A marzo scorso scrivevamo sulla terribile situazione della
sanità in Sicilia, prendendo spunto da uno degli ultimi episodi avvenuto a
Trapani e non solo, cioè quello delle migliaia
di esami clinici bloccati (anche per i tumori). (https://proletaricomunisti.blogspot.com/2025/03/pc-24-marzo-sanita-scandali-raffica-in.html)
E purtroppo in questi giorni si è avuta la conferma dei
danni che producono questi personaggi orribili, rappresentanti di una borghesia
altrettanto orribile, attenta solo ai profitti, agli alti stipendi da parassiti,
alle poltrone che danno potere e alimentano clientele e corruzione: la notizia della morte a Mazara del Vallo dell'insegnante
che per prima aveva denunciato lo scandalo dei ritardi nei referti istologici.
Esame per il quale aveva atteso 8 mesi, un referto medico per un cancro
diagnosticato troppo tardi.
Il funerale è stato molto commovente perché vi hanno partecipato tantissime persone che hanno condiviso il dolore del marito e dei familiari. Il marito ha detto ad un giornalista che chiedeva: «Nessuno, né dall’azienda sanitaria, né dalla politica ci ha chiesto scusa». È proprio questa la
“normalità”! E nessuno paga realmente per questi tanti delitti sociali!Per la rabbia nei giorni precedenti perfino gli studenti
della scuola dove lavorava avevano fatto per protesta un corteo per le vie
cittadine. Ma non è cambiato e non poteva cambiare niente.
Certo, come riporta un quotidiano “Dopo la denuncia della
donna è stata aperta una inchiesta per omicidio colposo, lesioni colpose e
omissione di atti d’ufficio a carico di 19 tra medici, infermieri e tecnici di
laboratori dell’Asp di Trapani. Tra il 2024 e il 2025 sono stati 3300 i referti
consegnati in ritardo.” E quindi è possibile che arrivino notizie di altre
morti!
Ma non è per niente “colposo” quello che succede, è la
deliberata volontà di una classe marcia che “amministra” la cosa pubblica…
E in particolare il settore della sanità che come si sa per
i miliardi che vi girano è sempre terreno di caccia dei politici di ogni
partito. E lo scontro tra partiti per la nomina ai suoi vertici sembra adesso
all’origine della possibile caduta del governo regionale dell’ignobile
Schifani.
Trasformare la rabbia e il dolore in organizzazione e lotta
per cacciarli via tutti è un primo passo per cominciare a ripulire questa fogna
a cielo aperto.

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