martedì 24 maggio 2011
pc 24 maggio - rivolta degli operai Fincantieri a Napoli
occupato da ieri sera il, Comune di castellamare di stabia
tutta la notte i lavoratori dei cantieri hanno occupato il Municipio bloccando sindaco e Consiglio. Danneggiate alcune sale, vetri infranti e tensione alle stelle. Annunciata per oggi il blocco della statale sorrentina
E' ancora alta la tensione a Castellammare di Stabia dove prosegue da ieri sera la protesta in seguito alla decisione della Fincantieri di chiudere i cantieri stabiesi, oltre a quello ligure di Sestri tagliando così 639 posti di lavoro in Campania. Oltre a proseguire nell'occupazione del Municipio, i lavoratori intendono infatti attuare un blocco stradale lungo la strada statale sorrentina che rischia di far rimanere isolati i comuni della fascia costiera.
'Senza la Fincantieri resta solo la camorra'
Altissima la rabbia dei lavoratori degli stabilimenti navali cui si sono aggiunti anche operai dell'indotto. In parte sono lavoratori della Fincantieri, tornati da Roma, dopo aver presidiato per tutta la giornata la sede di Confindustria, ed in parte altri operai che avevano, a loro volta, lungamente sostato davanti alla sede del Comune di Castellammare di Stabia, in attesa di notizie dalla Capitale.
Sono stati rotti vetri e sradicati anche i banchi della sala del Consiglio. Sul posto sono intervenuti polizia e Digos, il primo cittadino Luigi Bobbio, e il vice sindaco Giuseppe Cannavale, i capigruppo ed il comandante dei vigili urbani di Castellammare di Stabia hanno parlato a lungo con i manifestanti per convincerli ad interrompere la protesta. Ma il presidio nella sede comunale è durato tutta la notte
ieri assediata la sede di confindustria
“Non molleremo mai”. I lavoratori di Castellammare di Stabia, rispondono così alla notizia della chiusura del sito campano, prevista dal nuovo piano industriale presentato dall’azienda ai sindacati.
circa 200 dipendenti dello stabilimento stabiese hanno protestato ierialla sede di Confindustria, dove è in corso l’incontro tra i vertici di Fincantieri e i sindacati. Insulti per l’amministratore delegato Giuseppe Bono: “Buffone, buffone. Vergognati”, hanno gridato gli operai I lavoratori dello stabilimento campano, arrivati questa mattina con sei pullman, hanno accusato Bono di essersi “venduto alla politica del Nord”.
Il piano dell’azienda. Gli esuberi della Fincantieri sono 2.551 su una forza lavoro di 8.500 addetti: su otto stabilimenti, due (Castellammare di Stabia e Sestri Ponente) verranno chiusi, mentre quello di Riva Trigoso (Genova) verrà fortemente ridimensionato con il trasferimento delle costruzioni militari a Muggiano (La Spezia) e conserverà solo le costruzioni meccaniche.
Gli esuberi riguarderebbero 1.400 addetti dei cantieri per i quali è prevista la chiusura e 1.150 negli altri cinque siti. Appena rimbalzata la notizia dalla capitale, i lavoratori dello storico stabilimento di Sestri Ponente hanno lasciato il posto di lavoro e si sono riversati in strada, dando vita a una manifestazione spontanea davanti ai cancelli. A Roma, davanti alla sede di Confindustria, dove è in corso l’incontro, c’è invece da ore un presidio di lavoratori dell’impianto di Castellammare di Stabia e di aziende dell’indotto, arrivati con sei autobus.
23 maggio 2011
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