Il ministro dell’economia e delle
finanze (capitalista-imperialista) Giorgetti mette le mani avanti sulla
prossima manovra di bilancio dello Stato cercando di smentire le voci e
le cifre che già circolano negli ambienti dei padroni, giornali, esperti ecc.,
e lo fa al Forum dei padroni di Cernobbio, dicendo che non c’è "Nessuna necessità
di manovra correttiva".
Così Giorgetti da un lato vuole rassicurare
proprio i padroni che non c’è bisogno di aumentare la spesa pubblica
(scuola, sanità, servizi…), non c’è bisogno di sforare i conti pubblici
prendendo altri soldi a prestito e facendo ancora di più aumentare il debito
pubblico. E questo perché, dice, i conti dello Stato sono a posto! Vediamo questi
conti: una delle voci è quella della crescita del Pil che dovrebbe
sostenere questa visione ottimistica, ma la crescita, a detta dello stesso
Giorgetti, quest’anno sarà dello 0,6 per cento!!! (e non è nemmeno sicuro
perché lo stesso Giorgetti “spera di confermare” dice il Sole 24 Ore.)
E siamo ancora e sempre allo zerovirgola…! E la chiamano crescita! Ciò significa letteralmente (sempre tenendo conto che questi sono calcoli fatti dagli stessi uffici del governo) che se il prodotto interno
lordo dell’Italia è di circa 2.000 miliardi la “crescita” sarebbe di circa 12 miliardi, a fronte di 100 miliardi pagati solo per gli interessi sul debito pubblico che è arrivato alla cifra di oltre 3.000 miliardi!In ogni caso la cosiddetta
crescita del Pil, che oramai è diventata una vera chimera, non è mai stata né sarà
mai a favore della classe operaia!
Dall’altro lato Giorgetti
rassicura sempre i padroni che invece la spesa per la guerra ci sarà: “Un
occhio di riguardo - scrive sempre il quotidiano dei padroni - alla produzione
italiana dovrà essere rivolto anche per l’industria della Difesa,
«chiamata a uno sforzo improvviso e titanico per partecipare» a programmi di
riarmo che altrimenti «si tradurrebbero in un aggravio di finanza pubblica
senza ritorni sull’economia italiana».”
Ancora la cifra non è stata detta
chiaramente, ma si tratterà, visto lo “sforzo” che il governo moderno fascista
della Meloni si è impegnata a fare, di aggiungere altri miliardi agli oltre
32 calcolati per quest’anno (che progressivamente dovranno arrivare a circa
100 miliardi, e stiamo parlando sempre di cifre ufficiali!). Ecco cosa significa la
frase di Giorgetti: «a me piace promettere poco e fare molto, non il
contrario». “Fare molto” per i padroni, è chiaro, visto che i suoi “canoni di
«serietà, responsabilità e prudenza» stanno «pagando un dividendo importante
anche per le imprese e le aziende di credito».
Ma la voce di questi conti pubblici
che lo inorgoglisce è quella del cosiddetto avanzo primario, e cioè la
differenza tra le entrate (tasse ecc.) e le uscite (spesa per scuole, sanità
ecc.) dello Stato dopo aver pagato gli interessi sul debito pubblico, insomma se
c’è l’avanzo primario significa che lo Stato incassa più di quanto non spenda
e questo non lo fa quasi nessuno Stato! Perché significa che le spese sociali
crollano! E questa “bella notizia” per Giorgetti e i suoi padroni viene
sostanziata dalle maggiori entrate fiscali per circa 33 miliardi! E da
dove arrivano queste maggiori entrate se non dall’aumento delle tasse ad ogni
livello, a cominciare dall’Irpef pagata dai lavoratori!
Mentre arrivano le conferme (anche
statistiche, visto che i lavoratori le subiscono sulla propria pelle!) sui
salari più bassi da circa trent’anni; sulla perdita di potere d’acquisto delle
masse popolari in generale, questo governo conferma ogni giorno il suo essere
antioperaio e antipopolare, e soprattutto guerrafondaio, continuando a fare avanti
con il riarmo. Un governo da cacciare.

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