venerdì 22 novembre 2024

pc 22 novembre - Trapani: il carcere-tortura, il carcere assassino gestito da Delmastro, sottosegretario di questo governo


“Buttato per terra, un lenzuolo di sopra, massacrato di botte, tanto questo è nero, non si vede un c…. E se la ridevano… “ Due anni di violenze sconvolgenti sui detenuti del carcere di Trapani. Due anni di violenza, di torture, pestaggi, minacce, umiliazioni. Non si sono fatti mancare niente gli sbirri bastardi del carcere di Trani che sono simili agli sbirri bastardi di tutte le carceri che sono la feccia, il peggio del

peggio della maggior parte di coloro che operano in carcere.

C'è voluta un'inchiesta della magistratura, della Procura, che ha portato all'arresto, ai domiciliari.

Ma perché i domiciliari? E’ dal primo giorno che dovevano essere buttati in cella e si doveva gettare la chiave, perché non c'è nessun limite alla violenza che hanno utilizzato verso le persone inermi! E per di più con tutto il razzismo che caratterizzo questa feccia umana, perché le guardie penitenziarie sono al 90% feccia umana.

Non bastavano il sovraffollamento, le condizioni generali delle carceri che sono orribili e denunciate da tutte le parti in termini di assistenza sanitaria, di invivibilità, di mancanza di pulizia, di rispetto delle persone che sono già colpite da una pesante detenzione.

Le carceri sono già un inferno, ma se ci si mettono anche le guardie carcerarie che mediterebbero la pena di morte, sarebbe più che giù giusto che ci fossero le forme per colpire le guardie carcerarie, perché questi sono effettivamente degli aguzzini, feccia umana protetta dai governi, dai ministri degli Interni e, in particolare, in questo governo c'è un lurido nazista come il sottosegretario Delmastro che li rappresenta in forma orrenda e schifosa.

Tutte persone che dovrebbero come minimo riempire le carceri, ma che meriterebbero molto di più che essere carcerati, perché quanto si è così bestie e si vuole rappresentare in forma così bestiale lo Stato ed esercitare in maniera così impunita la violenza di Stato, è evidente che è necessaria la violenza per difendere i cittadini, anche detenuti da questi bastardi di Stato.

Questo governo è culo e camicia proprio con le guardie carcerarie, con settori che sono feccia della polizia e per non dire gli altri apparati dello Stato. Il giornale parla di “carceri degli orrori”, esisteva una sezione - la cosiddetta sezione Blu - e un detenuto ha raccontato di essere stato punito, gli hanno pisciato addosso e ha fatto i nomi e cognomi degli agenti picchiatori. Ed è chiaro che questo lo sapevano benissimo tutti gli agenti e le autorità, il direttore del carcere, come non potevano non saperlo i magistrati e gli apparati dei ministeri dell'Interno che sono certamente a conoscenza di quello che avviene nelle carceri.

“La dottrina Delmastro per soffocare i reati,” ha dichiarato Walter Verini del PD. Delmastro è il rappresentante diretto di questa feccia umana, Delmastro non solo se ne doveva andare dal governo per cui sono state chieste le dimissioni ma Delmastro è anche quello che era in compagnia di quel deputato di Fratelli d'Italia che ha sparato in una festa a un poliziotto. Eppure questo uomo-feccia è parte del cerchio magico della Meloni. E questo va detto: la Meloni è direttamente responsabile, oltre che il ministero degli Interni, il ministero di giustizia, di quello che è avvenuto in questo carcere.

Quello che è avvenuto in questo carcere è una sorta di punta di un iceberg. In tutte le carceri avvengono cose di questo genere e ci sono numerose e ripetute inchieste nelle carceri, ma queste carceri non possono cambiare se c'è un governo che ne fa della loro protezione un punto di forza, se c'ha nel governo gli uomini che sono lì per proteggere questa feccia, questo pezzo dell'apparato dello Stato. E quindi la cacciata del governo è una precondizione, non certo per avere carceri vivibili, ma per mettere fine all'orrore senza fine che si perpetua nelle carceri.

E il decreto sicurezza che è in via di approvazione protegge tutti coloro che esercitano violenza verso i detenuti e gli danno mano libera per reprimere le proteste, anche pacifiche e quindi siamo davanti a un nervo scoperto di uno Stato fascista, di uno Stato di polizia portato alle estreme conseguenze verso coloro che sono in carcere, come paradigma di quello che si vuole fare, di tutti gli oppositori politici, di tutte le proteste.

Per questo la questione di Trapani venuta alla luce è sicuramente una, e non siamo tra quelli che dicono che “nelle carceri ne sono successe tante e continuano a succedere, che è il carcere….” Il carcere è un'istituzione di cui tutti quanti vogliamo l'abolizione, noi vogliamo l'abolizione della criminalità, della malavita, di tutto ciò che produce orrore in seno al popolo. Ma il problema è che non bisogna fare un discorso generico sul carcere senza prendere a bersaglio i gestori diretti di questa macchina dell'orrore e dei governi e dell'atteggiamento dei governi verso questa macchina dell'orrore.

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