel settore della siderurgia dove la Federazione del settore prevede
fino al 10% di posti di lavoro in meno nei prossimi tre anni.”
Il ministro dell’Industria Marc
Ferracci “ammette che bisogna prepararsi a un «periodo molto difficile»
e che «Probabilmente ci saranno altri annunci di chiusura di stabilimenti
nelle prossime
La Polonia schiera carrarmati sudcoreani al confine con Kaliningrad di
Mario Colonna
Per
la prima volta cinque paesi europei hanno deciso di avviare i bond per
finanziare le spese militari. E’ accaduto ieri a Varsavia durante la
riunione del cosiddetto “formato Weimar” e vi hanno partecipato
Germania, Francia, Spagna, Gran Bretagna e Ue.
L’esercito
polacco ha intanto fatto sapere di aver schierato i carri armati da
combattimento sudcoreani K2 Black Panther a Braniewo, a pochi chilometri
dal confine con l’enclave russa della regione di Kaliningrad.
L’affermazione
è stata rilasciata venerdì scorso dalla portavoce della 16ª divisione
meccanizzata della Pomerania, maggiore Magdalena Koszczynska, alla Polska Agencja Prasowa, l’agenzia polacca di riferimento.
La militarizzazione del fronte orientale
Nell’agosto
del 2022, pochi mesi dopo l’inizio delle operazioni russe in Ucraina,
il ministero della Difesa polacco aveva aver stanziato 3,4 miliardi di
dollari per l’acquisto di 180 carrarmati dalla Corea
Esecuzioni sommarie, fame e sfollamenti forzati da parte dell’esercito israeliano nel Nord di Gaza
Territorio Palestinese – L’Osservatorio Euro-Mediterraneo ha
documentato decine di uccisioni deliberate e nuove esecuzioni sommarie
effettuate dalle Forze di Occupazione Israeliane contro numerosi civili
nel Nord di Gaza.
Queste azioni fanno parte della recrudescenza in corso e del quadro
più ampio del Genocidio perpetrato contro i palestinesi per oltre 13
mesi.
Negli ultimi 43 giorni, l’esercito israeliano ha condotto la sua
terza incursione e offensiva militare contro il Nord di Gaza e i suoi
residenti, commettendo orribili atrocità. Tra queste, l’uccidere e il
terrorizzare i civili obbligandoli a lasciare le loro case con la forza e
sfollandoli al di fuori della provincia settentrionale di Gaza. Ciò
costituisce uno dei più grandi casi di sfollamento forzato nella storia
moderna.
Tra le numerose atrocità commesse dalle forze israeliane, che vanno
dal bombardamento di case con residenti all’interno, alle Uccisioni di
Massa di civili sfollati nei rifugi e al bombardamento di raduni e
Abbiamo appoggiato sin dall'inizio l'appello per il 29-30 di UDAP/GPI per la loro partecipazione allo sciopero generale del 29 e di appello alla manifestazione del 30 - Abbiamo appoggiato la lettera di Udap/GPI per una manifestazione unitaria pur schierandoci comunque in caso di divisione per la partecipazione alla manifestazione indetta da Udap/Gpi perchè in continuità con il 5 ottobre
L'appello di Rete Libere/i di lottare contro il DDL 1660 – GPI – UDAP(che riportiamo di seguito) invece cambia le cose.
Lo sciopero generale è patrimonio dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali che lo indicono ed evidente che la solidarietà alla Palestina, la lotta al decreto sicurezza, la lotta contro la guerra ne devono far parte - ma chiaramente si tratta di uno sciopero generale con tutte le rivendicazioni generali dei lavoratori in questa fase contro tutti gli attacchi di padroni e governo ai lavoratori e alle masse popolari.
Cambiare le carte in tavola su questo, trasformarlo in uno sciopero della rete non corrisponde nè agli interessi dei lavoratori e delle masse popolari, nè all'estensione della solidarietà alla Palestina e alla lotta contro i decreti e del governo, ma diventa una operazione gruppettara travestita di stampo volgarmente egemonista.
Per cui sul 29 resta importante la massima partecipazione allo sciopero generale e alle manifestazioni possibili che vi potranno essere nelle varie città; circa la manifestazione del 30 occorre continuare a far di tutto per una unica manifestazione nazionale
*****
(L'Appello): 29
– 30 novembre: due grandi giornate di lotta contro guerre e
genocidio, DDL-1660, governo Meloni
Un'ondata reazionaria
e razzista sta attraversando tutto l'occidente. L'elezione di Trump
alla Casa Bianca rafforza i venti di guerra, in particolare in Medio
Oriente, con il sostegno totale al genocidio dei
Realizzato da Yeni demokracy Gazete - compagni turchi
Cominciamo la pubblicazione del messaggio del PCI(Maoista) per il 20° anniversario - tradotto in italiano dal Comitato di Sostegno alla Guerra Popolare in India - nodo Italia - info csgpindia@gmail.com
prima parte
Questo è il
momento del 20° Anniversario della Fondazione del nostro Partito. In
questa entusiastica occasione, il Comitato Centrale del PCI (Maoista)
trasmette un Messaggio
Celebrare il 20° Anniversario della Fondazione del PCI (Maoista)
dal 21 settembre al
20 ottobre 2024 in tutto il paese
con entusiasmo combattivo e spirito
rivoluzionario!
Raccogliamo le
sfide che affronta il Movimento
rivoluzionario!
Sviluppiamo il
Partito, l'EGPL e il Fronte Unito come tre armi magiche!
Respingiamo
l'"Operazione Kagaar" in corso scatenata con
l'obiettivo di eliminare il Partito!
Sviluppiamo la
base di massa e le forze soggettive,
proteggiamo il
Partito, il movimento rivoluzionario,
combattiamo con
determinazione contro il nemico
e avanziamo verso
la via del successo!
Porgiamo il sauto di tutto cuore a tutti i ranghi del Partito, ai
Comandanti e combattenti dell'Esercito Guerrigliero Popolare di
Liberazione (EGPL), ai Comitati Rivoluzionari del Popolo (RPC), alle
organizzazioni di massa, alle migliaia di compagni che fanno
sventolare la Bandiera rossa nelle carceri e ai milioni di
rivoluzionari nelle aree del movimento e in tutto il paese, per aver
ottenuto grandi successi per il partito e la rivoluzione attraverso
un tremendo duro lavoro in mezzo a innumerevoli difficoltà, miseria
e perdite negli ultimi due decenni. Il nostro CC invia saluti
rivoluzionari dal profondo del cuore ai partiti
marxisti-leninisti-maoisti, ai democratici, singoli individui di
mentalità progressista e personalità di spicco beneauguranti di
vari ambiti per essersi fatti avanti a sostegno e solidarietà alla Rivoluzione Indiana con una coraggiosa presa di posizione contro
l'Operazione Green Hunt", "SAMADHAN", "piano
Surajkund" e, attualmente, l'inumana, crudele, guerra genocida
di eliminazione fascista e omicida che va sotto il nome di
"Operazione Kagaar" scatenata dallo stato
controrivoluzionario indiano.
In questo
contesto il nostro CC chiama i ranghi del partito, le forze
dell'EGPL, gli organi rivoluzionari del popolo e il popolo a
intraprendere una campagna di un mese in occasione del 20°
Anniversario del Partito, con l’obiettivo di far avanzare il
movimento rivoluzionario sulla via del grande successo, raccogliendo
le sfide del movimento rivoluzionario; consolidando le tre armi
magiche: il Partito, l'EGPL e il Fronte Unito; l'"Operazione
Kagaar" scatenata dal governo fascista brahmanico Hindutva delle
classi dominanti, che prosegue con l'obiettivo di eliminare il
Partito e il movimento rivoluzionario deve essere contrastata con la
lotta di classe e la guerra di guerriglia con l'obiettivo di
sviluppare la base di massa e le forze soggettive proteggendo il
Partito e il movimento rivoluzionario. Esso fa appello ai ranghi del
Partito, dell'EGPL, delle organizzazioni rivoluzionarie di massa e
dei comitati popolari affinché facciano un successo delle
celebrazioni dell'anniversario in questo mese e, se non è possibile
in questo periodo, in qualsiasi momento dell'anno.
Negli ultimi 20
anni della formazione del nostro Partito unito il 21 settembre 2004,
5.249 compagni hanno sacrificato le loro preziose vite, di cui 22
amati membri del CC (di cui 8 sono membri dell’Ufficio Politico)
nel processo per il raggiungimento dell'obiettivo della rivoluzione.
Mille di loro sono donne. 48 dei martiri sono membri del SAC/SZC/SC,
14 dell’RCM, 167 ZC/DvC/DC, 26 membri del Comitato Sub-Zonale, 505
membri AC/PPC, 871 membri del Partito-EGPL, 3.596 attivisti degli
organi popolari e rivoluzionari. 218 compagni del Partito, dell'EGPL
e del Fronte Unito e rivoluzionari sono diventati martiri solo
nell'ultimo anno. Sin dalla grande lotta rivoluzionaria dei contadini
di Naxalbari migliaia di compagni conosciuti e non conosciuti sono
stati martirizzati in questo movimento rivoluzionario. Ciascuna di
queste perdite e in particolare la perdita dei nostri principali
dirigenti è un duro colpo per il Partito. Il percorso della
rivoluzione indiana è arrossato dal sangue versato dai martiri. Il
sentiero della guerra popolare di lunga durata in India è
ulteriormente arricchito. Gli ideali dei martiri, i loro sogni
comunisti ci hanno temperato in modo tale da servire ulteriormente il
popolo e adempiere ai compiti immediati, principali e centrali, e
altri importanti compiti del partito. Il CC rende umile omaggio a
questi grandi martiri che con il loro martirio hanno illuminato il
Partito, l'EGPL e il Fronte Unito e il percorso della Rivoluzione di
Nuova Democrazia. Essi si uniscono ai ranghi dei numerosi martiri
insieme ai fondatori della rivoluzione indiana, leader fondatori e
maestri del nostro partito, il compagno Charu Mazumdar e Compagno
Kanhai Chatterjee. Il nostro Comitato Centrale e tutto il partito
prendono entusiasmo dai loro sacrifici e dal loro ruolo creativo
nella costruzione di un nuovo potere e una nuova società. Il nostro
CC rende un umile omaggio rivoluzionario a tutti i leader e membri di
vari paesi in tutto il mondo che hanno dato la vita sulla via della
rivoluzione socialista mondiale. Il nostro CC si impegna a mettere in
atto le loro aspirazioni rivoluzionarie con grande determinazione.
Cari compagni e
popolo!
Due decenni fa,
quando due principali correnti della rivoluzione del nostro paese si
fusero e fu fondato il PCI (Maoista), il Partito dichiarò i suoi
obiettivi e compiti al popolo dell'India –
"Il nuovo
Partito Comunista dell'India (Maoista) continuerà ad agire come
un’avanguardia politica consolidata del proletariato indiano. Il
marxismo-leninismo-maoismo sarà la base ideologica che guiderà il
suo pensiero in tutti i campi della sua attività. Esso continuerà
la sua lotta contro le deviazioni di destra e di sinistra, in
particolare contro il revisionismo, considerandolo il pericolo
principale per il movimento comunista nel suo insieme. Continuerà a
cercare di unire tutti i veri gruppi maoisti che rimangono al di
fuori di questo Partito unificato. L'obiettivo immediato e il
programma del partito maoista è quello di continuare e completare la
Rivoluzione di Nuova Democrazia che è già in corso in India e
avanza come parte della rivoluzione proletaria mondiale, rovesciando
il sistema semicoloniale e semifeudale sotto la forma neocoloniale
imperialista del dominio, dello sfruttamento e controllo indiretto.
Questa rivoluzione rimarrà diretta contro l'imperialismo, il
feudalesimo e il capitalismo burocratico compradore. Questa
rivoluzione sarà condotta e portata a termine attraverso la guerra
rivoluzionaria agraria armata, cioè guerra popolare di lunga durata
per la presa armata del potere come compito principale, circondando
le città dalla campagna e quindi infine catturandole. Da qui la
campagna così come la GPP (Guerra popolare di lunga durata) rimarrà
il "centro di gravità" del lavoro
Quest'anno l'aspetto principale è la mobilitazione nella giornata del 25 novembre.
Cadendo in un giorno feriale dà la possibilità di fare nelle varie realtà iniziative verso, con le operaie, lavoratrici, e anche verso le studentesse.
La realtà di oppressione delle donne, di ideologia fascista di "Dio, Patria, Famiglia" sta andando pericolosamente avanti.
I femminicidi stanno diventando la “normale” reazione degli uomini che odiano le donne, con la aperta complicità del clima fascista, sessista sviluppato dal governo Meloni, dai suoi squallidi ministri; con la complicità dello Stato che “archivia” le denunce delle donne, di alcuni Tribunali che fanno oscene sentenze a favore degli uomini assassini, giustificando le loro motivazioni. I femminicidi sono l'espressione più tremenda di di quello che è tutta la condizione delle donne, la non indipendenza a livello di lavoro, di salario che va sempre più indietro e che a volte costringe a non rompere legami, la questione del ruolo nella famiglia delle donne, chiamate a fare figli - italiani - per il capitale e la patria, mentre va avanti sempre più minaccioso l’attacco al diritto d’aborto, che significa diritto di scelta delle donne, il ritorno ad un “moderno medioevo”, ecc.
Il fascismo che sta andando avanti utilizza e produce una versione moderna di “patriarcalismo”, che invece viene negato da questo governo, dai suoi squallidi ministri, come l'ultima uscita di Valditara "il patriarcato è finito nel 1975, oggi nelle famiglie c'è uguaglianza" (?!), avallata dalla Meloni.
Noi dobbiamo porre in maniera chiara la necessità della rivoluzione, e quindi che cosa significa oggi in termini di organizzazione, di lotta.
Dai media apprendiamo della rivolta avvenuta sabato scorso nel CPR
Trapani Milo. Tutti gli articoli riportano la stessa velina diffusa da
un sindacato di polizia, che racconta di una perquisizione nel CPR,
contrastata dalle persone recluse, con lanci di oggetti e
danneggiamenti. Sarebbe intervenuto il reparto celere di Palermo, che ha
arrestato due persone. Il CPR di Trapani era stato chiuso nello scorso
gennaio grazie alle continue rivolte che avevano reso inservibile il 90%
della struttura. Da circa un mese è stato riaperto, per recludere anche
persone appena sbarcate in Italia, sottoposte alle procedure accelerate
di frontiera, le stesse recentemente applicate nei lager in Albania,
che prevedono l’esame rapido delle domande d’asilo, la detenzione
amministrativa e la deportazione per chi proviene da paesi, come la
Tunisia e l’Egitto, considerati “sicuri”, come era avvenuto il 15
ottobre scorso per 22 persone sbarcate a Marsala.
A differenza di quanto avvenuto ultimamente in Albania, per il lager
di Trapani non si hanno notizie di ispezioni di garanti, parlamentari e
associazioni, né di critiche per queste detenzioni illegittime secondo
le leggi europee. Nessuno sembra interessarsi alle condizioni delle
persone recluse, che invece coraggiosamente continuano a lottare contro
l’orrore di questi campi di concentramento.
Ma è mai possibile che ministro dell'Istruzione debba essere
Valditara che porta avanti discorsi stupidi, da ignorante come minimo, e da
fascista, da reazionario nella sostanza?
Non ne perde una Valditara. In questi giorni sta facendo delle
dichiarazioni che qualsiasi ragazzo, qualsiasi uomo non li farebbe neanche in
un bar. E questo invece è un ministro che detta i principi,
le regole di insegnamento nelle scuole.
L'ultima uscita è stata a pochi giorni dal 25 novembre, la
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in cui Valditara, in occasione della celebrazione della Fondazione intestata a Giulia Cecchettin che il padre di Giulia ha voluto costruire, strumentalizzando in maniera veramente vergognosa il femminicidio di Giulia di un anno fa ha fatto dichiarazioni oscene che hanno teso a sminuire, nascondere le violenze sessuali fatte dagli uomini italiani e bianchi e la realtà di oppressione, di morte che è la famiglia.
Ha detto che in realtà "le violenze sono legate a forme di
marginalità e di devianza discendentidall'immigrazione illegale". Quindi ha
usato Giulia, che è stata uccisa da un ragazzo italianissimo,- l'ha gridato anche in questa occasione la sorella - considerato “bravo ragazzo”, per
attaccare in maniera razzista, stupida i migranti; calpestando così il ricordo di Giulia che invece
deve essere sempre presente, perché tante donne, ragazze - almeno 100 finora quest'anno - continuano ad essere uccise, e
“Trump vuole semplificare regole
per auto a guida autonoma”, secondo un articolo di Investing.com del 18
novembre, tanto che le azioni “di Tesla (NASDAQ:TSLA) sono in netto
rialzo nelle contrattazioni pre-market di oggi a Wall Street. Alle 12.30
italiane il titolo dell’azienda di Elon Musk guadagna circa l’8% rispetto ai
320,72 dollari per azione della chiusura di venerdì”.
Ma già all’indomani i profitti
erano saliti di 13 miliardi di dollari. E questo è “ovviamente legato all’elezione
di Trump”, che non si è ancora insediato ma i cui annunci fanno già effetto
sui profitti del suo “vice” che ha sborsato ufficialmente 119 milioni di
dollari per la sua campagna elettorale.
Ma che cosa si appresta a fare
Trump per ricambiare ancora l’aiuto di Musk? “In base alle ultime
indiscrezioni rilanciate da Bloomberg, la prossima amministrazione repubblicana
intende rendere
In
questi giorni il leghista Giorgetti, viscido ministro dell’economia e delle
finanze, ci stà mettendo del suo per sostenere gli attacchi del
governo fascista allo sciopero del 29 gennaio, quelli che puntano a
criminalizzare il diritto di sciopero, la lotta, il sindacato che la
promuove e la organizza, in risposta alle parole di Landini che ha
parlato dello sciopero come una rivolta sociale, necessaria che deve vivere concretamente nelle piazze operaie e non restare sterile dichairazione tv da sindacalista. Lo fa sul suo
terreno, e cerca di svuotare le piazze dichiarando alla stampa ‘non
capisco le ragioni dello sciopero, il governo si sta impegnando per i
salari medio bassi’.
Ma
l’impegno governativo nella realtà è una condanna per un paese
che viene trascinato nel conflitto globale ogni giorno che passa, è
una condanna alla miseria per i proletari che di questa miseria
finiscono per morirci, a 18 e 26 anni, come Sara e Aurora Esposito e Samuel Tafciu, anche accettando un lavoro
improbabile come confezionare in nero botti, per 30 euro al giorno,
in un appartamento/fabbrica abusivo, pieno di esplosivo senza alcun
tipo di prevenzione e formazione.
Perché
la quotidiana guerra dei padroni contro i lavoratori, conseguenza
delle condizioni di lavoro nel sistema di sfruttamento capitalistico,
aumenta i suoi effetti mortali con il peggiorare dei rapporti di
forza per i lavoratori nei confronti dei padroni. Da una parte la
debolezza degli operai e delle loro organizzazioni dall’altra
l’azione e l’influenza dei governi, oggi del governo moderno
fascista Meloni, oltre i governi precedenti, in tutto e per tutto
dalla parte dei padroni.
E con questo è bene ricordare il famigerato discorso delle Meloni ai
padroni, programma ampiamente annunciato e applicato passo dopo passo, dal governo nel suoi insieme, e del carattre della nostra mobilitazione, che deve avere al centro il suo rovesciamento.
Giorgetti
parla di misure per rilanciare la crescita e i consumi, chiaramente
la platea dei commercianti è un settore di interesse elettorale,
fa continui riferimenti ai miliardi del PNRR
Dal resoconto dello sciopero e delle iniziative del 18 novembre
Sciopero allo stabilimento Belgravia, dove gli operai in lotta si stanno scontrando con la repressione, sottile oppressiva, diretta in sintonia con l’azione del governo. E' uno scontro a tutto campo, i padroni hanno sempre provato a contrastare il diritto di sciopero, ma oggi sono rafforzati e aumenta il loro senso di impunità, per il carattere moderno fascista del governo Meloni.
In fabbrica le paghe sono differenziate e basse di partenza per il Ccnl agricolo, che impone un regime di fabbrica dove la produzione industriale è gestita arbitrariamente come produzione agricola... Una imposizione basata sulla complicità di Cgil Cisl Uil...
Nello sciopero i lavoratori si stanno schierando. Da una parte chi fa il crumiro, chi si illude così di avere qualche riconoscimento speciale dall’azienda tradendo la lotta dei compagni in sciopero (la cronaca e la storia delle lotte su questo dicono che le promesse dei padroni durano molto poco). Per intanto i padroni si vantano di aver ordinato pizza per tutti, straordinariamente fatta arrivare in fabbrica per sfamare gli operai che hanno fatto la doppia giornata in sostituzione degli operai in sciopero, richiamati anche da casa.
Dall’altra chi rompe con la rassegnazione e prende coraggio e nella lotta diventa più precisa anche la denuncia della vita e della
Marco Minniti, ex ragazzo di Berlinguer, ha una lunghissima
carriera politica. È stato ministro dell'Interno e sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio in vari governi di centrosinistra. È stato
autorità delegata ai servizi segreti. Oggi dirige il centro studi di
politica internazionale di Leonardo.
Onorevole Minniti, sembra che ci siano vere e proprie minacce di morte contro Giorgia Meloni. Vanno prese sul serio?
«Assolutamente
sì. Mai sottovalutare queste minacce. Specialmente in questo momento di
crisi internazionale e mentre ci sono forze ingenti che operano per
creare instabilità».
Ma i nostri servizi segreti sono efficienti?
«Sì,
lo sono. Tecnologicamente non siamo proprio in primissima fila. Lo
siamo, invece, per le capacità humint: le relazioni e le conoscenze sul
campo. Vede, Israele è stata colpita a sorpresa, il 7 Ottobre del '23,
perché aveva dei servizi potentissimi tecnologicamente ma che avevano
perso la passione per le capacità humint. Noi invece siamo l'unico paese
occidentale mai colpito dal terrorismo internazionale. Non si tratta
del tipo stellone italiano ma di una straordinaria collaborazione tra
servizi segreti, forze di polizia, magistratura. Tutto ciò fa
dell'Italia un modello».
Dossier, intercettazioni abusive, spionaggio. L'Italia è nelle mani di alcuni gruppi di spioni?
«Ci
sono molte indagini in corso. Coordinate dalla Procura nazionale. Il
quadro è allarmante. È in corso
Qui di seguito il comunicato finale dell’assemblea
Israele è un pericolo per il mondo! Stop genocidio! Fermiamo il sionismo con la resistenza!
Israele
ha calato la maschera: dopo aver demolito ogni edificio, spezzato
decine di migliaia di vite, e a loro dire eliminato ogni leader della
Resistenza sia in Palestina che in Libano, non arresta la sua azione
distruttiva, ma anzi la intensifica provocando una escalation senza
limiti in tutto il medio oriente e rischiando di coinvolgerci
direttamente nel conflitto.
Le
recenti elezioni negli USA con la vittoria di Trump rappresentano un
ulteriore elemento di instabilità per l’area. Il neopresidente
statunitense non ha mai fatto mistero delle sue politiche e intenzioni
aggressive verso l’Iran e tutti gli stati e le organizzazioni non
allineate dell’area, con il rischio concreto di un allargamento
esponenziale del conflitto anche tenendo conto della presenza di basi
russe nell’area.
Il
governo italiano e tutta l’Unione Europea, seguendo i dictat di
Washington, non solo sono complici del genocidio ma anche
dell’escalation in corso e corresponsabili nell’esporre anche i popoli
europei al rischio di guerra. Dal Governo italiano e da tutti i governi
della UE si ripete costantemente il ritornello del diritto di Israele di
difendersi, ma questa non è difesa perché non c’è offesa ma solo
occupazione. E contro un’occupazione tutte le modalità di resistenza
sono legittime. Riaffermiamo con forza infatti il diritto alla
resistenza dei popoli e in particolar modo a quelli esposti al
colonialismo israeliano e sionista.
Non scorgendo all’orizzonte alcuna reale ed efficace risposta politica e
opposizione allo scenario di guerra che si sta aggravando nel panorama
internazionale, è fondamentale mobilitarsi e allearsi per un fronte
ampio contro la guerra, il genocidio e le politiche bellicistiche.
L’Assemblea,
aperta a tutte le realtà palestinesi libanesi e dei solidali con la
Palestina e con i popoli del medioriente e contro le guerre intende
rilanciare la mobilitazione contro Israele, il genocidio, le guerre, per
l’autodeterminazione dei popoli mediorientali e per la liberazione di
tutta la Palestina da Israele e dal sionismo.
Per questo indiciamo una manifestazione nazionale unitaria il 30 Novembre a Roma che rilanci queste parole d’ordine:
– Stop al genocidio e ai crimini di guerra e contro l’umanità - affermare il pericolo che ora Israele rappresenta per tutto il mondo - stop ai bombardamenti in Libano e all’escalation in Medio Oriente – riconoscere il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi – Incriminazione per i principali
responsabili del massacro e sostegno alla mozione proposta dal Sud
Africa alla corte internazionale di giustizia – Fine dell’occupazione, colonialismo d’insediamento, pulizia etnica e crollo dello stato d’Apartheid – diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi – libertà per tutt* i prigionieri palestinesi anche su suolo Italiano – sanzioni totali al settore militare israeliano, con deciso embargo sulle armi – interruzioni dei rapporti accademici, economici, militari, diplomatici e politici con Israele – Sostegno alla Resistenza Palestinese, che prosegue da oltre 76 anni. - stop invio di armi da parte di tutti i governi occidentali in tutti gli scenari di guerra - Immediata dissoluzione della Nato e di tutte le strutture militari e oppressive che l’imperialismo ha costruito negli anni. - dimissione del governo italiano responsabile di sostenere il genocidio e lo stato terrorista di Israele. – intersezionalità delle lotte, affianco a tutti i popoli in rivolta
Seguendo
queste parole d’ordine, costruiremo un futuro alternativo. Proponiamo
inoltre una riunione per Domenica 1 Dicembre di bilancio della
manifestazione e per creare una rete antisionista e contro le guerre che
coordini le future iniziative e mobilitazioni a livello nazionale. Palestina Libera! Intifada fino alla Vittoria!
Alla Lega di Salvini non ne va
bene una in questi ultimi tempi (e quindi al governo di cui fa parte in quanto
a propaganda), dalla bocciatura della legge sull’autonomia differenziata di
Calderoli, l’autore del famigerato Porcellum), alla commissione di Valutazione
per l’impatto ambientale che di fatto rinvia, e di tanto, l’approvazione
definitiva del progetto per il Ponte di Messina.
Certo la bocciatura della legge
sull’autonomia è veramente un duro colpo, ma anche quella del Ponte non
scherza, perché manda a gambe all’aria la propaganda fatta in pompa magna e a
piene mani dell’attuale ministro delle infrastrutture il giorno dell’“approvazione”
del progetto da parte del Ministero.
È notizia riportata oggi dal
quotidiano la Repubblica, infatti, che se è vero che il ministero dell’Ambiente
del suo collega Pichetto Fratin (ma ricordiamo che anche la commissione è
composta tra gli altri da dirigenti di FdI e Lega!) ha dato parere favorevole
al progetto “definitivo” è
La questione della immigrazione “illegale”, come la chiamano
tutti gli esponenti del governo moderno fascista viene usata come arma di
distrazione di massa dai problemi che attanagliano lavoratori e masse popolari,
dalle condizioni di lavoro alla disoccupazione, dalla sanità alla guerra…
Come cani arrabbiati, soprattutto Salvini, ne fanno una propaganda
martellante e continua che serve a tenere buoni gli elettori della Lega e di
Fratelli d’Italia e che prova a colpire tutti quelli che diventano ostacoli per
i piani del governo, si va dalle Ong, ai militanti solidali, e ultimamente ha
colpito i magistrati che hanno bocciato l’“operazione Albania”, questo tentativo
di deportare all’estero e
Con Modi, che è stato il primo a salutare la vittoria di Trump negli USA, al G20, Meloni ha avuto un nuovo incontro che fa seguito a quello avvenuto al G7 di Borgo Egnazia quando entrambi erano impegnati a sottoscrivere il “piano di lavoro condiviso quinquennale”, fino al 2029. Tra i temi previsti dall’intesa ci sono la cooperazione economica, la collaborazione scientifica, nel settore dello spazio, nell’Intelligenza artificiale, ma anche consultazioni politiche e cooperazione culturale.
Quindi niente di nuovo rispetto al precedente
G7 in Puglia, solo la sua immagine da dare in pasto alla stampa e tante
chiacchiere a vuoto che fanno il paio con le dichiarazione del fascista hindutva, affamatore e massacratore del suo popolo, sull’uscita – grazie a lui –
di “250 milioni di persone dalla povertà nell’ultimo decennio”!
Sul piano poi dei
diritti umani poi, senza vergogna, Meloni ha affermato che i due fascisti a capo
dei rispettivi governi sono uniti “nel sostegno ai valori condivisi di
democrazia, Stato di diritto e sviluppo sostenibile”!
Da formiche: New Delhi trova nell’Italia un’ottima sponda
per le attività e gli interessi che coltiva nell’area europea. Per l’Italia,
quella indiana diventa la via verso l’Indo-Pacifico, ossia il quadrante
iper-strategico in cui anche Roma intende proiettarsi.
Nel primo pomeriggio di ieri a Ercolano, provincia di Napoli, una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio è esplosa e nell’accaduto sono morti un ragazzo di 18 anni albanese, padre di una bambina di 4 mesi, aveva lasciato il precedente lavoro perché non lo pagavano da tre mesi e 2 gemelle di 26 anni di Marigliano al loro primo giorno di lavoro
Un operaio di 51 anni, Fatmir Isufi, operaio di origini albanesi, è morto a Torino ieri sera, 18 novembre, intorno alle 20:30, travolto e schiacciato da un braccio di una gru mentre stava eseguendo dei lavori. Il decesso, a quanto si apprende, è avvenuto in Corso Unità d’Italia, all'interno del centro di ricerche della Società Metropolitana Acque Torino, alle porte del capoluogo piemontese.
La police a perquisitionné le domicile de la militante
pro-palestinienne Charlotte Kates à Vancouver ce vendredi 16 novembre.
Une perquisition violente qui a eu lieu après sa libération de garde à
vue, Charlotte Kates a été arrêtée et entendue dans le cadre d’une «
enquête en cours sur un crime de haine".
Un témoin a affirmé qu’une grenade flash-bang a été utilisée lors de
la descente de police et que les fenêtres de la maison ont été brisées.
Charlotte Kates est la co-directrice de l’organisation Samidoun, un
groupe d’activistes pro-palestiniens qui a été interdit en Allemagne au
mois de novembre et par le Canada le 15 octobre. Charlotte Kates et son
mari, l’écrivain palestinien Khaled Barakat, ont également été interdits
d’entrée au sein de l’Union européenne.
Samidoun se retrouve
une nouvelle fois dans le collimateur en raison de ses liens supposés
avec l’Université populaire de Bruxelles qui a fait l’objet de plaintes
au pénal suite l’occupation de locaux de l’ULB dans le campus Solbosch
au printemps dernier et suite à ses déclarations sur les réseaux sociaux
Samidoun, une organisation de soutien aux prisonniers palestiniens
issue de la gauche laïque révolutionnaire palestinienne, est interdite
en Allemagne aux États-Unis et au Canada, mais pas en Belgique où elle
est considérée comme une organisation « extrémiste », mais pas
« terroriste », « ne présentant pas de risque direct de passage à la violence politique ».
Samidoun est cependant ciblée par la coalition Arizona qui, si elle
parvient à trouver un accord de gouvernement, devrait prononcer sa
dissolution, à la demande de Georges-Louis Bouchez, qui souhaite aussi
que ministre de l’Intérieur se substitue aux bourgmestre pour interdire
certains rassemblements. Le tout accompagné par les habituels amalgames
entre antisionisme et antisémitisme.
Aumentano gli incassi dell’Irpef, l’imposta pagata
fondamentalmente dalle masse di operai, lavoratori e pensionati!
“Il fisco fa il pieno di entrate e incassa 33,5 miliardi in
più nei primi 9 mesi del 2024. Maggiori versamenti per 27,9 miliardi rispetto
allo stesso periodo del 2023, il gettito contributivo frutta 5,5 miliardi in
più. Sono i dati del rapporto aggiornato a settembre di Ragioneria dello Stato
e Entrate … Influiscono gli incassi dell'Irpef, legati alla maggiore
occupazione” ciò significa che contribuisce anche chi ha un lavoro precario
o precarissimo, “ma anche le imposte pagate su reddito e utili delle società. Due
miliardi e
Il Ministero dell’Istruzione, il famigerato Valditara, ha bandito un concorso nazionale nelle scuole che mira a promuovere una cultura improntata alla guerra e al militarismo, con chiari richiami a un'educazione di stampo fascista. La proposta insiste sull'importanza di valori come disciplina, gerarchia e addestramento militare, introducendo elementi che sembrano voler normalizzare la preparazione al conflitto e l'obbedienza cieca come parte integrante della formazione dei cittadini.
Pubblichiamo tutto il bando, perchè in ogni sua parte è premio di questi valori improntati da una logica moderno fascista, ed è necessario subito tra gli studenti, le studentesse attaccarlo e "buttarlo nel cesso".
(poi ci torneremo, perchè chi ancora crede che dalla scuola deve partire l'educazione contro criminalità, bullismo, violenza sessuale si renda conto che proprio dalla scuola, invece parte l'esaltazione della peggiore violenza: le guerre imperialiste)
La decisione presa ieri da Biden
di dare il via libera all’Ucraina di Zelensky all’uso dei missili a lungo
raggio Atacms per attaccare la Russia è un altro passo verso il baratro della
terza guerra mondiale e naturalmente, visto che è stata presa a due mesi dal
passaggio di consegne alla nuova amministrazione Trump che entrerà ufficialmente
in carica il 20 gennaio, una gigantesca polpetta avvelenata, lasciando uno
scenario di possibile guerra dispiegata.
Dalla Russia avevano più volte
avvisato che "Gli attacchi con missili contro la Russia significano che la
Nato è in guerra", e quindi è possibile una estensione immediata della
guerra.
La “giustificazione” di Biden per
aver dato “semaforo verde” sarebbe dovuta al dispiegamento di migliaia di
soldati inviati dalla Corea del Nord a sostegno delle forze russe e schierati
nella zona di