giovedì 19 giugno 2025

pc 19 giugno - ARRESTATO A BARI PER SOLIDARIETÀ ALLA PALESTINA - Comincia la applicazione del decreto sicurezza - Libertà per il compagno arrestato

Da Repubblica - È finito agli arresti domiciliari, in virtù della prima applicazione in Puglia del Decreto sicurezza, un 22enne di Locorotondo, che sabato 14 giugno ha partecipato ad un corteo pro-Palestina a Bari. Il ragazzo è stato arrestato dalla polizia e oggi si è tenuta l’udienza di convalida davanti alla giudice Luna Calzolaro, che ha convalidato l’arresto ma non ha poi disposto alcuna misura. Deve rispondere delle accuse di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Il 22enne davanti alla giudice si è difeso, spiegando di aver partecipato a una manifestazione pacifica. Il ragazzo è stato messo agli arresti domiciliari dopo la manifestazione pacifica del 14 giugno, durante la quale sarebbe stato lanciato un fumogeno. Ma le novità introdotte dal Decreto sicurezza, che ha modificato – tra gli altri – l’articolo 583 del Codice penale, ha aggravato il reato di lesioni personali introducendo la fattispecie del commettere il fatto nei confronti di un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza durante l'esercizio delle loro funzioni.

Comunicato dell'area dei  compagni e compagne partecipanti alla manifestazione 


ARRESTATO PER SOLIDARIETÀ ALLA PALESTINA. LA LOTTA NON SI FERMA, 21 GIUGNO IN PIAZZA VITTORIO A ROMA!


Ancora una volta la repressione colpisce chi lotta contro Israele e in sostegno alla Palestina e alla sua resistenza,

mettendo in pratica il nuovissimo DL 1660. Sappiamo bene che dove c'è repressione c'è crisi: il DL concretizza le volontà del governo Meloni, che vuole mettere a tacere l'opposizione alle sue politiche antipopolari e guerrafondaie. Il sostegno militare e ideologico incondizionato a Israele, la crescita dell'industria bellica, l'invio di armi in Ucraina e il progetto del Rearm Europe sono la punta dell'iceberg del progetto imperialista dell'UE, che ormai non ha altro su cui investire se non la guerra. Non c'è opposizione al governo Meloni che regga senza l'opposizione alla guerra e allo stato terrorista di Israele. Quest'ultimo ha aperto 7 fronti di guerra nel Medio Oriente negli ultimi anni e ed è completamente esente da sanzioni nonostante abbia infranto innumerevoli volte il diritto internazionale, come nel recente caso dei missili contro le basi nucleari e militari dell'Iran. Queste operazioni militari, sommate alla devastazione dei territori di Gaza e il genocidio del popolo palestinese, ampiamente sostenute da NATO, USA e UE rendono sempre più reale la prospettiva di una guerra di scala mondiale. 

Inoltre, il piano da 800 miliardi del riarmo europeo non si costruirà da solo, ma anzi servirà tagliare ancora di più le spese pubbliche su scuole, università, sanità, trasporti e servizi. 

Esprimiamo dunque massima solidarietà al compagno arrestato ed è sempre più urgente mobilitarci, contro il piano di riarmo e difesa comune europea, la guerra e lo stato illegittimo e terrorista di Israele, contro la repressione e il governo Meloni. Per questo saremo in prima linea il 21 giugno nel corteo di Piazza Vittorio alle ore 14:00 a Roma.

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