sabato 30 settembre 2023

pc 30 settembre - LO SCIOPERO DELL'AUTO NEGLI USA SI ESPANDE: ALTRI 7000 OPERAI SI AGGIUNGONO AI 18 MILA

 

Continua e si allarga ad altri 7000 operai lo storico sciopero iniziato il 15 settembre contro le tre grandi fabbriche di auto negli Stati Uniti! Ford, Stellantis e General Motors.

“lo United Auto Workers, il maggiore sindacato delle tute blu, annuncia l’allargamento dell’agitazione ad altri settemila operai, che si aggiungono ai diciottomila che si sono fermati in tutto il Paese nelle ultime due settimane … è la prima volta in 88 anni di storia che lo United Auto Workers ha proclamato uno sciopero che ha coinvolto nello stesso momento le Big Three di Detroit.”

“…il sindacato non è disposto a passi indietro dalle proprie rivendicazioni – tra cui aumento salariale di circa il 40% in quattro anni e riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 40 a 32 ore – rafforzato dall’arrivo in settimana del presidente Joe Biden ai picchetti a Detroit, confermando il sostegno agli operai.”

Il sindacato sta anche cercando aggiustamenti sul costo della vita che spingerebbero i salari più in alto

pc 30 settembre - Il decreto del governo che chiede il pizzo contro i migranti è illegittimo: il tribunale di Catania libera tre migranti

La prima e immediata risposta all’ultimo decreto del governo della fascista Meloni contro i migranti, quello espulsioni più rapide, dell’aumento dei centri di reclusione, almeno uno per ogni regione! e che contiene la richiesta del “pizzo” da circa 5000 euro per non essere rinchiusi nei centri, è stata data con la decisione dei giudici di Catania di liberare tre migranti ritenendo illegittimo il decreto.

Per il governo assassino di migranti la decisione dei giudici sarebbe politica e ideologica!!!

Ideologica, nel senso dell’ideologia fascista che permea tutto il governo, è stata la decisione di emettere questo ennesimo decreto contro i migranti. E decisione politica perché spargendo l’humus nero nel paese mira alla concorrenza politica per ottenere voti.

Lottare contro questo governo a tutto campo è urgente e necessario…

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Redazione ANSA

Pozzallo, giudici liberano tre migranti: 'Misure del governo illegittime'. Scontro con il governo

Dal Tribunale di Catania dubbi su procedure trattenimento e cauzione

ROMA, 30 settembre 2023

La struttura realizzata sulla 'collina ' di Pozzallo

Il giudice di Catania non ha convalidato il provvedimento di trattenimento per tre migranti del centro di Pozzallo.

Per un quarto il provvedimento non è stato esaminato perché il richiedente asilo avrebbe rinunciato alla domanda. Lo dice l'avvocato Salvo Vitale, difensore di due dei 4 migranti, che lavora col centro Astaldi di Catania. 

Contro la decisione del Tribunale il Viminale farà ricorso.

 FdI, decisione tribunale Catania 'politica e ideologica'

"Il tribunale di Catania, non convalidando il trattenimento dei quattro tunisini soggetti alle nuove

pc 30 settembre - Sui funerali degli operai della strage di Brandizzo emerge la necessità di ribaltare questo sistema

Riproponiamo questa intervista che contiene elementi utili e da ribaltare perchè la sicurezza per i lavoratori si può affermare solo con una rivoluzione politico sociale. La strada della Rete nazionale per la sicurezza

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Elvira Calderone, si è recata a Brandizzo... e poi taglia le ore di formazione della sicurezza

Strage di operai nell'incidente ferroviario di Brandizzo, Revelli: "Il lavoro è indifeso"

La tragedia nel torinese, costata la vita a cinque lavoratori, travolti da un treno mentre sostituivano dei binari, è una diretta conseguenza dell'ultima evoluzione del capitalismo, mentre i politici "vivono su un altro pianeta" e i sindacati "si sono appiattiti sulle posizioni di governo". Intervista al sociologo Marco Revelli

Marco Revelli, sociologo, politologo ed ex docente dell’università del Piemonte orientale, non ha più parole per commentare e deprecare quelle che definisce “morti di lavoro” e non “sul lavoro”. "Perché – dice – troppo spesso conta più il prodotto che il produttore”. L’incidente ferroviario a Brandizzo (Torino) – costato la vita a cinque operai travolti da un treno mentre sostituivano alcuni binari – è solo l’ultimo episodio.

Da inizio 2023 le vittime sono già 450. “Un'ecatombe ininterrotta”, dice Revelli, individuandone la

pc 30 settembre - La finanziaria del governo Meloni-Giorgetti, per i problemi delle masse e dei lavoratori solo propaganda...

Prima di entrare nel merito dei vari punti particolari, riproponiamo un articolo delle settimane scorse che da un quadro generale da cui partire

La manovra del governo dei peggiori
coniarerivolta / 2 settimane ago

Tra pochi giorni il Governo Meloni renderà pubblica la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, la cosiddetta NADEF, un importante documento di contabilità pubblica che definisce il perimetro finanziario della legge di Bilancio. Con la NADEF, il Governo mette nero su bianco quanto spenderà e quante tasse imporrà nel nuovo anno, andando così a definire il deficit pubblico (la differenza tra uscite ed entrate dello Stato) e l’effetto della manovra sul debito pubblico accumulato negli anni.

La NADEF ha dunque un significato eminentemente politico che può essere analizzato da due diversi punti di vista, uno interno all’Italia ed uno più ampio. Da un lato, quelle cifre riflettono le scelte di un Governo circa i settori sociali da sostenere con la forza della spesa pubblica, incidendo così sui rapporti di forza interni alla società italiana. D’altro canto, queste scelte non sono prese in autonomia dal Governo italiano, ma si inseriscono nella cornice dell’Unione europea – che impone previsi vincoli proprio alla spesa pubblica, il cosiddetto Patto di stabilità – e nel contesto globale, che vede il nostro Paese interconnesso con i mercati finanziari e commerciali di tutto il mondo; sotto

venerdì 29 settembre 2023

pc 29 settembre - MOBILITAZIONE A MILANO PER LA LIBERTA' DI KHALED. Adesione/diffusione e invito a partecipare - proletari comunisti Milano

L'appello condiviso di tutte le realtà che partecipano alle mobilitazioni:

Da ormai un mese Khaled El Qaisi si trova nelle carceri israeliane senza un’accusa e senza che vi siano le minime condizioni per un giusto processo, in violazione del diritto internazionale.

I media, e in particolare la Rai, che dovrebbe fornire un servizio pubblico, tacciono. Non solo

pc 29 settembre - Approda in Sicilia la Ginnastica Dinamica Militare - Un contributo

Avanza l'irregimentazione degli studenti da parte del governo fascio/imperialista al servizio della guerra imperialista

di Antonio Mazzeo

Mercoledì 4 ottobre a partire dalle ore 20 presso la Palestra dell’Istituto Comprensivo “Galileo Galilei”di Acireale, sarà presentato il Corso con lezione pratica della Ginnastica Dinamico Militare Italiana (GDMI), la “metodologia sportiva” mutuata dagli addestramenti dei corpi d’élite delle forze armate che in meno di dieci anni ha conquistato l’attenzione di migliaia di ragazze e ragazzi. Riconosciuta ufficialmente come sport dal Coni (attraverso il C.S.I. – Centro Sportivo Italiano) la GDMI è praticata in oltre 300 strutture, spesso palestre scolastiche concesse in cambio di agevolazioni tariffarie per gli studenti che si iscrivono ai corsi.

“La Ginnastica Dinamica Militare è un allenamento efficace, che può essere utilizzato per migliorare la forza, la flessibilità, la resistenza e la coordinazione”, annunciano i promotori dell’evento “a numero chiuso” di Acireale, il primo mai svolto in Sicilia. “Gli esercizi completamente a corpo libero, adatti a

pc 29 settembre - Verso la giornata di lotta nazionale del 21 ottobre contro la guerra inter-imperialista

Partecipiamo all'assemblea pubblica di domani a Brescia, che speriamo sia partecipata, per la manifestazione alla base di Ghedi, portando all'attenzione dei compagni e per il dibattito l'attualità dell'opuscolo di proletari comunisti scritto utilizzando il testo di Lenin "Il socialismo e la guerra" per la lotta contro il proprio governo imperialista.

pc 29 settembre - Sciopero all'ex Ilva - Una corrispondenza operaia - Dal blog tarantocontro

 


In Acciaierie d’Italia si torna finalmente a scioperare e lo si fa per l’esattezza nel giorno dello Steel Commitment 2023, un meeting promosso dall’azienda con i clienti, ed all’indomani dell’incontro tra i vertici delle rappresentanze dei lavoratori e i ministri, ma più che altro mostri, Urso, Fitto e Calderone coadiuvati dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano; incontro che, va da sé, si è risolto in un nulla di fatto. 

Lo sciopero indetto unitariamente dai sindacati confederali di Fim-Fiom-Uilm, ha visto una molto più che buona partecipazione dei dipendenti di Acciaierie d’Italia, delle imprese appaltatrici (i cui lavoratori sono più incazzati che mai) e dei lavoratori rimasti in quel limbo che è Ilva in AS, che si sono posti a presidio delle rispettive portinerie d’appartenenza sin dalle 7 di questa mattina.

Una forte presenza si è vista soprattutto alla portineria imprese dove, come già detto, i lavoratori sono allo stremo a causa delle condizioni massacranti alle quali sono sottoposti nei posti di lavoro dove non c’è neanche il benché minimo rispetto delle più basilari regole sulla sicurezza e, oltre al danno la beffa, il pagamento degli stipendi viene molto spesso rinviato. Anche la portineria A si trovava ben presidiata ed è proprio lì che si è visto nascere un piccolo focolaio di discussione tra i presenti e le forze dell’ordine.

Ma partiamo dal principio. In maniera dichiaratamente provocatoria l’azienda ha programmato l’ingresso degli ospiti esattamente da quel varco dove gli scioperanti erano presenti, nel momento in cui le auto iniziavano ad arrivare ininterrottamente un delegato della Uilm si è piazzato per terra per evitare che ne entrassero di ulteriori ed ha invitato tutti i presenti a fare ugualmente.

Dal canto nostro non possiamo che lodare questa iniziativa, a maggior ragione se si prende in considerazione il fatto che molti dei presenti sino a poco prima erano andati via perché era stato chiesto loro di presidiare il varco ovest che era rimasto scoperto sino a quel momento, e perciò il numero complessivo dei manifestanti si era considerevolmente ridotto.

La polizia non era chiaramente proprio d’accordo con questa presa di posizione, ed è soltanto successivamente al blocco improvvisato che i rappresentati delle forze dell’ordine hanno cercato di venire a patti con gli operai nel frattempo messisi al rafforzamento dello stesso. 

Un piccolo episodio durante il diverbio ha messo in luce la natura non di classe di un sindacato come la

pc 29 settembre - La Germania aumenta il proprio arsenale militare e compra il sistema anti-missile israeliano per 3,5 miliardi di dollari in funzione "anti russa"

 

Stretta di mano tra i ministri della guerra tedesco e israeliano

È una corsa alle armi, in generale, e a quelle israeliane in particolare, come si legge in un articolo del Manifesto di oggi; armi considerate “affidabili” visto che sono “testate sul terreno, nel grande laboratorio che è quel pezzo di Medio Oriente ostile Libano, Siria, Gaza, Iran. Arrow-3, nello specifico, è il sistema di intercettazione di missili convenzionali e non convenzionali più avanzato dell’industria israeliana (e statunitense, in collaborazione con Boeing), capace di colpire fino a 200 km di altezza, fuori dall’atmosfera terrestre.”

“Lo spiegava bene ad al-Monitor una fonte anonima della difesa israeliana, pochi mesi fa: «Non riusciamo a far fronte a tutte le visite, gli incontri, le richieste» di delegazioni straniere che accorrono

pc 29 settembre - Ancora morti ed incidenti gravi nei luoghi di lavoro solo in questi ultimi due giorni

Dopo la strage di Brandizzo nessun provvedimento a difesa della vita degli operai sul lavoro, anzi il governo taglia le ore di formazione nella bozza di accordo con le regioni e liberalizza gli appalti, nessuno sciopero generale dei confederali... e la guerra contro i lavoratori continua con morti, mutilati, folgorati, caduti dalle impalcature (leggi cronache di seguito). La precarietà, le leggi razziste, i salari di m*, l'impunità dei padroni, i governi che rappresentano i loro interessi... se non rovesciamo il sistema che genera questa guerra ai lavoratori con al centro il profitto dei padroni non ci potrà mai essere la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

Dall'Appello della Rete nazionale per la sicurezza e salute nei

luoghi di lavoro e nei territori:

"Agire nazionalmente e autorganizzarsi in una Rete nazionale è la risposta necessaria a fronteggiare questa guerra di classe non dichiarata che è nella stessa natura di questo sistema basato sul profitto dei padroni assassini, non abbiamo nessun’altra strada. Partire dai luoghi di lavoro con fermate, scioperi improvvisi, per riprendere nelle proprie mani la battaglia per la sicurezza nei luoghi di lavoro, unirsi alle associazioni dei famigliari, unire le Reti esistenti che si battono su questo, delegati, il movimento degli studenti, medici, intellettuali che ci vogliono mettere la faccia e il loro impegno su questo".  per contatti wa 3398911853

Mietitrebbia investe migrante mentre dorme in un campo e gli taglia una gamba. Altri quattro incidenti ieri.

Tragica vicenda nelle campagne mantovane. Gli altri infortuni sono avvenuti tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna

28 Settembre 2023 

Ancora incidenti e morti sul lavoro si sono verificati tra le giornate del 27 e 28 settembre 2023. Il più drammatico è stato quello avvenuto nella campagne della provincia di Mantova (Lombardia) dove un

giovedì 28 settembre 2023

pc 28 settembre - Attacco diritto aborto, in piazza in varie città - Mfpr a Milano

VERSO L'ASSEMBLEA DONNE/LAVORATRICI CHE SI TIENE IL 12 OTTOBRE ORE 17
Per questo governo fascista Meloni le donne pesano se fanno figli mentre si vuole avanzare nell'attacco ideologico/politico del diritto di aborto..
Iniziativa anche a Milano:



Da Radio Onda d`UrtoRadio

28 settembre, Giornata Internazionale per l’aborto libero, sicuro e gratuito: Non Una di Meno e altre realtà transfemministe si mobilitano in diverse città italiane per trasformare la ricorrenza in una giornata di lotta e rivendicazione.

A Brescia doppio appuntamento, con la parola d’ordine “Mio il corpo, mia la scelta!“: alle ore 18 presidio in piazza Loggia, da dove è partito il corteo che in serata ha attraversato le strade del centro città. A Milano invece ritrovo in Darsena alle 19.30 per una Marcia diretta a piazza Fontana. Obiettivo di queste e delle tante altre mobilitazioni: “denunciare la piaga dell’obiezione di coscienza” che impedisce a molte donne in Italia l’accesso all’aborto e per “ribadire la necessità di superare e quindi migliorare la 194, legge che dal 1978 regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza”.

pc 28 settembre - Presidio Milano: Cpr e provvedimenti anti-immigrati sono parte della politica di guerra del governo fascista Meloni contro proletari e lavoratori

Contro tutto questo non bastano i lamenti, ma serve passare dall'indignazione alla rabbia e organizzazione per lottare contro il governo e lo stato imperialista italiano che per la difesa dei profitti dei padroni alimenta guerra, razzismo, repressione 

Circa 200 partecipanti alla protesta organizzata a Milano per dire no al decreto immigrazione e chiedere la chiusura dei Cpr, una iniziativa che parte da una giusta esigenza di non restare in silenzio di fronte a questi fatti, come testimoniato anche dalla presenza di numerosi giovani, tra cui anche un gruppo di studenti del movimento di lotta delle tende, che sono scesi in piazza, non perchè direttamente legati o d'accordo con la linea istituzionale della rete No-cpr, ma spinti dalla necessità di dare una risposta, come emerso chiaramente dalla buona diffusione, accolta con interesse, della controinformazione rossoperaia in cui era contenuto un'articolo su Lampedusa sintetizzato dallo striscione molto fotografato, anche se oscurato nei report sui media degli organizzatori



E' proprio dalla risposta necessaria che serve mettere in campo che bisogna ripartire per rafforzarla e andare oltre la linea autoreferenziale e belante degli organizzatori che non solo non ha permesso interventi esterni, ma riducendo le varie denunce sulla condizione dei migranti nei Cpr e le modifiche alla legge del governo, non è andata oltre alla consegna di una lettera al Prefetto dopo aver simbolicamente imbrattato con mani rosse di vernice lavabile i loro stessi striscioni!!


Anche la proposta della rete NoCpr di una assemblea cittadina che unisca tutti gli antirazzisti e antifascisti il 21 ottobre a Milano, dimostra una politica inadeguata piccolo borghese fuori dalla realtà e quindi sbagliata che non vede questa battaglia parte della lotta contro la guerra imperialista, il nostro

pc 28 settembre - Ex ILVA Taranto - Inutile incontro sindacati-Governo - Piattaforma Operaia/sciopero del 20 ottobre - da Controinformazione rossoperaia 45

 

Abbiamo in diverse occasioni parlato dell'Ilva e prepariamo una campagna legata alla dichiarazione dello sciopero del 20 ottobre. Intanto, nella giornata di oggi (ieri, ndr) vi è un nuovo incontro a Roma richiesto con forza dai sindacati confederali. Ma si tratta dell'ultimo di una catena di incontri che non hanno portato alcun risultato per i lavoratori, anzi, hanno mostrato sempre più di come questo governo in particolare, in prosieguo con l'opera degli altri governi, ha una sola carta da giocare, che è quella di ulteriori fondi che arrivano ai padroni dell’Acciaieria e questi fondi vengono utilizzati da Acciaierie d’Italia/Acelor Mittal, non certo per l'ambientalizzazione né per il lavoro, né per tutelare il reddito dei lavoratori, ma bensì per rilanciarsi anche nell'immagine. 

Si tiene infatti il giorno dopo questo incontro un convegno promosso da Acciaierie d’Italia che ha invitato i “client” a Taranto proprio per illustrare come l'azienda stia lavorando per i profitti e per l'interesse generale, non certo dei lavoratori e delle popolazioni, ma del sistema dei padroni nel nostro paese e non solo del nostro paese. Per quel giorno è dichiarato uno sciopero di 24 ore delle organizzazioni sindacali, sciopero che se positivo è, è per essere il segno di una protesta sul modo come governo e padroni stanno affrontando il problema e di come Acciaierie Italia si auto-promuove, per mettere sotto accusa l'attuale Amministratore delegato dell'azienda che è la Morselli. 

Ma quello che manca anche a questo sciopero è una piattaforma operaia che possa realmente tutelare, nel contesto della crisi e della ristrutturazione dell'Ilva, il salario, il lavoro, le condizioni di lavoro e di sicurezza. E’ sulla Piattaforma operaia che punta essenzialmente l'azione dello Slai Cobas per il sindacato di classe, piattaforma da far vivere come proposta e mobilitazione in occasione dello sciopero del 20 ottobre.

pc 28 settembre - Le truppe imperialiste NATO/UE/Italia si apprestano all'intervento diretto in Ucraina/la presenza italiana nei paesi del fianco est e in Kosovo, nel nord Africa - Da Controinformazione rossoperaia 45

21 ottobre unità del fronte contro la guerra con il movimento solidale e di lotta con/verso i migranti 

La guerra in Ucraina continua con il suo carico di morti e di distruzione. L'elemento però centrale in questa fase è la crescente partecipazione della NATO e dei paesi NATO alla guerra stessa, non solo con il supporto militare che da tanto tempo tutti i paesi imperialisti, dagli Stati Uniti ai paesi europei, all’Italia, offrono all'Ucraina, all'Ucraina di Zelensky, all'Ucraina che celebra gli eroi nazisti, all’Ucraina che, in mano a Zelensky, è diventato oltre che un paese reazionario aspirante al nazismo - pieno di nazisti nelle forze armate e nel governo - una punta di lancia per trasformare l'invasione dell'imperialismo russo del paese in una controffensiva che ha come posta la Russia stessa, la Cina e quindi il conflitto mondiale.

Negli ultimi due giorni due fatti che mostrano come le cose vanno avanti molto al di là di quello che viene anche presentato quotidianamente da una stampa, da una televisione allineata agli interessi dell'imperialismo occidentale, dell'imperialismo USA, della NATO, nel nostro paese, agli interessi di un governo parte della NATO e strettamente legato, fiancheggiatore, oltre che alleato, in questa campagna degli Stati Uniti e della NATO.

In uno dei recenti attacchi della Russia, le forze armate hanno distrutto un carro armato Leopard in

pc 27 settembre - Leggi il blog femminismorivoluzionario - Verso l'Assemblea Donne/Lavoratrici del 12 ottobre - on line

   settembre 2023 (27)

martedì 26 settembre 2023

pc 26 settembre - Solidarietà, accoglienza, unità, lotta con i migranti

Massimo sostegno e partecipazione all'iniziativa di domani alla prefettura di  Milano 

pc 26 settembre - Cutro: senza fine il razzismo di questo governo che ora nega persino i ricongiungimenti famigliari dei superstiti della strage e che apre il Cpr a Crotone

il decreto del Governo cancella le promesse di Meloni


Nonostante le rassicurazioni all'indomani della strage, ai sopravvissuti rimasti in Calabria è stato accordato solo un permesso per casi speciali che non prevede la possibilità di far arrivare i loro parenti. 

I sopravvissuti alla strage di Steccato di Cutro, avvenuta lo scorso 25 febbraio, hanno deciso di rimanere in Calabria anche per testimoniare nel processo contro gli scafisti. Erano partiti in 180 dalle coste della Turchia, su quel barchino improbabile. Solo 81 sono sopravvissuti. Una cinquantina, però, hanno chiesto e ottenuto di essere trasferiti in Germania dopo pochi giorni. Gli altri sono ancora qui, affidati alle cure delle associazioni del territorio.

dopo aver registrato l’elenco dei parenti, le commissioni territoriali hanno accordato a queste persone la protezione per “casi speciali”, un particolare permesso di soggiorno che difficilmente verrà convertito in permesso di lavoro. E proprio il decreto Cutro, quello firmato dal governo dopo la strage, rende quel tipo di permesso non convertibile. Eppure questo è fondamentale per i ricongiungimenti.

Il Governo invece sta pensando di aprire i Cpr, fra cui uno proprio a Crotone. Molto probabilmente troverà sede nell’ex Cie che ha funzionato per anni ma che ora è una scatola chiusa.

 Solo a una feccia umana fascista e razzista poteva venire in mente di chiedere ai superstiti: “Eravate consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo?”

pc 26 settembre - Dove c'è guerra c'è Leonardo: i profitti dell'industria di morte aiutati dal goveno Meloni/Crosetto nel conflitto nel Nagorno-Karabakh......

....e che vanno avanti nonostante l'embargo

Industrie belliche e Ministero della Difesa italiani sono un tutt'uno, non è possibile lottare contro la guerra senza attaccare chi la guerra la fa e si gonfia i portafogli di profitti, senza rovesciare il governo della guerra Meloni! 

 startmag 25 Settembre 2023

Non solo Leonardo, ecco come l’Italia punta all’export in Azerbaigian

Si sta rafforzando la collaborazione commerciale fra Italia ed Azerbaigian anche alla luce del recente contratto per la fornitura del C-27J Spartan di Leonardo all'aeronautica azera. Tuttavia, il conflitto nel Nagorno-Karabakh solleva il dilemma dell'export miliare verso paesi belligeranti. 

Il conflitto tra Armenia e Azerbaigian nel Nagorno-Karabakh riaccende la questione dell’export militare per il governo italiano.

Si concentra sul ruolo dei fornitori esterni di armi e sui loro trasferimenti di armamenti e altro equipaggiamento militare ai due paesi coinvolti. E in questo scenario si inserisce anche il nostro paese.

L’Azerbaigian ha raggiunto un accordo per l’acquisto dell’aereo da trasporto militare C-27J di Leonardo, un raro accordo sulle armi con un paese occidentale che è nato dalla crescente cooperazione energetica tra Baku e Roma. Anticipato prima dal Sole 24 Ore, lo scorso 8 giugno è arrivata la conferma da parte del gruppo guidato Roberto Cingolani: “Leonardo ha firmato un contratto per il C-27J alla Forza Aerea dell’Azerbaijan”. Tuttavia, la nota della società di Piazza Monte Grappa non ha specificato il numero di aerei acquistati o il valore dell’accordo. Allo stesso tempo Leonardo ha dichiarato che la vendita è legata ai legami energetici più stretti tra l’Italia e l’Azerbaigian. L’Italia è emersa come il principale cliente energetico dell’Azerbaigian in Europa.

“Per l’Azerbaigian, un C-27J offre all’aeronautica azera nuove operazioni tattiche per il trasporto, la logistica e potenzialmente, a seconda della versione finale del C-27J acquistata, supporto a terra e opzioni EW”, aveva commentato a Breaking Defense Ryan Bohl, analista senior di Medio Oriente e Nord Africa presso Rane, aggiungendo che questo è un notevole passo avanti per le relazioni militari azero-occidentali, dato che l’Azerbaigian, è sottoposto a un embargo informale sulle armi che lo ha visto in gran parte isolato dagli acquisti militari in Occidente.

Nel 1992 infatti, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) ha chiesto agli stati membri di imporre un embargo sulle armi sia contro l’Armenia che contro l’Azerbaigian, durante la prima guerra tra le due parti. La richiesta di embargo resta in vigore.

IL PROGRAMMA DI ACQUISTO DEL C-27J DI LEONARDO DA PARTE DELL’AZERBAIGIAN

L’Azerbaigian è diventato la 17esima nazione ad acquistare il velivolo da trasporto tattico  di Leonardo, sottolineava a giugno Defense News.

Si consolida dunque la collaborazione commerciale fra Roma e Baku. I due paesi hanno firmato un contratto per la fornitura del C-27J Spartan nell’ambito della visita di una delegazione Azera in Italia alla presenza di rappresentanti dei Ministri della Difesa dei due Paesi. L’intesa si inserisce nell’ambito dell’ampio programma di ammodernamento delle Forze Armate Azere che guardano con sempre maggiore interesse ai prodotti dell’industria italiana, precisa la nota di Leonardo.

LEONARDO IN Azerbaigian

Come ricordava AresDifesa, “La cooperazione tra Baku e Leonardo è iniziata nel 2012 con l’accordo

pc 26 settembre - Il 30 settembre giornata nazionale di mobilitazione davanti alle sedi Rai per la libertà di Khaled El Qaisi

Da ormai un mese Khaled El Qaisi si trova nelle carceri israeliane senza un’accusa e senza che vi siano le minime condizioni per un giusto processo, in violazione del diritto internazionale. I media, e in particolare la Rai, che dovrebbe fornire un servizio pubblico, tacciono. Non solo davanti al trattamento riservato a un cittadino palestinese, tacciono davanti al trattamento riservato ad un cittadino italiano.

Per Khaled, dal 31 agosto prigioniero nel carcere israeliano di Petah Tikwa, la sospensione del diritto alla difesa e il diniego di giusto processo costituiscono gravi violazioni dei diritti umani. Inoltre, le condizioni di detenzione a cui è sottoposto, tra cui privazione del sonno, minacce, offese verbali e

pc 26 settembre - Licenziamenti alla Stellantis Mirafiori - prima info

«Non rendete abbastanza». Il pugno duro di Stellantis a Mirafiori: un licenziamento e cinque impiegati sospesi

L'accusa dell'azienda: «Prestazioni insufficienti e inadeguate». Lazzi (Fiom): «Fiat non licenziava per comportamenti ritenuti non idonei dai superiori»

«Egregio Signore, negli ultimi anni il Suo diligente impegno ha fornito una prestazione giudicata dai Suoi referenti gerarchici come “insufficiente” e “inadeguata”. Pertanto provvediamo con la presente a irrogarLe il licenziamento con preavviso». Negli uffici di Mirafiori, 8 mila addetti, non si parla d’altro che del primo licenziamento in tronco di un impiegato, «colpevole» di «scarso rendimento», secondo il giudizio dei suoi superiori. E se ne parla tanto perché nelle ultime settimane sono stati aperti diversi procedimenti disciplinari nei confronti di colletti bianchi. Si parla almeno di sei, con relativa

pc 26 settembre - La repressione in Francia indica la strada a Stati, governi; le grandi lotte e rivolte in Francia indicano la strada per unire il nostro fronte di classe - Da Controinformazione rossoperaia del 25/9


Nei mesi scorsi
la Francia è stata al centro dell'attenzione a livello internazionale con un grande movimento di scioperi contro la riforma delle pensioni, l'allungamento dell'età pensionabile di 2 anni.

L'importanza non sta tanto nel motivo, dato che motivi ce ne sarebbero in tutti i paesi per i movimenti di sciopero di questo genere perchè tutti i governi dei padroni in Europa stanno attaccando le condizioni dei lavoratori e, in particolare, i salari, i posti di lavoro e le pensioni. L'importanza, in questa occasione, è stato come il movimento dei lavoratori ha reagito a questo attacco, con un movimento di lotta generale, organizzato in forma unitaria da una struttura dei sindacati chiamata Intersindacale, che ha dato vita a 14 giornate di lotta continuative, scaglionate tra i posti di lavoro, che ha portato in piazza centinaia di migliaia di lavoratori a Parigi e in tante città.

Scioperi e manifestazioni che hanno visto la partecipazione di tanti settori di lavoratori, di tanti giovani, che hanno portato all'interno di questo movimento uno spirito combattivo, una volontà di lotta che si è scontrata in diverse occasioni a Parigi e in tante altre città, con la polizia, dato che anche lì lo Stato imperialista francese - il governo Macron - ha risposto con la repressione.

Questo movimento di scioperi, che ha testimoniato la forza dei lavoratori quando riescono a mobilitarsi uniti, ha indicato la strada anche agli altri paesi che non hanno trovato, nelle condizioni dei lavoratori,

lunedì 25 settembre 2023

pc 25 settembre - Tunisia: migranti deportati da Sfax e i milioni europei in arrivo

corrispondenza da tunisie resistant


Tra la delegazione parlamentare europea respinta il 14 settembre (di cui ci siamo già occupati) ed infine la conferma dello sblocco della prima
tranche di finanziamenti europei al regime tunisino arrivata il 21 settembre, passa la deportazione delle autorità tunisine di centinaia di migranti da Sfax in piena campagna del 17 settembre proprio mentre Meloni e Von der Leyen mettevano in scena lo "spot pubblicitario" a Lampedusa.

Dopo le inumane e criminali deportazioni nel deserto dello scorso luglio e dopo un'ondata di sdegno sfociata nella manifestazione antirazzista ma anche antimperialista e di protesta contro l'asse Saied-Meloni-UE a Tunisi il 14 luglio (leggi report su questo blog), le deportazioni si erano arrestate ed i migranti che a Sfax erano stati cacciati dalle proprie case e dal lavoro, stazionavano nella centrale piazza di Bab Jedli.

In maggioranza sudanesi in fuga dalla guerra civile, considerati teoricamente un "popolo arabo-musulmano fratello", per circa un mese e mezzo si sono arrangiati con tende e stuoie ricevendo un po' d'acqua e cibo dalla Mezzaluna Rossa (l'equivalente della Croce Rossa italiana) a singhiozzo a piacimento delle forze di polizia.

A inizio settembre la polizia non ha permesso alle associazioni umanitarie di continuare ad aiutare i migranti, il 17 settembre la polizia coadiuvata ancora una volta da giovani sottoproletari e utili idioti vari, ha sgomberato completamente i migranti riuscendo a bloccarne 500, a caricarli su dei pullman per abbandonarli negli uliveti delle vicine località di Jebiniana e Al Amrna a 30 km dalla città, in piena

pc 25 settembre - Zelenskj uguale Nazismo - Chi lo sostiene sostiene la guerra imperailista USA/Nato e l'Ucraina nazista come punta di lancia e base d'appoggio

Indignazione delle associazioni ebraiche canadesi e internazionali per l’invito in aula, con tanto di tributo, a Yaroslav Hunka, ex membro di un’unità di volontari ucraini associata alle Ss. Poi le scuse del presidente della Camera che lo aveva definito “un eroeONDRA – Il presidente del Parlamento canadese, Anthony Rota, ha invitato venerdì scorso un ex-membro di un’unità di volontari ucraini associata alle SS naziste ad assistere dalla tribuna d’onore al discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che si trovava in visita ufficiale in Canada, e lo ha elogiato pubblicamente, definendolo “un eroe” e invitando i deputati a tributargli un’ovazione.

domenica 24 settembre 2023

pc 24 settembre - Francia: scontri a Parigi in occasione della manifestazione contro le violenze poliziesche - Massima informazione e solidarietà

Contro «il razzismo del sistema, le violenze della polizia, per la giustizia sociale e le libertà pubbliche»

 80 000 in tutta la francia di cui  15 000 à Parigi.Un manifestant brandit une pancarte affichant le slogan « Pas de justice, pas de paix », lors d’une marche contre les violences policières le 23 septembre 2023, à Paris.

Des dizaines de milliers de personnes (80.000 selon les organisateurs) ont manifesté dans 120 villes en France ce samedi contre les violences policières. Il y a eu de forts affrontements à Paris. Arrivés au niveau de la station de métro Anvers, dans le nord de la capitale, les manifestants du cortège de tête ont brisé les vitres d’une agence bancaire de la Caisse d’Épargne. Ils ont ensuite jeté des projectiles sur une voiture de police coincée dans la circulation, boulevard de Clichy. Quatre policiers qui se trouvaient à l’intérieur du véhicule: l’un d’eux est sorti pour braquer son arme sur les manifestants. Une intervention des BRAV (policiers matraqueurs à moto) a alors eu lieu pour dégager la voiture. Il y a eu six arrestations dont trois qui seraient liées à l’attaque contre la voiture de police.

info  e video su https://www.open.online/2023/09/23/parigi-manifestazione-auto-polizia-sprangate-pistola-video/

Una volante della polizia prova a farsi largo nel traffico congestionato di Parigi mentre è in corso una manifestazione contro le violenze delle forze dell’ordine. A sirene spiegate non riesce a svicolare e rimane imbottigliata, mentre un capannello di manifestanti a volto coperto e con il cappuccio sollevato inizia a lanciare oggetti contro la vettura e prova ad accerchiarla. Il poliziotto alla guida riesce ad avanzare di qualche metro, non abbastanza per allontanarsi. I manifestanti si rifanno sotto, sono una dozzina, uno di loro afferra una sbarra di metallo e colpisce violentemente il lunotto. A quel punto un agente, seduto sui sedili posteriori lato passeggero, esce dall’auto con la pistola d’ordinanza in pugno e la agita davanti agli assalitori, puntandola ad altezza uomo. . È quanto catturato dai presenti durante il corteo parigino, con migliaia di partecipanti, organizzato contro «il razzismo del sistema, le violenze della polizia, per la giustizia sociale e le libertà pubbliche». La tensione con le forze dell’ordine è tornata altissima in Francia dopo la morte di Nahel, il ragazzo di 17 anni ucciso da un agente di polizia a Nanterre, nella periferia della capitale. Secondo fonti del ministero, tre dei quattro poliziotti all’interno della volante sono rimasti feriti: «Soltanto un intervento dei reparti speciali antisommossa BRAV-M ha permesso di far cessare l’azione e di mettere al riparo gli agenti intrappolati nell’auto», si legge nella nota. Secondo fonti della polizia, diverse centinaia di black bloc hanno preso la testa del corteo e, arrivati alla stazione della metropolitana Anvers, a Montmartre, hanno preso d’assalto la sede di un’agenzia della Caisse d’Epargne, spaccandone i vetri.

La journée de manifestations contre les violences policières a réuni plusieurs milliers de personnes en France, des incidents ont eu lieu à Paris

Le Monde avec AFP

Un manifestant brandit une pancarte affichant le slogan « Pas de justice, pas de paix », lors d’une marche contre les violences policières le 23 septembre 2023, à Paris.

Des marches se sont déroulées samedi 23 septembre dans différentes villes de France pour manifester

pc 24 settembre - Governo Meloni: trafficante e speculatore di esseri umani

La “garanzia finanziaria” di quasi 5 mila euro, prevista per i richiedenti asilo nel decreto del 14 settembre 2023 – a firma del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di concerto con i ministri Nordio (Giustizia) e Giorgetti (Economia) – pubblicato sulla G.U. 221 del 21 settembre con il titolo “Indicazione dell’importo e delle modalità di prestazione della garanzia finanziaria a carico dello straniero durante lo svolgimento della procedura per l’accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato” - come alternativa al trattenimento in un Cpr (il Centro di permanenza per il rimpatrio) in attesa delle pratiche per il diritto d'asilo è una richiesta simile, e anche peggiore, a quella che pretendono gli scafisti in Libia, Tunisia per far partire i migranti. 

Non solo per l'entità della somma, da dare per altro in un'unica soluzione, ma anche per l'ignobile  ricatto: 'se non li dai vai a finire nei Cpr, e per quello che ne consegue se non si danno i 5mila euro: essere rinchiuso per un anno e mezzo, almeno, nei lager dei Cpr, dove la pratica delle torture c'è eccome: violenze verso chi si ribella, divieti di comunicare con l'esterno, trattamenti disumani in fatto di sanità, alimentazione, condizioni di detenzione.

Meloni, Piantedosi, Nordio, Giorgetti cosa, quindi, hanno di diverso dai trafficanti di esseri umani? Dovrebbero, in un normale Stato democratico, sia pur borghese, essere arrestati

pc 24 settembre - Un "dibattito" tra un operaio e un rappresentante del Pci

Nella distribuzione del settimanale ORE 12 Controinformazione rossoperaia a Taranto, oltre che innanzitutto ad Acciaierie d'Italia e appalto, anche a sedi di realtà di movimento, politiche, di compagni, è stato portato anche ad una sede di provincia del Pci, da un nostro compagno operaio dell'ex Ilva. Quello che segue è un resoconto del dibattito/lotta di posizione che vi è stata. Lo facciamo conoscere perchè, evidentemente, riguardano posizioni presenti in altre città e realtà che vanno pubblicamente criticate/attaccate, soprattutto quando influenzano negativamente settori di lavoratori e di masse popolari.

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"L’incontro che ho tenuto col rappresentate della sede locale del PCI non ha fatto altro che ribadire l’ovvio, e cioè che questo partito non è altro che l’ombra sbiadita di un grande passato, un partito che dalla lotta rivoluzionaria è mano mano caduto nel profondo baratro del più dannoso riformismo elettorale, rinnegando i metodi rivoluzionari, rifuggendo dal suo compito storico per ripararsi nella comoda propaganda piccolo borghese di stampo democristiano, e questo dimostra quanti danni abbia fatto alla classe operaia un personaggio come Berlinguer.

Tornando al colloquio, ci sono stato per chiedere un prossimo incontro per invitarli a partecipare e prendere posizione riguardo lo sciopero del 20 ottobre e la successiva manifestazione del 21 ottobre, da questo ne è scaturito un confronto.

Quello che ne è uscito fuori non farà di certo piacere alle realtà che combattono per rovesciare l’attuale società a favore di una nuova dove lo sfruttamento diverrà solo un lontano ricordo.

Quello che è stato subito chiaro è il completo diniego della lotta e della protesta come mezzo di rivendicazione dei diritti a favore del lassismo. La chiacchierata ha subito preso la piega della critica