pc 3 ottobre - COL CUORE A GAZA OGGI UNA MAREA UMANA HA INVASO LE STRADE DI MILANO E BLOCCATO LA TANGENZIALE
100.000? Molti di più e questo è stato chiaro sin dalle 8,30 (il concentramento era alle nove) e già era difficile collocarsi coi propri gruppi di appartenenza, con le strade attorno a Porta Venezia che erano un continuo arrivare di studenti, scolaresche, lavoratori (tantissimi della scuola e sanità), gruppi organizzati e associazioni. Tante le bandiere CGIL e alcune della FIOM; USB-CUB, centri sociali, Giovani Palestinesi e API, famiglie e molto altro. Tenere gli spezzoni compatti era molto difficile, perchè è stato un flusso continuo e ininterrotto, e chi si ritrovava e si compattava non riusciva a muoversi in corteo, tanto che a un certo momento qualcuno ha chiesto perché non ci muovessimo e un compagno che era arrivato da poco dice che la testa del corteo era già a Piazzale Dateo (che per chi non è di Milano significano circa 4 km) e il flusso di chi arrivava non si fermava.
Con un colpo d'occhio di bambini accompagnati da insegnanti e genitori coi loro striscioni molto incisivi con slogan FREE Palestine e Stop Genocide. E da subito si è compreso la voglia diffusa nella stragrande maggioranza di occupare tutte le strade, di non fermarsi al solo corteo ma di andare oltre. Una manifestazione, ma che è stata una vera e propria festa popolare della solidarietà, dove si percepiva la sensazione che ci si conoscesse tutti ed era bello ritrovarsi per manifestare insieme. Una contaminazione generazionale e interloquire e voglia di condividere un percorso comune. Chiunque prendesse il nostro volantino/posizione di proletari comunisti, appena leggeva contro il governo Meloni lo prendeva, sorrideva e ci ringraziava, riprendendo gli slogan che lanciavamo.
Ma la creatività della masse è stata molto colorata e puntuale, scritta sui tantissimi cartelli artigianali portati
Una voglia di non fermarsi al Politecnico, zona Città Studi, e con quasi la metà della piazza si è diretta verso la Tangenziale Est. Non studenti, sigle sindacali, centri sociali, ma intere famiglie che hanno attraversato le strade di Lambrate, accolti dalle scolaresche di bambini di una scuola che attaccati ai cancelli gridavano "la scuola sà da che parte stare, Palestina libera dal fiume al mare" o dagli applausi dai balconi
e questa marea ha occupato la tangenziale
e dopo un paio d'ore è partita una piccola carica con la lancio di lacrimogeni, ma il corteo non si è disunito e dopo un paio d'ore a gruppi si è lasciata la tangenziale e si è formato un corteo che ha raggiunto Piazzale Loreto
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