lunedì 20 gennaio 2025

pc 20 gennaio - Gaza Resistere è un passo fondamentale per continuare a lottare per la vittoria

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Sfilata militare, ieri a Gaza, delle forze Qassam e delle brigate Jihad. Tutta l’area è ricoperta da relitti di carri e blindati israeliani, come i relitti della Wehrmacht a Stalingrado.

Gaza, un piccolissimo posto senza difese aeree, senza rifornimenti, con tutte le strutture sanitarie distrutte non ha mai smesso di combattere! Mai, mai, mai! Esattamente come il Vietnam.

Tutto l’occidente contro Gaza, con un ponte aereo militare continuo degli USA verso Israele. Eppure Gaza ha vinto!

Dopo la firma degli accordi di Doha di 8 mesi fa, Hamas ha detto che “o si accettano quegli accordi o niente“. E Israele era per il “niente”, così continuava l’opera di genocidio. E Hamas rispondeva che Israele sarebbe entrato in una crisi irreversibile anche con gli USA. E così è stato.

Gli accordi attuali sono quelli di Doha di 13 mesi fa, con pochissime modificazioni, come il fatto che Israele deve liberare 1.800 prigionieri palestinesi, molti di più di quanto fu pattuito a Doha.

Inoltre Israele deve evacuare tutto il territorio di Gaza e ha dovuto rinunciare alla richiesta di disarmare Hamas. L’amministrazione civile rimane in mano a Hamas…

Nel frattempo, l’esercito israeliano è completamente in crisi con oltre il 33% dei riservisti che non si presenta quando richiamati e decine e decine di migliaia di mutilati. Verrà fuori che i caduti, dai 1.800 ufficialmente ammessi adesso, saliranno di tre o 4 volte. Perdite che Israele non poteva permettersi.

Inoltre, circa un milione di persone con la doppia cittadinanza ha lasciato il paese. La maggioranza appartiene a quel 15% cruciale di popolazione che lavora nello high-tech e che sostiene sia le relazioni economiche con l’estero che il complesso militare.

Non ritorneranno.

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