Almeno altri 44 immigrati sono morti in mare l'altro giorno nel viaggio verso Lampedusa, unica superstite una coraggiosissima bambina di 11 anni, sopravvissuta per due giorni in mare mentre vedeva intorno a sè annegare i suoi compagni di viaggio, tra cui il fratello.
A questo orrore, che segue tanti altri avvenuti quest'anno, risponde l'altro orrore pregno di humus razzista, fascista, quello della politica di aumento dei respingimenti, e dei mille ostacoli all'accoglienza del governo Meloni, prima è stata tutta la vergogna dei centri in Albania - per ora clamorosamente fallita - ora ci ha riprovato con il "Decreto flussi", contro cui occorre una nuova mobilitazione, con l'impegno di varie forze, perchè anche questa operazione fallisca.
Il ""Decreto flussi" è un nuovo pesantissimo attacco ai migranti, fatto in aperta violazione del diritto internazionale e della nostra Costituzione.
Di fatto, più che "decreto flussi" si potrebbe chiamare "decreto respingimento"; perchè ogni articolo è per rendere difficile, quasi impossibile, entrare, restare in Italia, poter avere una casa, fare una vita normale anche coi propri familiari, ecc.
Che cosa contiene questo decreto:-
Un nuovo elenco dei Paesi considerati "sicuri" per legge e non più per decreto ministeriale. I "paesi sicuri" sarebbero: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
Di ognuno di questi paesi si potrebbe fare un lungo elenco delle gravi condizioni di vita, della miseria, di persecuzioni, repressione, negazione di diritti fondamentali democratici, ecc. Ma chiaramente l'elenco del governo è rapportato ai paesi di provenienza dei migranti, non alle condizioni delle popolazioni. Rendere legge questo elenco è poi la risposta della Meloni/Salvini inviperiti dalla giusta azione dei magistrati che finora hanno fatto saltare
la vergognosa, anticostituzionale deportazione in Albania dei migranti.
-La secretazione dei contratti pubblici relativi a fornitura di mezzi e materiali per il controllo delle frontiere e delle attività di soccorso in mare. L'affidamento degli appalti pubblici di forniture e servizi, relativi a mezzi e materiali ceduti, destinati alla cessione o in uso a Paesi terzi, per il rafforzamento delle capacità di gestione e controllo delle frontiere e dei flussi migratori sul territorio nazionale e per le attività di ricerca e soccorso in mare, è effettuato secondo quanto disposto in materia di contratti secretati. 'In pratica significa non sapere più niente delle motovedette che cediamo a Libia o Tunisia', denuncia Emergency.
Chi sono le Ditte appaltatrici, che servizi devono svolgere, quali mezzi, materiali, strumenti utilizzano, quali i costi, quali contratti col personale, tutto verrà tenuto segreto. Non ci vuole molto a capire come tutto questo significherà appalti a amici e parenti, nessuna possibilità di conoscere i costi, irregolarità coperte verso i loro dipendenti, ecc.
-Stretta sui ricongiungimenti familiari. Con questo decreto per il ricongiungimento di un familiare è necessario il requisito del soggiorno legale per almeno due anni nel territorio nazionale. Altro requisito è la conformità dell'alloggio, legata alla verifica del numero degli occupanti e ai requisiti minimi di superficie ed igienico-sanitari.
Questi provvedimenti sono chiaramente un modo persecutorio per rendere sempre più difficile la vita degli immigrati nel nostro paese; così diventa impossibile trovare e mantenere una casa; con pressione oggettiva, e non solo, verso i proprietari di case (che già non vogliono immigrati) a non affittare alle famiglie di immigrati.
-Contro le navi Ong - Viene ridotto da 60 a 10 giorni il termine entro il quale può essere impugnato davanti al prefetto il provvedimento di fermo amministrativo delle navi Ong che soccorrono i migranti in mare.
Di fatto questa maxi riduzione è una palese azione per impedire il ricorso delle Ong, e il salvataggio dei migranti. Nelle condizioni difficili in cui operano queste navi Ong diventerà impossibile fare i ricorsi in questo brevissimo termine.
-Spostamento delle competenze sui ricorsi in materia di respingimento dalle sezioni immigrazione alle corti d'appello.
Su questo il Consiglio Superiore della Magistratura ha subito denunciato che con questa misura non solo si allungherebbero i tempi, ma le procedure che spesso sono complesse potrebbero essere seguite e valutate da magistrati "privi delle competenze necessarie".
-Nuove regole per l'ingresso e il soggiorno dei lavoratori stranieri in Italia, in particolare stagionali, badanti e colf. Per il 2025 sono previsti fino a 10mila nulla osta al lavoro al di fuori delle quote annuali per colf e badanti. Le unità di lavoratori stagionali per i settori agricolo e turistico-alberghiero vengono aumentate a 110.000 (47.000 devono essere prioritariamente riservate ai lavoratori del settore agricolo).
Su questo sono le stesse associazioni datoriali a lamentarsi che queste quote sono ancora troppo basse per coprire le esigenze lavorative.
Requisizione di cellulari e altri dispositivi ai migranti che non collaborano – Se lo straniero rintracciato in occasione dell'attraversamento irregolare della frontiera o giunto in seguito di operazioni di salvataggio in mare non collabora con le autorità per l'accertamento della sua identità, il questore può disporre l'accesso immediato ai dispositivi elettronici in suo possesso: cellulari, palmari, smartphone, tablet, notebook.
Si tratta di un'azione punitiva illegale. I migranti vengono trattati alla stregua di criminali, senza alcuna contestazione di reati. E' evidente che togliere ai migranti cellulari, ecc. significa privarli del contatto con i loro famigliari, impedire contatti con avvocati, realtà solidali in Italia; è un pesante intervento di privazione della libertà personale
-Revoca della protezione speciale – Il provvedimento assegna alla Commissione nazionale per il diritto di asilo la competenza in materia di revoca della cosiddetta protezione speciale, che viene ammessa se sussistono fondati motivi per ritenere che il cittadino straniero costituisca un pericolo per la sicurezza dello Stato.
-Nuova ipotesi di respingimento – La modifica introdotta estende la possibilità di disporre il respingimento con accompagnamento coattivo alla frontiera anche nei confronti degli stranieri rintracciati in operazioni di controllo alle frontiere, incluse quelle di soccorso in mare, e condotti nelle zone di transito e di frontiera individuate per l'applicazione delle procedure accelerate alle domande di protezione internazionale.
Questi due provvedimenti hanno il solo scopo di rendere impossibile per la maggioranza dei migranti il loro ingresso, permanenza in Italia e di potenziarne i respingimenti.
Misure speciali di sicurezza – Vengono introdotti: l'obbligo di fornire impronte digitali per gli stranieri in entrata non solo dell'area Schengen; l'eliminazione dell'obbligo di dare preavviso dei provvedimenti di rigetto del visto; l'obbligo di verifiche preventive per i nulla osta relativi a cittadini provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri-lanka che sono risultati più spesso oggetto di violazioni; l'inserimento di nuovo personale (250 unità) per gli sportelli immigrazione; la possibilità per un lavoratore stagionale a cui è scaduto il contratto di non essere espulso immediatamente. MA di avere un permesso temporaneo della durata di 60 giorni per cercare un nuovo impiego.
Si tratta di provvedimenti fuori da ogni legalità. Gli stranieri vengono considerai e trattati, a prescindere, alla stregua di criminali - anzi ora "terroristi"... -: impronte digitali, verifiche preventive. Da sottolineare sulle verifiche preventive che vengono considerati potenziali criminali anche immigrati provenienti dal Bangladesh, Srilanka, paesi che invece nell'elenco per i centri in Albania vengono considerati paesi "sicuri", come dire: i paesi sono sicuri, tutte le persone che provengono da questi paesi sono "insicure"...
L'ultima questione quella del permesso temporaneo è una falsa possibilità, una presa in giro, neanche un lavoratore italiano riesce in due mesi a trovare un altro lavoro
Permesso di soggiorno speciale – Viene introdotto uno speciale permesso di soggiorno della durata di 6 mesi prorogabile per le vittime di sfruttamento lavorativo che mette al sicuro i lavoratori che collaborano con le autorità.
Patrocinio a spese dello Stato – Il lavoratore straniero vittima di caporalato, che contribuisce utilmente alla emersione del reato e all'individuazione dei responsabili, è ammesso al patrocinio a spese dello Stato, anche in deroga ai limiti di reddito previsti come condizione per l'ammissione al beneficio.
Questi due ultimi punti del decreto apparentemente possono sembrare a favore degli immigrati, in realtà legati alla collaborazione con le autorità, sono un vero e proprio ricatto.
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