Nessuna sorpresa dall’iter parlamentare per il decimo pacchetto di aiuti militari deciso dal governo Meloni/Crosetto, con la compattezza della maggioranza parlamentare assieme al PD intorno alle scelte della politica imperialista dello Stato italiano rappresentate dal governo guerrafondaio e fascio imperialista Meloni e dal ministro della Difesa Crosetto. I numeri dell’opposizione parlamentare alla guerra sono troppo deboli - come sempre in particolare quando si tratta di politica estera e di guerra, di missioni militari - e sicuramente dal parlamento avverrà l’approvazione definitiva a fine febbraio del
Decreto-legge n. 200/2024, “Cessione mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell'Ucraina” che proroga al 31 dicembre 2025 il decimo pacchetto di aiuti in termini di armi garantito al governo Zelensky. La proroga è rispetto al decreto Draghi che dal 2022, cioè dalla guerra interimperialista Usa/Nato/Ue scoppiata in Ucraina dopo l’aggressione dell’imperialismo russo in cui l’Italia ha svolto una sua parte attiva e il governo Meloni si è distinto per il suo servilismo rispetto agli Usa dietro il quale ci sono forti interessi dei padroni delle armi, dei militari e di cui il ministro Crosetto è il rappresentante politico.“Finora la posizione è sempre stata chiara - ha detto Crosetto
nel corso dell'informativa al Senato- Riteniamo di continuare a dare sostegno
all'Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per un cessate il fuoco
e aprire un confronto diplomatico necessario per raggiungere una pace duratura”.
Non è certo la pace l’aspirazione di questi banditi al governo, non ricordiamo
alcun attivismo sul fronte diplomatico per arrivare al negoziato e ora che la
guerra per il popolo ucraino, con il suo carico di distruzione e di morte, si
sta svolgendo a favore delle truppe russe il governo Meloni continua ad
alimentarla fino alla fine anche se la parola "fine" è solo fumo
negli occhi perché l’incendio della guerra interimperialista è appena iniziato
e sta andando nella direzione di una guerra mondiale se i proletari, le masse e
popoli non saranno in grado di fermarla mettendo in campo la loro guerra giusta
contro i propri governi.
Ma torniamo al ministro del governo Meloni che sta portando
avanti la politica guerrafondaia dello Stato imperialista italiano, con l’aumento
delle spese militari, con l’invio degli aiuti militari, con la preparazione di
una partecipazione delle truppe italiane all’interno di un contingente militare
da inviare in Ucraina perché già questi sciacalli pensano alla seconda fase di
questa guerra che significa i profitti che arriveranno dalla ricostruzione.
Dall’intervista al Foglio del 20 gennaio, Crosetto ha
ribadito la natura guerrafondaia del governo Meloni: " pensiamo che la sicurezza, la difesa, e anche la deterrenza,
siano fondamentali per tenere in piedi una democrazia in un mondo sempre più
competitivo, nel quale la forza militare sta diventando un elemento di
influenza sempre maggiore”.
Ma, ormai senza freni, arriva anche ad attaccare l’art. 11
della Costituzione italiana: “Devi
cambiare il modo in cui prepari le tue Forze armate, e forse devi cambiare
anche alcune leggi. Queste modalità sarebbero compatibili con l’articolo 11
della Costituzione, e se non lo fossero si dovrebbe ragionare anche su quello”
E in altro intervento spinge per l’invio di una forza
militare in Ucraina: sarebbe utile "mandare
ufficiali e persone a capire cosa è successo, come si è combattuto, quali sono
state le lezioni che possono apprendere le nostre forze armate per imparare da
ciò che è successo lì e per prevenire, perché il compito della difesa è
difendere. Se fosse possibile farlo
in sicurezza e dopo l'autorizzazione parlamentare - ha aggiunto - penso sarebbe utilissimo per la nostra
difesa"
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Un funzionario ucraino scoperto dalla polizia su un letto di denaro frutto di tangenti |
“La ricostruzione dell’Ucraina sarà l’affare del secolo” stanno denunciando alcuni giornalisti ucraini e già adesso la corruzione per la costruzione di fortificazioni per fermare l’avanzata russa è salita ad altissimi livelli con un giro di tangenti sulle gare d’appalto, figuriamoci quello che accadrà dopo.
Su questo il governo Meloni sta preparando una Conferenza
sulla Ricostruzione Ucraina per quest’anno, a Roma il 10 e 11 luglio.
E Zelensky intanto continua ad andare con il cappello in
mano in giro chiedendo, al solito, più armi e investimenti per le industrie
della morte. E’ molto preoccupato per le decisioni che prenderà Trump e fa leva
sull’Europa che “deve fare di più, iniziare a occuparsi di sé stessa per essere
ascoltata nel mondo. Abbiamo bisogno di una politica di sicurezza comune (come
fa a parlare in questi termini visto che l’Ucraina non fa parte dell’Europa) con
una spesa militare dedicata: se serve il 5% allora sarà il 5%”.
Non vogliono fermarsi questi criminali dei governi
imperialisti e tra di essi il governo Meloni/Crosetto mentre le loro scelte
vengono scaricate sulle masse che vedono peggiorare giorno per giorno le loro
condizioni di vita sotto qualsiasi punto di vista mentre vengono presi in giro
dalla capa del governo attraverso la stampa serva attraverso le balle spaziali
dei risultati di una ripresa economica mai così favorevole e in continua crescita
per il nostro paese che sarebbero stati conseguiti dal suo governo.
I lavoratori e le masse non hanno la loro voce in Parlamento
per mettere fine alla guerra ed è ancora debole la mobilitazione contro le
scelte guerrafondaie di questo governo che a queste scelte aggiunge la sua
visione fascista e reazionaria per sostenere la guerra, con la propaganda del
nazionalismo, del militarismo, dell’irreggimentazione delle scuole.
Ma senza rovesciare con la forza questo governo la pace è solo un’illusione.
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