Esplosione a 30 metri di profondità in una centrale idroelettrica
Basta leggere questo comunicato del 8 marzo 2024 della Cgil di Bologna, per capire che non si tratta di fatalità ma che gli infortuni sono messi in conto e pianificati dalla logica del profitto dei padroni; quella logica di un "altro mercato" (del capitale) possibile, o che "serve un altro modo di fare impresa", come dice in queste ore il segretario Landini della Cgil... per i nuovi morti operai.
O si tiene in vita il sistema che produce morte e sfruttamento o si lotta per abbatterlo.
I sindacati confederali sono parte di questo sistema e non tutelano i lavoratori, che quindi si devono organizzare autonomamente per lottare contro i peggioramenti e gli attacchi alle loro condizioni di lavoro che tutti i giorni denunciamo, ma che ogni giorno diventano sempre più le condizioni normali in cui tutti lavorano....
"Anche a Bologna i dipendenti Enel incroceranno le braccia l'8 marzo per protestare contro la politica del nuovo management
Nell’ambito dell’astensione dal lavoro nazionale indetta da Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uiltec-Uil, anche gli addetti di Enel in Emilia Romagna incrociano le braccia per protestare contro la politica del nuovo management che rischia di dare il “colpo di grazia” a una delle più importanti aziende del Paese.
Piano industriale inadeguato e dannoso; carenze negli investimenti; tagli indiscriminati al costo del lavoro; esternalizzazione di attività core e peggioramento delle condizioni di lavoro per i 30 mila dipendenti italiani di Enel: sono queste le ragioni più importanti alla base dello sciopero generale
Secondo i sindacati, l’azienda vuole incrementare l’affidamento ad Imprese esterne di alcune attività
elettriche di particolare delicatezza, con una pericolosa diminuzione del presidio sulla conduzione degli impianti e con l’evidente obiettivo di ridurre il proprio personale interno, generando unprobabile aumento dei rischi sulla sicurezza del lavoro. L’Azienda inoltre è decisa a modificare profondamente l’orario del lavoro per le realtà operative
senza alcuna discussione preventiva, mentre ha già bloccato il piano di assunzioni concordato senza ulteriori piani di incremento del personale.
Le manutenzioni delle sedi, specialmente nelle piccole realtà territoriali, sono di fatto assenti e ci sono problemi -anche importanti- che da mesi aspettano risposte.
Non può essere il mercato a dettare le strategie operative di Enel, ma la responsabile direzione di un grande player internazionale con la mission vera di erogare un servizio di pubblica utilità per i cittadini. Occorre che la Politica, quella con la P maiuscola, ricominci a farsi carico delle sue prerogative ed elabori finalmente un Piano Energetico Nazionale"
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