Attraverso un disegno di legge presentato il 23 gennaio scorso, la Lega ha proposto l’uscita immediata dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’agenzia dell’ONU che si occupa di salute, sulle orme di Trump/USA.
“Questa uscita è doverosa rispetto a organismi sovranazionali che hanno un eccesso di potere, dobbiamo recuperare la sovranità”, ha dichiarato Borghi. “L’Italia contribuisce con circa 100 milioni all’anno, che secondo noi potrebbero andare nella lotta all’antibiotico resistenza, ad esempio”.
Il disegno di legge prevede l’abrogazione del decreto legislativo del 1947 che lega l’Italia all’OMS. “Faremo il possibile per accelerarne la calendarizzazione”, ha dichiarato Borghi, aggiungendo che, qualora il governo decidesse di agire con un decreto seguendo l’esempio USA, “non ci sarebbe alcun problema”.
In uno dei numerosi ordini esecutivi firmati poche ore dopo l’insediamento, infatti, Donald Trump ha avviato le pratiche per il ritiro del paese dall’organizzazione, come promesso più volte in campagna elettorale. Decisione che avrà pesanti conseguenze a livello globale, considerato che gli USA sono i primi finanziatori dell’ente.
A meno di due anni dalla fine della pandemia – dichiarata ufficialmente il 5 maggio 2023 – una decisione di questo genere evidenzia quanto le attuali forze politiche, principalmente di destra, abbiano la memoria corta. Per prevenire la diffusione di virus bisogna agire su scala globale. Togliere fondi all’OMS vuol dire minare la salute di miliardi di persone, inclusi i cittadini dei paesi “sovrani”. In caso di pandemia, non sarà certo la Bibbia a salvarci
(da Thevisioncom).
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