Cerimonia per Norma Cossetto e corteo antifascista, pomeriggio di tensione in Valbisagno
Ai giardini Cavagnaro la commemorazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio, in piazza Romagnosi il contro-presidio: Marassi e Staglieno blindate per tre ore dalle forze dell'ordine
Genova. Pomeriggio di tensione a Marassi a Staglieno in occasione dell’evento organizzato dal Comitato 10 Febbraio per commemorare Norma Cossetto, la giovane istriana uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943, al quale ha risposto Genova Antifascista con un contro-presidio. Diversi mezzi delle forze dell’ordine schierati con agenti in tenuta antisommossa, strade chiuse, manifestazioni
blindate per impedire che i fronti opposti entrassero in contatto.La cerimonia era prevista inizialmente al belvedere Da Passano in Oregina, ma quest’anno, per motivi di ordine pubblico, la Questura ha negato l’autorizzazione e l’evento si è spostato ai giardini Cavagnaro sulla piastra di Staglieno dove c’è un cippo dedicato alle vittime delle foibe. Una rosa per Norma Cossetto il titolo dell’iniziativa, che avrebbe visto la partecipazione anche di alcuni esponenti di gruppi di estrema destra arrivati appositamente a Genova. Circa una cinquantina i presenti.
Puntuale è scattata la mobilitazione degli antifascisti che si sono dati appuntamento in piazza Romagnosi, nella zona dello stadio, inizialmente per un presidio: “Non ci saranno rose per la famiglia Cossetto. Ci saranno soltanto bandiere rosse che sventolano per cacciare qualunque feccia fascista abbia intenzione di mettere piede in questa città”, avevano annunciato.
Dopodiché un centinaio di persone si sono mosse in corteo, ma hanno trovato camionette e cancelli a sbarragli la strada dopo pochi metri. Non ci sono stati scontri. Alcuni gruppi di manifestanti hanno poi cercato di raggiungere la piastra di Staglieno percorrendo itinerari alternativi, ma i reparti mobili li hanno intercettati a distanza scongiurando disordini.
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