domenica 5 ottobre 2025

pc 6 ottobre - la enorme manifestazione di Roma - gli striscioni e le parole d'ordini di proletari comunisti


Un milione di manifestanti in corteo a Roma, da Porta San Paolo a Porta San Giovanni, è giunto da tutte le parti d’Italia per manifestare il proprio dissenso “contro il genocidio in corso sulla Striscia di Gaza” e “in solidarietà con il popolo palestinese”. Il corteo, partito nel primo pomeriggio alle 14:30 circa da piazza di Porta San Paolo, è giunto in piazza di Porta San Giovanni, passando davanti al Colosseo, via Labicana e via Merulana. Due grandi striscioni sono stati srotolati alla testa del corteo: uno recitava “Stop complicità con Israele, contro occupazione e genocidio, con la resistenza palestinese”, l’altro “Stop al genocidio, libertà per Anan, Ali e Mansour. Palestina libera”.

 Un manifestante reggeva anche una bandiera con la scritta “Death death to the Idf”. Tra la folla si vedevano anche diverse bandiere di One Piece. Tra i vari striscioni, su uno si leggeva la scritta “7 ottobre, giornata della resistenza palestinese”, “siamo il mondo contro il genocidio in Palestina, blocchiamo tutto, fermiamo l’occupazione illegale” e ancora “rovesciamo il governo fascista di Meloni, complice di Netanyahu”. In varie parti della piazza si cantavano cori a ritmo di tamburi e battiti di mani: “Palestina libera”, “From the river to the sea, Palestine will be free” e “Ora e sempre, resistenza”.

Tra la folla, composta da persone di ogni età e anche da numerosi bambini, sventolavano bandiere della pace e della Palestina, insieme a slogan e cartelli a sostegno della causa palestinese. Alcuni manifestanti hanno acceso fumogeni bianchi, rossi e verdi — i colori della bandiera palestinese — mentre tamburi e tamburelli accompagnavano i canti. “L’Italia lo sa da che parte stare, e tutte queste persone sono qui per chiedere le dimissioni di un governo complice di questo genocidio. Ora vogliamo le dimissioni del governo Meloni”, è stato scandito dal carro in piazza San Giovanni, accolto dagli applausi e dai cori “Dimissioni!” e “Intifada”.

Il corteo nazionale, tra cori e musica, è passato davanti alla sede della Fao senza bandiere e ha proseguito poi verso il Colosseo. Nel frattempo, su disposizione delle forze dell’ordine, è stata chiusa la stazione Piramide della Metro B, mentre i manifestanti continuavano ad arrivare per unirsi al corteo. Dal furgone che guidava i dimostranti si alternavano diversi interventi, nei quali venivano lanciati slogan contro Israele e contro il governo italiano. “Chiediamo l’espulsione immediata dell’ambasciatore israeliano”, ha gridato una manifestante al microfono

I controlli lungo le vie di afflusso alla Capitale per la manifestazione sono scattati prima delle 8:00 con il dispiegamento di contingenti della forza pubblica e con il supporto della polizia stradale. Così sono stati intercettati una macchina e due pullman a bordo dei quali sono stati rinvenuti materiali non compatibili con un approccio pacifico alla manifestazione, come maschere antigas, indumenti usa e getta abitualmente utilizzati per evitare l’identificazione da parte delle forze di polizia, e aste metalliche e in legno.


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