sabato 21 settembre 2024

pc 21 settembre - Giù le mani dalla solidarietà alla Palestina: tutti a Roma il 5 ottobre!

 da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 20/9

Sulla repressione vogliamo partire da un caso specifico: quello del foglio di via per 6 mesi (durerà fino a dicembre) che ha colpito un compagno di Bergamo di proletari comunisti e dello Slai Cobas per il sindacato di classe per i fatti successi il 25 Aprile a Milano

Questo foglio di via è un attacco politico che si inserisce nel quadro dell'inasprimento della repressione di questo governo fascio-imperialista della Meloni con una serie di provvedimenti arbitrari, di aumento dei poteri del questore e della polizia che proprio in questi giorni sono stati inseriti nel decreto legge 1660.

Il foglio di via di Milano ha delle particolarità: è all’interno della campagna di criminalizzazione della solidarietà del movimento palestinese che vede il tentativo, da parte del governo e del suo ministro degli Interni, di vietare la manifestazione nazionale di Roma del 5 ottobre.

Il foglio di via è una misura emessa direttamente dalla questura che non è un organo giudiziario, quindi è un provvedimento amministrativo che non porta a un processo davanti a un giudice per verificare i reati commessi ma si basa sulle segnalazioni della Digos che non deve

pc 21 settembre - Si estendono le adesioni alla Dichiarazione congiunta internazionale per la Palestina - base della settimana internazionale di solidarietà con la Resistenza Palestinese 7 ottobre/13 ottobre

Intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

Sono passati già più di 11 mesi dall’inizio dell’offensiva criminale da parte dello stato terrorista di Israele contro il popolo palestinese. Da allora oltre 40.000 palestinesi sono stati assassinati, tra essi donne e bambini e oltre 100 mila risultano feriti

I sionisti durante i loro bombardamenti, massacri e occupazioni, hanno obbligato più di un milione di palestinesi a spostarsi verso il sud della striscia di Gaza. Senza dubbio i genocidi sionisti stanno sviluppando un’operazione per occupare il sud della striscia di Gaza. I sionisti vogliono annientare il popolo palestinese, appropriarsi del suo territorio e risorse, carcando di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto, vecchio progetto di spostamento forzato che lasci il cammino libero all’occupazione definitiva di tutto il territorio della Palestina.

La loro intenzione di annientare il popolo palestinese pere appropriarsi del suo territorio e risorse, cercano

pc 21 settembre - Scioperi alla Thyssenkrupp Duisburg - info

in via di traduzione

Die Wirtschaftskrise in Deutschland entwickelt sich weiter. Haben am Jahresanfang noch Meldungen in den bürgerlichen Medien die Runde gemacht das es dieses Jahr zu einem leichten Plus beim Wirtschaftswachstum kommen könnte, sehen die jetzigen Prognose der führenden deutschen Wirtschaftsforschungsinstitute düster aus.

Das Leibniz-Institut für Wirtschaftsforschung an der Universität München kommt für dieses Jahr zu dem Ergebnis, das die deutsche Wirtschaftsleistung stagnieren wird. Das in Kiel beheimatete Institut für

pc 21 settembre - Alluvione: sono Stato/governo e Regioni i responsabili dell'ennesimo disastro! Corrispondenza da Ravenna



Ancora una volta le popolazioni e il territorio romagnolo di Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena, Rimini, sono stati colpiti dall’alluvione. La terza volta in un anno. L’evento si è abbattuto anche nelle Marche. L’allerta meteo in regione sta continuando e le ordinanze dei sindaci hanno disposto la chiusura di scuole, di centri di aggregazione, di tratti di strade. 

Nuovamente abbiamo avuto piogge abbondanti, esondazione di fiumi, che si sono abbattuti più o meno sugli stessi territori portando morte (17 sono stati i morti a maggio scorso), generando disastri ambientali, case sott’acqua e devastate, persone sfollate e disperse. Da maggio scorso ogni volta che cadevano piogge saliva la tensione e le preoccupazioni per la sicurezza. Siamo arrivati ad oggi che le popolazioni sono già stanche, popolazioni prese in giro dalle amministrazioni locali che non hanno messo in sicurezza il territorio nonostante il disastro di 18 mesi fa, presi in giro da un governo che ha usato queste popolazioni e il loro territorio come una ignobile passerella per promettere risarcimenti a chi ha subito dei danni che o non sono stati dati o erano una vera elemosina, una elemosina tra l’altro sottratta ai fondi per il lavoro, non dimentichiamolo!

Mentre le popolazioni sono ancora alle prese con aziende agricole, fabbriche e case allagate e per alcuni si tratta di

pc 21 settembre - L’asse della normalizzazione: la Turchia e alcuni Paesi arabi sostengono l’economia di guerra di Israele - Un contributo

Mentre l’Asse della Resistenza dell’Asia occidentale cerca di indebolire l’esercito, l’economia e la sicurezza di Israele, una manciata di Stati arabi e la Turchia si sforzano segretamente di rafforzare Israele e rifornire la sua guerra a Gaza. Questo è il nuovo “Asse della Normalizzazione” della regione.

Fonte: English version

Di Mohamad Hasan Sweidan – 11 settembre 2024

Lo Yemen è uno dei pochi Stati arabi impegnato ad aumentare la pressione economica sullo Stato di Occupazione bloccando la spedizione di merci dirette in Israele dal transito nel Mar Rosso e in altre rotte marittime regionali.

Tuttavia, mentre lo Yemen dispiega i suoi blocchi marittimi, altri Stati arabi continuano a fornire un’ancora di salvezza all’economia di guerra di Israele. I dati di quest’anno mostrano che i Paesi che hanno normalizzato i rapporti con Tel Aviv, come Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Giordania, Egitto e Marocco, stanno aiutando Israele a superare il blocco, fornendo rotte commerciali essenziali che aggirano il blocco yemenita.

Nel frattempo, la Turchia, il cui Presidente ha intensificato la sua retorica anti-israeliana in pubblico, ha

pc 20 settembre - Scioperi alla Audi Belgio - info

Sciopero dei lavoratori Audi in Belgio

Das 3000 Mitarbeiter zählende Werk der deutschen Automarke Audi, Teil des Volkswagen-Konzerns, in Brüssel ist akut von einer Schließung im nächsten Jahr bedroht. Audi gab im Juli bekannt, dass die Zukunft der Fabrik, in der in erster Linie der sich schlecht verkaufende Elektro-SUV Q8-etron produziert wird, ab 2025 offen ist.

Keine Schlüssel in Brüssel

Seit Ende der Sommer-Produktionspause am 28. August liegt das Werk still: Es wird gestreikt. Dabei

pc 20 settembre - Il terrorismo dello Stato sionista e dell'imperialismo è una minaccia per i popoli. Solidarietà alla Palestina/guerra alla guerra interimperialista!

EDITORIALE

L'attacco terroristico e da omicidio di massa realizzato dallo Stato sionista d'Israele in Libano continua a provocare morti, feriti, a migliaia. È un nuovo livello della guerra che è stato inserito in questa guerra che già vede un genocidio in atto nei confronti del popolo palestinese con oltre 40.000 morti e centinaia di migliaia di feriti, oltre a un milione di sfollati, con la distruzione di ospedali, case, scuole e di ogni genere di attività civile.

Raramente la storia ha assistito a un crimine di queste dimensioni, a una guerra contro il popolo palestinese ma che è una guerra contro tutti i popoli del mondo fatta dagli Stati del terrore, che lo possono fare perché godono di un'immunità assoluta da parte degli organismi internazionali (che mai come in questa occasione dimostrano la loro inutilità pratica). Nel sistema imperialista tutti gli organi statali e giurisdizionali rispondono agli interessi generali dell'imperialismo, dei padroni del mondo, dei loro governi e dei loro Stati, e ad essi sono subordinati.

Da sempre abbiamo denunciato come lo Stato sionista d'Israele sia un pericolo non solo per il popolo palestinese ma per l'intera umanità. Il carattere sionista, razzista, integralista, dello Stato d'Israele,

pc 20 settembre - LA SOLIDARIETA' NON SI FERMA - FERMIAMO IL GENOCIDIO - SABATO 21 SETTEMBRE 50° CORTEO A MILANO

LA SOLIDARIETA' NON SI FERMA - FERMIAMO IL GENOCIDIO

SABATO 21 SETTEMBRE CORTEO A MILANO

partenza via Predabissi  ang. viale Padova ore 15,30 con termine in piazza Leonardo da Vinci

Milano scenderà ancora in piazza per il 50° sabato in solidarietà con il popolo Palestinese con le associazioni e realtà palestinesi e continuerà a farlo finchè non ci sarà un cessate il fuoco permanente e non si fermerà il genocidio

pc 20 settembre - Jenin. In un video le prove del genocidio sui palestinesi. E il governo fascista Meloni complice vorrebbe vietare la manifestazione del 5 ottobre

di Redazione Contropiano

Jenin: i militari israeliani buttano di sotto, dal tetto di una casa,  giovani palestinesi.

La realtà quotidiana del genocidio in corso.

E l’Italia continua a mandare armi agli assassini. Il governo Meloni è complice.


pc 20 settembre - "Portare tra gli operai la denuncia politica" - Dall'assemblea nazionale di proletari comunisti del 31/8

Dobbiamo portare la denuncia politica, del governo su tutti gli aspetti. In un certo senso dobbiamo riequilibrare il rapporto che c'è tra attività sindacale e attività politica.

Questo non è semplice, però è la chiave di volta del rapporto lotta sindacale e lotta politica. Una parte di questa attività è interna chiaramente all'attività sindacale. Nel racconto dei compagni, in particolare a Bergamo (vedi articolo nel blog pc https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/09/pc-15-settembre-sul-lavoro-degli-operai.html) dove si fa attività sindacale, ci sono due elementi: uno è che le operaie della Montello vanno alla manifestazione per Satnam Singh; l'altro è che lo Stato, direttamente o attraverso i padroni, interviene sul diritto di sciopero. I compagni ne devono cogliere l'importanza perché è lì che ci sta quella attività multiforme che utilizza la lotta sindacale, che è una base essenziale dell'attività dei compagni, per fare “un comizio”, un intervento sulla situazione politica d'insieme che parte dalla questione della lotta sindacale e poi va oltre; che parte dall'attacco al diritto di sciopero per dire che questo governo porta avanti la repressione verso tutti gli scioperi, da quelli dei trasporti, alle poste; la repressione nei confronti degli studenti, dei compagni che lottano per la Palestina (il caso di Luigi Spera, del Foglio di via per Sebastiano, delle denunce e provvedimenti contro compagni e disoccupati a Napoli, ecc.

Nello stesso tempo diciamo che su questo terreno c'è una forza politica che combatte. E’ l'occasione per denunciare la politica borghese e il governo, per porre la necessità di fare una lotta per rovesciarlo, e per questo occorre rafforzare la nostra organizzazione.

È chiaro che questo discorso non può essere raccolto da tutti gli operai in sciopero. Può essere raccolto dai più avanzati, più attenti. Verso costoro deve esserci la continuità di questo lavoro. Se i lavoratori sono andati alla manifestazione per Satnam possono benissimo andare una volta al mese a una manifestazione per la Palestina.

Il cambiamento è questo, ma questo cambiamento è obbligato. In uno sciopero un compagno deve

pc 20 settembre - Documento del Movimento femminista proletario rivoluzionario - Presentato nell'assemblea nazionale di proletari comunisti del 31/8

Se una delle cartine di tornasole per giudicare il grado di civiltà di una società è quella della condizione delle donne dobbiamo dire oggi, purtroppo, che non si può più parlare solo di inciviltà, ma possiamo veramente parlare di barbarie e come abbiamo scritto in alcuni documenti teorico-politici siamo di fronte a forme di vera e propria bestialità nei confronti appunto della maggioranza delle donne.

Questo l'abbiamo visto in tutto questo anno a livello nazionale e soprattutto a livello internazionale, basti guardare alla Palestina dove le donne in particolare subiscono proprio fino in fondo, in maniera atroce, una condizione di oppressione e di violenza che rappresenta oggi il cuore dell'oppressione subiscono le donne; per non parlare della questione della guerra imperialista, dall’Ucraina, e tutti quei paesi oppressi martoriati dalla guerra che per le donne significa subire doppia, tripla violenza, sofferenza; fino ad arrivare ai paesi imperialisti dove avanza un processo reazionario in marcia verso il moderno fascismo.

In un paese imperialista come l'Italia la condizione delle donne si aggrava ogni giorno di più non solo da un punto di vista più economico, con i vari provvedimenti governativi che colpiscono sempre di più la condizione di lavoro/non lavoro delle donne, ma anche da un punto di vista ideologico e politico che in particolare con l’attuale governo Meloni si trasforma per le donne in un moderno medioevo, con l’attacco al diritto di aborto e le continue campagne ideologiche di stampo fascista sul ruolo delle donne che deve essere vincolato alla procreazione dei figli.

Stiamo dicendo in questa assemblea che centrale deve essere la lotta politica contro questo governo fascista per la sua caduta. Il governo Meloni sin da quando si è insediato ha posto come uno dei settori sociali da colpire quello delle donne,

giovedì 19 settembre 2024

pc 19 settembre - Approvato il Ddl 1660 - Ora bisogna contrastarlo nelle piazze in tutte le forme e costruire il fronte necessario perla caduta del governo Meloni

 appena ricevuto

SCETATEV RO SUONN!!!


Pochi minuti fa la camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza il Ddl 1660, col quale senza troppi giri di parole, si istituisce in Italia lo stato di polizia.

🔴 Il blocco stradale e quindi gli scioperi diventano reato penale con condanne fino a 2 anni di carcere; 🔴 le proteste in carcere o nei Cpr possono essere punite col carcere fino a 20 anni; 

🔴 idem per chi protesta contro le grandi opere; 

🔴 Anche la "propaganda" delle lotte è punibile fino a 6 anni, essendo considerata "terrorismo della parola";

🔴carcere fino a 7 anni per chi occupa una casa sfitta o solidarizza con le occupazioni;

🔴 Fino a 15 anni per resistenza attiva

🔴 Fino a 4 anni per resistenza passiva (nuovo reato, ribattezzato "anti-Ghandi")

🔴 Facoltà per forze dell'ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori di quella di ordinanza e al di fuori del servizio.

🔴 Carcere immediato anche per le madri incinte o con figli di età inferiore a un anno

🔴 Dulcis in fundo, si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno finanche l'uso del cellulare, vincolando l'acquisto della SIM al possesso del permesso.


Tutto ciò col silenzio complice delle "opposizioni democratiche", le quali al di là di un voto contrario puramente di bandiera non hanno mosso un dito per contrastare realmente le nuove leggi "fascistissime", peggiorative rispetto allo stesso codice Rocco.

Anzi: su circa 160 parlamentari, al momento del voto a Montecitorio l'"opposizione" ne aveva in aula soltanto 91!!!

Non solo: prima della votazione finale del Ddl, PD e 5 stelle hanno presentato alcuni ordini del giorno (recepiti dal governo) che impegnavano quest' ultimo ad incrementare la spesa per assumere nuovi agenti di polizia e di guardie penitenziarie: l'ennesima riprova di come, al di la di qualche sfumatura, nella sostanza siano tutti uniti nella direzione di un inasprimento dei dispositivi repressivi, funzionale alla guerra e all'economia di guerra, cioè di fatto all'introduzione di una vera e propria legge marziale!


Per gli inguaribili sognatori "democratici", ora la parola passa al senato, il quale sicuramente approverà in tempi brevi questa ignobile ed infame merdata.


Per i proletari e per tutti coloro che intendono preservare gli spazi minimi di agibilità per le lotte e il conflitto sociale, la parola deve invece passare alla piazza e allo sciopero generale, e in tempi molto più brevi di quanto prevedano i loro regolamenti parlamentari!


Non farlo significa accettare supinamente e senza colpo ferire lo stato di polizia delle leggi fascistissime e precludersi la possibilità di aprire una nuova stagione di lotta contro la guerra, l'economia di guerra e il governo dea guerra, dello sfruttamento e dell'odio feroce e spietato contro TUTTI gli oppressi.


Sosteniamo la Rete Liberi di Lottare- fermiamo insieme il Ddl 1660.

pc 19 settembre - Contro il Ddl 1660, la legge speciale per aumentare la repressione

E’ iniziata ieri la discussione sul ddl 1660. Una ulteriore svolta autoritaria e salto di qualità della repressione. Il governo Meloni mostra il suo spirito vero. Che è fascista!

si va chiudendo la discussione sul ddl 1660 sulla sicurezza a firma dei ministri Nordio, Piantedosi e Crosetto  per aumentare il potere di repressione dello Stato. Si tratta di una vera e propria svolta autoritaria, in contrasto evidente con ogni principio liberale e garantista.

Un Ddl sicurezza, che fin dall’esame nelle commissioni affari costituzionali e giustizia è diventato un contenitore delle campagne panpenalistiche (vi sono tredici nuove fattispecie di reato e aggravanti) ed emergenziali della destra: dalla cannabis alle occupazioni abitative passando per gli allarmi sui migranti, il cosiddetto «decoro urbano», la stretta (ennesima anche questa) contro chi si mobilita per fermare le grandi opere, fino al reato di rivolta in carcere.

L’Osce (cioè l’Organizzazione per la sicurezza in Europa), alla quale aderiscono i governi di 57 paesi, ha giudicato con grande preoccupazione questo colpo di mano. In un documento ufficiale l’Osce ha scritto così: La maggior parte di queste disposizioni ha il potenziale di minare i principi fondamentali della giustizia penale e dello Stato di diritto.

Questo disegno di legge da stato di polizia trova le sue radici nella tendenza sempre più marcata alla

pc 19 settembre - PER COMPRENDERE, ORGANIZZARSI E LOTTARE: Torniamo sul significato dell'accordo di Acciaierie d'Italia - Dall'assemblea nazionale di proletari comunisti del 31/8

In questo articolo torniamo sull'accordo di luglio a Roma di Acciaierie d'Italia, per parlare del legame che la vicenda Acciaierie d’Italia ha in questo momento con la realtà nazionale e internazionale della siderurgia, con gli universi industriali in relazione col mondo della siderurgia sia come utilizzatori dell'acciaio sia come fornitori; e per parlare delle motivazioni che vi sono dietro la vicenda ex Ilva pienamente in linea con il carattere di questo governo.

I dati della borghesia dicono che il 40% della produzione industriale italiana è legata al ciclo della siderurgia e di questo la parte maggioritaria è rappresentata dalle vicende che toccano Acciaierie d’Italia. Quindi, quando si parla di acciaierie, siamo nel cuore del sistema industriale dell'intero paese, oltre che di una vicenda sociale, politica e umana che riguarda l'intera città di Taranto.

Partiamo dal problema del recente accordo di luglio che ha posto una tappa con l'accettazione di un accordo da parte di tutti i sindacati, compresa l’Usb che, come sindacato di base, avrebbe dovuto essere il sindacato dell'opposizione dei lavoratori a questo accordo.

Questo accordo è per pilotare, attraverso un processo di cassa integrazione permanente, il tentativo di ripresa industriale dell'ex Ilva dentro il mercato nazionale e mondiale, consegnando la fabbrica, svendendola, per la terza volta a nuovi padroni che se la stanno disputando con diverse ragioni. Si tratta di soggetti forti dell'industria italiana e internazionale.

Noi siamo coloro che conoscono meglio la situazione e quindi siamo in grado di orientare e fornire ai lavoratori, intesi in senso lato, un quadro più approfondito e ricco, adeguato alla profondità della questione. Abbiamo fatto nel 2012 sul sistema Ilva un libro “Ilva la tempesta perfetta”, un libro presentato anche in diverse città italiane e che ogni volta ha trovato attenzione.

Anche ora siamo intervenuti in forma articolata, analizzando nei dettagli l'accordo, con una critica della filosofia che c'è dietro le scelte del governo, dei padroni.

Gli operai che ci sono ora in fabbrica sono stati ridotti da questo accordo ai minimi numeri e fanno un livello di produzione limitata. La ricaduta sull'appalto non è meccanica perché esistendo comunque l'obiettivo della ripresa della produzione da parte dei Commissari che ora gestiscono Acciaierie d’Italia, gli operai dell’appalto stanno facendo un'attività di manutenzione di messa a punto degli impianti; questo fa sì che la maggiorparte degli operai delle ditte attualmente sono al lavoro.

Questa situazione in Acciaierie pone un problema consistente perché tu ti rivolgi a operai che ora

pc 19 settembre - Roma 18/22 settembre: Festival della cultura palestinese in Italia - info solidale

Roma. 18/22 settembre: Festival della cultura palestinese in Italia

FESTIVAL DELLA CULTURA PALESTINESE IN ITALIA: 5° Edizione
المهرجان الخامس للثقافة الفلسطينية في إيطاليا

18 settembre – 22 settembre 2024
Ai Giardini del Verano- Roma

LA COMUNITA’ PALESTINESE D’ITALIA E L’ASSOCIAZIONE AMICI DELLA MEZZALUNA ROSSA PALESTINESE VI INVITANO AL QUINTO FESTIVAL DELLA CULTURA PALESTINESE A ROMA

PROGRAMMA

mercoledì 18 settembre 2024

pc 18 settembre - Anche in Ucraina la guerra USA/NATO alza il tiro e accende la guerra imperialista su scala mondiale

L'esplosione a Toropets, nella regione di Tver
Distrutti magazzini strategici russi dove erano esplosivi, missili balistici, razzi e mine. Le strutture colpite erano concepite per resistere anche a esplosioni nucleari. L’ipotesi di utilizzo di incursori sul posto o di missili a lungo raggi
La guerra in Ucraina ha generato un lungo catalogo di immagini sconvolgenti, ma finora non si era mai visto qualcosa di tanto terribile. La scorsa notte sono saltati in aria i depositi strategici delle forze armate russe che si trovano a Toropets, nel distretto di Tver a Nordovest di Mosca: sono scoppiati uno dietro l’altro, nel giro di pochi secondi, provocando una serie di colonne di fuoco simili a funghi atomici. Una violenza tale da causare l’effetto di un terremoto, registrato dai sismografi con una magnitudo di 2,8 con una nube di fumo chiaramente visibile dai satelliti.

pc 18 settembre - Il crimine cyberterrorista di omicidi di massa in Libano. La guerra sporca e senza limiti dello stato sionista d'Israele appoggiato dall'imperialismo fa un salto di qualità

Nuove esplosioni in tutto il Libano, media: “Scoppiati i walkie talkie usati da Hezbollah. Tre morti, centinaia di feriti anche durante il funerale di un membro del gruppo”.

Oltre 20 morti oltre 4000 feriti - circa 500 uomini di Hezbollah hanno perso la vista per le esplosioni

 L'”asse del male” da Taiwan a Israele e Ungheria  - estratti

La parte tecnologica dell’offensiva terroristica di Israele contro Hezbollah in Libano è, con il passare delle ore, relativamente chiara e semplice.

Il New York Times, citando funzionari americani e di altri paesi, riferisce che Israele ha nascosto materiale esplosivo all’interno di un nuovo lotto di cercapersone  ordinati qualche mese fa da Hezbollah ad una società di Taiwan, la Gold Apollo.

Secondo il quotidiano newyorkese, gli esplosivi sono stati piazzati accanto alla batteria di ogni cercapersone ed è stato inserito un interruttore per causare le esplosioni a distanza. I dispositivi sono stati fatti esplodere simultaneamente con un messaggino.

Il capo dell’azienda taiwanese, Hsu Chin-kuang, ha smentito che i cercapersone siano stati prodotti dalla Gold Apollo. Come si usa dire in questi casi, “non poteva far altro”. il terrore del fallimento si è immediatamente spalancato davanti ai dirigenti di Gold Apollo (chi mai comprerà più qualcosa da loro?), che hanno dopo qualche ora diramato una nota in cui scaricano ogni responsabilità sul partner ungherese Bac Consulting Kft.

I cercapersone AR-924 utilizzati dai militanti di Hezbollah sarebbero stati prodotti da Bac Consulting

pc 18 settembre - Dare voce a tutte le opposizioni al Ddl sicurezza del governo Meloni - Reprimere, reprimere, reprimere. Ecco il Ddl sicurezza del governo Meloni

Ma a tutti diciamo, senza la caduta con tutti i mezzi del governo fascio/imperialista della Meloni le leggi e la macchina repressiva non si fermeranno... - proletari comunisti

Reprimere, reprimere, reprimere. Ecco il Ddl sicurezza del governo Meloni

Aumentano i reati e l'entità delle pene. Nel mirino anche le proteste nonviolente e le forme di resistenza passiva. Perfino l'Osce ha espresso forti perplessità sulla norma per la minaccia allo Stato di diritto

Il disegno di legge governativo 1660 presenta disposizioni repressive di stampo che non esistiamo a definire caratteristico dei periodi più bui della nostra storia. Lo abbiamo segnalato già a luglio, come Osservatorio Repressione. Ne avevamo scritto su Left. Ora il provvedimento sta giungendo, a tappe forzate, all’approvazione della Camera dei Deputati. Il governo, come un rullo compressore, abbatte le critiche dei movimenti di lotta, delle associazioni, del sindacalismo, della ampia galassia garantista. Sono già in corso mobilitazioni sui territori. Perfino l’Osce, l’organizzazione per la sicurezza in Europa, ha scritto, manifestando grande preoccupazione: «La maggior parte di queste disposizioni ha il potenziale di minare i principi fondamentali della giustizia penale e dello Stato di diritto». Questo disegno di legge da “Stato di polizia” trova, infatti, le sue radici nella volontà verso la corsa al riarmo. È una corazza ordoliberista dell’economia di guerra. Lo Stato sociale muore, abbattuto dallo Stato penale. Una tendenza che non nasce certo oggi, ma è sulla scia di normative pessime (basti citare, tra le tante, il decreto Renzi/Lupi, il decreto Minniti, i decreti Salvini, fino all’ultimo decreto Caivano).

L’accezione della cosiddetta “sicurezza” diventa ipertrofia penalista, con misure repressive e sanzioni abnormi (vedi il documento di Antigone e Asgi in occasione dell’audizione alla Camera ndr), per prevenire e eliminare conflitti. Vi è un vero e proprio salto di paradigma; non siamo solo di fronte ad una dose maggiore di repressione ma a vere e proprie tecniche e forme di governo. Come ha ben

pc 18 settembre - Cancellati con un’ordinanza sette anni di processo Ilva - Intervento dell'Avv. Enzo Pellegrin di Torino

di Enzo Pellegrin - Avvocato di Torino di parti civili/lavoratori cimiteriali dello Slai cobas sc al processo "Ambiente svenduto"

Alla fine è successo ciò che si temeva. Nel peggiore degli scenari possibili.

Chi scrive ne aveva parlato ad aprile di quest’anno (1).

Venerdì 13 settembre il Presidente della Corte d’Assise d’Appello di Taranto, accogliendo un’eccezione formale (e formalistica) della difesa degli imputati, ha letto il dispositivo dell’ordinanza che ha annullato la sentenza di primo grado e l’intero processo ILVA, stabilendo che il processo doveva celebrarsi, e dovrà essere celebrato nuovamente, a Potenza, ripartendo dalla fase delle indagini preliminari.

Oltre sette anni di processo di 1° grado, incidenti probatori, studi scientifici, audizioni di testimoni, periti, consulenti tecnici, parti civili, speranze e aspettative di giustizia di cittadini e lavoratori di Taranto vanno completamente in fumo.

L’eccezione formale accolta dalla Corte di Secondo Grado riguardava l’articolo 11 del nostro Codice di Procedura Penale: “I procedimenti in cui un magistrato assume la qualità di persona sottoposta ad indagini, di imputato ovvero di persona offesa o danneggiata dal reato, che secondo le norme di questo capo sarebbero attribuiti alla competenza di un ufficio giudiziario compreso nel distretto di corte d'appello in cui il magistrato esercita le proprie funzioni o le esercitava al momento del fatto, sono di competenza del giudice, ugualmente competente per materia, che ha sede nel capoluogo del distretto di corte di appello determinato dalla legge”.

Che vuol dire in termini concreti?

La difesa degli imputati aveva  sostenuto che nel processo vi siano state le Costituzioni di parte civile di

pc 18 settembre - Ddl 1660: Più che decreto sicurezza possiamo ribattezzarlo “sicurezza di finire in carcere”


Da martedì 10 settembre sta andando a tappe forzate l'approvazione del Ddl sulla sicurezza 1660

Questa norma, manifesto della filosofia securitaria e autoritaria che regge il governo Meloni, ha un'impronta fortemente repressiva, è un decreto pericolosissimo che sta raccogliendo numerose critiche e perfino l'organizzazione europea per la sicurezza e la cooperazione ha detto che mina lo stato di diritto in Italia.

E’ una tendenza normativa repressiva che parte da lontano ma che a partire dalle recenti modifiche legislative introdotte con il decreto Caivano si è accentuata ancor di più e vuole modellare la società in una fase di crisi economica e di guerre imperialiste. 

Il decreto Caivano ha infatti introdotto modifiche fortemente repressive in tema di misure di prevenzione e di pubblica sicurezza e il cosiddetto Daspo urbano ora è applicabile anche nei confronti di minori degli anni 18 ma superiore ad anni 14, e soprattutto è stata introdotta la facoltà del Questore di disporre il divieto di accesso a determinati luoghi laddove ricorrano ragioni di pericolosità sociale a prescindere dal fatto che il soggetto sia condannato o denunciato, Sono stati ampliati quindi i poteri del Questore che può firmare un foglio di via (una misura che inizialmente era stata pensata dal legislatore solo per soggetti che si erano macchiati di reati particolarmente gravi ovvero il codice antimafia) anche per soggetti inquadrabili nella categoria della cosiddetta pericolosità generica in quanto pericolosi cioè per la sicurezza pubblica. Si coglie immediatamente l'abnormità di questa norma che per la genericità e la vaghezza con la quale è stata formulata, vìola il principio di tassatività della legge penale attribuendo conseguentemente un potere interpretativo applicativo molto ampio al Questore il quale anche di fronte ad un soggetto incensurato o non manifestamente violento può irrogare una misura di prevenzione sulla base di una propria valutazione di pericolosità. In questi ultimi mesi è accaduto che si è associato il concetto di "pericolosità sociale" a chi esprime un dissenso, a chi manifesta, per il lavoro, il reddito, chi manifesta per l'ambiente, per qualsiasi

pc 18 settembre - La tecnologia italiana di Leonardo nei missili Storm Shadow - Una nota di Peacelink

Questi sono i missili che Zelensky vorrebbe lanciare sul territorio della Russia

La tecnologia italiana di Leonardo nei missili Storm Shadow

Erroneamente definiti "missili franco-tedeschi", gli Storm Shadow contengono importanti componenti italiane per la guida di precisione e il riconoscimento degli obiettivi. Anche l'Italia avrebbe fornito questi missili all'Ucraina secondo quanto dichiarato dal Regno Unito.
15 settembre 2024
Redazione PeaceLink

Progettato negli anni '90 e in uso dal 2003, Storm Shadow (Presagio di tempesta) viene prodotto dal consorzio europeo Mbda, sigla che include la francese Matra (ex Aerospace), la britannica British Aerospace (Bae) Dynamics e l'italiana Alenia, con un 25% di share di Leonardo. Questo si legge sull'ANSA.

Cosa c'è di italiano nel missile Storm Shadow

Leonardo ha fornito il cercatore a infrarossi (IR) per il missile Storm Shadow, uno dei missili aria-superficie a lungo raggio più avanzati utilizzati in ambito militare. Il cercatore IR sviluppato da Leonardo è fondamentale per la guida di precisione del missile, consentendo il riconoscimento degli obiettivi in condizioni operative complesse, come scarsa visibilità o contromisure nemiche. La capacità di rilevamento garantisce che lo Storm Shadow possa colpire con estrema precisione obiettivi fortificati e nascosti, aumentando l'efficacia complessiva del sistema d'arma.

Grazie alla lunga esperienza e ai progressi nelle tecnologie EO/IR, Leonardo ha contribuito in modo cruciale alla realizzazione di uno dei missili più letali e affidabili utilizzati da varie forze armate in tutto il mondo.

Quella che segue è la traduzione della pagina web https://uk.leonardo.com/en/electronics/seekers
Storm Shadow

Seekers - Leonardo

Leonardo è un fornitore leader mondiale di cercatori elettro-ottici (EO) per i produttori di missili, con oltre cinque decenni di esperienza nella ricerca, sviluppo e produzione di questa capacità.

Sin dallo sviluppo del primo cercatore EO europeo per il missile Martel negli anni '70, l'azienda si è affermata come un centro di eccellenza per la progettazione e/o produzione di cercatori innovativi per clienti in tutto il mondo, inclusi Regno Unito, Stati Uniti, Europa

pc 17 settembre - Pisa. Non ci rassegniamo al genocidio del popolo palestinese - info

Mercoledì 18 Settembre appuntamento alle ore 18 in Piazza XX Settembre – Pisa

Dopo quasi un anno di massacri e di devastazione, la macchina genocida sionista non si ferma, ed anzi, rilancia con maggiore intensità.

L’operazione ‘Campi Estivi’ lanciata nelle ultime settimane da Israele verso la Cisgiordania testimonia la volontà sionista di proseguire nel genocidio. 

Non è nemmeno un caso che l’obiettivo iniziale siano quei campi profughi della Cisgiordania dal denso significato politico in quanto rappresentano la questione dei rifugiati palestinesi, la loro resistenza ed il diritto al ritorno.

Non è una coincidenza quando poco più di una settimana fa abbiamo visto Netanyahu mostrare durante una conferenza stampa la Cisgiordania come facente parte di Israele.

Come abbiamo sempre ribadito quello che vediamo ormai da un anno non è nient’altro che

pc 17 settembre - La lotta degli operatori igienico personali di Palermo continua - dal blog http://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com/

16 settembre - PALERMO: ASSISTENTI/PRECARI INGIENICO/PERSONALE, DELLO Slai Cobas sc, in lotta e in presidio per il posto di lavoro e contro il governo

I precari con forte spirito combattivo hanno riaperto la lotta determinati a difendere il loro diritto al lavoro e il diritto allo studio degli studenti disabili ma hanno portato anche una forte denuncia contro i governi al potere, dal governo nazionale Meloni al suo corollario regionale con a capo Schifani, che senza scrupoli attaccano sempre più pesantemente diritti basilari, governi antiproletari e antipopolari contro cui si deve lottare ad ampio raggio per cacciarli.

Al sit-in vivace di oggi, con slogan e denuncia al megafono costante, volantinaggio alle macchine che passavano, non è mancata la necessaria solidarietà delle precarie e precari verso il popolo palestinese, verso i bambini palestinesi che non possono andare a scuola e non possono avere una vita normale di bambini, i precari hanno esposto per tutto il tempo questo cartello

 

La scuola è iniziata ma non per tutti, altro che diritto allo studio proclamato ipocritamente dal Ministro Valditara, 500 studenti disabili solo a Palermo ma migliaia in tutta la Sicilia sono ancora una volta privati del servizio di assistenza igienico personale specializzato così circa 200 Assistenti a Palermo ma migliaia in Sicilia nuovamente sono sotto attacco nel loro diritto di lavorare.

La Regione e gli enti intermedi siciliani , nel silenzio assenso del governo Meloni, dicono di non avere soldi per il servizio di assistenza

pc 17 settembre - Roma. “Ritorno a scuola ma non in Palestina”, blitz di Osa contro il governo - info

il 16 settembre un gruppo di studenti e studentesse appartenenti all’Opposizione Studentesca d’Alternativa (Osa) ha dato il benvenuto al nuovo anno scolastico ricordando gli studenti e le studentesse palestinesi che invece ancora devono fare i conti con le bombe genocide israeliane, supportate dal governo italiano.

“Nuovo anno stessa lotta: torniamo a scuola e continuiamo a portare con noi, ogni giorno, la bandiera palestinese, che ci ricorda che i nostri coetanei palestinesi oggi non tornano a scuola”, si legge nella nota diramata sui social.

Le foto pubblicate mostrano uno striscione appeso sul ponte Annibaldi, di fronte al Colosseo, che recita: “Bentornati a tutti a scuola (tranne se sei palestinese). Governo Meloni complice del genocidio. Palestina libera!”

“Le loro scuole sono state distrutte dalla furia genocida di Israele, con le armi che gli regala l’Occidente e il sostegno pieno del governo Meloni”, continua il messaggio dell’Osa.

“Fuori e dentro le nostre scuole Valditara e Meloni continuano la propaganda di guerra, aumentano la repressione e la censura per chi alza la testa e si oppone ad un genocidio, ma noi non faremo un passo indietro!”.

 “Che ogni scuola diventi un campo di battaglia e un presidio di solidarietà verso la resistenza palestinese!”, conclude la nota

lunedì 16 settembre 2024

pc 16 settembre - Tunisia: prima grande manifestazione popolare contro il regime Saied








Venerdi 13 settembre una manifestazione di 3.000 persone contro il regime del presidente della repubblica Saied ha attraversato le vie di Tunisi, la manifestazione è stata organizzata a sole tre settimane dalle elezioni presidenziali dalla neonata Rete Tunisina per i Diritti e le Libertà (una sigla che raccoglie alcune organizzazioni sociali tunisine come il Sindacato Nazionale dei Giornalisti, la Federazione dei Diritti Economici e Sociali, il Sindacato Generale degli Studenti Tunisini, la Lega Tunisina dei Diritti dell'Uomo il Collettivo Soumoud, dieci associazioni e collettivi femministi e altri; ne fanno parte inoltre nove partiti politici della sinistra riformista e liberal-democratica).

Si tratta della prima grande manifestazione di massa e popolare contro il regime di Saied, da quando quest'ultimo ha assunto pieni poteri il 25 luglio 2021, modificando successivamente la costituzione, la forma di regime politico (diventato ultra-presidenzialista, con un parlamento e perfino un governo subalterni al presidente che tramite decreo scioglie e nomina i ministri ed il primo ministro).

Infatti se si escludono le manifestazioni organizzate negli ultimi tre anni dalle due opposizioni reazionarie (e contrapposte tra loro) della destra islamista di Ennahdha e della destra liberal-autoritaria del Partito dei Destouriani Liberi (nostalgici del regime di Ben Ali), la manifestazione di venerdì scorso è stata quindi la prima manifestazione politica contro il regime che ha raccolto migliaia di lavoratori, studenti, militanti politici e sociali e settori popolari.

I manifestanti hanno contestato principalmente la draconiana legge 54 che prevede pene eccessive per

pc 16 settembre - Per la Palestina e contro il governo della repressione - Parlano i giovani palestinesi


Decreti sicurezza e repressione del movimento di solidarietà alla Palestina. I giovani palestinesi hanno annunciato, insieme a tutte le altre organizzazioni palestinesi nel nostro paese, centro della mobilitazione solidale con il popolo della denuncia del genocidio in atto, che la loro lotta continuativa a Milano e in altre città italiane ora vuole spostarsi a Roma con una manifestazione nazionale che è stata lanciata per il 5 Ottobre.

Invitiamo tutte le organizzazioni solidali così come tutte le organizzazioni democratiche, anti-imperialiste a partecipare a questa manifestazione affinché sia una grande manifestazione che giunge proprio alla vigilia del 7 ottobre, dell'anniversario dell'attacco della resistenza palestinese ad Israele, del grido di battaglia, dell'alzare la testa a fronte della situazione, contro cui lo Stato sionista di tipo nazista israeliano, con l'appoggio dell'imperialismo USA in primis, ma di tutti i paesi e governi imperialisti, ha risposto con questo piano di genocidio in corso.

La lotta dei palestinesi viene criminalizzata, la solidarietà alla Palestina viene criminalizzata. È già