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| titolo di oggi de il manifesto |
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe-Ravenna raccoglie l'appello dei sindacati palestinesi di Gaza. "Questo messaggio giunto nel mezzo della fame e dell’assedio, da sotto le macerie delle fabbriche e delle case e dal cuore di una guerra di sterminio che va avanti da quasi 22 mesi, accompagnata da una politica sistematica di fame di massa attuata da Israele con il diretto sostegno degli Stati Uniti e dei suoi partner europei.
Oggi ci rivolgiamo di nuovo a voi, non solo come vittime, ma come lavoratori della Palestina: parte integrante delle classi popolari e lavoratrici di questo mondo, in lotta per la giustizia, la liberazione e la dignità. E vi chiediamo di:
Spezzare il silenzio e la complicità, far sentire la vostra voce all’interno dei vostri sindacati e federazioni, e denunciare le politiche di fame, assedio e massacro a Gaza.
Fare pressione sui vostri governi affinché cessino gli accordi sulle armi e la cooperazione militare con l’occupazione, e impongano sanzioni al regime sionista coloniale di apartheid.
Boicottare le aziende che sostengono l’occupazione, e ritirare gli investimenti sindacali da qualsiasi
impresa, istituzione o ente che finanzi o tragga profitto dalla guerra.Organizzare giornate di rabbia e solidarietà globale nelle fabbriche e officine, nei porti e negli aeroporti, nelle strade e nelle piazze pubbliche, in sostegno della Palestina e del suo coraggioso popolo.
Ci rivolgiamo in particolare ai sindacati dei marittimi e dei portuali, esortandoli a rifiutarsi di caricare o scaricare navi “israeliane” o dirette verso porti sionisti, e a fermare ogni forma di cooperazione marittima o commerciale con gli strumenti di guerra e assedio. Le vostre mani forti e le vostre coscienze risvegliate sono capaci di fermare la macchina dello sterminio e bloccare le spedizioni di morte dirette in Palestina. Mostrate all’umanità intera la forza della classe lavoratrice in lotta, quando si unisce in difesa della giustizia e dei valori umani".
Facciamo nostro questo appello e invitiamo i sindacati confederali Filt-CGIL/Fit-Cisl/Uiltrasporti di Ravenna che, con il loro comunicato, esprimono "totale contrarietà al transito di armamenti nel Porto di Ravenna e NO alla sperimentazione di sistemi di sicurezza con possibili utilizzi militari" a fare altrettanto.
Dobbiamo fare di più e mobilitare i lavoratori contro il genocidio di Israele, sostenuto dai governi imperialisti, in primis gli USA e con la complicità del governo Italiano. Dobbiamo arrivare allo SCIOPERO GENERALE con fermate, assemblee, blocchi nei luoghi di lavoro.
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe-Ravenna dopo il presidio davanti l'Autorità Portuale di Ravenna del 9 agosto per la rottura immediata dei rapporti commerciali tra l'Autorità Portuale e gli israeliani dei droni Rafael coinvolti nel genocidio a Gaza, continua la mobilitazione verso la manifestazione del 16 settembre.
Lo Slai Cobas sottoscrive l'esposto della giornalista Linda Maggiori e dell'avvocato Maestri contro l'illegale invio di armi (senza autorizzazione) attraverso la nave Zim New Zealand il 30 giugno scorso transitate dal Porto di Ravenna verso Israele, violando la L. 185/90 che vieta l'export e il transito di armi verso paesi in guerra o che violino il diritto internazionale e i diritti umani che dimostra la complicità del governo italiano in questa vicenda per cui il ministro dei Trasporti può ben meritarsi il premio Israele-Italia 2025 mentre a Gaza Israele sta perpetuando un genocidio nei confronti del popolo palestinese.
STOP ARMI DAL PORTO DI RAVENNA A ISRAELE
STOP ACCORDI CON L'AZIENDA DI STATO SIONISTA RAFAEL (progetto UNDERSEC)
SI' ALLO SCIOPERO PER LA PALESTINA
SI' ALLA CHIAMATA DEI SINDACATI DI GAZA
VERSO LO SCIOPERO GENERALE
ORA PIU' CHE MAI CON LA RESISTENZA PALESTINESE
STOP GENOCIDIO/DEPORTAZIONE/NEGAZIONE DI AIUTI ALIMENTARI
CONTRO L'IMPERIALISMO CHE ARMA LA MANO DEI SIONISTI ISRAELIANI
CONTRO IL GOVERNO MELONI COMPLICE
PALESTINA AI PALESTINESI
Slai Cobas per il sindacato di classe-Ravenna
cell. 339/8911853 - cobasra@gmail.com


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