quello che dice è esattamente quello che la Meloni vuole nel teatrino dei pupi da essa allestito dove c'è posto per i 'comunisti alla Rizzo
comunque rizzo non va .. criticato ma menato..
La sera di venerdì tredici dicembre, la pagina di Marco Rizzo presente su una nota rete sociale presenta un post nel quale egli tenta di giustificare la propria presenza – il giorno successivo – ad Atreju, la festa di Fratelli d’Italia: di seguito il testo del comunicato.
«MARCO RIZZO: ECCO PERCHÉ VADO AD ATREJU E SCHLEIN NO.
È la prima volta che Marco Rizzo va alla festa del presidente Meloni, Atreju. L’incontro sarà domani mattina, sabato 14 dicembre, alla kermesse del Circo Massimo a Roma per parlare di Stellantis col ministro Urso, il presidente di Confindustria Orsini e il capo delle relazioni istituzionali di Stellantis, Manca.
“Il partito democratico e purtroppo anche la Cgil si sono sempre dimostrati molto morbidi sulla vicenda Fiat-Stellantis, osserva Rizzo, si tratterebbe di capire quanto questa vicenda sia collegata nell’ultimo periodo al fatto che la famiglia Elkann Agnelli ha preso in mano, col gruppo Repubblica, tutta la stampa mainstream che appoggia questa cosiddetta sinistra”.......
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Da queste poche righe si evince che l’ex aderente a Lotta Continua giustifica il trovarsi sul palco di una festa apertamente revanscista con il fatto che il Partito Democratico e la Confederazione Generale Italiana del Lavoro sarebbero sin troppo disponibili ai voleri della famiglia Agnelli-Elkann, ancor più da quando i fogliacci da costoro posseduti sono schierati dalla loro parte.
Non appare quasi nemmeno il caso di sottolineare l’evidente esagerazione per cui l’ex “comunista” torinese scrive che l’editore Gedi – questo è il nome dato dalla famiglia sabauda alla propria creatura editoriale – «ha preso in mano, col gruppo Repubblica, tutta la stampa mainstream».
E' vero che la "potenza di fuoco" scatenata da colossi del calibro di "la Repubblica" e "La Stampa" teme pochi rivali, ma per sostenere che tutta la stampa dominante sarebbe in mano alla famiglia di Villar Perosa ci vuole davvero del coraggio: anche altri attori compongono l'oligarchia del settore.
Urbano Cairo possiede il "Corriere della Sera", la famiglia Angelucci raccoglie quasi tutte le schifezze immonde della destra radicale e fascista, mentre i Monti-Riffeser (gruppo Monrif) hanno in portafoglio il "Quotidiano Nazionale": insomma, le grandi concentrazioni non mancano nel settore editoriale.
Chiarito questo, appare evidente la forzatura operata dall’ex presidente onorario del Partito Comunista attualmente guidato da Alberto Lombardo: crediamo che questa non possa assolutamente essere una motivazione sufficiente per compiere un gesto che né Giuseppe Di Vittorio né, persino, lo sciagurato Enrico avrebbero mai compiuto.
Bosio (Al), 15 dicembre 2024
Stefano Ghio - Proletari comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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