Mentre negli ultimi mesi gli sbarchi non si sono fermati,
anzi, sono aumentati a oltre 3.000, smentendo ancora una volta la propaganda
della Meloni, così come purtroppo è cresciuta la tragedia dei morti in mare (tra
i quali l’altro giorno ancora bimbi piccolissimi!), a riprova che il “fenomeno”
della fuga dai paesi ritenuti dai migranti non sicuri per la loro vita e per
quella dei loro cari è un fenomeno “normale” e inarrestabile perché creato dallo
stesso sistema capitalista-imperialista che distrugge di fatto tanti paesi attraverso
lo sfruttamento delle loro immense risorse naturali, lo sfruttamento senza fine
della forza lavoro che produce immensi superprofitti che vengono accumulati
nelle casse delle multinazionali; esportando armamenti di ogni tipo e perciò
alimentando (quando non creando appositamente) guerre… tutto questo corrompendo a suon di milioni i dirigenti nazionali di questi
stessi paesi…
Mentre, quindi, è in corso questa situazione terribile per intere
popolazioni, il governo della fascistella Meloni riprova a ridare fiato
alla sua propaganda antiimmigrati, facendo ripartire i lager costruiti in
Albania con la deportazione di 49 migranti (bengalesi, egiziani,
ivoriani e gambiani), che dovrebbero arrivare questa mattina, raccolti a Lampedusa e trasportati dal pattugliatore della
Marina Militare Cassiopea che approderà nel porto albanese di Shengjin.
Le prime due missioni erano fallite, mandando su tutte le furie la Meloni e i suoi accoliti, perché considerate illegali dal tribunale di Roma. Come si sa il governo per superare questo ostacolo, che
secondo la propaganda dei fascisti al governo è stato creato dai magistrati loro nemici, ha fatto una leggina che riscrive l’elenco dei “paesi sicuri” e ha trasferito le competenze dalla sezione immigrazione alla Corte d’appello della Capitale che dovrà decidere, nel giro di 48 ore, se convalidare o meno il trattenimento.Il governo moderno fascista continua a forzare la mano su tutti
i diritti previsti dalla Costituzione, infatti, non ha voluto nemmeno aspettare
la decisione della Corte di giustizia europea che il prossimo 25 febbraio
dovrebbe pronunciarsi su una serie di ricorsi in materia di Paesi sicuri.
Secondo tutte le leggi attuali (e stiamo parlando di leggi
della democrazia borghese!) la decisione del tribunale dovrebbe confermare l’illegalità
delle decisioni del governo, ma è chiaro che qualsiasi possa essere la
decisione, la battaglia contro le politiche antiimmigrati e per la chiusura immediata
di questi veri e propri lager che sono i centri di detenzione, inumani e illegali
come i cpr, in Italia o fuori dall’Italia, non si può fermare.
Nessun commento:
Posta un commento