sabato 30 dicembre 2023

pc 30 dicembre - Dal sit-in cittadino di ieri pomeriggio a Palermo davanti la fabbrica di armi Leonardo contro la guerra imperialista e a sostegno del popolo palestinese - foto e alcuni video

Ieri pomeriggio abbiamo partecipato al sit-in promosso da Assemblea NoGuerra, Movimento No Muos e Rete Siciliana per la Palestina, che si è svolto davanti la fabbrica Leonardo, nel quartiere Guadagna.  Un sit-in presidiato da digos e polizia in modo esagerato, che ha posto la necessità, dopo la denuncia fatta attraverso diversi interventi contro la guerra al servizio degli interessi dei padroni capitalisti complici con i governi degli Stati imperialisti, dagli Usa all'Italia, dei massacri di popoli  in tanti paesi oppressi del mondo e ora in particolare del genocidio del popolo palestinese messo in atto dallo Stato nazisionista di Israele, di continuare la mobilitazione contro la guerra dei padroni, a sostegno del popolo palestinese e di tutti i popoli oppressi, contro la militarizzazione dei territori.  Diverse le persone che passando con le macchine dal centro commerciale attiguo rallentavano per vedere i cartelli e gli striscioni. 











Interventi di compagni di proletari comunisti 



Intervento di una studentessa del Fgc

Intervento della compagna  che ha letto il comunicato Mfpr ripreso e in collegamento con le iniziative messe in campo dalle compagne nelle altre città da L'Aquila e Milano 

pc 30 gennaio - La legge di Bilancio del governo antioperaio e antipopolare Meloni passa facilmente in Parlamento


Una critica condivisibile - estratti

Con la legge di bilancio devono decidere come spartirsi i soldi delle casse dello Stato.  Ogni partito punta ai suoi interessi e a quello dei suoi elettori di prima fede. Finanziamenti agli industriali, qualche obolo ai lavoratori dipendenti e poco o niente per i servizi sociali.  Entro il 31 dicembre la legge di bilancio, contenente la manovra triennale di finanza pubblica, deve essere approvata. La manovra fiscale, nella propaganda dello Stato “democratico”, dovrebbe rappresentare il modo in cui lo Stato destina i capitali, raccolti attraverso l’imposizione fiscale e il debito pubblico, alla spesa pubblica al “servizio dei cittadini”. In realtà, la maggior parte di queste risorse ritorna ai padroni attraverso una serie di misure che vanno dagli “aiuti all’economia”, alle spese militari che arricchiscono prima di tutto gli industriali impegnati nella produzione di armi, al pagamento degli interessi sul debito pubblico a favore delle banche, i maggiori investitori, e ai ricchi in generale. Solo una parte della spesa sociale, affinché il processo di produzione proceda senza intoppi, viene impegnata per i servizi essenziali, tra i quali, per consistenza degli investimenti, spicca il finanziamento delle forze della repressione: poliziotti e carceri. Coercizione e controllo sociale sono fondamentali per il sistema.

I soldi che vanno agli industriali


Nell’ultima manovra, le imprese sono direttamente rappresentate nel bilancio da un capitolo importante anche se non in termini percentuali, il 14.1%, sotto la voce affari economici, ma parliamo di circa 4 mld. Ma i soldi sono molti di più, disseminati negli altri capitoli di spesa. Gli interventi unitari ed anche gli aiuti ai singoli imprenditori vanno dal credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali connessi con la Zona Economica Speciale (ZES) unica del Mezzogiorno per 1,8 miliardi; alla realizzazione del ponte sullo stretto di Messina che per avvio dei lavori vale 2.3 miliardi; dalle meno tasse per chi assume, al rifinanziamento della nuova Sabatini con 50 milioni per le piccole e medie imprese per acquisto di beni strumentali. La manovra sarà finanziata con un extra deficit da 15,7 miliardi combinato con il rincaro delle accise sui tabacchi e una “razionalizzazione” (leggi tagli) sui ministeri e sugli enti locali più legati ai servizi essenziali per i cittadini; mentre della possibile tassazione ai profitti del caro-tassi di banche e dalla Global minimum tax, ovvero la nuova imposta minima sui “giganti” societari, tanto sbandierata nei mesi scorsi, rimane solo un’apparente dichiarazione di principio di un prelievo del 15% dei profitti, tutta da verificare e quantificare vista la maestria delle aziende nel ritoccare i bilanci, cosa resa loro ancora più facile dalle innumerevoli scappatoie che la normativa concede.

L’obolo ai “lavoratori”, il favore agli imprenditori

A favore dei “lavoratori”, sulla carta, c’è la riduzione dei contributi previdenziali a carico dei dipendenti a cui sono destinati quasi 11 miliardi. Il taglio del cuneo fiscale viene introdotto come strumento per combattere gli effetti dell’inflazione sul reddito dei lavoratori dipendenti, ma nonostante la mole, individualmente è un misero obolo che vale poco rispetto ad un’inflazione dichiarata del 5.7%, ma che sui prodotti alimentari arriva ufficialmente all’11%. Anche su questo, lo Stato, con il taglio del cuneo, ha fatto l’elemosina agli operai e un favore agli imprenditori che scaricano sulla spesa pubblica un misero aumento dei salari che rimangono da fame e che, rispetto all’inflazione, si riducono costantemente. Non a caso, in America gli operai hanno costretto i padroni a reintrodurre la Cola, una sorta di adeguamento al carovita, ed ottenuto un sostanzioso aumento salariale, anche se lontano dalle richieste alla base della mobilitazione. Da noi, i padroni continuano a macinare profitti e agli operai toccano solo le briciole del cuneo fiscale a carico della spesa pubblica. Anche su questo però, gli imprenditori storcono il naso. Da un lato auspicano che la misura sul cuneo diventi permanente, perché è meglio che l’incremento salariale per contrastare gli effetti dell’inflazione lo paghi, o meglio, faccia finta di pagarlo, lo stato e non direttamente i loro dividendi, dall’altra temono che questo provvedimento distoglierà utili risorse dalla produzione e quindi dai profitti. Intanto lo Stato da un lato rassicura i padroni sulla temporaneità del provvedimento e dall’altra rassicura che i soldi continueranno ad andare principalmente a loro eliminando il reddito di cittadinanza e facendo la guerra al salario minimo. Il taglio del cuneo, ma anche l’estensione dell’aliquota Irpef del 23% fino a soglia 28.000 euro, sono palliativi per il solo 2024 che non cambieranno granché il potere di acquisto dei salari mentre per la borghesia il lauto banchetto continua. Per il superbonus, per esempio, al di là delle dichiarazioni ufficiali, il credito d’imposta sfiorerà i 100 mld nel 2024.

Legnate sul fronte delle pensioni

La generosità dello Stato non si limita a questo. Sul fronte pensioni sono altre legnate. Il governo con la manovra prevede in tutte le forme di pensionamento anticipato (quota 103, peggioramento dell’APE e opzione donna) una riduzione della pensione in cambio della sua erogazione anticipata e la scomparsa del calcolo retributivo degli importi. L’obiettivo è quello di calcolare l’importo degli anni di pensione anticipata interamente col sistema contributivo, abbassando inoltre il limite di importo massimo consentito dell’assegno mensile. Non tutti però vengono colpiti. Infatti, si trovano fondi aggiuntivi per le integrazioni salariali delle forze armate e delle forze dell’ordine e nulla viene detto sulla estensione della legge Fornero anche a queste categorie, malgrado questa “armonizzazione” con gli altri dipendenti pubblici sarebbe dovuta scattare già dal 2012. Per gli altri il peggioramento è assicurato. Per ora solo i medici, grazie alla loro mobilitazione, sembra che abbiano ridimensionato l’attacco alle loro pensioni.

Le menzogne sulla sanità


La Sanità in generale, sulla carta, sembra l’unico settore che ha avuto qualcosa in più, ma nella realtà, le risorse sono comunque limitate e destinate essenzialmente per il rinnovo dei contratti del personale, il servizio sanitario continuerà a peggiorare nel complesso. La problematica delle liste di attesa è stata formalmente affrontata, perché non se ne poteva fare a meno, ma le risorse destinate, 280 milioni, non basteranno per risolvere le tante richieste, l’accesso al servizio sanitario resta comunque un percorso ad ostacoli, spingendo le urgenze verso la sanità privata e per chi non se lo può permettere, parliamo di operai, lavoratori e pensionati poveri, o si finisce col sottrarre reddito al sostentamento, o si crepa.

S. C. - operai contro

pc 30 dicembre - Le forze della resistenza palestinese chiamano all’azione comune

Giovedì 28 dicembre è stata rilasciata in Libano una dichiarazione congiunta da parte dei leader dei principali gruppi della Resistenza palestinese.

La dichiarazione è stata rilasciata a seguito di “un incontro consultivo a Beirut”, si legge in un comunicato stampa, una copia del quale è stata ricevuta dal Palestinian Chronicle.

I gruppi coinvolti nell’incontro in Libano sono stati il Movimento di Resistenza Islamica Hamas, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, il Movimento della Jihad Islamica Palestinese, il Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina e il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina – Comando Generale.

Di seguito sono riportati alcuni estratti della dichiarazione finale.

Liquidare la Palestina

In primo luogo, l’obiettivo finale di Israele, attraverso i suoi continui attacchi brutali contro i palestinesi in tutto il mondo, e il genocidio in corso a Gaza, è quello di sfollare il popolo palestinese e di “porre fine alla causa nazionale palestinese e liquidare i legittimi diritti nazionali del nostro popolo, determinando il destino, stabilendo lo stato palestinese indipendente con Al-Quds (Gerusalemme Est) come capitale, e garantendo il diritto al ritorno per i rifugiati del nostro popolo alle loro case e proprietà. secondo la risoluzione 194.”

Contrastare gli obiettivi di Israele

In secondo luogo, la Resistenza è riuscita a “sventare gli obiettivi del nemico, dimostrando la sua

pc 30 dicembre - Palestina - libertà per Khalida Jarrar - info e appello alla più ampia solidarietà

Ce mardi 26 décembre, l’armée d’occupation israélienne a kidnappé dans la nuit, la députée et militante féministe Khalida Jarrar à son domicile de Ramallah. Khalida Jarrar, est ancienne représentante du Front populaire de libération de la Palestine (FPLP), qui avait été au Conseil national Palestinien. Elle a déjà été mise en détention à quatre reprises par Israël  qui n’a jamais réussi à faire taire cette militante féministe, particulièrement impliquée dans la défense des droits des prisonnier-es politiques palestinien-nes.

 secours rouge

Dal blog femminismorivoluzionario

Gli occupanti israeliani hanno arrestato nuovamente – senza alcuna accusa, come capita a migliaia di palestinesi – la parlamentare, compagna e femminista palestinese Khalida Jarrar.

La Jarrar è stata rapita, nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, dalla sua abitazione a Ramallah – in Cisgiordania – e portata in carcere, assieme ad altri compagni e compagne del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, principale forza politica della sinistra marxista palestinese.

Il 27 dicembre la Jarrar – ricercatrice all’Università di Birzeit – avrebbe dovuto partecipare a un panel dedicato proprio ai prigionieri politici, organizzato dall’Arab Studies Institute di Washington e Beirut e dal titolo “Prisons and incarceration in a time of genocide” (prigioni e incarcerazione in tempi di genocidio).

Khalida Jarrar – eletta membro del Consiglio legislativo nelle ultime elezioni parlamentari che in Palestina risalgono ormai al 2006 – è stata arrestata almeno quattro volte negli scorsi anni, sempre senza alcuna accusa specifica, se non il fatto di essere una militante politica della sinistra palestinese, quella dell’FPLP, organizzazione politica che Israele (e quindi a ruota Ue e Usa) bollano come “terroristica”.

L’ultima volta nel 2019, con due anni di carcere preventivo per “attività che mettono a repentaglio la sicurezza” (questa la giustificazione di Tel Aviv) prima del rilascio, nel 2021. In quell’ultima detenzione le fu impedito di partecipare al funerale della figlia, Suha Ghassan Jarrar, deceduta poche settimane prima che la madre uscisse dalle carceri israeliane, dove era entrata, per la prima volta, nel 1989.

Durante le sue detenzioni, la Jarrar ha curato in carcere programmi educativi indipendenti per insegnare alle ragazze minorenni detenute l’istruzione superiore (negata da Israele) oltre che per insegnare alle donne adulte i loro diritti ai sensi del diritto internazionale.

La sua lotta, dentro e fuori le carceri, è diventata anche una breve autobiografia, all’interno del libro (edito nel maggio 2022) “Our vision of liberation”, dove lo storico israeliano anti-occupazione Ilan Pappè e il giornalista palestinese-americano Ramzy Baroud (direttore di www.palestinechronicle.com) intervistano numerosi attivisti palestinesi, intellettuali, leader popolari e politici.

Clicca qui per leggere il capitolo scritto da Khalida Jarrar e intitolato “Creare speranza nella disperazione: come resistere e vincere nelle carceri israeliane”.

APPELLO INTERNAZIONALE – Per la liberazione di Khalida Jarrar è stata lanciata una mobilitazione internazionale, come si legge sul sito di Samidoun, il network solidale internazionale che si batte al fianco dei prigionieri politici palestinesi (clicca qui per l’appello).

L’intervista di Radio Onda D'urto sulla Jarrar, l’Fplp e le migliaia di prigionieri politici palestinesi (si stima siano quasi 10mila, la metà dei quali dopo il 7 ottobre 2023) a Romana Rubeocaporedattrice di The Palestine Chronicle, effettuata giovedì 28 dicembre. 




Sulla figura di Khalida Jarrar e, più in generale, il ruolo e il posizionamento delle forze della sinistra palestinese Radio Onda D'urto ha intervistato mercoledì 27 dicembre Francesco Giordano, compagno del collettivo Palestina Rossa. 

pc 30 dicembre - Argentina manifestazione dei lavoratori si scontra con la polizia

Argentine: Affrontements à la manifestation syndicale contre legouvernement Milei.

La CGT, principale confédération syndicale d’Argentine, avait convoqué, avec d’autres organisations sociales, une manifestation contre les plans économiques du gouvernement de Javier Milei. Les affrontements ont commencé lorsque des dizaines de policiers anti-émeutes ont formé un cordon à l’intersection des avenues Corrientes et 9 de Julio pour éviter que la circulation ne soit perturbée par le flux massif de manifestants traversant la rue. Au cours des incidents, un policier a été blessé après avoir été heurté par un bus municipal et sept personnes ont été arrêtées. Par ailleurs, au milieu des émeutes, un journaliste a été frappé par derrière par un agent de la police anti-émeute. Depuis dix jours, l’Argentine applique un protocole largement critiqué, mis en œuvre par la ministre de la sécurité, Patricia Bullrich, qui interdit le blocage des voies publiques lors des manifestations. La marche de la semaine dernière, la première contre le gouvernement de Javier Milei, coïncidait avec le 22e anniversaire de la crise économique, politique et sociale de décembre 2001, qui avait conduit à la démission du président radical Fernando de la Rúa (1999-2001) et fait 39 morts parmi les manifestants.

secours rouge

pc 29 dicembre - Ancora sugli arresti di antifascisti in Ungheria e su Gabriele - info

 secours rouge

Allemagne/Hongrie: Le point sur les antifas de Budapest

Lundi 11 décembre, Maja,  a été arrêté.e à Berlin dans le cadre des enquêtes sur différents affrontements contre des néonazis, pendant la période du « Jour de l’honneur » de 2023, à Budapest. Des milliers de néonazis s’étaient rassemblés dans la capitale hongroise et certains d’entre eux avaient été attaqués. Ilaria et Tobias sont en détention à Budapest depuis février, accusés d’avoir participé à ces actions, et Gabriele est actuellement détenu à Milan. Certain.e.s camarades allemand.e.s visé.e.s par d’autres mandats d’arrêt européens pour les mêmes faits sont en fuite depuis plusieurs mois. Lors de son

pc 29 dicembre - Dal blog tarantocontro - Ex Ilva - Oggi ennesimo passaggio a vuoto. Ancora rinvio a gennaio - Ma a gennaio deve essere sciopero!


L’incontro di oggi tra governo e sindacati è stato un ennesimo passaggio a vuoto e senza soluzione. La nota che riportiamo in coda, fatta dalla Gazzetta del Mezzogiorno, costituisce una prima info.

Diciamo chiaro che noi non pensiamo affatto che l’incontro dell’8 gennaio uscirà con una soluzione. Certo, qualcosa sarà più chiaro, almeno delle intenzioni effettive del governo, non le ipotesi che si succedono sui giornali.

A nostro giudizio è “l’accordo segreto” Fitto/Mittal che andrà avanti, ma certamente senza una soluzione vera. E il proseguio di questo è che Invitalia farà un passo indietro.

Per dirla brutale: non è la Morselli che se ne va ma Bernabè.

L’alternativa per loro è una sola, non la nazionalizzazione ma l’amministrazione straordinaria.

Ove Mittal non ottenesse il risultato previsto dall’”accordo segreto” con Fitto (che poi è Meloni) secondo i particolari ampiamente illustrati dalla stampa, l’Amministrazione straordinaria – come peraltro sono costretti a dire i dirigenti dei sindacati confederali - sarà senz’altro un rimedio peggiore del male in materia di tutela degli interessi dei lavoratori.
I lavoratori, al di là delle dichiarazioni dei segretari dei sindacati confederali e dei loro megafoni sui posti di lavoro, non hanno voce in capitolo.

La verità è che dal 1° gennaio parte la nuova cassaintegrazione unilaterale, e i sindacati confederali non sono riusciti neanche a produrre un congelamento di essa, in attesa di…

Drammatica resta la situazione dell’appalto, qui le aziende AIGI hanno chiesto un incontro urgente ai sindacati per comunicare una cassintegrazione generalizzata. Pur essendo differenziate le situazioni nell’appalto, come lo sono state e lo sono tuttora in relazione agli stipendi e 13°, è chiaro che tutte le Ditte dell’appalto a macchia d’olio, a catena, possono trovarsi nelle stesse situazioni, sia nella zona industriale che al porto.

Alla Castiglia gli operai organizzati dallo Slai cobas stanno continuando a battersi comunque per la proroga dei contratti in corso almeno ad un anno e passaggio a tempo indeterminato il più presto possibile, all’interno della difesa del contratto metalmeccanico - contro contratti multiservizi voluti dai padroni e sottoscritti dai sindacati.

Comunque per noi la settimana 8/12 gennaio è quella dello sciopero, della non accettazione di alcun ricatto, né di Acciaierie né dei padroni dell’appalto, e meno che mai come garanzia “paracadute” offerta dal governo. 

DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Ex Ilva, incontro a Roma tra i sindacati con i ministri Fitto e Urso. «L'8 gennaio Mittal dia

venerdì 29 dicembre 2023

pc 29 dicembre - 'FORMIAMO UN CONTINGENTE CHE VA IN PALESTINA'. DALLA PIAZZA DI MILANO UN GIUSTO APPELLO CHE APPOGGIAMO, CHE VA APPOGGIATO E FATTO CRESCERE

...contro i criminali sionisti israeliani, noi siamo pronti, per una forza di interposizione, a fare scudi umani con i nostri corpi, contro i vostri carri armati, le vostre armi che stanno uccidendo gli innocenti a Gaza... Siamo pronti a partire subito, per i nostri fratelli

Questo importante messaggio, è  stato lanciato al corteo di sabato 23  dicembre a Milano, (per problemi tecnici del primo intervento abbiamo solo l'audio) e salutato calorosamente dalla manifestazione.

https://drive.google.com/file/d/1U5-kAD04YHw8K4x1g3gTvCX5EkRt8TTq/view?

UNA   PAROLA D'ORDINE   DA   PORTARE IN  TUTTE LE  PIAZZE!

...noi siamo pronti, come Proletari Comunisti, come operai dello Slai Cobas per il sindacato di classe, a costruire una brigata di solidarietà e andare in Palestina a Gaza. Questo serve, costruire le nostre brigate di solidarietà internazionali, e andare a contrastare quelli che sono i fascisti e nazisti...

pc 29 dicembre - Riceviamo da Kommunistischer Aufbau - Germania: Auguri rivoluzionari di Capodanno per il 2024

 Cari compagni,

L’anno 2023 volge al termine. Come in molti altri paesi del mondo, la borghesia tedesca accompagna i preparativi per la guerra con un programma di militarizzazione interna.

Mentre in vari Länder federali vengono approvate o preparate leggi che limitano la libertà di riunione o altri diritti democratici, in queste settimane i migranti in Germania sono un bersaglio particolare delle campagne borghesi e razziste.

Mentre l’imperialismo tedesco è uno dei principali autori della distruzione e del saccheggio dei paesi d’origine di molti profughi, allo stesso tempo fa tutto il possibile per proteggersi dalle conseguenze dei suoi crimini con recinzioni di confine e motovedette. Sono numerosi gli attacchi contro i popoli oppressi del mondo, sferrati anche in nome dell’imperialismo tedesco.

È chiaro che la lotta coerente contro le guerre imperialiste, la povertà e la distruzione dell’ambiente naturale per noi comunisti in Germania non può significare altro che abbattere questo mostro.

Pieni di impazienza rivoluzionaria, stiamo aspettando l’anno 2024, perché vogliamo trasformarlo in un anno di successi ancora maggiori e di passi coraggiosi verso questo obiettivo.

Questo lo promettiamo a tutti i compagni, ovunque si trovino a combattere nel mondo, sia nelle fabbriche, nelle strade, nelle trincee della rivoluzione o in prigione.

Compagni, il vostro esempio ci dà coraggio e fiducia ogni giorno!

Brindiamo ad un anno di lotta rivoluzionario di successo nel 2024!

giovedì 28 dicembre 2023

pc 28 dicembre - Marx: "L'uomo fa la religione, e non la religione l'uomo"...

In questi giorni "natalizi" in cui di "religione" si abbonda, è utile leggere passi - che riprendiamo - della critica della religione di Karl Marx 

Da Per la critica della filosofia del diritto di Hegel. Introduzione

Karl Marx (1844)

"Per la Germania, la critica della religione nell'essenziale è compiuta, e la critica della religione è il presupposto di ogni critica.

L'esistenza profana dell'errore è compromessa dacché è stata confutata la sua celeste oratio pro aris et focis (preghiera per l'altare e il focolare). L'uomo il quale nella realtà fantastica del cielo, dove cercava un superuomo, non ha trovato che l'immagine riflessa di se stesso, non sarà più disposto a trovare soltanto l'immagine apparente di sé, soltanto il non-uomo, là dove cerca e deve cercare la sua vera realtà.

Il fondamento della critica irreligiosa è: l'uomo fa la religione, e non la religione l'uomo. Infatti, la religione è la coscienza di sé e il sentimento di sé dell'uomo che non ha ancora conquistato o ha già di nuovo perduto se stesso. Ma l'uomo non è un essere astratto, posto fuori del mondo. L'uomo è il mondo dell'uomo, Stato, società. Questo Stato, questa società producono la religione, una coscienza capovolta del mondo, poiché essi sono un mondo capovolto. La religione è la teoria generale di questo mondo, il suo compendio enciclopedico, la sua logica in forma popolare, il suo point d'honneur spiritualistico, il suo entusiasmo, la sua sanzione morale, il suo solenne compimento, il suo universale fondamento di consolazione e di giustificazione. Essa è la realizzazione fantastica dell'essenza umana, poiché l'essenza umana non possiede una realtà vera. La lotta contro la religione è dunque mediatamente la lotta contro quel mondo, del quale la religione è l'aroma spirituale.

La miseria religiosa è insieme l'espressione della miseria reale e la protesta contro la miseria reale. La religione è il sospiro della creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, così come è lo spirito di una condizione senza spirito. Essa è l'oppio del popolo.

Eliminare la religione in quanto illusoria felicità del popolo vuol dire esigerne la felicità reale. L'esigenza di abbandonare le illusioni sulla sua condizione è l'esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni. La critica della religione, dunque, è, in germe, la critica della valle di lacrime, di cui la religione è l'aureola.

La critica ha strappato dalla catena i fiori immaginari, non perché l'uomo porti la catena spoglia e sconfortante, ma affinché egli getti via la catena e colga i fiori vivi. La critica della religione disinganna l'uomo affinché egli pensi, operi, configuri la sua realtà come un uomo disincantato e giunto alla ragione, affinché egli si muova intorno a se stesso e perciò, intorno al suo sole reale. La religione è soltanto il sole illusorio che si muove intorno all'uomo, fino a che questi non si muove intorno a se stesso.

È dunque compito della storia, una volta scomparso l'al di là della verità, quello di ristabilire la verità dell'al di qua. È innanzi tutto compito della filosofia, la quale sta al servizio della storia, una volta smascherata la figura sacra dell'autoestraneazione umana, quello di smascherare l'autoestraneazione nelle sue figure profane. La critica del cielo si trasforma così nella critica della terra, la critica della religione nella critica del diritto, la critica della teologia nella critica della politica..."

pc 28 dicembre - Le bestie sioniste israeliane come i nazisti e tutti i peggiori criminali dell'imperialismo.


Le forze israeliane rastrellano uomini e bambini palestinesi e li detengono seminudi nello stadio di Gaza

Un video registrato dal giornalista israeliano mostra uomini, bambini e anziani palestinesi con le mani legate dietro la schiena nello stadio di Gaza

Fonte: English version

A cura dello staff MEE – 26 dicembre 2023

Immagine di copertina: Palestinesi rastrellati in uno stadio dopo essere stati arrestati e spogliati (Screengrab/X)

Lunedì le forze israeliane hanno radunato decine di palestinesi nello stadio di Gaza, spogliandoli e legando loro le mani dietro la schiena, secondo le foto e le riprese video condivise sui media locali.

I report affermano che le forze israeliane hanno abusato dei residenti, inclusi uomini, bambini e anziani, prima di radunarli in campo aperto

Le riprese video mostrano soldati israeliani, accompagnati da carri armati, che puntano le armi contro i

pc 28 dicembre - Siamo tutti palestinesi! Milano è palestinese - Sabato 30 dicembre ore 15,00


indetto dalle Comunità e dalle Associazioni palestinesi.

concentramento  in porta Ticinese e termine in Porta Romana.

Fermiamo il genocidio del popolo Palestinese!

Fermiamo la pulizia etnica sionista in Palestina!

Basta apartheid!

Basta occupazione militare!

Fermiamo la mano assassina di Israele!

PALESTINA LIBERA!

SABATO 30 DICEMBRE

corteo a Milano

tutte e tutti in piazza in solidarietà con il popolo Palestinese. Concentramento ore 15,00 in piazza XXIV maggio con termine in piazza Medaglie d’Oro.

Locandina ufficiale delle Associazioni e delle Comunità Palestinesi 


pc 28 dicembre - vittoria legale dei lavoratori della GKN - info solidale

News

Ex Gkn: Licenziamenti bloccati. Giudice ha confermato la condotta antisindacale dell’azienda”

today27/12/2023 1

Sfondo
Il commento della Rsu della ex Gkn: “Aspettiamo di leggere la sentenza. Intanto possiamo solo dire che la lotta va avanti: progetti di reindustrializzazione, azionariato popolare e il 31 dicembre tutte e tutti davanti ai cancelli per continuare a difendere il futuro di una fabbrica che sempre più persone, realtà sociali e movimenti vogliono pubblica e socialmente integrata”. Questo il primo commento del Collettivo di Fabbrica dopo la sentenza del Giudice del Tribunale del Lavoro di Firenze che ha annullato la procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti, efficace dal 1 gennaio".

Firenze. Il Tribunale annulla i licenziamenti alla GKN

Il Tribunale di Firenze ha accolto il ricorso presentato dalla Fiom per condotta antisindacale e per il ritiro dei licenziamenti dei 185 lavoratori dello stabilimento ex Gkn di Campi Bisenzio. E’ stata così annullata la procedura di licenziamento per i lavoratori.

Per la seconda volta in poco più di due anni, un tribunale del lavoro sanziona la procedura di licenziamento collettivo seguita dalla Gkn – l’azienda di automotive di Campi Bisenzio, oggi Qf spa, posta in liquidazione e che fa capo all’imprenditore Francesco Borgomeo. Il motivo è la violazione dell’articolo 28 dello Statuto dei lavoratori.

Si tratta di una boccata d’ossigeno in extremis per i quasi 200 operai della ex-Gkn e le loro famiglie.

La procedura di licenziamento, senza la sentenza del giudice, sarebbe stata esecutiva dal 1 gennaio 2024, con 185 dipendenti a casa e la parola fine sul tentativo di salvataggio della fabbrica.

Una festa per festeggiare la vittoria è stata convocata per il 31 dicembre dentro la fabbrica presidiata dai lavoratori.

Non è finita finché non è finita” commenta il Collettivo di fabbrica della Gkn. “Annullata la procedura di licenziamento. Andiamoci a prendere la vita, la reindustrializzazione, il lavoro, la dignità. Il 31 dicembre tutte e tutti qua”.


mercoledì 27 dicembre 2023

pc 27 dicembre - Calendari 2024 del Mfpr e Slai cobas sc - I nostri auguri

Dedicato 

Alle lavoratrici che indomite hanno lottato contro padroni, governo, Stato, portando la marcia in più perchè tutta la vita deve cambiare
Alle donne Palestinesi che trasformano il loro immenso dolore, le lacrime per il sangue dei bambini, in resistenza contro lo Stato nazisionista di Israele e gli imperialismi che lo sostengono
Alla grande manifestazione del 25 novembre di mezzo milione, per tutte le "giulie" uccise, contro il moderno medioevo/patriarcalismo, per la Palestina, contro il governo fascista Meloni complice e la polizia a difesa degli uomini/feccia che odiano le donne

Il nostro augurio: che il nuovo anno sia delle donne "pericolose"
MFPR


Operai,
quest'anno cosa dovremmo festeggiare? Padroni e governo tengono sospeso ad un filo il nostro lavoro, tutta la nostra vita. E' uno scontro di classe, che richiederebbe una "guerra di classe" di parte operaia.
Per questo, l'unico augurio è che il nuovo anno sia di lotta, una vera lotta prolungata.
La nostra fiducia scientifica è nella forza operaia quando lotta per sè, sui suoi obiettivi. 

SLAI COBAS per il sindacato di classe

pc 27 dicembre - PROVE DI REPRESSIONE - A MILANO BRESCIA BERGAMO, contro le manifestazioni di solidarietà con la Palestina

LA QUESTURA CERCA DI OSCURARE E COLPIRE LA DENUNCIA DEI CRIMINI ISRAELIANI E LE MANIFESTAZIONI PER LA PALESTINA CHE NON SI FERMANO
Sempre attive le mobilitazioni nazionali e internazionali per la Palestina e contro i massacri genocidi in diretta tv dei sionisti.Tra queste, a pochi chilometri di distanza, nel week end tre manifestazioni a Milano, Brescia e Bergamo, seppur in modo differente fanno i conti con i divieti e le prescrizioni della questura, che continua a vietare a Milano piazza del Duomo alla solidarietà palestinese, proibisce le vie affollate degli acquisti a Brescia senza riuscirci del tutto, e a Bergamo nega la piazza con vista su uno dei negozi Carefour, per il presidio di denuncia diretta verso un marchio obiettivo della campagna di boicottaggio delle aziende in affari con Israele. Una risposta c’è già nella continuità e nella determinazione con cui vengono organizzate e mantenute le manifestazioni, momento concreto anche di contrapposizione alla vasta e sanguinosa campagna stampa filo israeliana. A Milano come a Brescia sono dodici i sabati di iniziative, ovvero tutte le settimane dal 7 di ottobre le piazze sono state al centro della protesta.
 

pc 27 dicembre - La lettera del Ministro Valditara al mondo della scuola, concentrato della oscena ipocrisia fascista del governo Meloni

La lettera inviata a tutti i dipendenti docenti e Ata della scuola, alle famiglie e agli studenti dal Ministro Valditara a ridosso delle vacanze natalizie è il concentrato della oscena e ogni giorno sempre più arrogante e sfacciata ipocrisia di un governo, quale quello Meloni, impregnato di ideologia fascista e con politicanti più che reazionari come appunto il ministro dell’istruzione e del merito.
Un ministro che si permette di parlare di una “umanità che crede nella fratellanza originaria, che scorge nell’Altro il Prossimo” a proposito del Natale cristiano quando per il governo oggi al potere in questo paese con a capo la “cristiana” fascista Meloni, la cosiddetta fratellanza è ogni giorno sempre di più volta in primis verso una parte ben precisa dell’umanità, che in questa società capitalista divisa in classi sociali, è la classe dei padroni, dei ricchi, per farne tutti gli interessi anche attraverso il mondo della scuola, vedi l’ultima

pc 27 dicembre - Solidarietà ad Askatasuna...

A  proposito... quando leggeremo una notizia "la Cassazione 'tra i militanti (cariche dello Stato, ministri, parlamentari, gerarchie militari, polizia) di chi pensa - anzi agisce - al fascismo, stato di polizia, dittatura aperta..." ? - proletari comunisti

Fra gli attivisti del centro sociale Askatasuna ce ne sono alcuni che coltivano propositi di «lotta armata» attraverso la «preordinata provocazione di contrasti con le forze dell'ordine». Lo scrive la Cassazione nelle motivazioni di una sentenza relativa al maxiprocesso in corso a Palazzo di Giustizia: i giudici hanno respinto il ricorso di due imputati contro la misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La Suprema Corte ha confermato il provvedimento preso lo scorso maggio dal tribunale del riesame ma, per riassumerne i termini, si è servita di un'espressione che i pubblici ministeri non hanno utilizzato in aula. I magistrati hanno parlato di «iniziative violente», ma mai di attentati o azioni dirette contro singole personalità dello Stato e delle istituzioni.

Il processo

Il processo - che riprenderà a settembre - è a carico di 26 attivisti, alcuni dei quali accusati di associazione per delinquere. Askatasuna è uno dei maggiori centri sociali italiani e si colloca nell'area dell'autonomia. La tesi, che poggia su accertamenti della Digos, è che un gruppo ristretto di attivisti stia portando avanti un «piano criminoso» che fra l'altro contempla attacchi ai cantieri Tav con lanci di petardi, bombe carta, artifici pirotecnici utilizzati come armi. La Cassazione ha preso atto che il tribunale del riesame di Torino ha individuato all'interno di Askatasuna «una stabile struttura organizzativa» composta da 16 persone che ritengono il centro sociale «un mezzo» per realizzare i propri fini. «Secondo quanto emerso dalle intercettazioni e dalla disamina degli atti letti in chiave cronologica – si legge nella sentenza - detta finalità si identifica nella lotta armata mediante la preordinata provocazione di contrasti con le forze dell'ordine»ne».

pc 27 settembre - Le caratteristiche economiche della questione palestinese - contributo al dibattito

www.resistenze.org - osservatorio - economia - 14-12-23 - n. 885

Le caratteristiche economiche della questione palestinese

Francesco Schettino | marxismo-oggi.it

10/12/2023

Introduzione

Gli eventi del 7 ottobre e quelli che sono avvenuti nelle settimane appena successive sono stati senza dubbio caratterizzati da un livello di violenza senza precedenti. Per quanto l'attacco palestinese sia stato sicuramente enfatizzato e strumentalmente caricato di brutalità con notizie che al momento non sono state in gran parte verificate (parliamo di stupri, decapitazioni di bambini israeliani ecc.) [1], di certo, per mano di Hamas, degli altri gruppi che hanno organizzato l'attacco e dello stesso esercito israeliano [2] che è intervenuto, molto sangue è stato sparso [3].

Nelle settimane immediatamente successive, la rappresaglia contro Gaza e Cisgiordania è stata estremamente violenta determinando una quantità di vittime che al 27.11.2023 è così contabilizzata

martedì 26 dicembre 2023

pc 27 dicembre - L'Italia è un Paese per ricchi

 Alessandro Volpi | altreconomia.it

20/12/2023

Dal 1991 a oggi in Italia i salari sono cresciuti soltanto dell'1% mentre nei Paesi Ocse la crescita è stata del 32,3%. Inoltre la quota dei salari sul Pil è passata nello stesso arco di tempo dal 60 al 40% mentre quella dei profitti dal 40 al 60%. Questi dati suggeriscono due considerazioni.

La prima. Il modello economico italiano -se così si può definire- negli ultimi trent'anni ha impoverito i lavoratori e arricchito il capitale. La seconda. I contratti nazionali non sono stati in grado di difendere la tenuta salariale, alla faccia di chi sostiene che siano sufficienti a garantire i redditi dei lavoratori di fronte alla perdita di potere d'acquisto. Una nota, invece, per chi tira sempre in ballo la scarsa produttività del sistema economico italiano: i salari sono cresciuti assai meno anche della produttività, che evidentemente ha giovato solo ai profitti.

In sintesi, a seguito del lungo Dopoguerra del conflitto sociale e politico, siamo approdati nel paradiso dei ricchi che hanno fatto pagare il conto ai lavoratori. Per capire meglio un simile quadro forse

pc 26 dicembre - Dichiarazione congiunta In occasione del 130° anniversario della nascita del grande maestro marxista compagno Mao Tse-tung

Viva il marxismo-leninismo-maoismo!

Dichiarazione congiunta

In occasione del 130° anniversario della nascita del

grande maestro marxista compagno Mao Tse-tung

Proletari e popoli oppressi del mondo – Uniamoci!

Rendiamo omaggio al grande maestro marxista compagno Mao Tse-tung in occasione del suo 130° anniversario della sua nascita. Rendiamo un omaggio rivoluzionario alle eroiche figlie e figli dei popoli oppressi di tutto il mondo che hanno dato la loro vita nella lotta rivoluzionaria per una nuova società libera dallo sfruttamento e dall'oppressione per il socialismo-comunismo, lottando eroicamente contro i reazionari.

L’obiettivo di questa Dichiarazione congiunta è mantenere alta la reputazione e l’esigenza del marxismo-leninismo-maoismo per l’avanzata dei movimenti di liberazione nazionale, dei grandi movimenti antimperialisti, delle rivoluzioni proletarie socialisti nei paesi capitalisti-imperialisti e le rivoluzioni di Nuova Democrazia.

In questa occasione è importante comprendere che la rivoluzione e la costruzione socialista sono impossibili senza la scienza del marxismo-leninismo che il grande maestro marxista compagno Mao ha preservato, sviluppato e arricchito.

I leader più brillanti del proletariato internazionale, Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao Tse-tung, hanno formulato il marxismo-leninismo-maoismo.

Riconosciamo il maoismo come la terza tappa, qualitativa, nuova e superiore del marxismo-leninismo. Il marxismo-leninismo-maoismo è la teoria più avanzata. In occasione del 130° anniversario della nascita del compagno Mao Tse-tung, dichiariamo fermamente al proletariato internazionale e ai popoli oppressi del mondo che il marxismo-leninismo-maoismo è l'ideologia che ci guida.

Il marxismo-leninismo-maoismo

Il marxismo è una scienza attiva, non un dogma senza vita. È in stretta relazione con la pratica e vi contribuisce. Si sviluppa e si arricchisce costantemente nel processo di sviluppo della lotta di classe, della lotta per la produzione e la sperimentazione scientifica. L'ideologia, teoria o scienza del marxismo (leninismo-maoismo) è la sintesi delle esperienze di lotta di classe di tutti i paesi e in tutti i settori negli ultimi quasi 175 anni. Si tratta di un'entità integrale di filosofia, economia politica e socialismo scientifico o lotte di classe proletarie.

Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao lo hanno sviluppato negli ultimi 175 anni nel fuoco della lotta di classe e nella lotta teorica contro l’ideologia borghese, il revisionismo e i suoi riflessi e le altre varie tendenze estranee. Il MLM è un'arma invincibile nelle mani del proletariato internazionale e delle masse sfruttate. È un'arma che aiuta il proletariato a comprendere il mondo, a fare la rivoluzione e a cambiarlo. E’ una ideologia scientifica viva che si sviluppa e arricchisce costantemente nel processo della pratica rivoluzionaria nel Movimento Comunista Internazionale.

Il marxismo-leninismo-maoismo è l’arma invincibile che permette al proletariato di comprendere il mondo e di cambiarlo attraverso la rivoluzione. È un’ideologia scientifica, viva e di applicazione e universale, che si sviluppa costantemente e si arricchisce sempre più mediante la sua applicazione nel fare la rivoluzione, così come mediante l’avanzamento della conoscenza umana in generale. Il marxismo-leninismo-maoismo è nemico di ogni forma di revisionismo e dogmatismo. È onnipotente perché è vero” – dal documento del 1993 del MRI “Lunga vita al marxismo-leninismo-maoismo”.

Karl Marx – Marxismo

Karl Marx sviluppò la filosofia materialista dialettica come metodo e prospettiva insieme al suo stretto collaboratore Frederick Engels. Applicarono il metodo dialettico per conoscere le leggi del movimento dello sviluppo sociale. Questo è il materialismo dialettico. Marx portò alla luce le leggi del movimento del capitalismo incluse le sue contraddizioni di classe e l’origine dello sfruttamento, teorizzò il plusvalore come base dello sfruttamento capitalista e sviluppò la teoria dell’economia politica. Sviluppò il socialismo scientifico basandosi sulla teoria della lotta di classe. Formulò i principi che dirigono la strategia e la tattica della lotta di classe proletaria. Disse: “I filosofi finora hanno solo interpretato il mondo, in vari modi; il punto è cambiarlo”.

Marx sintetizzò la conoscenza che l’umanità ha acquisito durante secoli. Principalmente basandosi sulle questioni razionali della filosofia classica tedesca, l’economia politica classica inglese, la teoria della lotta di classe rivoluzionaria francese e le teorie socialiste. Marx inventò la concezione materialista dialettica in relazione con la storia. Definì l'essenza umana come l'entità delle relazioni sociali.

Nel suo famoso testo Il Capitale spiegò la teoria del valore del lavoro. Basandosi sulla legge della contraddizione, Marx scoprì la contraddizione fondamentale del capitalismo. Spiegò le crisi capitaliste come altra manifestazione della contraddizione fondamentale del capitalismo. Marx ed Engels definirono che il proletariato emergeva come la classe sociale rivoluzionaria per eccellenza e la forza motrice dello sviluppo sociale. Nel processo di liberazione dalla schiavitù salariata, il proletariato libererà tutta la società da ogni tipo di sfruttamento e oppressione di classe e avanzerà verso una società senza classi. Definirono che per questo è necessario costruire una propria organizzazione avanzata, vale a dire il partito proletario, e lavorarono per questo.

Affermarono che la contraddizione tra le forze produttive e i rapporti di produzione nella società di classe si riflette come una contraddizione di classe e che la storia della società è quella delle lotte di classe.

Il marxismo è nato in tempi di grandi cambiamenti nella storia dell’umanità e quando alcuni Stati capitalisti occidentali stavano stabilendo la loro egemonia nel mondo.

Marx ed Engels svolsero un ruolo importante nella formazione dei partiti comunisti e della prima Internazionale e nel loro orientamento. Affermarono: “Lavoratori di tutto il mondo unitevi!” e dettero una prospettiva internazionale e una solidarietà di compagni ai lavoratori di vari paesi.

Marx ed Engels spiegarono come lo Stato nasce, si sviluppa e muore nel processo di sviluppo della società umana dalla società schiavista fino al comunismo. Marx ed Engels sconfissero tutte le teorie socialiste utopiche piccolo-borghesi e stabilirono fermamente i principi del socialismo scientifico. Il metodo marxista fu riconosciuto per comprendere e sviluppare quasi tutte le scienze, a partire dalla scienza ordinaria fino alla strategia e alla tattica rivoluzionaria.

La prospettiva rivoluzionaria, la teoria politica e il metodo dialettico sviluppati da Marx rappresentano il primo grande salto nello sviluppo dell'ideologia scientifica proletaria.

V.I. Lenin: leninismo

Lenin ereditò gli insegnamenti rivoluzionari di Marx ed Engels tra le fiamme della rivoluzione socialista nelle condizioni storiche dell’era dell’imperialismo. Preservò fermamente questi insegnamenti. Il leninismo è il marxismo in rapporto all’era dell’imperialismo e delle rivoluzioni proletarie. Il compagno Lenin ha dato un grande contributo all’arricchimento delle tre componenti del marxismo. Ha sviluppato ad un livello molto più alto la comprensione del partito proletario, della violenza rivoluzionaria, dello Stato, della dittatura del proletariato, dell’imperialismo, della questione contadina, della questione femminile, della questione della nazionalità, della guerra mondiale e delle tattiche proletarie di lotta di classe.

La teoria del materialismo sviluppata da Lenin e la sua definizione della materia ha rafforzato ulteriormente le basi del materialismo filosofico marxista. La magnifica analisi dell'imperialismo di Lenin è una grande apporto al marxismo. Ha spiegato scientificamente la trasformazione del capitalismo dalla sua fase capitalista pre-monopolista alla fase del monopolio e come questo stadio superiore del capitalismo conduce a guerre e rivoluzioni. Ha sottolineato che la guerra imperialista è la continuazione della politica imperialista, lo stadio più alto e ultimo del capitalismo. Per questo, ha detto: è l’alba della rivoluzione proletaria.

Un altro grande apporto del compagno Lenin è stata l’enfasi che il proletariato deve distruggere definitivamente la macchina statale borghese e instaurare al suo posto la dittatura proletaria.

Dato che il capitalismo si sviluppa in modo disomogeneo nei vari paesi, il socialismo si realizza prima nell’anello debole della catena imperialista in uno o alcuni paesi. I paesi capitalisti esisteranno ancora. Questi aiuteranno gli imperialisti ad agire contro i nuovi Stati socialisti. Gli stati socialisti devono essere preservati e lavorare per la rivoluzione socialista mondiale. Pertanto la lotta sarà prolungata. Il compagno Lenin definì questo orientamento.

In quanto all'organizzazione del partito ha detto ciò che segue. Il partito deve avere una rete di membri molto ampia e un nucleo di rivoluzionari professionali. Un simile partito politico deve assolutamente fondersi con le masse e prestare grande importanza all'iniziativa creativa delle masse nella costruzione della storia.

La comprensione leninista della questione della nazionalità è una tappa qualitativamente superiore. Il compagno Lenin ha spiegato che tutte le nazioni hanno il diritto alla completa uguaglianza, il diritto all'autodeterminazione incluso quello della secessione e, infine, a stabilire una federazione di tutte le nazioni. Ha spiegato come la questione nazionale e coloniale sia parte integrante della questione generale della rivoluzione proletaria mondiale. Secondo la tesi nazionale e coloniale del compagno Lenin, i movimenti rivoluzionari proletari e le colonie dei paesi capitalisti devono allearsi con i movimenti di liberazione nazionale. Questa alleanza può distruggere le colonie e anche l’alleanza delle forze reazionarie imperialiste, feudali e borghesi compradore nei paesi dipendenti. Pertanto, in ultima istanza, inevitabilmente porrà fine al sistema imperialista in tutto il mondo.

Il compagno Lenin formò la Terza Internazionale subito dopo la fine della guerra. La trasformò in una poderosa arma del proletariato internazionale nella lotta contro l’imperialismo.

Mentre il marxismo è la teoria dell’era in cui il capitalismo si è sviluppato in modo relativamente pacifico, il leninismo è la teoria legata all’era dell’imperialismo e delle rivoluzioni proletarie.

Il compagno Stalin, stretto collaboratore di Lenin, applicò, preservò e sviluppò creativamente il marxismo-leninismo. ha diretto il Movimento Comunista Internazionale per tre decadi dopo la morte del compagno Lenin. Ha svolto un ruolo magnifico nella vittoria ottenuta sul fascismo di Hitler durante la seconda guerra mondiale.

Stalin preservò e sviluppò il marxismo-leninismo nella lotta contro i nemici del leninismo come i trotskysti, gli zinovievisti, i bukhariniani e altri agenti borghesi e contro varie forme di opportunismo. Ha dato un contributo duraturo al Movimento Comunista Internazionale attraverso i suoi vari scritti teorici.

Mao-Maoismo

Il compagno Mao ha combinato la rivoluzione cinese e la rivoluzione proletaria internazionale con la verità universale del marxismo-leninismo. Ha ereditato, preservato e sviluppato il marxismo-leninismo. Ha portato il marxismo-leninismo ad uno stadio nuovo e superiore nei settori della filosofia, dell'economia politica, della scienza militare e del socialismo scientifico. Il compagno Mao ha sviluppato ulteriormente la strategia-tattica marxista-leninista. Ha sviluppato il concetto di Guerra popolare di lunga durata nel processo di 28 anni di lotta rivoluzionaria nella Cina coloniale, semicoloniale e semifeudale e con l’esperienza della Cina in una condizione totalmente diversa da quella dell’Europa capitalista. La teoria della Nuova Democrazia è un chiaro apporto all’arsenale del marxismo-leninismo.

La rivoluzione cinese trionfò nel 1949. Più tardi, nel processo di lotta mondiale contro il revisionismo di Krusciov e il revisionismo moderno, dette alcuni apporti importanti al marxismo. Questa lotta teorica divenne nota come “Grande Dibattito” nel Movimento Comunista Internazionale. Da allora ha apportato integrazioni all'arsenale del marxismo-leninismo. Ha avviato e guidato la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria (GPCR) che ha scosso il mondo. La Rivoluzione Culturale segna una svolta storica nel Movimento Comunista Internazionale. Durante questo periodo sviluppò la teoria di continuare la rivoluzione nella dittatura del proletariato con l'obiettivo di impedire la restaurazione capitalista in un paese socialista, di rafforzare il sistema socialista e la dittatura proletaria e avanzare verso il comunismo in tutto il mondo.

In generale, il compagno Mao ha portato la scienza del marxismo-leninismo al suo terza, qualitativamente nuova tappa.

Mao ha reso preziosi servizi nello sviluppo del materialismo dialettico, della filosofia proletaria, compresa la teoria della conoscenza. Ha sviluppato il principio di contraddizione e ha apportato un salto concettuale. Ha suggerito che il principio di contraddizione, l'unità e la lotta degli opposti è la regola fondamentale del movimento che controlla la società, compresa la natura e i pensieri degli esseri umani. Ha detto: “…Il socialismo scientifico, la filosofia e l’economia politica sono le tre componenti fondamentali del marxismo. La lotta di classe è la base delle scienze sociali…”. Ha sviluppato anche una comprensione dialettica delle forze di produzione, dei rapporti di produzione, tra teoria e pratica, tra base economica e sovrastruttura, tra materia e coscienza e altri fenomeni. I concetti di “Servire il popolo” e “Linea di massa” sono le componenti principali in rapporto alla comprensione nella pratica dell’intera opera di Mao. La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria avvenuta per plasmare il partito e l'intera società per lottare contro i valori feudali e borghesi e prendere di mira i centri borghesi all'interno del partito, ha arricchito questo metodo di indagine.

Fece un'analisi critica approfondita dell'economia sovietica, traendo lezioni dalle esperienze positive e negative della costruzione socialista nella Russia sovietica e analizzò le specifiche regole del movimento che reggono la costruzione socialista. Ha affermato che si deve mantenere il giusto equilibrio tra la crescita delle forze produttive e il corrispondente cambiamento nei rapporti di produzione, attraverso il tema “Camminare su due gambe”. Dedusse che la sovrastruttura e la coscienza possono cambiare la base e che la politica deve stare al posto di comando in tutti i settori per sviluppare coerentemente i rapporti di produzione. Un altro grande apporto di Mao è che il capitale burocratico è intrecciato con l’imperialismo e il feudalesimo e possiede un carattere compradore.

Mao non solo sviluppò il concetto leninista di “rivoluzione in due fasi” nel campo del socialismo scientifico, ma anche i principi della trasformazione socialista. La nuova democrazia prese di mira non solo il sistema feudale ma anche l’imperialismo. Affermò che i compiti democratici borghesi potranno essere portati a termine nella fase attuale solo sotto la direzione del proletariato come parte della Rivoluzione Socialista Mondiale. Per la prima volta Mao stabilì il concetto di Stato con trasformazione socialista, costituito dalla dittatura democratica popolare di quattro classi come prima tappa della trasformazione vero la dittatura proletaria. Successivamente Mao stabilì anche le basi teoriche, politiche, culturali ed economiche per la trasformazione dalla fase rivoluzionaria democratica alla fase socialista. Mao spiegò in maniera approfondita la concezione rivoluzionaria su come sviluppare il socialismo dalla sua fase primaria a quella superiore, il comunismo.

In quanto alla tattica proletaria, aggiunse la “Guerra popolare prolungata” all’arsenale della rivoluzione. Questo è un contributo vitale alla strategia e alla tattica rivoluzionaria. È qualitativamente nuovo.

Non solo sviluppò ulteriormente la concezione leninista del partito proletario e costruì un nuovo tipo di partito sulla base del centralismo democratico, ma anche costruì un nuovo tipo di partito che può assumere la critica-autocritica, la campagna di rettifica e può svilupparsi attraverso la lotta tra le due linee. Ha sviluppato una teoria integrale relativa al Fronte Unito e ai suoi principi. Mao ha consegnato la teoria militare al proletariato internazionale. Ha portato la teoria e la pratica della rivoluzione a uno livello nuovo e superiore con il concetto di guerra popolare. Ha dimostrato che possiamo affrontare efficacemente una forza forte con le leggi della guerra guerriglia come “ritirarsi quando il nemico attacca, avanzare quando il nemico è stanco, inseguire il nemico nella sua ritirata”.

Sia che la rivoluzione prenda la via della lotta di lunga durata o dell’insurrezione generale, i concetti fondamentali della guerra popolare si applicano in tutto il mondo. Conquistare il potere con la forza armata e distruggere la macchina statale esistente è il compito centrale di ogni rivoluzione. Tutta la pratica deve essere posta al centro della lotta armata, altrimenti deve accelerare le azioni preparatorie per l’insurrezione generale. Anche oggi, la guerra popolare è il metodo più completo per sconfiggere il nemico. La guerra popolare si è sviluppata in un principio universale per i paesi coloniali, semi coloniali e semi feudali, a partire dalla pratica rivoluzionaria concreta della rivoluzione cinese. Questo è il principio della guerra scientificamente sviluppato nelle mani del proletariato per eliminare l'imperialismo, il feudalesimo e la borghesia. Questa è l'arma principale nella guerra contro l’imperialismo in tutto il mondo.

Altra nuova teoria sviluppata da Mao è che il Partito, l’Esercito e il Fronte Unito sono le “tre magnifiche armi”. Ha detto: “la nostra esperienza di 18 anni dimostra che il Fronte Unito e la lotta armata sono due armi fondamentali per sconfiggere il nemico. Il Fronte Unito è continuazione della lotta armata. Il Partito è un audace guerriero che impugna queste due armi del Fronte Unito e della lotta armata e distrugge le basi nemiche. E' così che queste tre armi sono reciprocamente correlati”. Il Centralismo Democratico è un contributo significativo in relazione alla teoria delle leggi di costruzione del partito proletario.

Mao ha spiegato la comprensione della questione della donna, dell’arte e della cultura, dell’imperialismo e della questione nazionale. La lotta teorica condotta dal Partito Comunista Cinese sotto la direzione di Mao contro il revisionismo moderno di Krusciov che si manifestò in Russia divenne nota come “Grande Dibattito”. Mao diresse la GPCR come un salto di qualità nel preservare e attuare la dittatura proletaria. Ha intrapreso la “lotta di classe nelle sovrastrutture” con lo slogan “Bombardare il quartier generale”. Ha così sviluppato questa scienza in una fase nuova, qualitativa e superiore nel processo di combinare la verità del marxismo-leninismo con la pratica concreta della rivoluzione cinese.

Dal punto di vista attuale il maoismo è particolarmente essenziale per comprendere gli "arretramenti del socialismo". E' grazie al marxismo-leninismo-maoismo che possiamo spiegare gli arretramenti della società socialista e, quindi, possiamo armarci con l'arma della necessità di "portare avanti 1000 Rivoluzioni Culturali", come la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria diretta dal compagno Mao.

Il marxismo-leninismo-maoismo come nuova, terza e superiore del marxismo

Il concetto di “marxismo-leninismo-maoismo, principalmente maoismo” non riflette l'ampiezza del marxismo-leninismo-maoismo. Questo va contro la comprensione che la teoria proletaria è un'entità indivisibile e viva e che tutto quello che finora si è ottenuto universalmente dalla pratica rivoluzionaria proletaria è implicito in questa concezione. Inoltre equivale a negare il socialismo scientifico del passato e ad applicarlo ai contributi di Mao Tse-tung. Questa è l'arma poderosa. Con quest’arma possiamo contrattaccare e sconfiggere l’ideologia di classe borghese e ogni tipo di revisionismo, compreso quello che si copre sotto il velo del maoismo.

Il marxismo è sorto come scienza della natura, della società e del processo del pensiero umano e come scienza rivoluzionaria. Nasce nel momento in cui il proletariato emerse come classe rivoluzionaria capace di plasmare il futuro della società insieme al proprio futuro. Si sviluppò verso una nuova e superiore tappa, il marxismo-leninismo. Successivamente si sviluppò ulteriormente con il marxismo-leninismo-maoismo. È un sistema filosofico completo, economia politica, socialismo scientifico e strategia e tattica per comprendere il mondo e trasformarlo attraverso la rivoluzione.

Il Nono Congresso del PCC, celebrato sotto la direzione del compagno Mao nel 1969, fornì un'analisi storica ed esauriente sul pensiero di Mao (oggi maoismo). Secondo esso, il pensiero di Mao ha ottenuto il riconoscimento dei marxisti-leninisti del mondo fin dai tempi del Grande Dibattito, ha acquisito importanza storica ed è diventato lo stadio qualitativo, nuovo e superiore nello sviluppo dell’ideologia proletaria all'epoca del Nono Congresso del PCC.

Il marxismo-leninismo-maoismo è un’entità integrale. Il maoismo è il marxismo-leninismo odierno. Negare il maoismo è negare il marxismo-leninismo. Il maoismo ha dato contributi distinti in materia di filosofia, economia politica, scienze sociali, costruzione dei partiti, rivoluzione di nuova democrazia attraverso la guerra popolare, rivoluzione socialista, organizzazione e molti altri temi come la Rivoluzione culturale proletaria.

Sconfiggere il revisionismo moderno è parte dello sviluppo del marxismo-leninismo-maoismo

Da quando il socialimperialismo sovietico ha cessato di essere una superpotenza, sono emerse le teorie neo-revisioniste di Avakian secondo cui “gli Stati Uniti sono l’unica superpotenza egemonica” e di Prachanda secondo cui “gli Stati Uniti sono uno stato imperialista globalizzato”. La teoria “ultraimperialista” di Kautsky è la base di tutte queste teorie “moderne” opportuniste. Secondo questa teoria è impossibile ottenere la vittoria sull’imperialismo. Su questa base, il partito maoista nepalese si è unito alle classi dirigenti compradore e ha tradito gravemente la rivoluzione nepalese, la guerra popolare, il movimento comunista mondiale, in particolare il movimento rivoluzionario del Sud Asia. Comprendere la teoria del marxismo-leninismo-maoismo come entità è un aspetto vitale per sconfiggere queste teorie neo revisioniste errate.

La linea di demarcazione tra marxismo e opportunismo è riconoscere che nella dittatura del proletariato la lotta di classe si estende e si sviluppa in modo più complesso. Oggi solo coloro che estendono la dittatura del proletariato alla comprensione dell'esistenza delle classi e delle contraddizioni di classe antagoniste attraverso tutto il socialismo fino ad arrivare al comunismo, l'esistenza della classe borghese nel partito, e la continuazione della rivoluzione sotto la dittatura del proletariato, sono i veri marxisti-leninisti-maoisti.

Vediamo quindi che possiamo arricchire questa scienza proletaria del marxismo-leninismo-maoismo solo nel processo della sua applicazione creativa e di sintesi a partire dalla nostra esperienza rivoluzionaria.

Situazione internazionale

A livello internazionale, le tre contraddizioni più importanti si intensificano giorno dopo giorno. La crisi economica che si estende in tutto il mondo sta spingendo i proletari e popoli oppressi verso una maggiore povertà. La ricchezza viene accumulata su larga scala nelle classi sfruttatrici. Disoccupazione, inflazione, malattie, crisi ambientale, alimentare e altre crisi simili stanno mettendo proletari e masse oppresse del mondo in difficoltà indescrivibili. I problemi fondamentali delle masse aumentano giorno per giorno. Vediamo questa situazione non solo nei paesi oppressi ma anche nei paesi capitalisti-imperialisti. L’imperialismo sta scatenando una maggiore repressione contro le masse e le nazioni oppresse in tutto il mondo nel tentativo di superare la crisi. La crisi economica mondiale acuisce tutte le contraddizioni e crea condizioni oggettivamente favorevoli per una nuova ondata di rivoluzioni. L’alternativa rivoluzionaria si presenta come una necessità immediata in un modo senza precedenti. La responsabilità di realizzarla ricade sui partiti marxisti-leninisti-maoisti.

Tra gli imperialisti crescono le contese per i mercati e per le risorse mondiali. L’esempio recente è l’attacco aggressivo di Israele alla Palestina con il sostegno dell’imperialismo statunitense. L’attacco di “Hamas”, una organizzazione di lotta per la liberazione nazionale della Palestina, alle basi militari israeliane nel territorio palestinese occupato da Israele, è una nuova svolta in questa lotta. Il reazionario Israele risponde bombardando il popolo palestinese in nome della “guerra al terrorismo”. L'appoggio alla giusta lotta di liberazione nazionale della Palestina sta ottenendo un sostegno mai visto da tutto il mondo, comprese le masse dei paesi imperialisti.

Lo sciopero dei lavoratori dell’auto, partito dagli Stati Uniti e si è esteso in Canada, rivela la crescente contraddizione tra proletariato e borghesia nei paesi capitalisti-imperialisti. Ci sono le lotte operaie in altri paesi come Germania, Gran Bretagna, ecc. le masse di Asia, Africa, America Latina lottano in diverse forme e metodi contro gli imperialisti e le classi dominanti ad essi asservite. Tutto questo mostra che le condizioni stanno diventando favorevoli alla rivoluzione.

La Russia ha iniziato una guerra di aggressione contro l’Ucraina, come risultato della contesa imperialista tra Stati Uniti, Nato sotto l’egemonia imperialista statunitense e la Russia. La guerra per procura continua da oltre 20 mesi. Le tensioni tra Usa e Cina riguardo Taiwan stanno aumentando. D’altro canto, il conflitto-collaborazione, soprattutto il conflitto, si sta intensificando tra tutti in Asia occidentale. I preparativi della guerra dei paesi imperialisti per spartirsi il mondo aumentano il pericolo di una terza guerra mondiale.

Gli Stati Uniti hanno visto indebolito il loro status di superpotenza lo svilupparsi di un “mondo multipolare”. Incapaci di accettare questa situazione, gli Stati Uniti hanno incrementato un grave conflitto con i paesi imperialisti contendenti, Russia e Cina. Nel frattempo Cina e Russia lottano per consolidare il "mondo multipolare" in nome del multilateralismo. Le pericolose strategie di USA-NATO stanno facendo aumentare le tensioni in varie parti del mondo. Questo sta intensificando la situazione che porta alla Terza Guerra Mondiale.

L’applicabilità della guerra popolare

Il principio di “prendere il potere con la forza armata e risolvere la questione mediante la guerra” si applica in diverse situazioni e in diverse forme nel mondo. Secondo la concezione del MLM, il cammino per le masse dei paesi capitalisti-imperialisti è l’insurrezione armata generale e il cammino per i popoli dei paesi semi-coloniali e semi-feudali è la guerra popolare di lunga durata (GPP). I principi descritti dal compagno Mao nella percezione della guerra popolare si applicano in entrambi questi cammini in tutto il mondo. Questi devono essere applicati. Dovuta a questa importanza universale, la lotta di classe nei paesi capitalisti-imperialisti e la guerra popolare di lunga durata nei paesi semicoloniali e semifeudali sono dialetticamente interconnesse.

Il sostegno della strategia della guerra popolare dipende assolutamente dal fatto che il popolo, che costituisce la maggioranza in qualsiasi paese, sconfigga i nemici di classe protetti da una minoranza piccola delle forze armate mercenarie governative.

Il presidente Mao ha enfatizzato la direzione del Partito comunista e la linea di massa nella guerra popolare con le parole "Se esistono il Partito e le masse si possono fare ogni tipo di miracoli". Il Partito comunista e le masse sono l'anima della Guerra popolare.

Come ha detto il compagno Lenin in Stato e rivoluzione: “La necessità di permeare sistematicamente le masse con questa e proprio questa visione della rivoluzione violenta è alla base di tutta la teoria di Marx ed Engels”. Dipendendo dalle masse, armandole per combattere il nemico, possiamo mettere in difficoltà il nemico, lavorando incessantemente nella sua stessa area. Possiamo eliminare il nemico a pezzi, centralizzando forze molto grandi nella guerra controtattica e isolando il nemico dalle masse. Se applichiamo le leggi della guerra di guerriglia stabilite da Mao di “arretrare quando il nemico avanza, attaccare quando il nemico è stanco e inseguirlo nella sua ritirata”, possiamo affrontare efficacemente una forza forte.

La Guerra popolare prolungata formulata dal compagno Mao passa attraverso tre fasi strategiche: la difensiva strategica, l'equilibrio strategico, l'offensiva strategica. Mao ha sviluppato le leggi della guerra di guerriglia, della guerra di movimento e di posizione e il rapporto tra queste, in maniera dettagliata.

Sebbene la guerra popolare sia di lunga durata, ha affermato che le azioni con decisioni rapide devono essere il principio fondamentale nelle campagne e nelle guerre. Ha sviluppato un nuovo tipo di sistema di direzione costituito dl comando strategico centralizzato e comando decentralizzato. Mao definì il suo concetto di guerra popolare, di controffensiva strategica – autodifesa, eliminazione del nemico, compiti di guerra, centralizzazione e decentralizzazione delle forze, mobilitazione politica delle masse e problemi come quelli tra ufficiali e soldati, esercito popolare e popolo. La condizione primaria è la formazione dell’Esercito Popolare come principale forma istituzionale. La guerra di guerriglia è fondamentale per una forza relativamente debole per combattere contro le forze armate governative.

La guerriglia urbana e rurale venne utilizzata e la resistenza popolare armata iniziò proprio durante la seconda guerra mondiale e nel periodo iniziale del fascismo. In tutta Europa e soprattutto in Italia, Francia e Spagna, i guerriglieri combatterono efficacemente le forze fasciste con metodi di guerriglia. Oltre ai comunisti, a questo tipo di lotta presero parte anche i patrioti. Anche dopo la Seconda Guerra Mondiale, le lotte di liberazione nazionale poterono continuare con fermezza la loro lotta adottando metodi di guerriglia e basandosi sulla strategia della guerra di popolo. Essi poterono continuare le loro lotte armando il popolo e attuando tattiche di guerriglia.

Dopo la seconda guerra mondiale gli imperialisti, soprattutto quelli americani, hanno ricevuto duri colpi dalle guerre popolari in Cina, Vietnam, Corea del Nord, Cuba e Indocina. Queste guerre popolari hanno creato una paura permanente.

Negli ultimi tempi, i popoli dell’Iraq, dell’Afghanistan e di altri paesi hanno utilizzato tattiche di guerriglia nella loro lotta contro gli imperialisti statunitensi e britannici, e hanno potuto contenere costantemente gli imperialisti per decenni.

Con la crescente crisi dell’imperialismo, il fascismo sta nuovamente emergendo in tutto il mondo. Mentre da un lato crescono le cricche e i partiti fascisti, dall’altro lo Stato e i governi acquistano sempre più un carattere fascista. I meccanismi repressivi, e le reti di intelligence e metodi di alta tecnologia stanno trasformando diversi paesi in stati di polizia. Lo sciovinismo razziale, l’egemonia nazionalista, il sistema delle caste, l'integralismo religioso e altre cose simili si stanno convertendo in piattaforme per il dominio fascista.

In tali condizioni, possiamo lottare efficacemente contro i governi degli sfruttatori, che stanno facendo uso di uno stato estremamente centralizzato, di armi ultramoderne (come missili ad alta tecnologia, bombardamenti con droni), tecnologia dell’informazione (come 4G e 5G), intelligenza artificiale (AI), solo attraverso la Guerra Popolare.

Le guerre popolari condotte dai partiti maoisti in paesi come Filippine, India, Turchia e Perù stanno combattendo contro una forte macchina statale, utilizzando metodi di guerriglia per distruggerla e stanno realizzando nuove esperienze nella mobilitazione delle masse attraverso la guerra popolare.

Conclusione

In questa situazione il proletariato deve lottare unito contro le guerre imperialiste. In una situazione in cui non esiste una base socialista, se scoppia la guerra, come insegnò il grande maestro marxista Lenin nella rivoluzione russa, dobbiamo adottare la tattica di “trasformare la guerra in guerra civile”. La soluzione definitiva delle varie crisi che affronta il mondo potrà ottenersi nella società comunista.

Si stanno conducendo rivoluzioni di Nuova democrazia lungo la via della guerra popolare prolungata nei paesi semi-coloniali e semi-feudali. Ci sono guerre popolari sono in Filippine, in India, Turchia, Perù e in altri paesi simili che affrontano le campagne repressive delle classi dominanti sfruttatrici del paese con il sostegno dei loro padroni imperialisti. In altri paesi si stanno realizzando preparativi. Nelle condizioni attuali, il proletariato mondiale ha il compito di sviluppare le lotte di classe nei paesi semicoloniali, semifeudali e capitalisti-imperialisti e di rafforzare i partiti proletari.

Oggi dobbiamo affrontare l’attacco teorico dei diversi tipi di revisionisti, neorevisionisti, reazionari contro il comunismo, il MLM e i movimenti rivoluzionari. Dobbiamo contrattaccare con comprensione maoista le teorie opportuniste e i diversi tipi di teorie liquidazioniste piccolo-borghesi di falsi rivoluzionari che contaminano le menti delle masse, con l’obiettivo di distoglierle dalla guerra, dal cammino della rivoluzione e dalla liquidazione teorica del capitalismo-imperialismo. Dobbiamo costruire partiti bolscevichi decisi, capaci di costruire un esercito proletario, una guerra di classe, una guerra rivoluzionaria, una guerra popolare prolungata e un fronte unico rivoluzionario. Dobbiamo far avanzare con successo i movimenti rivoluzionari.

Per adempiere a questi compiti, per liberare il popolo dall'imperialismo, da tutte le classi reazionarie e da ogni repressione e oppressione, per costruire un mondo nuovo, il socialismo-comunismo, riaffermiamo la teoria di Mao Tse-tung sulla guerra popolare come arma principale che continua da molto tempo.

Questo sarà il vero omaggio che possiamo rendere al compagno Mao.

Mao ha detto: “…i popoli di vari paesi stanno conducendo guerre rivoluzionarie per sconfiggere gli aggressori. Il pericolo di una nuova guerra mondiale tuttavia esiste e i popoli di tutti i paesi devono prepararsi. Ma la rivoluzione è la tendenza principale nel mondo d'oggi” – in “Popoli del mondo, unitevi e sconfiggete gli aggressori statunitensi e tutti i loro lacchè”, 23 maggio 1970.

Viva l'internazionalismo proletario!

Viva la Rivoluzione Socialista Mondiale!

Viva l'unità dei partiti e delle organizzazioni rivoluzionarie proletarie dei diversi paesi!

Viva il marxismo-leninismo-maoismo!

 

Partito Comunista dell’India (maoista)

Partito Comunista (Maoista) dell’Afghanistan

Partito Comunista di Turchia – Marxista Leninista (TKP-ML)

Unione Operaia Comunista (mlm) Colombia

Comitato di Costruzione del Partito Comunista Maoista – Galizia

Partito Comunista maoista - Italia

Partito Proletario del Bangladesh (PBSP/Bangladesh)

Partito Comunista Rivoluzionario del Nepal


*il CCPCMG firma questa Dichiarazione in accordo con la maggior parte del suo contenuto, ma difendendo la universalità della Guerra Popolare Prolungata

*Il PC maoísta - Italia considera che gli insegnamenti di Mao Tse-tung sulla Guerra Popolare Prolungata siano universali, anche se debbono applicarsi in forma specifica e differente nei paesi capitalisti-imperialisti e nei paesi oppressi dall’imperialismo

* Il PBSP/Bangladesh firma con riserva

Altri Partiti e Organizzazioni mlm possono firmare questa Dichiarazione Congiunta

csgpindia@gmail.com