mercoledì 22 gennaio 2025

pc 22 gennaio - Contro la scuola reazionaria conservatrice e fascista del governo Meloni/Valditara

Valditara, uno dei ministri più reazionari del governo Meloni, del Mim, il ministero dell'Istruzione del merito, in questi giorni ha presentato in Consiglio dei ministri le nuove linee guida per i programmi scolastici che si prevedono dall'anno scolastico 2026-27, che ha poi anche illustrato in un'intervista sulla stampa borghese più asservita a questo governo.

Tra le novità annunciate dal ministro, la reintroduzione del latino come materia opzionale sin dalle scuole medie, l'epica e la mitologia a partire dalle elementari, l'apprendimento a memoria delle poesie alle superiori, l'eliminazione della geostoria, avrebbero lo scopo, come ha spiegato Valditara, di introdurre - invece noi diciamo di imporre - agli studenti e alle studentesse, una visione della storia centrata principalmente sull'Italia, su quella storia "italica" legata alla concezione di “patria” che così tanto piace a Valditara e al governo Meloni, e sull'Occidente con un approccio, dice il Valditara, che deve essere “privo di influenze ideologica”. 

Niente di più falso e deviante. Il reazionario Ministro Valditara, al suo insediamento, dopo aver modificato il nome del ministero introducendo la parola "merito", non aveva perso tempo a presentarsi, agli studenti in primis, e poi a tutto il mondo della scuola, con una oscena circolare che -  come scrivemmo allora - era un chiaro e diretto attacco alla storia dei popoli, all'ideologia rivoluzionaria, in particolare al comunismo, prendendo a pretesto l'anniversario del crollo del muro di Berlino; una circolare nella quale il ministro univa all'esaltazione del capitalismo, squallide e banali falsità e accuse sul comunismo, sull'esperienza dei paesi socialisti, col fine di esaltare la politica e la pratica quotidiana del capitalismo e dell'imperialismo definito dal ministro come “unico ordine politico e sociale di garanzia, di vera umanità, di vera giustizia, di vera libertà e verità”.

Ma quali? Quelle "libertà, giustizie, umanità" che ogni giorno proletari, giovani, masse popolari

sperimentano sulla loro pelle a suon di sfruttamento, oppressione, miseria, povertà e morti sul lavoro, repressione, e oggi di guerra imperialista, con soldi su soldi per le armi e non per il lavoro, niente per i salari e con attacchi ai diritti basilari dei lavoratori, delle persone, delle donne, dei giovani? E potremmo continuare….

Quindi è una vera e propria falsità quella che afferma il ministro quando parla di necessità di studiare la storia priva di influenze ideologiche. Si tratta invece di un volere stravolgere la storia per cancellare, in maniera mirata ideologie scientifiche dalle menti degli studenti e passaggi storici reali e verificati per propagandare un'ideologia reazionaria, conservatrice, considerato che la scuola è chiaramente uno degli specchi sovrastrutturali in cui si riflette la sostanza di questa società capitalista e imperialista.

Chiari sono stati i passaggi che ha già fatto il Ministro sulla scuola, dalla riforma e potenziamento degli istituti professionali a scapito dei licei di indirizzo più umanistico, con istituti che devono essere sempre più allineati alle esigenze del Capitale, alle linee che ha emanato sull'educazione civica, intrise di logica dell'impresa, ricchezza individuale, competitività, ma anche di ideologia della patria.

Tutto questo fa emergere il carattere reazionario, conservatore, moderno fascista, di questo governo e dei suoi ministri, come appunto il Valditara.

In questa logica è prevista nelle nuove linee guida per la scuola, anche l'introduzione dello studio della Bibbia, così come dell'epoca classica e della mitologia alle scuole elementari, per far comprendere - si dice - le origini storiche e culturali dell'Italia e dell'Europa. In realtà l’obiettivo del ministro e del governo è quello di propagandare e inculcare nelle menti degli studenti e delle studentesse, ma anche a livello più generale, un'idea di scuola - e conseguentemente un'azione verso una scuola e una società più generale - che deve essere sempre più nazionalista, più identitaria, in cui la cultura italiana/occidentale deve essere considerata superiore e la “razza italica” deve essere considerata come razza superiore.
Quindi una scuola escludente verso le altre culture, una scuola razzista, contro le migliaia di studenti stranieri e immigrati che oggi in tanti frequentano le scuole in questo paese, che per Valditara devono essere considerati razza inferiore; una scuola che deve imporre solo la religione cattolica, contro le altre religioni da considerare pericolose e nemiche.

Quindi governo e Valditara puntano ad irreggimentare la scuola con la supremazia dell'Occidente sul resto del mondo, della cristianità sulle altre religioni; una scuola che si vuole porre/imporre con una visione conservatrice, moderno oscurantista, confessionale; una scuola peraltro assolutamente contro la Costituzione sulla questione della laicità dello Stato. Una scuola che deve essere sempre più all'insegna di quel "Dio/padre/famiglia" in forme moderne che oggi il governo sponsorizza in ogni ambito. Una scuola sempre più militarista, come denuncia l'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, in cui non solo si propaganda, ma anche si attuano programmi e percorsi formativi che vedono l'ingresso sempre più di forze dell'ordine, di militari, dell’esercito all'interno della scuola, al fine di "educare" gli studenti alla concezione della guerra e di convincerli a doversi formare in funzione della guerra oggi sempre più attuale.

Ma anche una scuola che deve oggi sponsorizzare e propagandare la questione della famiglia. Da qui la necessità di introiettare agli studenti sin da piccoli la concezione della famiglia, chiaramente bianca e italica, come cellula base conservatrice di questa società capitalista e imperialista, così come la necessità di fare più figli.

In questo senso la nuova oscena azione del governo Meloni (è una notizia di questi giorni, annunciata tra l'altro dal ministro Cruciani, il Ministro dei rapporti con il Parlamento), per cui i fondi - 500.000 € - che dovevano essere destinati per l'educazione sessuo-affettiva nelle scuole sono invece stati deviati. Chi si era illuso che questo governo potesse intervenire su questo aspetto nelle scuole ha sbagliato e sbaglia, perché il governo invece questi fondi li ha praticamente destinati alle scuole superiori affinchè si possano avviare dei percorsi volti all'educazione sulla fertilità e sull’infertilità. Altro che educazione sessuo-affettiva! Qui gli studenti devono essere educati a come essere fertili, a come fare figli/famiglia. 

Peraltro questa questione della deviazione dei fondi per l'educazione sessuo-affettiva verso l'educazione alla fertilità e all'infertilità è stata naturalmente applaudita dalle associazioni pro-Vita. 

Tutto questo ancora una volta ci fa capire come ogni ambito, in questo caso quello specifico della scuola, qual è la natura di questo governo, sul quale bisogna essere chiari e non sottovalutare nulla, e contro cui sempre più urgente lottare per la sua caduta.

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