lunedì 27 ottobre 2025

pc 27 ottobre – L’imperialismo USA si prepara ad attaccare militarmente il Venezuela…

 

“Soffiano venti di guerra sempre più impetuosi sul Mar dei Caraibi, dove da settembre gli americani hanno effettuato raid su almeno 10 imbarcazioni e presunti trafficanti di droga uccidendo 43 persone.” Scrive la Repubblica di oggi.

Anche questi attacchi, come tutte le mosse dell’imperialismo Usa, sono fuori da ogni norma internazionale, come lo è la taglia di 50 milioni di dollari sulla testa di Maduro! Ma il fascioimperialista Trump minaccia di colpire direttamente il Venezuela e la Colombia “lo ha detto il senatore repubblicano

Lindsey Graham, amico e stretto alleato di Donald Trump: “Sta per informare il Congresso su potenziali operazioni militari contro i due Paesi”.

E su questo i segnali non mancano: “…il Pentagono ha appena disposto l’arrivo nell’area della più grande portaerei della Marina americana, la Uss Gerald  R. Ford, 5 mila uomini a bordo: che però era nel Mediterraneo e impiegherà una settimana a spostarsi. Intanto fino al 30 ottobre gli Usa effettueranno esercitazioni militari congiunte con gli alleati di Trinidad e Tobago, la piccola repubblica insulare a soli 10 chilometri dal Venezuela e per questo hanno fatto arrivare pure la lanciamissili USS Gravely, unitasi ieri al contingente che solitamente opera da Porto Rico: tre navi d’assalto e trasporto anfibio, caccia F-35B e sottomarini. Secondo The Atlantic un piccolo esercito di 6.500 marines e 3.500 militari che in quell’area ‘non si vedeva dai tempi della crisi dei missili cubani’ del 1962.”

Ma è dall’agosto scorso che “…il Pentagono ha iniziato a dispiegare nella regione un vasto arsenale militare: cacciatorpediniere lanciamissili, jet F-35B, droni Mq-9 Reaper, velivoli da pattugliamento P-8 Poseidon, navi d’assalto anfibio e una piattaforma segreta per operazioni speciali. Tra i mezzi inviati vi sono la USS Iwo Jima, nave d’assalto anfibio impiegata nel Golfo Persico nel 2003, e il cacciatorpediniere USS Stockdale, protagonista di missioni nel Mar Rosso contro le milizie Houthi.” (Formiche.net) E Trump aveva già autorizzato la Cia a condurre operazioni segrete in Venezuela.

La scusa per la preparazione di questa nuova guerra, con l’assassinio impunito di chi era sulle barche, è la “guerra al narcotraffico” ma gli interessi in ballo, continua il quotidiano la Repubblica, “sono altri: controllare le riserve di petrolio venezuelano, frenare l’emorragia di migranti e scardinare l’asse russo-cinese che finora ha consentito al leader bolivariano di resistere.” E bisogna aggiungere il tentativo di Trump di riprendersi il "cortile di casa" indebolendo e facendo arretrare la presenza sempre più forte del socialimperialismo cinese nelle economie di molti paesi dell’America Latina.

Questo enorme dispiegamento di forze, con la preparazione dell’attacco al Venezuela, alla Colombia… così come il nuovo giro in Asia per imporre “accordi” non fa che mostrare quotidianamente, quanto gli Stati Uniti siano una “tigre di carta” che per tentare di non morire prova a trascinare il mondo intero verso la guerra totale.

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