giovedì 20 novembre 2025

pc 20 novembre - Dilaga la protesta ex Ilva Taranto


Dopo assemblee molto partecipate - noi presenti questa mattina a quella fortemente partecipata delle ditte dell’appalto, presente anche il nostro gruppo della castiglia appalto Ilva al porto -i lavoratori hanno trasformato le assemblee in prima forma di lotta - passando allo sciopero e riversandosi sulle strade - bloccando ogni accesso alla città- sulla via appia come sulla via per Statte - e infine il più combattivo dei blocchi quello sulla 106 dall’Eni alla via appia dove siamo presenti noi - in tutti questi giorni abbiamo insistito che si passasse alla lotta generale bloccando produzione/ strade e città e oggi è cominciata - è una lotta contro governo padroni e i loro alleati comune regione e la parte dell’ambientalismo antioperaio - oggi è cominciata la nuova decisiva fase di lotta.., manca ancora però la piattaforma operaia/ l’organizzazione autonoma operaia in grado di influenzare e guidare la lotta fino in fondo - ma questa strada può essere percorsa solo nel fuoco della lotta in stretto legame con le masse operaia. e lavoriamo per questo cercando di fare meglio di quanto fatto oggi.

La posizione dello Slai cobas per il sindacato di classe Taranto 
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Roma

Un incontro disastroso che conferma le peggiori previsioni, il governo Meloni/Urso porta a compimento il lavoro dei precedenti governi dei padroni: svuotare la fabbrica per consegnarla a nuovi padroni gratis con un piano di cassintegrazione selvaggia 6000 dal 1 gennaio che porti a una riduzione di 5000 lavoratori e senza alcun futuro reale -

I sindacati del tavolo romano sono corresponsabili di questo percorso e di questo piano. Respingere il piano, ripartire dalla piattaforma operaia per una lotta generale a oltranza contro padroni governo e i loro servi (sindacalismo collaborazionista e ambientalismo antioperaio).

A proposito della conferenza stampa di cgil-cisl uil

i dirigenti sindacali confederali dopo il disastroso incontro di Roma convocano una conferenza stampa dove dopo la denuncia in parte condivisibile di quello che hanno sentito dal governo, rappresentato all' incontro da Urso Mantovano Calderone ecc. non sono in grado di tirar fuori che la proposta ridicola che la situazione venga presa in mano dalla Meloni.
Come se questo non è già avvenuto! Perché secondo lor signori chi rappresentano Urso e soprattutto Mantovano che altro non è che il portavoce e l'alter ego della Meloni?
Quindi cosa vuole fare la Meloni è esattamente quello che hanno sentito l'11 all'incontro.
Quindi in realtà stanno chiedendo un altro incontro a Roma e stanno legittimando la Meloni come possibile soluzione, invece di scatenare giustamente l'inferno rispetto al piano padroni governo presentato a Roma.
Quindi i sindacati presenti a Roma al di là degli strilli sono diventati non la soluzione ma parte del problema legando al carro del governo, della 'politica' gli interessi dei lavoratori e la lotta necessaria per il lavoro il salario la salute, l'ambiente,
A fronte di questo è giusto ribellarsi !
La parola deve passare davvero ai lavoratori con assemblee generali che siano già una forma di lotta su una piattaforma operaia da sostenere e imporre con una lotta generale prolungata all'insegna di blocchiamo tutto a Taranto qui e ora 
NAZIONALIZZAZIONE a condizione che vengono raccolte e salvaguardate realmente le richieste dei lavoratori su lavoro, salario, sicurezza, condizioni di lavoro, ambiente
No agli esuberi, no alla cassa integrazione permanente, i lavoratori, che non possono essere utilizzati nella produzione attualmente, devono e possono essere occupati nei lavori di ambientalizzazione e di bonifiche della fabbrica e della zona industriale. 
integrazione salariale per operai delle Acciaierie e operai dell’appalto nei periodi di cassa integrazione.
Siamo naturalmente per tutte le misure che possano alleggerire anche in forma di risarcimento i problemi occupazionali, come ’estensione dei benefici per i lavori usuranti e per l’amianto - Ma soprattutto "25 anni bastano" per andare in pensione in siderurgia

postazione ispettiva dentro la zona industriale che sia di deterrenza e di controllo effettivo di come procede tutta questa riconversione/decarbonizazione. 

nelle ditte d'appalto Acciaierie/ Porto no al contratto multiservizi si al contratto unico a tempo indeterminato per tutti con clausola sociale

Basta incontri inutili a ROMA e processioni la trattativa per exILVA TARANTO E PER TARANTO SI FA... MA A TARANTO!
Slai cobas per il sindacato di classe

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