martedì 14 gennaio 2025

pc 14 gennaio - Migranti: manifestazione a Palermo contro il razzismo, il caporalato, per il permesso di soggiorno e i diritti negati

Ieri pomeriggio si è svolta a Palermo una manifestazione di migranti dell’associazione Right to Be. Per circa un’ora e mezza la piazza del Parlamento, dove ha sede l’Assemblea regionale siciliana, si è riempita delle voci dei migranti, soprattutto impegnati nei lavori nelle campagne del trapanese, e dei solidali che hanno denunciato le pessime condizioni di vita e di lavoro, e dello sfruttamento intensivo fatto anche di salari bassissimi, le difficoltà legate al permesso di soggiorno - per quelli che ce l’hanno e soprattutto per quelli che non ce l’hanno - che si ripercuotono su tutti gli altri aspetti della vita quotidiana, come la casa o la salute, per esempio.

Il problema della salute è stato denunciato da un medico solidale di Catania che ha parlato delle leggi esistenti ma che non vengono applicate dalle istituzioni, come quella che prevede un tesserino sanitario (anche in assenza del permesso di soggiorno) per recarsi presso i centri di cura, che esistono però nei capoluoghi di provincia, mentre i migranti sono quasi sempre sparsi per le campagne di tanti paesini.

Infine, è partito un corteo che è passato simbolicamente davanti al tribunale di Palermo e poi è arrivato

in Prefettura dove è stato chiesto un incontro.

Sulla questione dei migranti servono mille iniziative per denunciare il governo e le sue leggi razziste, e inoltre, come abbiamo scritto nel volantino che abbiamo diffuso, ci vuole sempre più chiarezza perché la "questione migranti" non può finire sia per la responsabilità diretta dell'imperialismo italiano e degli altri paesi europei su guerre, condizioni di fame, distruzioni, ecc., sia perché essa è il cuore della politica fascio-razzista dell'Italia; è legata alla politica "securitaria" (che è indipendente dai migranti, ma i migranti servono a legittimarla), al rafforzamento delle politiche repressive (che via via si rivolgono verso tutti i settori sociali e al loro cuore, la classe operaia), a farsi valere in Europa, nella collusione/scontro con Francia, Germania, ecc.

Serve, perciò, la ribellione, la rivolta, serve l'unità dei proletari italiani e dei proletari migranti di tutti i paesi nella lotta contro il  governo che ad ogni passo, ad ogni parola ed iniziativa concreta mostra tutto il suo livore moderno fascista in ogni campo e che deve essere cacciato.

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