martedì 14 maggio 2024

pc 14 maggio – Il governo della fascista Meloni sempre contro l’immigrazione e le ong: il caso Juventa

La fascista Meloni, si sa, è ossessionata dall’immigrazione e ne ha fatto un punto della sua politica e delle sue tante campagne elettorali. Qualche anno fa gridava a squarciagola che bisognava costruire una barriera di navi per fermare, anche sparando, le barche dei migranti, e non le importava se morivano anche i bambini, attaccando sempre le navi (definite taxi del mare) delle Ong e i loro equipaggi definiti complici dei trafficanti di essere umani ecc.

Negli ultimi tempi, dopo aver costantemente scaricato sull’Europa la responsabilità della gestione dei migranti, ha provato ancora ad ostacolare in maniera cinica i salvataggi delle Ong con il decreto Cutro, per esempio, con l’individuazione del porto più lontano possibile; con le multe; al fine dei respingimenti, con la decisione di dichiarare “paese sicuro” la Libia (alla quale si regalano le motovedette che causano tanti morti…), la Tunisia… è di qualche giorno fa anche la decisione assurda e assolutamente illegale di impedire agli aerei delle Ong di sorvolare il Mediterraneo centrale alla ricerca di vite da salvare!

Ha perfino fatto un accordo con l’Albania per la costruzione (“entro maggio” e cioè prima delle elezioni europee) di centri di permanenza per migranti in quel paese.

Da qualche mese, però, è passata dai problemi di “gestione interna” dei migranti al tentativo di “gestione esterna” e cioè cercare di fermare addirittura le partenze dai paesi del Nordafrica intavolando

accordi con la Tunisia (ha fatto almeno 4 viaggi per incontrare l’attuale dittatore tunisino Saied) promettendo soldi; e con la Libia… il famigerato Piano Mattei dovrebbe servire a questo essenzialmente…

Ma questo tentativo di “aggiustare il tiro” è probabilmente dovuto alla sentenza che ha assolto il 19 aprile scorso, dopo 7 anni di processo, gli imputati, in missione di soccorso a bordo della Iuventa nel 2016 e 2017 e indagati con l’ipotesi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Si è trattato di un caso politico, come dicono i volontari delle Ong (e come dimostra il fatto che il Ministero dell’Interno si è costituito parte civile) con il quale si volevano colpire tutti coloro che salvano vite in mare. “I giudici hanno deciso che il fatto non sussiste. Ed è una sentenza importante perché la formula assolutoria conferma che mancava la condotta materiale. I fatti contestati non erano dimostrabili perché non esistevano, come noi abbiamo più volte sostenuto, con richieste di archiviazione inoltrate alla Procura già nel 2019” ha detto uno degli avvocati. Un processo costato 3 milioni di euro! E l’altra beffa è che la Iuventa  nel frattempo, è diventata un ammasso di ferro, e nonostante il giudice ha stabilito che la guardia costiera che aveva la nave in custodia deve riportarla nelle condizioni di poter navigare, non si hanno certezze.

“Il risultato” ha detto la portavoce Kristin “di un'indagine viziata e guidata da motivazioni politiche è che migliaia di persone sono morte nel Mediterraneo o sono state riportate con la forza in una Libia devastata dalla guerra.”

Questa “vittoria” legale della Ong è di sicuro un brutto colpo per il governo Meloni e di incoraggiamento per tutti gli altri processi in corso dello stesso, ma non è certo in grado di fermare le politiche antimmigrati e fasciste del governo Meloni che causano ancora tanti morti tra i migranti che cercano di attraversare il mare, perché la politica contro gli immigrati è un segno distintivo di questo governo che ha a capo la fascista Meloni, un governo da combattere e spazzare via prima possibile

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