venerdì 24 ottobre 2025

pc 24 ottobre - Contro il piano di guerra dell'imperialismo italiano e le sue forze armate

Il piano degli investimenti della Difesa: dagli F-35 ai sistemi anti drone, dai Samp/T ai sottomarini

Le indicazioni dell’Annesso al Documento programmatico pluriennale della Difesa 2025-2027

di Andrea Carli

Ipp

Eurofighter, F-35, Gcap caccia di sesta generazione per quanto riguarda i mezzi aerei. E, sul fronte di quelli da combattimento pesanti, l’ammodernamento dei carri armati Ariete e il rinnovo della componente corazzata con Main Battle Tank di nuova generazione. Infine, i sistemi anti drone «per contesti operativi complessi e urbani», le batterie SAMP/T Next Generation e, in ambito navale, le fregate europee multi missione (FREMM), fino ai sottomarini U212NFS.

Il Documento programmatico pluriennale della Difesa (Dpp), per il triennio 2025-2027 appena presentato alle Camere, è un po’ una cartina di tornasole della strategia del Governo sul piano della Difesa. Da qui vengono fuori infatti le risorse che metterà in campo, e i sistemi d’arma che andrà ad acquisire o a sviluppare in un’ottica di sicurezza nazionale. «Il Documento Programmatico Pluriennale (DPP) rappresenta lo strumento attraverso cui il Ministero della Difesa presenta al Parlamento lo stato di previsione della spesa per l’anno finanziario in corso e per il triennio di riferimento - spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto nell’introduzione al documento -. Esso fornisce una fotografia aggiornata dello stato di operatività delle Forze Armate e un piano d’azione coerente con le risorse disponibili».

Il contesto si va definendo di giorno in giorno: «la guerra russo-ucraina, unita alle crisi recenti in Medio Oriente, tra cui il conflitto Israele-Hamas, la situazione in Siria, la crisi del nucleare iraniano, si inserisce in un quadro geopolitico globale caratterizzato da persistenti fattori di instabilità, con riflessi significativi nel “Mediterraneo allargato”, area di fondamentale interesse strategico per l’Italia», si legge nel Dpp.
 

L’approccio strategico nazionale

Dal punto di vista delle risorse, il documento spiega che nel 2025, il bilancio ordinario del Ministero della Difesa registra un aumento del 7,2% rispetto al 2024, raggiungendo circa 31,3 miliardi di euro; rimane pressoché stazionaria la spesa nel 2026 e sale a 31,7 miliardi nel 2027. Il Dpp, che è un po’ la “manovra” della Difesa, non dà invece indicazioni su come saranno utilizzati i 14,9 miliardi di euro che l’Italia ha chiesto in prestito (con tassi agevolati) all’Unione europea nell’ambito del programma Safe lanciato dalla Commissione europea a marzo 2025. Entro il 30 novembre il Ministero della Difesa deve comunicare a Bruxelles come intende investire questo budget

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