martedì 16 settembre 2025

pc 16 settembre - Fronte Studentesco Rivoluzionario (RSF) dell'India sui recenti eventi in Nepal.

 Condividiamo qui la traduzione non ufficiale di un articolo pubblicato dal Fronte Studentesco Rivoluzionario (RSF) dell'India sui recenti eventi in Nepal. Il bilancio delle vittime più recente conta almeno 51 persone morti e oltre 1.300 sono feriti. È stato nominato un nuovo Primo Ministro, l'ex Presidente della Corte Suprema, Sushila Karki.

Nel quadro della rivolta di massa in corso in Nepal, sui social media indiani si osserva una curiosa unità "Ram-sinistra" [Ram Chandra Poudel è il presidente del Nepal, prima membro del Nepali Congress Party, ndt]. Quelli di "sinistra", complottisti compresi, vedono ovunque la mano della CIA (con ciò non vogliamo dire che non ci sia la mano della CIA dietro eventi in Nepal, ne parleremo più avanti), ma da quando il Rastriya Samachar Samiti, [il principale organo di stampa in Nepal, ndt] – il preferito dagli Stati Uniti, non riceve più acqua dal suo vecchio proprietario, da un po' di tempo, anch’esso si è unito al grido "CIA-CIA". Ma è solo CIA? È tutto un "piano meticoloso"?

La rivolta di massa in Nepal è iniziata con l'imposizione da parte del governo nepalese del bando contro 26 app di social media. Ma questo è stato solo il pretesto. Chiunque abbia seguito per qualche tempo i social media nepalesi sa che un neologismo si è imposto anche dopo il ritiro del bando sui social media: "Nepo Babies". Chi sono? Prima di cercare una risposta a questa domanda è necessario parlare un po' della storia recente del Nepal.

Il Nepal è attualmente una cosiddetta "repubblica democratica", ma ancora all'inizio del XXI secolo, il Nepal era una monarchia. Questa monarchia, agente dell'imperialismo e tutela del feudalesimo, era una sanguisuga per il popolo nepalese. Alla fine del XX secolo, con il sogno di sradicare ogni sistema di sfruttamento, il popolo nepalese si è lanciato in una guerra popolare rivoluzionaria con l'obiettivo di rovesciare il vecchio sistema statale antipopolare del Nepal, inclusa la monarchia. Questa guerra popolare, guidata dai comunisti rivoluzionari, ha scosso le fondamenta della monarchia del Nepal. I veri sponsor della monarchia, cioè i vari tipi di stati imperialisti, le istituzioni di rapina quali FMI-Banca Mondiale, la grande borghesia burocratica parassita e i latifondisti nepalesi si resero conto che se avessero ancora sostenuto il re, il popolo nepalese avrebbe distrutto l'intera struttura del loro saccheggio. Erano rappresentati dai partiti parlamentari come, tra gli altri, il Congresso Nepalese, il Partito Comunista del Nepal (Marxista-Leninista Unificato), [Partito guidato dall'attuale Primo Ministro, KP Sharma Oli, ndt]. Tutte queste forze e i partiti parlamentari che le rappresentavano sono

riusciti a far sì che una parte della dirigenza della guerra popolare rivoluzionaria del Nepal, ovvero Prachanda-Oli-Baburam Bhattarai ecc., diventassero loro alleati. Questa cricca ha gettato fumo negli occhi del popolo nepalese, che lottava per costruire una nuova società, insistendo nella propaganda che solo la fine della monarchia avrebbe dato una fondamentale soluzione a tutti i problemi del popolo nepalese!

La monarchia nepalese è stata ufficialmente rovesciata nel 2008. Ma cosa ha significato la caduta della monarchia? Con essa in Nepal è stata instaurata una cosiddetta "democrazia parlamentare", ma nessuno dei problemi fondamentali del popolo nepalese è stato risolto. Anzi, proprio come nel caso della "democrazia parlamentare" indiana, Nel Nepal senza re sono cresciuti migliaia di piccoli e grandi "re", i capoccia dei partiti parlamentari, foraggiati dalla grande borghesia burocratica, dai latifondisti e dalle grandi aziende, che sono diventati anche più abili dei precedenti re nel saccheggio del popolo. Posseggono grandi auto, grandi case e immensi patrimoni depositati in banche straniere. Da parte sua, il popolo nepalese, dopo aver versato tanto sangue, non ha ottenuto nulla. Questi re senza corona di un Nepal senza re sono i "Nepo babies". Da quando la cosiddetta "democrazia parlamentare" è stata instaurata in Nepal, il popolo nepalese è rimasto intrappolato nella rete di oppressione e sfruttamento di questi "Nepo babies". La rabbia della gente comune che partecipa a questa rivolta di massa è rivolta proprio contro questi "Nepo babies".

Dunque la CIA non è coinvolta negli eventi in Nepal?

Certo che lo è. Va ricordato che negli ultimi anni diverse forze di destra hanno cercato di plasmare opinione pubblica favorevole al ripristino della monarchia, sfruttando la giusta rabbia del popolo nepalese contro questo marcio modello di "democrazia parlamentare". Una ONG "apolitica" finanziata dall'estero chiamata "Hami Nepal" è emersa come centro del movimento di massa in Nepal. È chiaro che gli imperialisti hanno il loro "piano meticoloso" per il Nepal, proprio come per il Bangladesh. È importante sapere una cosa sulle forze complottiste "di sinistra": quando in un paese sotto l'influenza di uno dei campi imperialisti nasce la giusta rabbia popolare contro lo Stato, i rivali di quel campo cercano sempre di deviare quella rabbia pubblica a vantaggio dei propri interessi. In altre parole, questo tipo di cospirazione imperialista non è una novità. Quindi, quale è il dovere dei veri comunisti in una situazione del genere? In una situazione del genere, i comunisti rivoluzionari devono fare esattamente ciò che fecero i bolscevichi durante la Rivoluzione del Febbraio 1917. Vale a dire, approfittare dei conflitti interni agli imperialisti, sventare la trappola del "piano meticoloso" e dare una direzione rivoluzionaria alla giusta rabbia di massa del popolo. I complottisti di "sinistra" forse non sapevano che esisteva un "piano meticoloso" di alcuni imperialisti verso del popolo russo che stava lottando per porre fine allo zarismo in Russia. Vediamo cosa disse Lenin in quella circostanza. "Ma mentre le sconfitte all'inizio della guerra furono un fattore negativo che innescò la crisi, il legame tra il capitale finanziario anglo-francese, l'imperialismo anglo-francese e il capitale ottobrista-cadetto russo fu un fattore che accelerò questa crisi attraverso l'organizzazione diretta di un complotto contro Nicola Romanov. Questo aspetto estremamente importante della situazione è, per ovvie ragioni, taciuto dalla stampa anglo-francese e maliziosamente enfatizzato da quella tedesca. Noi marxisti dobbiamo affrontare sobriamente la verità e non lasciarci confondere né dalle menzogne, dalle versioni ufficiali edulcorate delle diplomazie e ministeri del primo gruppo di imperialisti in guerra, né dalle risatine e dai sogghigni dei loro rivali finanziari e militari dell'altro gruppo belligerante. L'intero corso degli eventi nella Rivoluzione di febbraio-marzo mostra chiaramente che le ambasciate britannica e francese, con i loro agenti e "collegamenti" che da tempo compivano i più disperati sforzi per impedire accordi "separati" e una pace separata tra Nicola II (e ultimo, speriamo, e ci impegneremo a renderlo tale) e Guglielmo II, organizzarono direttamente un complotto in collaborazione con gli ottobristi e i cadetti, in collaborazione con una parte dei generali, dell'esercito e degli ufficiali della guarnigione di San Pietroburgo, con l'obiettivo esplicito di deporre Nicola Romanov." – V.I. Lenin, Lettere da lontano

I partiti "di sinistra", disperati, ossessionati dai "piani meticolosi" e "complotti", e non sanno fidarsi del popolo né, soprattutto, della loro stessa politica. Anche se questo "piano meticoloso" sfrutta la giustificata rabbia del popolo, la lotta per il cambiamento sociale deve essere combattuta attraverso la fiducia nel popolo e nella politica comunista rivoluzionaria. Questa rivolta del popolo del Nepal è giusta. Se si vuole davvero sventare il "piano meticoloso" degli imperialisti, allora il compito principale non deve essere quello di sostenere lo Stato nepalese, ma di costruire un centro di potere rivoluzionario alternativo, unito nell'interesse di operai, contadini e classe media nella battaglia in corso contro lo Stato nepalese.

Ieri, 9 settembre, il leader del Partito Comunista revisionista del Nepal, il Primo Ministro K.P. Oli, si è dimesso ed è fuggito dal paese con l'aiuto dell'esercito. Nel contesto storico, il 9 settembre è anche l'anniversario della morte del compagno Mao Tse-tung. Tenendo presente queste circostanze, è necessario sottolineare ancora una volta le parole del compagno Mao: "Il marxismo comprende molti principi, ma in ultima analisi possono essere tutti ricondotti a una sola frase: è giusto ribellarsi".

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