Gli attivisti dei collettivi studenteschi si sono introdotti in mattinata negli uffici di via Canova, in San Salvario, hanno appeso uno striscione «contro il Genocidio» sul tetto e hanno lasciato l’edificio dopo mezz'ora
Un blitz in piena regola, arrivato a poche ore di distanza dai bombardamenti di Israele in Iran. Alcuni attivisti dei collettivi studenteschi si sono introdotti in mattinata negli uffici della Collins Aerospace di via Canova, in San Salvario.
«È una delle aziende complici del genocidio in Palestina — spiegano gli attivisti —. Qua si producono tecnologie usate in armi e mezzi bellici che vengono mandati al servizio di Israele contro il popolo palestinese».
I manifestanti sono entrati dall’ingresso principale e, senza trovare alcuna resistenza, hanno raggiunto il tetto dell’edificio. Lì è stato affisso un grosso striscione per chiedere lo «stop al genocidio» ed è stata sostituita la bandiera italiana con quella palestinese. Dopo un breve corteo nelle vie di San Salvario, è stato ricordato l’appuntamento della manifestazione per la Palestina in programma sabato 14 giugno alle 15, con partenza da piazza Castello.
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