pc 19 ottobre - la manifestazione di Roma contro il ddl 1660

 

A Roma oltre diecimila persone sono scese in piazza per la manifestazione nazionale contro il ddl “sicurezza” del governo Meloni dietro lo slogan “La lotta non si arresta – Fermiamo il ddl 1660”. 

L’appuntamento, lanciato dai movimenti per il diritto all’abitare capitolini e dalle realtà che partecipano alla rete nazionale “Libere/i di lottare”, era alle ore 14 in piazza dell’Esquilino. Poco distante, il concentramento lanciato invece dal sindacato di base Si Cobas, che ieri (venerdì 19 ottobre 2024) aveva inaugurato una due giorni di lotta contro il “pacchetto repressione” del governo della destra.

I due spezzoni si sono uniti in via Cavour, dando vita a un grande corteo nel quale erano presenti numerose realtà di base e organizzazioni della sinistra. Ad aprire la manifestazione lo striscione “Il ddl Sicurezza arresta anche te, fermiamoli!”.

Il corteo si è fermato all’altezza dei Fori imperiali, nel cuore della Capitale, davanti a un imponente dispositivo di polizia schierato per impedire al corteo di portare le proprie parole d’ordine in quelle vie del centro ormai riservate esclusivamente al turismo di massa.

pc 19 ottobre - Per Saibaba - materiali info

 20 ottobre 2024 - discorso commemorativo del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare India- Italia

Appello internazionale a sostegno della resistenza del Dr. G.N. Saibaba!


G.N. Saibaba, docente presso l'Università di Delhi è detenuto nella prigione centrale di Nagpur dal 2014, nonostante sia disabile al 90%. Ben noto anche al di fuori dell'India, invitato a numerose conferenze all'estero, difensore dei diritti umani, il 21 ottobre 2020 Dr. G.N. Saibaba ha iniziato uno sciopero della fame per denunciare le violazioni dei diritti umani in carcere, oltre che per esigere cure mediche e la possibilità di ricevere libri e inviare lettere, diritto fondamentale di ogni prigioniero.

Saibaba, la cui vita è in pericolo per le molteplici patologie croniche di cui soffre, aveva già presentato alla Corte Suprema richiesta di trasferimento agli arresti domiciliari ma questa è stata respinta, perché la casa del fratello, indicata come domicilio, è nell’area sotto quarantena per il COVID 19 . Attualmente, le sue vitali esigenze terapeutiche non sono soddisfatte nè gli è permesso di ricevere le forniture mediche che la

venerdì 18 ottobre 2024

pc 18 ottobre - Sinwar - Israele criminale Palestina immortale!

Proletari comunisti esprime il suo cordoglio e il suo saluto ad Hamas e alla Resistenza palestinese, per il criminale, terroristico omicidio di Sinwar, parte dell'azione dello stato sionista di Israele.

Esso è volto all'annientamento della resistenza palestinese, al genocidio del popolo, nel quadro del piano di "Grande Israele" e di gendarme mondiale dell'imperialismo, principalmente Usa, nell'area.

I combattenti della Resistenza palestinese sono martiri ed eroi del popolo.

Questo indipendentemente dalle posizioni ideologiche, politiche e programmatiche delle forze che compongono la resistenza.

La morte di Sinwar è sicuramente un grave colpo, come lo sono stati quelli degli altri leader della resistenza e delle forze libanesi che appoggiano la resistenza.

Il sionismo israeliano e l'imperialismo gridano "vittoria". Le masse palestinesi gridano "vendetta!".

Colpire i "capi" non significa annientare la resistenza, che rinasce col sangue e col piombo fino alla vittoria finale.

"Dal fiume al mare!", "Israele criminale Palestina immortale!", che risuonino forti e chiare in tutte le manifestazioni delle prossime ore e dei prossimi giorni.

La nostra parola d'ordine portata nello striscione della manifestazione, vietata ma tenuta, del 5 ottobre è stata "Con la resistenza palestinese, guerra di popolo fino alla vittoria!". mantenere fede a questa parola d'ordine è il nostro impegno e saluto a tutti i martiri della resistenza palestinese, qui, ora, sempre! 

proletari comunisti - PCm Italia

18 ottobre 2024

pc 18 ottobre - GLI OPERAI BELGRAVIA/BERGAMO IN SCIOPERO: "CONTRO LA REPRESSIONE IN FABBRICA, CONTRO IL DECRETO SICUREZZA DEL GIOVERNO MELONI

OPERAI BELGRAVIA/BERGAMO - SCIOPERO CONTRO LA REPRESSIONE, PER L’AUMENTO DELLO STIPENDIO

Precisa e decisa è stata la denuncia degli operai in sciopero nella fabbrica Belgravia, 

contro i padroni e la gestione dello stabilimento come un campo di insalata, con il supporto complice dei sindacati Uil Cgil Cisl, applicando il contratto Agricolo Fluorovivaisti agli operai delle linee di produzione, abusando delle condizioni specifiche previste per il lavoro dei campi, stravolgendo alcuni aspetti del lavoro operaio in fabbrica.

Contro la repressione in fabbrica, dove ogni singolo elemento di potere familiare/padronale, viene indirizzato capillarmente secondo una concezione di tipo fascista a sottomettere e colpire i lavoratori e qualunque forma del loro dissenso. In sintonia con il decreto sicurezza in discussione al senato risultato della natura fascista del governo Meloni.

pc 18 ottobre - Stamattina alla Fincantieri di Palermo per le giornate di sciopero dei lavoratori

 Alla fabbrica al primo turno nella giornata di sciopero del 18 ottobre 

Adesione allo sciopero in scuole della città del personale docente e Ata



pc 18 ottobre - Per Saibaba - materiali info


 20 ottobre 2024 - discorso commemorativo del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare India- Italia

pc 18 ottobre - Processo Palermo Open Arms - Salvini va condannato, questo governo va cacciato

Oggi 18 ottobre ultima udienza del processo contro Salvini all'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, con l'arringa difensiva dell'allora ministro degli Interno che sarà presente. La legale Bongiorno replicherà alle accuse della Procura di Palermo, che nella scorsa udienza, al termine della requisitoria, ha chiesto sei anni di carcere per il vicepremier. 

"... I magistrati della Procura di Palermo non hanno dubbi. Vietando lo sbarco di 147 migranti dalla nave della ong spagnola Open Arms, nell'estate del 2019, il vicepremier Matteo Salvini, che allora era ministro dell'Interno, con il suo no attuò "un sequestro di persona". Da qui l'accusa per il ministro. Che avrebbe agito "in violazione di convenzioni internazionali e di norme interne in materia di soccorso in mare e di tutela dei diritti umani”, ma anche "abusando dei poteri allo stesso rimessi quale autorità nazionale di pubblica sicurezza". Il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella durante la requisitoria, durata sette ore, ha ricordato più volte i 147 migranti parte offesa del processo. "I diritti dell'uomo vengono prima della difesa dei confini", ha detto il procuratore aggiunto parafrasando le parole spesso ripetute dall'imputato." (da Adnkronos)

da Controinformazione Rossoperaia n.23 

                         

giovedì 17 ottobre 2024

pc 17 ottobre - Operai indiani in lotta rendono omaggio al compagno prof Saibaba, combattente democratico, rivoluzionario, antimperialista per la causa del proletariato e delle masse indiane

 

Lo sciopero è stato buona occasione di solidarietà internazionalista, perché la lotta per il lavoro è anche lotta a fianco dei popoli oppressi, dalla Palestina, Libano, fino alle masse indiane che si battono contro il regime fascista/indutva di Modi. 

Ed è a fianco del proletariato, di queste masse indiane che ha speso la sua vita rivoluzionaria il prof Saibaba, a cui gli operai in sciopero hanno reso omaggio. Saibaba è morto sabato a seguito di un intervento chirurgico a 57 anni, dieci passati in carcere colpito da una falsa accusa parte delle campagne repressive dello stato Indiano. Campagne lanciate a più riprese con nomi come ‘operazione Green Hunt’, ‘operazione Kagaar’, compiute anche con veri e propri genocidi contro le popolazioni native ‘adivasi’, per soffocare le mobilitazioni dei lavoratori dei contadini delle masse popolari che combattono per la fine del regime di Modi, per ‘cancellare i maoisti dall’India’.


pc 17 ottobre - Onore al compagno Saibaba - Abbasso il regime fascista imperialista di Modi/Avanti con la guerra popolare /Viva il 20 anniversario del PCI(maoista) India

20 ottobre 2024 - discorso commemorativo del Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare India- Italia

 

"Il cervello è più pericoloso del diretto coinvolgimento..." 

dichiarazione del giudice dell'accusa


SAIBABA HA DETTO: “L'UNICO MODO DI FERMARMI ERA DI BUTTARMI IN GALERA”

Operai indiani Bergamo per Saibab


pc 17 ottobre - La morte del Dr GN Saibaba

 dal blog https://guerrapopolare-india.blogspot.com/

L'ex prigioniero politico Dr G N Saibaba muore all'età di 57 anni nel distretto di Hyderabad

 

Distretto di Hyderabad, 12 ottobre 2024: il dottor G.N. Saibaba, ex prigioniero politico e professore di inglese presso il Ram lal Anand College dell'Università di Delhi, è deceduto nella tarda serata di oggi a seguito di complicazioni post-operatorie dopo aver subito un intervento chirurgico per calcoli alla cistifellea. Aveva 57 anni.

Saibaba, costretto su una sedia a rotelle, che era disabile al 90% a causa di un attacco di poliomielite infantile, era in cura presso l'Istituto di Scienze Mediche di Nizam nel distretto di Hyderabad nel Telangana, dove era stato ricoverato 10 giorni fa a causa di problemi di salute. I suoi assistenti hanno detto che ha avuto un attacco di cuore intorno alle 20 ed è stato dichiarato morto dai medici dell'ospedale alle 20,30.

Il dottor Saibaba è stato assolto dal tribunale di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay il 5 marzo di quest'anno, quasi 10 anni dopo essere stato arrestato per la prima volta in un presunto caso di legami maoisti. È stato rilasciato dal carcere di Nagpur il 7 marzo.

Parlando alla stampa, Deepak Kumar, un caro amico di famiglia del dottor Saibaba che ha aiutato la famiglia a prendersi cura di lui dopo il suo rilascio dal carcere, e che è anche membro del Comitato per la difesa e il rilascio del dottor G N Saibaba, un'organizzazione che stava facendo campagna per il dottor Saibaba durante la sua incarcerazione, ha detto: "L'ho lasciato all'aeroporto di Delhi il 18 settembre. Due giorni prima, soffriva di un dolore estremo alla cistifellea. Lo abbiamo portato in un

pc 17 ottobre - SABATO 19 OTTOBRE 54° corteo per la Palestina - Milano

SABATO 19 OTTOBRE 54° corteo a Milano organizzato da tutte le associazioni e organizzazioni palestinesi.
Concentramento ore 15:30 in Porta Venezia con termine in Piazza San Babila.

Per fermare il Genocidio
Per un cessate il fuoco immediato e duraturo
FERMIAMO LA MANO DEGLI ASSASSINI SIONISTI !!
BASTA ARMI AD ISRAELE!

Siamo stanchi di vedere sangue. 
Siamo troppo pieni di rabbia e siamo stanchi di parole. 
Lasciamo parlare al nostro posto Yousef, un bambino assassinato nel settembre del 2023 in Cisgiordania.

IL SOGNO di YOUSEF

Il mio sogno è poter guardare qualsiasi cosa mentre vado a scuola, come gli uccelli e la natura. Voglio vedere le cose che ho sempre immaginato. Non voglio sentire l'odore del gas o vedere soldati ovunque. Non voglio avere paura di uscire. Non voglio che mia madre abbia paura che io mi faccia male o che vaghi per le strade a cercarmi, temendo che io sia stato ferito dai soldati israeliani.”

Ripreso da un articolo del 18 settembre 2023 di Save the Children:"Il 2023 è stato caratterizzato

pc 17 ottobre - Contro la demagogia del governo Meloni

Alcuni esempi lampanti di come i prezzi dei generi alimentari oscillano, naturalmente verso l’alto. I salari valgono sempre meno ma il ministro dell’economia ha il coraggio di chiedere altri sacrifici.

Siamo alle torte in faccia se non fosse grave la questione. “Più sacrifici per tutti” dice Giorgetti ministro dell’Economia. “Falso”, lo stoppa la Meloni a capo del governo in un apposito filmato: “Noi riduciamo le tasse”. Certo per i loro amici, con condoni e flax tax. Per la stragrande maggioranza, abbiamo visto come riducono le tasse: con la promessa della Meloni non mantenuta, di tagliare le accise sui carburanti. Intanto il carovita abbatte i salari.
A settembre i prezzi del carrello della spesa, fa sapere l’Istat, sono aumentati passando da più 0,6% a più 1,1% su base annua. Altri 0,5 punti che si aggiungono al già alto livello dei prezzi che, al di là delle ciance nei 2 anni del governo Meloni, non sono mai scesi.
In alcune fasi i prezzi rallentano la salita, ma si resta in alta quota. Anche quando dopo impennate super, ribassano, come nell’esempio qui di seguito.
In un Supermercato della catena “ Iper la grande I” (provincia Monza e Brianza) il prezzo dell’insalata Radicchio rosso tondo, a settembre, schizza a 10 euro (dieci euro) al kg. Già pesata e prezzata viene esposta nella cesta con tanto di cartellino su ogni singolo pezzo. Forse per invogliare i consumatori

mercoledì 16 ottobre 2024

pc 16 ottobre - Le deportazioni e i lager antimmigrati in Albania del governo fascio-razzista Meloni/Salvini

 da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 15/10

La nave dei rifiuti”, titola il manifesto di ieri. “16 esseri umani intercettati in mare nella zona di soccorso italiana, caricati sulla nave militare Libra domani arriveranno tra le reti spinate tirate su dal nostro governo in Albania. La deportazione dei migranti è cominciata. Leggi e giudici arriveranno dopo”. Un'altra tappa del carattere di questo governo che noi definiamo fin dalla sua formazione come di stampo moderno fascista, un governo che ha esordito con la strage di Cutro in cui sono morti tanti bambini sulle nostre spiagge e che all'epoca la Meloni disprezzò: la sera stessa della strage di Cutro infatti partecipava a un festino con Salvini, altra bandiera razzista, reazionaria, di questo governo.

Ora, tappa dopo tappa, attraverso leggi sempre più mirate a “colpire gli scafisti” - come dicono loro –  vogliono impedire l'arrivo sulle nostre coste dei migranti, a farli morire in mare o a riconsegnarli ai campi lager della Libia o alla politica razzista anti immigrati che c’è con l'attuale regime in Tunisia, proprio per ottenere l'appoggio economico, politico e militare (anche se non si dice) dei governi imperialisti e del governo italiano in particolare.

Tappa dopo tappa, nonostante i giudici, i numerosi processi - ultimo quello di Brindisi – stanno mettendo sotto accusa le leggi anti immigrati e il comportamento anti immigrati dei governanti. Salvini è processato e contro il processo a Palermo è in atto una vera e propria canea antigiudiziaria, una

pc 16 ottobre - USA e Canada: Interdiction de Samidoun - Se Samidoun è terrorista siamo tutti terroristi! - Massima solidarietà

USA et Canada: Interdiction de Samidoun

Les États-Unis et le Canada ont annoncé aujourd’hui qu’ils sanctionnaient conjointement le réseau de solidarité avec les prisonniers palestiniens « Samidoun » en l’inscrivant sur la liste des organisations terroristes. Le Canada a inscrit Samidoun sur la liste des groupes terroristes, ce que les conservateurs avaient demandé la semaine dernière, tandis que les États-Unis ont en plus ajouté un citoyen canadien représentant de l’organisation à leur liste antiterroriste. Le département d’État justifie l’interdiction en décrivant Samidoun comme une organisation collectant des fonds pour le Front populaire de libération de la Palestine (FPLP), et désigne Khaled Barakat comme « membre de la direction » du FPLP.


pc 16 ottobre - Genocidio-violazione diritti umani crimini di guerra quotidiani dell'esercito sionista

Prigionieri palestinesi usati a Gaza come scudi umani dall’esercito israeliano per cercare miliziani di Hamas ed esplosivi

Soldati israeliani davanti a un tunnel nel Corridoio Philadelphi a Gaza
Soldati israeliani davanti a un tunnel nel Corridoio Philadelphi a Gaza (reuters)

Il New York Times ha raccolto le denunce di detenuti e soldati dello Stato ebraico che hanno parlato dopo aver contattato l’associazione “Breaking the Silence”. Gli esperti: “Una condotta che viola il diritto internazionale e di Israele".

pc 15 ottobre - L'appello della Rete Liberi/e di lottare per il 18/19 ottobre - infosolidale

Lavoratori, lavoratrici,

il Parlamento sta per approvare una proposta di legge del governo Meloni che stabilisce pene pesanti e carcere per chi organizza o fa picchetti, per chi prende parte a manifestazioni contro la guerra, le basi militari, le “grandi opere”, i disastri ecologici, per chi per bisogno occupa case sfitte, per chi protesta nei centri per immigrati o nelle carceri contro condizioni insopportabili, perfino per chi ha in casa scritti che il governo considera “terroristi” – una legge da stato di polizia.

Questa legge-manganello serve al governo e allo stato per mettere a tacere chiunque si opponga all’economia di guerra, che sta spostando sempre più risorse dai salari e dalla spesa sociale e sanitaria alle enormi spese per le guerre in corso (Ucraina, Palestina) in cui l’Italia, con la NATO e l’Unione europea, è implicata, e per la preparazione di nuove guerre, fino a Taiwan.

Per fermare questa corsa all’instaurazione di uno stato di polizia e ad una nuova guerra mondiale,

pc 15 ottobre - Pulizia etnica e crisi umanitaria nel nord di Gaza

Dal 1° ottobre 2024, l’esercito israeliano ha avviato una nuova operazione militare di intensità crescente a nord di Gaza nelle città di Jabalia, Beit Lahia e Beit Hanoun, colpendo la popolazione civile con una brutalità senza precedenti, in quello che appare con evidenza un tentativo di pulizia etnica.

I bombardamenti, incessanti giorno e notte, insieme alle incursioni dei droni che aprono il fuoco su chiunque cerchi di fuggire dalle zone assediate, hanno portato a una crisi umanitaria di proporzioni devastanti.

Nord di Gaza, blocco totale di beni e assistenza umanitaria

Il World Food Program ha confermato che Israele sta bloccando tutte le consegne di cibo al nord di Gaza, creando una situazione di fame acuta per centinaia di migliaia di civili.

Dal 1° ottobre, non è entrato neanche un chilo di farina, mentre tutti i punti di distribuzione alimentare, le cucine collettive e i panifici sono stati chiusi. La carenza di cibo è così grave che molte famiglie sono ormai allo stremo, senza alcuna prospettiva di sopravvivenza a breve termine.

Parallelamente, il carburante per il trasporto è esaurito, lasciando le ambulanze inutilizzabili. Le ultime sei ambulanze rimaste, che avevano evitato la distruzione, sono ora ferme, impedendo così il trasporto dei feriti verso gli ospedali, già in condizioni critiche a causa del sovraccarico.

Questa paralisi sanitaria ha portato molte persone a morire sul posto, incapaci di ricevere cure mediche di base. Anche i giornalisti hanno difficoltà a documentare la situazione, il che contribuisce a un silenzio mediatico sul massacro in corso.

Operazioni militari e distruzioni su vasta scala

pc 15 ottobre - MILANO, GRAVE E ILLEGGITTIMO, ATTO INTIMIDATORIO ALLA SOLIDARIETÀ E PER LA FINE DEL GENOCIDIO,

 da radio popolare: 

400 euro di multa aver esposto uno striscione contro il genocidio a Gaza.

Massima solidarietà e sostegno a Marco

A cura di: Redazione

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “stop bombing Gaza, stop genocide”. Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430€ per “propaganda politica non autorizzata”. Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa. Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione.

pc 15 ottobre - "Non finisce qui!" - avevamo detto alla lettura di annullamento della sentenza processo Ilva di 1° grado - E ieri abbiamo cominciato a renderlo realtà...


Riportiamo i temi principali che sono stati posti nell'assemblea di parti civili e avvocati, tenutasi ieri alla Provincia.

Prima di iniziare vi è stato un forte saluto/ricordo di Massimo Battista, operaio, delegato Ilva, morto il 7 ottobre, che ha combattuto contro i Riva, i padroni pubblici e privati dell'ex Ilva e che nella sua lunga battaglia soprattutto in fabbrica è stato un riferimento per tanti operai.

Noi avevamo detto dall'inizio che questo processo "Ambiente svenduto" era ed è un processo storico. Non andava visto, quindi, come un processo normale, sia pur necessario, contro padroni, ma anche rappresentanti complici delle istituzioni, della politica, ecc.. E' un processo storico sia per la quantità di imputati, chiaramente prima di tutto i Riva e le società che hanno gestito l'Ilva per vari anni, poi tutta la catena che in un certo senso dà un'immagine concreta di quello che è il sistema del capitale, perché ci sono i politici, ci sono i rappresentanti istituzionali, gli Enti che dovevano controllare, c'è la Chiesa, le forze dell'ordine; sia per l'insieme dei reati che in un certo senso coprono tutto l'arco di violazioni sulla sicurezza e la salute per cui i lavoratori sono colpiti e viene messa in pericolo la vita degli operai e delle popolazioni - dalle violazioni che avvengono nei cantieri edili a quelle nella siderurgia, a quelle nei porti, nei trasporti ferroviari, eccetera.

E anche questa sentenza di annullamento, fa diventare questo un processo storico.

Il 13 settembre è stata scritta una brutta pagina per la città di Taranto, per la difesa del diritto alla salute dei cittadini, per la difesa dei diritti dei lavoratori, della sicurezza.

Sono stati cancellati 7 anni del processo di primo grado. Ma in realtà di più, perché dal 2012 che la

pc 15 ottobre - Lo sciopero del 18 - parla una operaia della Stellantis

L’operaia Stellantis: «Negli ultimi sette mesi ho lavorato 8 giorni... Tavares? Non è un manager che stringe la mano agli operai»

Ma non serve solo lamentarsi...
Leggi l'articolo in questo blog:

La vita in Cig di Sabrina De Luca, addetta alla 500 elettrica: «Lavoro da 24 anni in fabbrica. Più di dieci li ho trascorsi in cassa integrazione. E da marzo ho prestato servizio in linea a Mirafiori solo 8 giorni. Così non si può andare avanti, non con uno stipendio da Cig di mille euro al mese e due figli da sfamare e da mandare a scuola». Sabrina De Luca è una delle 2.800 tute blu delle Carrozziere di Mirafiori, chiuse fino al 4 novembre e con poche speranze di varcare quei cancelli prima del nuovo anno, che giovedì parteciperà all’assemblea di piazza davanti alla palazzina di corso Agnelli. Cinquantadue anni, sposata, due figli, ha vissuto sulla sua pelle tutti i testacoda dell’automotive torinese dell’ultimo quarto di secolo: «operaia Bertone a Grugliasco, 9 anni filati di cassa, poi l’arrivo di Sergio Marchionne, le speranze, e il rilancio dello stabilimento nel segno di Maserati fino alla vendita della fabbrica e al trasferimento a Mirafiori dell’era Tavares».
Signora De Luca, come si vive con mille euro al mese?
«Male. Ovviamente io e mio marito non possiamo comprare un’auto nuova, e viaggiamo con una Lancia Ypsilon vecchia di dieci anni con il tubo di scappamento mezzo rotto. Si capisce poi perché il mercato dell’auto in Italia è fermo. Non ci sono soldi per andare in pizzeria, infatti io la preparo in casa per risparmiare, figurarsi per comprare una vettura elettrica o modelli Maserati scontati, come l’azienda ha avuto il coraggio di proporci qualche settimana fa. Faccio fatica a capire come siamo finiti a questo punto. Prima vivevamo un sogno ora un incubo».
Quando ha vissuto il sogno?
«I giorni di Marchionne. Io ero operaia alla Bertone, 9 anni filati di cassa integrazione e il fallimento. Poi siamo stati acquistati da Fca.
Come immagina il suo futuro?
«Grigio. Non so neppure quando e come andrò in pensione dopo una vita di cassa integrazione. Oggi il pensiero va ai miei figli, fanno le superiori. Tutto costa caro: libri per la scuola, le scarpe, il cibo, i vestiti e il mutuo da pagare. Per fortuna mio marito, che lavora in Stellantis, non è in cassa, ma il budget familiare resta risicato».
L’azienda propone trasferte ben pagate in Polonia e Francia dove il lavoro non manca.
«L’azienda vuole lavoratori sani al 100%. In tanti alle Carrozzeria abbiamo più di un acciacco, l’età media dei lavoratori è sopra i 54 anni. Io sono reduce da un tumore che mi ha lasciato un’invalidità. Non posso far altro che aspettare la riapertura delle Carrozzerie e tornare allo stipendio standard di 1.500 euro».
A Mirafiori soffrono le Carrozzerie ma vanno bene gli impianti dei cambi ibridi e l’hub di Economia Circolare. Perché non chiede il trasferimento?
«Perché sono al completo a quanto mi risulta. Tanti colleghi delle Carrozzerie si sono già trasferiti, altri arrivano da altri stabilimenti».
Di cosa si occupa in linea?
«Oggi di diagnosi della vettura. Prima ero deliberatrice a fine linee, ovvero verificavo che tutto fosse a posto».
Stellantis chiede incentivi per ripartire.
«Chi in Europa ha deciso di passare alla mobilità elettrica non ha fatto i conti con la realtà. E oggi se non c’è lavoro non compreremo né diesel né elettrico»...

lunedì 14 ottobre 2024

pc 14 ottobre - La crisi Stellantis, lo sciopero del 18, la nostra posizione e azione

 

La situazione delle fabbriche è sotto la nostra lente da sempre perché riteniamo che senza una ripresa della lotta e dell'organizzazione sindacale di classe nelle fabbriche, senza il reingresso degli operai in prima fila nel movimento generale di lotta contro il governo e senza la partecipazione, la posizione operaia nei confronti dei grandi temi della guerra, della situazione in Palestina, della repressione, il movimento nel nostro paese non può fare quel salto di qualità necessario per difendere gli interessi della classe operaia e delle masse popolari.

Però nelle fabbriche la situazione dal punto di vista degli operai va sempre peggio. Le fabbriche Stellantis sono in profonda crisi e tutti i discorsi su ripresa e piani futuri ogni giorno vengono smentiti dai fatti. Tutto il gruppo attraversa una crisi profonda che vede nella maggior parte dei casi la cassa integrazione.

Ma non è tanto ciò che esiste adesso, ma quello che può succedere dopo il vero problema, perché è legato a questi livelli produttivi, alla guerra commerciale che esiste nel mondo, al generale calo del mercato - che naturalmente è frutto e, nello stesso tempo, il risultato, la ragione della crisi generale di tutto il sistema industriale mondiale da cui nessun paese del mondo è escluso, neanche la stessa Cina.

Il problema centrale è la ripresa della lotta operaia.

Lo sciopero del 18 per il gruppo Stellantis deciso dalla Fiom che vedrà anche una manifestazione a

pc 14 ottobre - Fuori Israele dalla Fifa! Manifestazione a Udine per la partita Italia/Israele





 "Questa partita è una competizione internazionale, che dà spazio a Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini", lamentano alcuni rappresentanti del Comitato pro Pal, che chiedono il bando di Israele dalle competizioni sportive

Circa duemila persone presenti, che hanno attraversato il centro. In testa al corteo lo striscione "Diamo un calcio all'apartheid. Fuori Israele dalla Fifa”. Presenti in gran numero le forze dell’ordine che hanno blindato il percorso e la zona rossa intorno allo stadi

pc 14 ottobre - NO AL DL 1660 E ALLE LEGGI ANTI - SCIOPERO! IL 18 OTTOBRE

🔥 NO AL DL 1660 E ALLE LEGGI ANTI - SCIOPERO! IL 18 OTTOBRE COSTRUIAMO UNA GRANDE GIORNATA DI SCIOPERO GENERALE, ANCHE SUI NOSTRI TERRITORI!

Lo ha dichiarato il ministro Piantedosi senza troppi giri di parole: le norme anti-sciopero contenute nel DL 1660 servono a colpire anche e soprattutto le lotte nel settore della logistica organizzate dal S.I. Cobas, colpevole di fare troppi scioperi (giá 240 dall'inizio dell'anno, secondo il Viminale) e soprattutto di scioperare 'veramente', creando disagi concreti alle aziende, invertendo i rapporti di forza tutti a favore di sfruttatori e caporali, grazie ai picchetti ai cancelli e ai blocchi della merce.
Ci attaccano perché sanno che sono milioni i lavoratori e le lavoratrici che potenzialmente guardano a noi e alle nostre pratiche e che volenti o nolenti saranno costretti a organizzarsi fuori e contro i sindacati di regime Cgil, Cisl e Uil, dato l'inasprimento della crisi e l'allargamento della guerra, in cui l'Italia è pienamente coinvolta.
Il 18 Ottobre tutte le categorie (sanità esclusa) potranno scioperare, crediamo che sia urgente ribadire che

pc 14 ottobre - NOTAV In migliaia in marcia per le vie di Susa

 

Ieri pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

A poco meno di una settimana dallo sgombero illegale del presidio di San Giuliano e dall’inizio dell’iter legato alle procedure di esproprio del terreno sul quale quest’ultimo era stato costruito, in tanti e tante hanno attraversato le vie della cittadina determinati a dare voce a ciò che l’amministrazione segusina non ha voluto raccontare fino ad ora.

Se la limitazione del traffico, la militarizzazione e le recinzioni con jersey e filo spinato costruite a San Giuliano sono solo una prima parte dei grandi disagi che il territorio di Susa dovrà subire, i prossimi

pc 14 ottobre - Giornalisti e regione al servizio della Nato e della guerra - info/denuncia

Sicilia. Giornalisti e Regione “embedded” nella Nato

Nell’ambito del potenziamento dell’area sud della Nato, la Sicilia, ovviamente, per la posizione geografica e per le basi Nato e Usa già presenti, è al centro di tale potenziamento.
Un potenziamento della Nato in Sicilia che passa anche attraverso la collaborazione dei giornalisti siciliani vincitori a Bruxelles del premio “L’Europa si racconta”, giornalisti che hanno lanciato la

pc 14 ottobre - “Lavender”: l’intelligenza artificiale che dirige i bombardamenti israeliani a Gaza

FASE 2: COLLEGARE GLI OBIETTIVI ALLE CASE UNIFAMILIARI

La maggior parte delle persone che hai ucciso erano donne e bambini”

La fase successiva della procedura di assassinio dell’esercito israeliano è quella di identificare dove attaccare gli obiettivi generati da Lavender.

In una dichiarazione a +972 e Local Call, il portavoce dell’IDF ha affermato in risposta a questo articolo che “Hamas colloca i suoi agenti e le sue risorse militari nel cuore della popolazione civile, usa sistematicamente la popolazione civile come scudi umani e conduce combattimenti dall’interno di strutture civili, compresi siti sensibili come ospedali, moschee, scuole e strutture delle Nazioni Unite. L’IDF è vincolato e agisce secondo il diritto internazionale, dirigendo i suoi attacchi solo contro obiettivi militari e agenti militari”.

Le sei fonti con cui abbiamo parlato hanno fatto eco a questo in una certa misura, dicendo che l’esteso sistema di tunnel di Hamas passa deliberatamente sotto ospedali e scuole, che i militanti di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e che innumerevoli mezzi militari sono stati situati vicino a edifici civili. Le fonti hanno sostenuto che molti attacchi israeliani uccidono civili a causa di queste

pc 14 ottobre - Genova antifascista contesta cerimonia fascista protetta dalla polizia

 

Cerimonia per Norma Cossetto e corteo antifascista, pomeriggio di tensione in Valbisagno

Ai giardini Cavagnaro la commemorazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio, in piazza Romagnosi il contro-presidio: Marassi e Staglieno blindate per tre ore dalle forze dell'ordine

Genova. Pomeriggio di tensione a Marassi a Staglieno in occasione dell’evento organizzato dal Comitato 10 Febbraio per commemorare Norma Cossetto, la giovane istriana uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943, al quale ha risposto Genova Antifascista con un contro-presidio. Diversi mezzi delle forze dell’ordine schierati con agenti in tenuta antisommossa, strade chiuse, manifestazioni

pc 13 ottobre - Morti sul lavoro, sono padroni e governo gli assassini

 

Sembra senza fine la strage quotidiana di lavoratori nei luoghi di lavoro.

Padroni e governo vorrebbero che ci piegassimo allo sfruttamento e che ci rassegnassimo ad andare al lavoro che per noi è vita, è futuro, ma che invece in questo loro sistema di sfruttamento significa morte, infortuni, menomazioni, e, se sei bracciante immigrato, sei pure un peso fastidioso di cui questi porci sfruttatori non vedono l’ora di sbarazzarsi buttandoti per strada con un braccio amputato, come è successo a Latina con Satnam Singh.

Sulle linee ferroviarie è un continuo bollettino di guerra da aggiornare quotidianamente, gli operai delle ditte di manutenzione stanno pagando pesantemente con la propria vita quello che un sistema sociale dovrebbe garantire a tutti: il diritto al lavoro e il diritto di poterlo eseguire in assoluta sicurezza.

Invece ancora una volta l’ennesima morte sul lavoro annunciata. Venerdì 5 ottobre è rimasto ucciso sul lavoro, da un treno in corsa, come a Brandizzo e come tutte le altre morti sul lavoro avvenute sui binari, Attilio Franzini, operaio del Gruppo Salcef, a San Giorgio di Piano, sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia.

Vogliamo rendere giustizia per questa “morte annunciata” che non deve essere il conteggio delle morti ma che dobbiamo indirizzare e organizzare la nostra rabbia contro i responsabili di questa come di tutte le altre morti e stragi sul lavoro che sono i padroni, il governo e di tutto il loro sistema.

Ancora un operaio dell’appalto della manutenzione per la Rete Ferroviaria Italiana

pc 13 ottobre - MANUALE DI FORMAZIONE DI GIORNALISTI AL TEMPO DEL GOVERNO FASCISTA MELONI, una denuncia: Parleranno di un errore di stampa?

Nel solco di occupazione di tutti gli ambiti, politici-giuridici-culturali-informativi, ecc. oggi trattiamo della informazione a partire dalla traduzione del termine "stampa embedded" ovvero incorporata o meglio dire asservita e irregimentata e diffusora di fake news e revisionismo storico

Osservatorio democratico sulle nuove destre Italia

Da "Repubblica Bologna" del 11 ottobre 2024

La strage di Bologna diventa un attentato delle Brigate Rosse nel manuale per diventare giornalisti

Il riferimento al 2 agosto 1980 inserito fra il caso Aldo Moro, l’attentato a Vittorio Bachelet e il rapimento del giudice Giovanni D’Urso. Nessun accenno alla matrice neofascista

BOLOGNA – In un volume destinato agli aspiranti giornalisti che stanno preparando l’esame per diventare professionisti la strage alla stazione di Bologna viene inserita, en passant, in un paragrafo dedicato agli Anni di Piombo, nell’elenco degli attentati delle Br, tra Tobagi e il giudice D’Urso. E ci si dimentica pure di citare la matrice neofascista del 2 Agosto. Succede nel libro “Giornalista italiano. L’esame da professionista in più di 1000 domande e risposte”, edito da Agenmedia e firmato da Carlo Gugliemo Izzo, Adriano Izzo e Francesca Pantanella, nel capitolo 21 (“Elementi di storia e tecniche del giornalismo”), al paragrafo 65 che si occupa di “Cosa accadde nel mondo dell’informazione durante gli anni di piombo”.

Ecco il passaggio che riguarda la strage del 2 Agosto, a pagina 263: "A Milano, il 28 maggio 1980, Walter Tobagi, giornalista del Corriere della Sera venne ucciso dai killer della Brigata XXVIII Marzo. Sempre nell'80, pochi mesi prima, il 12 febbraio all'Università di Roma ammazzarono il vicepresidente