giovedì 16 gennaio 2025

pc 16 gennaio - Meloni, la servetta in servizio permanente effettivo dei peggiori mostri dell'odierno imperialismo

Il governo italiano assicura l’impunità a Netanyahu

Per sapere alcune notizie sull’Italia occorre scoprirle sulla stampa israeliana. Apprendiamo infatti dal Times of Israel che il governo italiano ha rassicurato i funzionari israeliani che il primo ministro Benjamin Netanyahu non sarebbe stato arrestato in base a un mandato della Corte Penale Internazionale se avesse visitato il nostro paese.

Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha sollevato la questione durante i suoi recenti incontri a Roma con il ministro degli Esteri e il ministro della Giustizia italiani. Solo nel pomeriggio di mercoledi ne hanno riferito le agenzie. Nessun accenno alla questione è stato fatto nell’intervista rilasciata dal ministro israeliano al Corriere della Sera nè nelle interviste-tappetino rilasciate a Rai News e Bruno Vespa su Rai 1.

A Sa’ar è stato assicurato dai ministri che il governo italiano ha ricevuto un parere legale secondo cui i capi di Stato, incluso Netanyahu, hanno l’immunità durante le visite in Italia, sulla base della

Convenzione di Vienna, afferma una fonte citata dal giornale israeliano.

In realtà lo Statuto di Roma che ha istituito la Corte penale internazionale è chiaro e non lascia spazio a fraintendimenti. L’immunità a Netanyahu e Gallant, paventata da esponenti del governo italiano, non è applicabile. Il mandato d’arresto emesso lo scorso 22 novembre nei confronti dei due membri del governo israeliano va eseguita senza se e senza ma, nel caso in cui i due esponenti israeliani si dovessero recare in uno dei 124 Paesi che hanno sottoscritto lo Statuto. 

A novembre la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant con l’accusa di crimini di guerra e crimini contro l’umanità per quanto avvenuto nella Striscia di Gaza.

Israele, come altri paesi come USA e Russia, non è firmatario dello Statuto di Roma né membro della Corte Penale Internazionale ma il resto dei paesi del mondo si, ed è in questi paesi – Italia inclusa – che i mandati della CPI vanno rispettati e non solo quelli spiccati contro i leader africani o russi.

E’ bene ricordare che un cittadino palestinese di Gaza ha fatto causa al governo italiano per la sua “complicità” con Israele. Si tratta di Salahaldin M. A. Abdalaty, un avvocato gazawi, che ha perso sei familiari alla fine del 2023 uccisi dalle bombe israeliane sulla Striscia.

Grazie a un pool di legali del foro di Torino ha fatto depositare al Tribunale di Roma a inizio aprile 2024 un ricorso urgente per far condannare il nostro Paese per il supporto militare, economico e politico a Tel Aviv.

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