lunedì 27 gennaio 2025

pc 27 gennaio - La Meloni, al servizio dell’imperialismo italiano in Arabia Saudita per incontrare il monarca fascista Bin Salman

I titoli dei giornali riportano con un certo interesse il viaggio della fascista Meloni in Arabia Saudita dove davanti ad un “tè nel deserto” ha incontrato il monarca del Paese, Bin Salman, perché l’incontro avrebbe fruttato ottimi affari per la cifra di circa 10 miliardi.

L’ennesimo commesso viaggiatore, in questo caso l’attuale capo del governo Meloni, in nome e per conto degli imperialisti italiani pubblici e privati, (si dice che ci fosse al suo seguito “un battaglione di aziende”, un centinaio di padroni, ma anche appresentanti di Leonardo (produzione di guerra), Fincantieri (produzione di guerra e tanto altro), Pirelli (pneumatici) e Snam/Ansaldo (energia ecc,)), si dice soddisfatto del risultato e, uscendo dal tendone, risponde a chi gli ricordava che quando era all’opposizione, soprattutto all’epoca di Renzi (che dall’Arabia Saudita ha preso un sacco di soldi in “consulenze”) chiamava questo paese in modo dispregiativo – regime fondamentalista – che ciò che importa sono gli affari; e infatti il forte odore dei soldi fa dimenticare tutto il resto, che l’Arabia Saudita è un regno fascista senza parlamento e feroce contro le donne (ma qui la Meloni potrebbe sentirsi a suo agio!) e che proprio Bin Salman è accusato dall’Onu di essere il mandante dell’assassinio del giornalista Jamal Kashoggi! E aggiungiamo, per chi lo avesse dimenticato, che Salman è l’autore dei cosiddetti Accordi di Abramo che di fatto hanno isolato la Palestina, così come la lunga guerra contro lo Yemen.

Per scimmiottare, poi, il suo capo americano, Trump, non potendo più a fare a meno di usare continuamente iperboli, anche lei parla di un “inizio di una nuova era della nostra cooperazione… inaugurazione di una partnership strategica”…

A questo proposito le multinazionali italiane coinvolte sono diverse e i dirigenti si sono espressi. La Leonardo ha firmato un memorandum che “favorirà la collaborazione industriale nei sistemi di combattimento aereo e in ambito elicotteristico”, anche Fincantieri firma un memorandum per costruire imbarcazioni “anche civili” e la cybersicurezza applicata alle navi tanto da aprire una nuova società, la Fincantieri Arabia for Naval Services; Pirelli inizierà a produrre pneumatici (3,5 milioni annui)…

Il più soddisfatto sembra Cingolani capo della Leonardo: "Questo è un mercato enorme, come tutto il Golfo... Per noi è molto attraente l'idea di portare qui delle filiere di costruzione del settore aeronautico”.

Da questi affari sono spuntati soldi anche per il famigerato Piano Mattei per l’Africa (l’altro piano dell’imperialismo italiano al quale partecipano Cassa depositi e prestiti, Sace e Ansaldo Energia) che prevedono “progetti di sviluppo per il continente africano” e cioè progetti di sviluppo dell’imperialismo italiano soprattutto in Africa, e in giro per il mondo.

Inutile dire che ogni passo nella direzione di questo tipo di accordi contribuisce ad accrescere le tensioni e le contraddizioni tra gli stessi paesi imperialisti e paesi oppressi dall’imperialismo in un mondo sempre più instabile che marcia verso una nuova guerra di spartizione a livello mondiale. 

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