https://www.infopal.it/le-brigate-al-qassam-lanciano-loperazione-ciclone-al-aqsa/
Comunicato dei giovani palestinesisabato 7 ottobre 2023
pc 7 ottobre - La caccia e la repressione alle ONG è partita! Il crimine? Aver salvato 176 vite umane in pericolo
pc 7 ottobre - La Uilm a sostegno neocorporativo e guerrafondaio di Fincantieri/Leonardo - Aprire il dibattito e lo scontro ai cancelli delle fabbriche 'belliche'
UILM: Il varo del Pattugliatore valorizza le capacità tecnologiche di Fincantieri e Leonardo
“Il varo del Pattugliatore Polivalente d’Altura “Ruggero Di Lauria” della Marina Militare Italiana, presso il cantiere di Muggiano alla Spezia, rappresenta un ennesimo e importante evento che valorizza le capacità tecnologiche di Fincantieri e Leonardo e le professionalità delle maestranze che hanno progettato e realizzato con esperienza e competenza la nave. Abbiamo apprezzato che sia stato enfatizzato dal presidente Graziano nel suo discorso durante la cerimonia”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, e Graziano Leonardi, Segretario generale Uilm La Spezia.
“I pattugliatori rappresentano un prodotto all’avanguardia della nostra industria cantieristica altamente innovativo che assolve non solo ai compiti di Difesa – spiegano Gambardella e Leonardi - ma anche di salvaguardia dell’ambiente marino e di soccorso, di cui, mai in come in questa fase storica, c’è tanto bisogno nel mar Mediterraneo”.
“Questo evento deve essere anche l’occasione per ribadire la necessità di supportare, con investimenti pubblici e privati da parte del sistema paese, le eccellenze dell’industria manifatturiera italiana - aggiungono - Come Uilm continueremo a sollecitare le istituzioni, in particolare quelle competenti a livello regionale, a contribuire all’ammodernamento delle infrastrutture portuali, che accrescono la competitività dei cantieri e ne determinano la conseguente crescita occupazionale, anche in prospettiva della transizione ambientale”.
“La Uilm conferma il proprio impegno a proseguire nel percorso di valorizzazione delle lavoratrici e lavoratori di Fincantieri che con le organizzazioni sindacali hanno già avviato nel 2022, con l’attuale management, con il rinnovo del contratto integrativo aziendale” concludono.
Varato ai Cantieri del Muggiano il Pattugliatore d’Altura “Ruggero Di Lauria”
di Anna Mori - L’unità navale, che fa parte della classe Tahon di Revel della Marina Militare, può assolvere anche ad operazioni di Protezione Civile in caso di situazioni di calamità.
pc 7 ottobre - Le mobilitazioni delle giornate del 20 e 21 ottobre - Da Controinformazione rossoperaia del 6/10
La lotta contro questo governo deve riguardare tutti i campi. E nessuno come noi sta conducendo, anche con lo strumento della Controinformazione una guerra quotidiana, una denuncia quotidiana nei confronti di tutto ciò che il governo sta facendo in materia di guerra, di repressione, di leggi a favore dei padroni, dei ricchi, dei corrotti e di attacco alle condizioni dei lavoratori.
E’ evidente che lo stadio di questa guerra non è ancora a livello che noi vorremmo sul piano degli attacchi economici, soprattutto per il ruolo collaborazionista che viene svolto dalle grandi organizzazioni sindacali confederali che, più che delle critiche, fanno dei distinguo: le parole sprecate in televisione, sui palchi da Landini, partoriscono un livello di movimento assolutamente inadeguato all'attacco del governo. Attacco economico che in quest'autunno si va anche accentuando, intrecciato con gli effetti della crisi economica, oltre che della guerra, delle contraddizioni esistenti all'interno degli stessi governi europei.
Quindi è giusta ogni mobilitazione contro questo governo, su tutti i campi e su tutti i terreni e in questo spirito che noi e lo Slai Cobas per il sindacato di classe abbiamo dato l'immediata adesione alla giornata di lotta prevista per il 20 ottobre, con la successiva giornata di mobilitazione contro la guerra centrata sulle basi militari del 21 di ottobre.
Detto questo, però, dobbiamo dire con la stessa chiarezza che è assolutamente improprio chiamare questa giornata di lotta “sciopero generale”. Lo sciopero generale è uno sciopero che coinvolge milioni
pc 7 ottobre - L'amica del cuore della Meloni, la ignobile Montaruli, corrotta e messa dal governo a cariche istituzionali, attacca studenti e dirigenti scolastici per il corteo di Friday for future Torino
Augusta Montaruli, vice capogruppo alla Camera di Fratelli d'Italia.
«A quanto apprendo il liceo Galileo Ferraris avrebbe inviato una circolare interna per non fissare verifiche in occasione del corteo organizzato dal Movimento Fridays For Future, che si terrà in città il 6 ottobre, e che la giustificazione dell'assenza sarà ritenuta comunque valida con la motivazione della partecipazione alla manifestazione - spiega Montaruli. Una iniziativa questa, che desta davvero stupore perché, se la dirigente scolastica volesse giustificare l'assenza di chi partecipa ad una manifestazione non potrebbe però scegliere anche a quale. Allora si deve garantire la stessa libertà anche a chi vuole partecipare a iniziative diverse. O tutti o nessuno, non agevolazioni per alcuni, che sanno più di un favoritismo verso associazioni che evidentemente sono in difficoltà con lo spontaneismo».
«La circolare ovviamente non avrebbe alcun fine di agevolare la partecipazione democratica dei giovani, ma solo quella di dirottarli verso iniziative di parte per motivi ideologici e politici. Per questo presenterò un'interrogazione chiedendo una verifica del comportamento della dirigente scolastica, dal momento che non sarebbe corretto sotto il profilo del pluralismo», conclude l'esponente di Fdi.
Chi è Augusta Montaruli
Nata nel 1983 a Torino, Augusta Montaruli è da sempre politicamente legata a Fratelli d'Italia e alla destra italiana, dopo averne percorso tutta la trafila dai movimenti giovanili fino all'attuale governo Meloni. Montaruli ha infatti fatto parte di Azione giovani, il
pc 7 ottobre - Torino - Dopo le cariche poliziesche contro gli studenti, rivendicate dal Governo Meloni e il suo ministro degli Interni, bisogna davvero 'cambiare rotta'!
Ma quale 'gestione scellerata', questa è la sostanza del moderno fascismo e Stato di polizia incarnato dal nuovo governo.
«Gestione scellerata della piazza, Piantedosi e prefetto si dimettano»
Mini corteo verso la sede Rai di via Verdi
«Vogliamo le dimissioni del ministro Piantedosi e del prefetto Cafagna per la gestione scellerata della piazza». Due giorni dopo gli scontri avvenuti durante la manifestazione di protesta per l’arrivo della premier Giorgia Meloni a Torino, i collettivi studenteschi tornano a prendere la parola «per fare sentire la voce di una generazione che in piazza c'era eccome e ha ricevuto botte e manganellate».
Ada, studentessa dell’Accademia delle Belle Arti e militante di Cambiare Rotta, porta sul volto i segni degli scontri: «Chi parla di strumentalizzazione del corteo da parte dei centri sociali fa una narrazione falsa di quello che è successo. E alla Meloni diciamo che siamo noi, gli studenti che protestano per il
pc 7 ottobre - Precarietà e diritti dei giovani - La Fiom se la cava con la piazza social invece che la piazza reale
Cipputi sbarca su Tik Tok. Lazzi (Fiom Torino): «La lotta al precariato si fa nelle piazze social dei giovani»
Il sindacato metalmeccanico torinese, primo in Italia, un account sulla popolare piattaforma dei video brevi
La ruota dentata, il compasso e il
martello adesso marciano uniti su Tik Tok, tra influencer, modelle e
video brevi. Infatti la bandiera che racchiude i simboli del lavoro e
della lotta sindacale da qualche giorno è uscita dai cortei e dai
picchetti per sventolare anche sulla popolare piattaforma social da 2 miliardi di utenti.
Per ora i compagni della Fiom Torino, i primi metalmeccanici a confrontarsi con Tik Tok,
si devono accontentare di un pubblico più modesto, appena una ventina
di follower, e tre video confezionati su temi cari al sindacato.
«Se vogliamo parlare ai precari dobbiamo rivolgerci ai giovani, le vittime di un lavoro sempre più povere e instabile. Quindi proviamo a farlo nei luoghi, fisici o digitali, che loro frequentano», spiega Edi Lazzi, segretario Fiom di Torino. Il sindacato delle tute blu torinese conta circa 10 mila iscritti, gli under 30 sono appena il 10%. «Non siamo influencer né esperti di comunicazione. I nostri video andranno sicuramente migliorati, ma il nostro messaggio è genuino e speriamo giunga a destinazione».
pc 7 ottobre - Il Governo Meloni scatena la campagna omofoba dall'alto e dal basso - Solidarietà e mobilitazione
Bruciato il portone di un’abitazione a San Damiano d’Asti
San Damiano d’Asti – Ignoti questa notte intorno alle 2.00 hanno dato fuoco ad un portone a San Damiano d’Asti. Potrebbe trattarsi di un deprecabile gesto di vandalismo non fosse che in quella casa abitano Emanuela e Linda, due donne che sono state vittime di attacchi omofobi (per i quali c’è un processo in corso) e per questo erano state costrette a trasferirsi da Baldichieri a San Damiano.
Nella nuova abitazione non c’erano stati problemi fino a questa notte. Ora gli inquirenti dovranno capire i responsabili del nuovo gesto intimidatorio, arrivato a pochi giorni dalla nuova udienza. Linda era stata intervistata da Quotidiano Piemontese proprio a proposito del libro che parla della sua storia.
pc 7 ottobre - La campagna fascio/razzista/imperialista del governo Meloni/Salvini attiva i gruppi fascio/razzisti a loro servizio
Contrastarla in tutte le forme e appoggiare ogni iniziativa su tutti i campi
CASALE – «Nelle scorse ore – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del Prc per il Piemonte e la Valle d’Aosta – a Casale Monferrato sono stati affissi manifesti di CasaPound inneggianti al blocco navale immediato contro l’arrivo dei migranti. Il sostanziale invito alla coerenza è indirizzato alla presidentessa del consiglio (Giorgia Meloni ndr), che per anni lo aveva proposto. Si tratta di una misura contraria alla legislazione vigente e oscena dal punto di vista umano. Come è facile vedere la rincorsa a destra non ha termine e le espressioni più brutali di neofascismo non temono certo di riferirsi alle persone migranti come carne da cannoniere».
Prosegue Deambrogio: «Credo che ormai da tempo non sia più tollerabile la presenza organizzata di gruppi come CasaPound sul nostro territorio. È infatti del tutto evidente che essi si pongono in patente contrasto con i principi della Costituzione repubblicana: semplicemente essi vanno sciolti a norma di legge».
pc 7 ottobre - Massima solidarietà alla giudice di Catania - Lurida campagna Salvini/Lega/governo - Da Controinformazione rossoperaia del 6/10
Esprimiamo innanzitutto la massima solidarietà alla magistrata Apostolico di Catania che ha giustamente e legalmente messo in discussione un aspetto delle nuove leggi anti immigrati approvate dal governo, che punta a rinchiudere nei CPR, e perfino per 18 mesi, - a meno che non paghino il "pizzo" di 5mila euro - i migranti che non hanno commesso alcun reato e che approdano sulle nostre coste per effetto della situazione nei paesi oppressi dall'imperialismo, caratterizzata da guerra, miseria e condizioni invivibili.
Noi siamo per l'accoglienza, per la solidarietà, per il diritto d'asilo, per la libertà di circolazione e siamo contro tutte le misure approvate dal governo. Queste misure sono in larga parte anche in violazione di diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Riteniamo che il decreto approvato dal governo debba essere contestato in tutte le sedi e che occorre esprimere il massimo appoggio a quei magistrati che, applicando la Costituzione e le incongruenze anche tecniche del decreto, lo fermano.
La campagna scatenata da Salvini e dal suo governo, dai suoi organi di stampa contro la magistrata è
pc 7 ottobre - La strage di Mestre: la cruda realtà… - Un contributo
… sotto le bugie della demagogia di Stato.
Ripreso da «Il pungolo rosso».
Il destino, il caso, l’apocalisse, il finto cordoglio di circostanza del sindaco di Venezia, di Meloni, Zaia, von der Leyen, Macron, basta così non ne possiamo più, la benedizione delle salme da parte del patriarca, tre giorni di lutto (**) …
E poi “ma come siamo stati bravi, ma come sono stati veloci ed efficienti i soccorsi”, il Veneto, quando dici il Veneto, etc. In realtà sono arrivate molto prima le volanti della polizia che le ambulanze e i vigili del fuoco; e i primi tra tutti a buttarsi tra le fiamme a mani nude per salvare i feriti sono stati, guarda te, due operai della vicina Fincantieri, Boubacar Tourè e Godstime Erheneden, mentre da sopra gli italianuzzi di passaggio filmavano la scena forte…
Ma la questione più importante – perché è successa questa strage? – resta avvolta nel “mistero”, bisogna stare molto attenti a non urtare certi interessi. “I misteri della strage” titola Il Gazzettino. Che, però, è comunque costretto a fornire due importanti indizi di colpevolezza che vanno entrambi in direzione delle istituzioni che ora si congratulano freneticamente con sé stesse.
Il primo è sul guardrail “forte come un panetto di burro” (“non era una barriera, era una ringhiera”),
pc 7 ottobre - Tragedia di Mestre - I veri eroi
Nella recente grave tragedia di Mestre vogliamo ricordare l'eroismo vero di due immigrati, operai della Fincantieri, Boubacar Tourè e Godstime Erheneden, che si sono buttati nel pullman in fiamme e hanno salvato vite umane, dimostrando come i migranti siano nella maggior parte dei casi, e per la vita che hanno attraversato, un esempio anche di valore etico, umano che dovrebbe valere per tutti i lavoratori e per tutti i cittadini che hanno a cuore effettivamente la vita umana.
Qualche giornale ha sottolineato l'infamia di questo governo, di Meloni e Salvini, che non hanno trovato neanche una parola per salutare l'eroismo espresso da questi due operai.
Da Il Fatto quotidiano - "Quando hanno sentito il rumore dello schianto e hanno capito che un autobus era caduto dal cavalcavia, non ci hanno pensato un attimo. Sono usciti di casa e si sono precipitati dove le fiamme stavano impedendo ai passeggeri ancora vivi di mettersi in salvo. Sono entrati nel pullman e hanno tirato fuori almeno cinque persone, tra cui una bambina di due anni...
Godstime Erheneden, 30 anni, nigeriano, è da sette anni in Italia. Boubacar Tourè, 27 anni, del Gambia, è arrivato dieci anni fa. Condividono un alloggio messo a disposizione dall’azienda... Stavano cucinando quando il boato si è udito fortissimo. Godstime: “Mi sono affacciato alla finestra e ho visto le fiamme. Da lì sono riuscito a capire che si trattava di un autobus. Buba stava preparando la cena, gli ho detto: ‘Guarda che è caduto un autobus’. Così siamo scesi in strada”. In pochi passi sono arrivati
pc 7 ottobre - TU su fondi alle scuole per viaggi alle foibe - Un breve commento sulla votazione
BISOGNA AVERE IL CORAGGIO DELLE PROPRIE AZIONI
“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare” è un passo famoso dei Promessi Sposi, l’opera sicuramente più conosciuta dello scrittore Alessandro Manzoni: si tratta di ciò che Don Abbondio confessa, davanti al cardinale Federico Borromeo, quando gli viene chiesto perché non si oppone attivamente alle malefatte dei bravi di Don Rodrigo.
Sono passati circa due secoli dalla stampa del volume – che tratta del periodo storico del 1600, ma con l’intento di descrivere la situazione del diciannovesimo secolo senza incorrere negli strali dei potenti del momento – ed è sempre di estrema attualità: basta modificare i nomi dei protagonisti, sostituendo quelli originali con alcuni attuali politicanti italiani.
Ultimo esempio, in ordine di tempo, è quanto accaduto al Senato della Repubblica martedì tre ottobre,
venerdì 6 ottobre 2023
giovedì 5 ottobre 2023
pc 5 ottobre - Migranti, razzismo e decreto flussi: dal 2 dicembre “click day” per l’ingresso di 136mila lavoratrici e lavoratori… manodopera a basso costo per i padroni
Mentre il governo della fascista Meloni sparge veleno a piene mani contro i migranti, i padroni, senza alzare tanti polveroni, in questi anni hanno fatto pressione per avere manodopera a buon mercato da aggiungere a quella che già nel nostro paese riceve un salario da fame e tenere ben vivo l’indispensabile “esercito industriale di riserva”. È un fatto “normale” nel sistema di sfruttamento capitalistico, ma l’ideologica razzista e fascista, da un lato, e la necessità della concorrenza elettorale dall’altro, fanno muovere la Meloni in “uno scenario di odio contro i migranti, odio sparso a piene mani che vede tutto dal punto di vista dell'ordine pubblico, con una propaganda continua oggettivamente di criminalizzazione dei migranti e disinformazione sui numeri e le leggi vigenti e diritti di fatto calpestati, diritti previsti dalle convenzioni internazionali, dalla stessa Onu … diritti previsti dalla costituzione italiana… “ e che cerca di coinvolgere “in questa azione, questa sì criminale, diversi paesi cercando di scaricare anche le spese e aumentando il numero dei paesi coinvolti nella caccia all’immigrato… che è l’ossessione del governo, non passa giorno che non se ne occupi… un’ossessione che è giocata
pc 5 ottobre - Salario minimo: il Cnel di Brunetta dice NO, quello che voleva il governo della fascista Meloni… verso lo sciopero generale del 20 ottobre
Era chiaro che aver dato il compito a Brunetta, posteggiato al Cnel, di esaminare la questione del salario minimo, voleva dire confermare il NO del governo e dei padroni (vedi le posizioni di Bonomi, capo della Confindustria) all’applicazione di una legge che fissi appunto il salario minimo.
Il documento è stato approvato in Commissione informazione
con il solo no della Cgil e l’astensione della Uil, che di fatto come la Cisl,
ha la stessa posizione del governo.
Con questo documento a sostegno della sua propaganda,
quindi, il governo, avrà ulteriormente mano e via libera per bocciare qualsiasi
proposta verrà presentata in Parlamento, cosa che dovrebbe avvenire il 17
ottobre prossimo.
Non possono bastare quindi le raccolte firme, le petizioni
di ogni tipo e nemmeno le recentissime sentenze di tribunale… che possono servire
solo a sostenere la lotta contro i padroni e il governo!
La rivendicazione di un salario minimo per legge è tra i
punti dello sciopero del 20 ottobre prossimo indetto dai sindacati di base.
Sul salario minimo abbiamo espresso in più occasioni la nostra
posizione:
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/08/ma-cose-il-salario-marx-spiega-che-il.html
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/09/pc-2-settembre-salario-minimo.html#more
mercoledì 4 ottobre 2023
pc 4 ottobre - Dal governo Meloni/Nordio provvedimenti a tutela degli sbirri torturatori e violenti. La tortura di Stato di San Gimignano da Controinformazione rossoperaia - n.46
Il governo vuole intervenire sull'art. 613 bis del codice penale (reato di tortura) e "sui reati contro i pubblici ufficiali per mettere in sicurezza le forze dell’ordine”
Nelle carceri si consuma quotidianamente l’ingiustizia, la violenza dei vigliacchi in divisa che sono forti con i deboli e deboli con i forti, l’orrore disumano di un inferno che colpisce i proletari e gli immigrati in particolare perché i ricchi e potenti o non entrano neppure nelle galere o nelle galere godono di privilegi.
Nelle società divise in classi sociali la classe che ha il potere dà la sua impronta e in questo sistema dove domina la borghesia capitalista e il suo Stato è tutto repressione, negazione di bisogni e di diritti e nelle galere annienta le persone, deve scaricare la sua violenza sui deboli per piegarli all’obbedienza e alla sottomissione.
I lavoratori e le loro organizzazioni sindacali e politiche non si devono fare complici, fare finta di non vedere e sentire, ma sostenere denunce che vengono dalle carceri, farle conoscere, appoggiare le inchieste perché vadano fino alla condanna degli aguzzini fascisti in divisa responsabili di violenze e torture nei confronti dei proletari nelle galere.
Il 31 agosto erano 58.428 le persone in carcere. Un anno fa erano 55.637. Quasi 3.000 persone in più in 12 mesi. Che significa meno spazi, meno opportunità, più tensione. Nel frattempo si parla di nuove carceri, invece di lavorare per incentivare misure alternative. Questa è in particolare la linea che persegue questo governo, il governo Meloni/Nordio/Piantedosi.
Al riparo, dentro le mura delle carceri, lo Stato pratica la tortura. Un processo di questi giorni lo ha fatto venire fuori ancora una volta.
“Tortura di Stato” nel carcere di San Gimignano per cui c’è stata una sentenza con la quale il
pc 4 ottobre - Poliziotti indagati a Piacenza. Una fogna di violenza/soprusi/torture/arroganza che già nel 2020 doveva essere chiusa
9 poliziotti indagati a Piacenza, accusati a vario titolo di calunnia, arresti illegali, verbali falsi e false dichiarazioni all'autorità giudiziaria
Terremoto alla questura di Piacenza. Otto poliziotti sono indagati con le accuse di arresto illegale, calunnia e falso in atto pubblico. A un nono agente si contestano invece false dichiarazioni all’autorità giudiziaria. A supportare le accuse ci sarebbero delle intercettazioni.
Poliziotti indagati
Lunedì 2 ottobre il quotidiano locale Libertà ha svelato un’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla sostituto procuratrice Daniela Di Girolamo, riguardante episodi tra gennaio e luglio
pc 4 ottobre - Povera Sanità, i soldi sono finiti. L'allarme della fondazione Gimbe
La conferma che il governo fascio/negazionista vuole una sanità per ricchi e se ne fotte di lavoratori, donne, migranti e proletari.
Salute a rischio, la fondazione Gimbe: «Il rapporto spesa sanitaria-Pil destinato a scendere». I 3 miliardi sul piatto sarebbero quasi tutti assorbiti dal rinnovo dei contratti
Paolo Russo
ROMA. Quando Giorgia Meloni ha detto che la sanità è una priorità ma i margini economici sono limitati, Orazio Schillaci ha cominciato a guardare con un po’ più di apprensione il prossimo faccia a faccia con il titolare dell’Economia Giorgetti, che fino a qualche giorno fa gli aveva lasciato capire che si sarebbe potuta anche superare l’asticella dei 3 miliardi da mettere in più sul piatto della sanità.
Il ministro della Salute sa bene che senza risorse aggiuntive si rischia il tracollo, predetto ieri dalla fondazione Gimbe a suon di numeri. Che in larga parte sono poi quelli della Nadef, dove nella tabella a legislazione invariata, ossia senza un qualche intervento della manovra a integrazione delle risorse, il rapporto spesa sanitaria pubblica- Pil è destinato a scendere dal 6,6 al 6,2% nel prossimo anno. Considerando che ogni decimale di Pil vale 2 miliardi è come perdersene per strada qualcosa come 8. E
martedì 3 ottobre 2023
pc 3 ottobre - Ex ILVA GENOVA IN SCIOPERO: PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E DIRE BASTA ALLA CASSA INTEGRAZIONE
Acciaierie d’Italia, si ferma Genova: no alla cassa, sì a lavoro e sicurezza
EX ILVA. Sciopero e corteo a Cornigliano. Intanto alle cokerie di Taranto ustionato un vigile del fuoco e Morselli sfotte: è un ottimo momento
Dopo lo sciopero a Taranto di venerdì, ieri si sono fermati
i lavoratori ex Ilva di Genova. Ottima riuscita per il corteo che dallo
stabilimento di Cornigliano si è mosso, come da tradizione, per le vie del
Ponente. Nelle stesse ore in cui i lavoratori di Ansaldo Energia erano in
assemblea per difendere il lavoro, la rabbia operaia per l’immobilismo dei
vertici di Acciaierie d’Italia è stata forte.
«Meglio la lotta disperata che vivere una disperazione senza
lotta», recitava lo striscione fatto dai lavoratori ex Ilva, dopo una riunione
davanti alle portinerie.
La parola d’ordine dello sciopero è stata “Basta cassa”, scritta a grandi caratteri su uno striscione a bordo di un mezzo portato fuori dalla fabbrica. A Genova c’è preoccupazione per il mancato rilancio. «Lo sciopero è per chiamare in causa il governo ed esigere chiarezza sulla trattativa in corso tra socio
pc 3 ottobre - Meloni a Torino: “Non sei benvenuta”! E la polizia si scatena contro i manifestanti con diverse cariche
da repubblica Torino
Spintoni e scudi. Lanci di uova e negozi che abbassano repentinamente
le saracinesche. Arrivano anche le manganellate. Tensione altissima a Torino,
tra la polizia e il corteo degli studenti che questa mattina ha accolto
l’arrivo del premier Giorgia Meloni in città. Alla fine della manifestazione si
contano una decina di feriti tra i manifestanti, quattro tra gli agenti del
reparto mobile. La Digos di Torino individua 60 persone, tra loro numerosi
aderenti al centro sociale Askatasuna, ritenuti responsabili di aver coordinato
alcuni momenti degli scontri. Reati ipotizzati: resistenza e lesioni a pubblico
ufficiale, lancio di oggetti pericolosi e manifestazione non autorizzata.
I primi momenti di frizione tra polizia e manifestanti sono stati poco dopo l’inizio della manifestazione , in via principe Amedeo di Savoia. I manifestanti, circa 300, che alle 9.30 si erano radunati di fronte a
pc 3 ottobre - Strage operaia di Brandizzo: la rassegnazione è per i padroni, i proletari hanno bisogno di rovesciare questo sistema di sfruttamento che genera le morti sul lavoro (da Controinformazione rossoperaia n.47)
Morire travolti a160 km orari, non è una fatalità.
Per questa Controinformazione Rossoperaia, prendiamo spunto dai funerali che in questi giorni si sono potuti celebrare per i cinque operai uccisi alla stazione ferroviaria di Brandizzo la notte del 31 agosto, quando vennero comandati sui binari, senza autorizzazione per l’interruzione dei treni, dal responsabile RFI immortalato nel video di Kevin, che diceva ‘attenzione, se dico treno, spostatevi di lato’ e della stampa che se ne è occupata.
Per Giuseppe Aversa, il funerale è stato giovedì 28 settembre a Chivasso. Sempre il 28 si sono tenute la cerimonie per Giuseppe Saverio Lombardo, e per Michael Zanera a Vercelli. Venerdì 29 a Brandizzo c’è stato il funerali di Giuseppe Sorvillo ed il giorno dopo, ancora a Vercelli per Kevin Laganà.
Niente funerali di Stato, semplici funerali di lavoratori uccisi dal profitto. Cerimonie molto partecipate, centinaia e centinaia di persone, sabato erano almeno in mille per Kevin, che nella cronaca vengono raccontate attraverso il lutto cittadino e regionale, e come è naturale che sia, per il forte dolore dei parenti e degli amici, per la commozione della massa dei presenti. Ma nella maggioranza dei casi, il cordoglio viene usato come
pc 3 ottobre - Electrolux: operaia si infortuna e viene multata, lavoratori in sciopero bloccano la produzione
Per i padroni sfruttatori la vita delle operaie e degli operai non deve contare nulla se non per il profitto... dalle battaglie immediate occorre avanzare nella lotta più generale contro l'intero sistema sociale dei padroni che le operaie e gli operai devono impugnare [dal blog femminismorivoluzionario]
Electrolux, multa a un'operaia infortunata: lavoratori in sciopero bloccano la produzione
Lunedì 2 ottobre la mobilitazione nello stabilimento di Susegana: cortei interni e negli uffici della direzione, reparti produttivi fermi. Momenti di tensione tra operai e vertici aziendali
Dopo la multa e i soldi tolti dalla busta paga a un'operaia infortunata, lunedì 2 ottobre allo stabilimento Electrolux di Susegana è arrivata la dura reazione dei lavoratori guidati dalle rappresentanze sindacali di Fim, Fiom e Uilm.
L'incidente sul lavoro risale allo scorso 22 agosto quando, a causa di una manovra errata, l'operaia era rimasta con il piede destro incastrato nel transpallet che stava manovrandro all'interno dell'area tecnologica "Genesi", rimediando una prognosi di 30 giorni. Lo sciopero generale di oggi, lunedì 2 ottobre, a sostegno della lavoratrice sanzionata, ha causato il blocco della produzione con cortei interni e negli uffici della direzione, come si può vedere nelle immagini del video. Proprio durante i cortei degli operai è stato registrato qualche momento di tensione quando i lavoratori in sciopero hanno incrociato i rappresentanti aziendali nei reparti produttivi. Allo sciopero hanno aderito anche parti della linea di comando dello stabilimento di Susegana.
https://www.trevisotoday.it/attualita/sciopero-electrolux-susegana-2-ottobre-2023.html
pc 3 ottobre - Iniziativa a Milano per la libertà di Khaled, report dei compagni di proletari comunisti
Ieri, 2 ottobre, in unità/continuità con i sit-in davanti alle sedi RAI ed emittenti televisive che si sono tenute in diverse città sabato scorso in risposta all’appello del Comitato free Khaled, si è tenuto a Milano un presidio davanti la sede RAI. Iniziativa in unità/continuità perché nel frattempo, all’indomani delle tante manifestazioni, Khaled è stato scarcerato “sotto condizioni” dallo Stato nazisionista di Israele. Scarcerato, ma non libero. Positivo perché comunque migliorano le condizioni di restrizione della libertà di Khaled. Quindi importante che si sia potuti intervenire tempestivamente sull’evolversi degli eventi.
I sit-in sono stati indetti per denunciare la scarsa copertura mediatica del servizio pubblico televisivo sull’arresto di Khaled e le condizioni detentive a cui è sottoposto o l’informazione, sia per quanto riguarda la specifica vicenda di Khaled sia più in generale la “questione palestinese” non rispecchia la realtà concreta risultando nei fatti schierata con lo stato sionista, ma anche per denunciare il fatto che il governo italiano non si è attivato risolutamente per esigere l’immediata liberazione di Khaled che è anche cittadino italiano.
La richiesta che una delegazione venisse ricevuta dalla RAI non è stata accolta, nonostante le molteplici sollecitazioni dalla piazza.
Diverse le realtà politiche ed associazioni che hanno aderito, in diversi sono intervenuti denunciando i troppi e ininterrotti soprusi, in ormai 75 anni di occupazione, dei sionisti contro i palestinesi che in migliaia sono nelle carceri israeliane, compresi tanti adolescenti, sottoposti a tortura, senza alcuna garanzia e rispetto dei più elementari diritti.
In alcuni interventi si è fatto un timido parallellismo con le politiche del governo Meloni.
Come compagni di proletari comunisti di Milano abbiamo portato uno striscione che conteneva le parole d’ordine di indicazione sul necessario terreno di lotta, oggi, nello spirito dell’internazionalismo proletario e della solidarietà incondizionata al popolo palestinese e alla sua indomita resistenza che deve vederci impegnati nella lotta contro il nostro imperialismo, rappresentato dal governo Meloni
proletari comunisti Milano
pc 3 ottobre - Carcere e poliziotti per i giovani e per i migranti, mentre il governo Meloni/Nordio assicura l'impunità ai padroni criminali e assassini
Un altro passaggio politico dei servi fascisti al governo nei confronti dei padroni e del loro Stato che va contrastata.
La maggioranza di destra, con Italia viva e Azione, ha raggiunto un accordo sulla riforma della prescrizione.
Questa significa che non ci sarà giustizia per le stragi di Viareggio, Ponte Morandi, Brandizzo, come in precedenza non c'è stata per Bolzaneto, per la strage dell'Eternit.
La Commissione Giustizia della Camera ha votato come testo base la proposta del deputato forzista Pietro Pittalis che prevede il ritorno alla legge ex Cirielli del 2005, la legge ad personam del 2005 per aiutare Berlusconi in tribunale. La norma prevedeva la cancellazione del cosiddetto “reato continuato”: cioè una serie di condotte illecite unite in un unico disegno criminale. Così, ogni reato andrebbe
lunedì 2 ottobre 2023
pc 2 ottobre - Guerra: le truppe britanniche saranno dispiegate in Ucraina
Il nuovo Segretario alla Difesa del Regno Unito Grant Shapps ha rivelato che le truppe britanniche saranno dispiegate per la prima volta in Ucraina, riferisce The Telegraph. L'esercito addestrerà le Forze Armate di Zelensky sul terreno e la Marina potrebbe spostarsi nel Mar Nero
Gli ultimi avvenimenti stanno a dimostrare quello che avevamo detto nella Controinformazione rossoperaia n.45: "tutte le potenze imperialiste occidentali si apprestano a entrare direttamente in guerra, innanzitutto permettendo e organizzando l'utilizzo degli armamenti, degli armamenti più sofisticati e più avanzati, che permettono di attaccare direttamente il territorio russo con una presenza anche diretta di loro, truppe che finora è segreta, finora è travestita, avvolta dal discorso dei mercenari, ma che in realtà mostra, come sin dall'inizio, e sempre di più, i soldati dell'imperialismo occidentale partecipano attivamente a questa guerra".
pc 2 ottobre - Magneti Marelli chiude e licenzia 229 operai... presidio permanente in fabbrica
Dal 12 settembre gli operai della Magneti Marelli di
Crevalcore in provincia di Bologna sono in presidio permanente perché i padroni
hanno fatto sapere di voler chiudere la fabbrica.
“La multinazionale che in Italia ha 11 siti produttivi (e 14
sedi) e 7.300 lavoratori, vuole chiudere la fabbrica dove lavorano 229 persone,
impegnate nella produzione di collettori ad aspirazione per motori diesel e benzina,
corpi farfallati a attuatori.” ci ricorda il Sole 24 Ore.
Sindacati e politici che hanno chiesto il ritiro immediato della procedura di chiusura dello stabilimento si sono mossi per coinvolgere, come sempre, le istituzioni, ma “Il primo round istituzionale, in Regione
pc 2 ottobre - MENTRE IL CONSORZIO CISA QUERELA SLAI COBAS PER LE LOTTE E LE DENUNCE CONTRO LE DURE E PERICOLOSE CONDIZIONI DI LAVORO, NEI SUOI MAGAZZINI SI MUORE!
Un titolo di denuncia, quello del Corriere, che lascia intendere le condizioni di lavoro illegittime, illegali, pericolose che ci sono dietro le morti nei luoghi di lavoro, che si distingue questa volta, tra i numerosi giornali che hanno ripreso la morte del magazziniere, con la stessa medesima versione dell’investimento fatale e con i lamenti dei sindacati confederali aziendalisti, che esortano pietosamente i padroni a collaborare per la sicurezza. |
Una tragica dimostrazione, proprio alla vigilia della prima udienza, per la querela intentata dal Consorzio Cisa allo Slai Cobas, per un post del 2016 pubblicato nel blog del sindacato, parte della lunga lotta nei magazzini di Brignano, Calcinate e Basiano. Un articolo che per la denuncia delle condizioni di lavoro e di sfruttamento nei magazzini che contiene, viene indicato come offensivo per i dirigenti e le loro cooperative.
‘...ma se i padroni questa volta si sono offesi’, come cantava Pino Masi dopo la contestazione ai ricchi borghesi del capodanno 1969 in Versilia e la repressione che ne seguì, ‘loro che ci offendono e che ci uccidono per tutti gli altri dodici mesi; sarebbe meglio offenderli spesso, e non dare mai loro respiro, tutte le volte che lor signori capitano sotto il nostro tiro’.
Di seguito ripubblichiamo l’articolo incriminato, come lotta e denuncia delle condizioni di sicurezza nei magazzini e nei posti di lavoro, come nuova occasione per
domenica 1 ottobre 2023
pc 1 ottobre - Il fascio-sessista governo Meloni/Roccella del "Dio/Patria/Famiglia" , per cui le donne valgono solo se fanno figli, inserisce nella finanziaria la norma delle Assistenti materne
... Con una concezione ideologica per cui le donne devono essere inchiodate al ruolo riproduttivo e di cura funzionale alle esigenze di questa società capitalistica - Mfpr
pc 1 ottobre - Khaled El Qaisi è stato scarcerato ma "sotto condizioni"... dallo stato nazisionista di Israele
All'indomani delle decine manifestazioni di solidarietà in tutta Italia...
Israele scarcera “sotto condizioni” il ricercatore
italo-palestinese Khaled El Qaisi
di F. Q. |
1 OTTOBRE 2023
Khaled El Qaisi, il giovane italo palestinese, in prigione in Israele dal 31 agosto è stato scarcerato. Lo ha deciso un tribunale di Rishon le Tzion ma a condizione che per sette giorni resti a disposizione delle autorità e lasci il passaporto in consegna. A quanto si apprende andrà a Betlemme per i sette giorni. La notizia è confermata dalla moglie Francesca Antinucci, “per una settimana non può muoversi dai territori”. Secondo quanto riferito dall’agenzia Ansa, i sette giorni stabiliti dal Tribunale israeliano – che terminano l’8 ottobre – sono legati alle indagini sul suo conto ancora in corso da parte delle autorità inquirenti.
El Qaisi è stato arrestato lo scorso 31 agosto mentre
rientrava con moglie e figlio da una vacanza in Palestina. Al giovane, durante
la detenzione, è stato impedito di parlare con i familiari e con i propri
legali. Una situazione che ha provocato numerose proteste con la nascita di un
comitato per la scarcerazione del 23enne. El Qaisi, che studia all’Università
La Sapienza di Roma, non ha alcun tipo di precedente e
le autorità italiane non hanno mai detto di sapere le ragioni della detenzione.
Gli avvocati del ricercatore denunciano un totale spregio dei principi della
civiltà del diritto da parte di Israele.
pc 1 ottobre - SCUOLA = CASERMA? Un contributo: Voto di condotta, repressione, “educazione alla legalità”
Da alcuni giorni si discute del disegno di legge del governo, presentato il 18 settembre, sulla “revisione della disciplina in materia di valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti”.
di Maurizio Disoteo
Leggendo il testo si apprende che la finalità di tale DdL sarebbe quella di “ripristinare la cultura del rispetto, di affermare l’autorevolezza dei docenti (…) e di rimettere al centro il principio della responsabilità”. In tal senso si sono espressi gli esponenti del governo, primi tra tutti la Presidente del Consiglio Meloni e il ministro Valditara.
Tuttavia, DdL non è altro che un elenco di possibili sanzioni disciplinari a carico degli studenti responsabili, secondo i consigli di classe, di cattivo comportamento.
Sanzioni che, in caso si arrivi a decretare il cinque in condotta possono comportare la ripetizione
pc 20 ottobre - Appello urgente dei sindacati palestinesi oggi in sciopero generale
traduzione ufficiosa da perfezionare
APPELLO ALL’AZIONE
Israele pretende che 1.100.000 palestinesi evacuino la metà settentrionale di Gaza, sottoponendoli a continui bombardamenti. Questa mossa spietata fa parte del piano di Israele, con l’immancabile sostegno e partecipazione attiva di Stati Uniti e della maggior parte degli Stati europei, di massacri senza precedenti contro i 2.300.000 palestinesi che vivono in Gaza per ripulire etnicamente la regione. Da sabato, Israele bombarda Gaza indiscriminatamente e intensivamente e ha interrotto le forniture di carburante, energia elettrica, acqua, cibo e medicinali. Israele ha già ucciso più di 2.700 palestinesi, compresi 614 bambini, raso al suolo interi quartieri, cancellato intere famiglie e ferito più di 10.000 persone. Alcuni esperti di diritto internazionale lanciano l’allarme contro azioni genocide di Israele.
Altrove il governo di ultra-destra israeliano ha distribuito più di 10.000 fucili ai coloni estremisti nella Palestina del 1948 e nella Cisgiordania occupata, per fomentare la spirale di attacchi e pogrom contro i palestinesi. Le azioni, i massacri e la retorica di Israele ne rivelano l’intenzione di realizzare la seconda Nakba da tempo promessa, espellere quanti più palestinesi è possibile e creare un “nuovo Medio Oriente” in cui i palestinesi vivano definitivamente sottomessi.
La risposta degli Stati occidentali è di pieno e totale sostegno allo Stato di Israele, senza neppure un accenno di diritto internazionale. Ciò ha perpetuato l’impunità di Israele, dando carta bianca per la sua sfrenata guerra genocida. Oltre al sostegno diplomatico, gli Stati occidentali riforniscono Israele di armi e legittimano la produzione di armi da parte di aziende israeliane nei loro stessi territori.
pc 1 ottobre - L'imperialismo USA/NATO alimenta i venti di guerra in Kosovo. Si rafforza la presenza NATO di cui l'Italia detiene il comando ed è presente con i suoi militari
La Casa Bianca: “La situazione è preoccupante e destabilizzante”
30 Settembre 2023
Agenzia Nova
La Serbia sta spostando truppe e carri armati al confine con il Kosovo. La situazione in Kosovo è “preoccupante e destabilizzante” per tutta la regione dei Balcani occidentali. Lo ha detto il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, durante un briefing con la stampa.
“Negli ultimi mesi abbiamo visto un crescendo di tensioni e violenza in Kosovo, culminato con alcuni membri delle forze di pace della Nato che sono rimasti feriti e con il recente attacco a Banjska, nel Nord del Paese: non è stato un attacco casuale, ma coordinato e pianificato, e i responsabili devono