mercoledì 4 gennaio 2012
pc 4 gennaio- operai fincantieri bloccano l'aeroporto a Genova - lotta anche a palermo
Fincantieri, nuova protesta
bloccato l'aeroportoEsposto un lungo striscione nell'atrio dello scalo di Sestri: "Chiediamo certezze". Gli operai dei cantieri vogliono un incontro urgente con il ministro allo Sviluppo Economico. La solidarietà della città.
Hanno occupato l'atrio dell'aeroporto gli operai Fincantieri che da giorni protestano contro il piano di riorganizzazione del Gruppo. I voli sono a rischio: "I check - in sono regolari - spiega il direttore generale dello scalo, Paolo Sirigu - ma i varchi dei controlli sono bloccati e la tensione tra i passeggeri sta crescendo".
Il primo volo in partenza che rischia di saltare per la protesta è l'Alitalia per Roma delle 11.25. A rischio anche il volo per Monaco, per Trieste e Parigi, il Turkish Airlines per Instanbul e quello per Londra.
I lavoratori, oltre un centinaio, hanno esposto davanti ai banchi del check-in uno striscione con cui chiedono "certezza" per il loro futuro e minacciano di non andarsene fino a quando non sarà loro comunicata la data dell'incontro con il governo che chiedono da giorni, incontro sollecitato nei giorni scorsi anche dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, e dal sindaco di Genova, Marta Vincenzi.
Ieri gli operai, che da due settimane presidiano i cancelli della Fincantieri, si erano limitati a bloccare il traffico in via Soliman. Per il secondo giorno consecutivo. "Aspettiamo il fax che ci comunichi la data dell'incontro con il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera - dice Giulio Troccoli, delle Rsu-Fiom - fino ad allora, saremo in sciopero; aspettiamo notizie entro venerdì, e se non arriveranno, decideremo il da farsi".
Non manca la solidarietà dei genovesi, soprattutto degli abitanti di Sestri, che anche ieri hanno fatto arrivare viveri agli operai. Inoltre, i tifosi del Genoa hanno esposto un lungo striscione al "Signorini" di Pegli: chiedendo "certezze per i lavoratori del cantiere navale".
Insieme al presidio ai cancelli i circa 800 dipendenti Fincantieri ed altri 1500 delle ditte esterne bloccano la produzione della nave Oceania, in costruzione. In loro aiuto è giunta una delegazione di lavoratori del cantiere del Muggiano.
a Palermo gli operai presidiano l'ingresso dello stabilimento, in attesa dell'incontro con l'assessore alle Attività produttive. Bloccata la tangenziale.
Giunge al terzo giorno consecutivo la protesta degli operai dei cantieri navali di Palermo, che in questo momento stanno occupando viale Regione siciliana, all'altezza del Motel Agip, in entrambe le direzioni di marcia. Già nei giorni scorsi le tute blu avevano paralizzato il traffico nelle arterie della città, occupando ieri viale Regione e lunedì il centro di Palermo e i binari della stazione centrale.
“Il gesto di oggi nasce dall'ennesima provocazione di Fincantieri, che ieri ha inviato a 130 operai le prime lettere che comunicano l'avvio della cassa integrazione straordinaria, così come previsto dall'accordo nazionale firmato a dicembre, che noi contestiamo – spiega Francesco Piastra della Fiom – Ci saremmo aspettati un passo indietro dell'azienda, o che almeno cercasse un nuovo confronto con i sindacati e la Regione, invece continua a fare ostruzionismo e alimentare la tensione”.
Le tute blu si oppongono al piano industriale di Fincantieri, che prevede per Palermo 140 esuberi e la cassa integrazione straordinaria da quest'anno per 24 mesi per un massimo di 470 operai, sui 505 totali. L'accordo è stato firmato prima di natale a Roma dai rappresentanti nazionali di Fim Cisl, Uilm, Ugl e Failms, ma respinto da Fiom e organizzazioni sindacali locali, che ora chiedono ai vertici nazionali il ritiro della firma.
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