sabato 1 aprile 2023

pc 1 Aprile - il governo fascio imperialista della Meloni sui Balcani al servizio dei padroni , dentro l'estensione della guerra intermperialista nell'area e nel mondo

Lunedì prossimo il governo Meloni ospiterà a Roma la riunione ministeriale sui Balcani Occidentali

Meloni sui Balcani: “la nostra presenza è storica, noi l’abbiamo rinnovata”

«Visiterò presto Belgrado e Pristina: i Balcani nell’Ue sono una priorità per l’Italia. Il governo farà crescere Trieste dal porto all’industria»

"La presenza militare italiana nei Balcani è stata la più forte e apprezzata, ora l'Italia vuole elevare questo contributo a livello politico" (ministro della Difesa, Guido Crosetto)

MELONI/MIGRANTI:  “nessuna intenzione di cedere all’ideologia della resa che ci aveva reso succubi in Europa sui migranti, un tema cruciale per il futuro della nazione”. 

“Rotta balcanica e mediterranea ci preoccupano perché portano migranti illegali ad arrivare nel nostro Paese” (min. Esteri, Tajani)

Una politica estera di penetrazione economica dei padroni italiani interessati a ingrassarsi di profitti sulla pelle degli operai dell'Est dell'area balcanica e con la realizzazione di gasdotti ed oleodotti, puntando sulle energie rinnovabili alternative al carbone e aiutati dalla presenza militare seconda solo agli USA. Politiche economiche e diplomatiche che preparano il terreno a quelle belliche.

Politiche che già ora sanciscono una maggiore inasprimento della guerra ai migranti con i respingimenti, con i rimpatri per impedire le domande di protezione internazionale.

pc 1 aprile- Via Rasella nella storia grande e gloriosa della Resistenza partigiana. Onore ai partigiani! - La Russa lurido verme fascista, sciacquati la bocca!

25 aprile contro i miseri fascisti di ieri e di oggi

L'Anpi: "Le parole di La Russa su via Rasella sono indegne ("Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS") un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza". "Il terzo battaglione del Polizeiregiment colpito a via Rasella mentre sfilava armato fino ai denti stava completando l'addestramento per andare poi a combattere gli Alleati e i partigiani, come effettivamente avvenne. Gli altri due battaglioni del Polizeiregiment erano da tempo impegnati in Istria e in Veneto contro i partigiani".

L'attentato di via Rasella "Fu la più importante azione di guerra in una capitale europea", "La presidente del Consiglio, anche il presidente del Senato fa finta di ignorare che non furono i soli nazisti a organizzare il massacro delle Fosse Ardeatine, perché ebbero il fondamentale supporto di autorità fasciste italiane".

Cosi' scriveva Carla Capponi, che partecipò all'attentato di via Rasella, a un’alunna di liceo nella sua autobiografia Con cuore di donna“Siamo solo uomini e donne che di fronte alla durezza delle situazioni non si sono abbandonati al pianto o nascosti per la paura, ma hanno reagito, alzato la testa. E, credimi, eravamo in tanti”.

"La sua impresa più nota è l’attentato di via Rasella. Giovedì 23 marzo, i Gap romani decidono di

pc 1 aprile - Ora più che mai dalla parte della resistenza palestinese Pisa

Decine di attivisti hanno partecipato al presidio sotto il Comune di Pisa lanciato da Comitato No Camp Darby, Rete dei Comunisti e Cambiare Rotta, due distinti appelli ma la stessa volontà di unire le forze e denunciare la condizione disumana in cui vive il Popolo palestinese in occasione dell'anniversario della Giornata del Ricordo. 

Mentre Israele vede in piazza migliaia di cittadini contro il Governo la questione Palestinese viene offuscata dentro e fuori lo stato di Israele. Ad esempio nei giorni scorsi perfino gli Usa hanno dovuto ricordare all'ambasciatore israeliano a Washington che la continua confisca di terre palestinesi e gli illegali insediamenti di coloni sionisti rappresentano un problema rilevante che potrebbe determinare tensioni con Stati e Governi mediorientali alleati con Biden nella guerra in Ucraina.

Se vogliamo conoscere la situazione palestinese sotto l'occupazione decennale israeliana, consigliamo la lettura di un recente rapporto di Amnesty International

I diritti violati nella Palestina sotto occupazione- Incontro con Francesca Albanese (amiciziaitalo-palestinese.org)

Per capire la rimozione avvenuta delle istanze dei palestinesi e la criminalizzazione della loro Resistenza popolare si rinvia ad un articolo di M. Giorgio pubblicato sul quotidiano il Manifesto che

pc 1 aprile - Leggi e diffondi il blog marxista-leninista-maoista internazionale in lingua originale da tutto il mondo in tempo reale

 ultimi post

pc 1 aprile - Milano - 1° APRILE PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON IL POPOLO PALESTINESE - adesione e apppoggio

ore 16 in piazza s. Babila

Il csa Vittoria invita tutte e tutti a partecipare al presidio in solidarietà con il popolo palestinese indetto dalle comunità Palestinesi.

pc 1 aprile - Imperialismo Italiano e UE in Tunisia - Azione congiunta Tajani/Gentiloni per approfondire l'influenza italiana nel paese

Il ministro degli esteri e vice presidente del consiglio Tajani ha ribadito il "sostegno italiano" alla Tunisia in sede UE e del Consiglio Europeo (il "consiglio dei ministri" dell'UE) con un finanziamento europeo di 900 milioni di euro di cui: "300 milioni subito, altri 300 milioni quando saremo sicuri che le riforme siano state iniziate e altri 300 milioni supplementari".

La proposta italiana in sede UE e a quanto sembra sostenuta anche dalla Francia arriva mentre è in corso un impasse per il finanziamento di 1,9 miliardi di dollari americani dal FMI e dal congelamento

pc 1 aprile - Per Alfredo Cospito - dal blog Soccorso rosso proletario - info

 « Tous et toutes avec Alfredo Cospito » – Déclaration de clôture de la Conférence internationale du Secours rouge International (mars 2023)

Les participant.e.s à la Conférence bisannuelle du Secours Rouge International ont achevé leurs travaux. Ceux-ci ont notamment porté sur le développement et de la qualification de notre fraternité de lutte avec le Rojava et la gauche révolutionnaire palestinienne.

Il a également été question du procès à venir, le 14 avril prochain, contre un camarade du Secours Rouge de Genève. Ce camarade doit comparaître devant le tribunal militaire, à Sion, qui l’accuse

pc 1 aprile - Genova/Firenze... la Francia è un'altra cosa... Solo pensarlo è un danno

A proposito di un testo della USB nazionale

Anche a Firenze, come a Genova, una manifestazione grande, combattiva, plurale, OPERAIA. E quindi in questo caso siamo sul terreno dell’uguaglianza.
Veniamo alla differenza.
A colpo d’occhio, Firenze, appariva più una articolazione di soggettività politiche che sociali, collettivi, centri sociali, partiti della sinistra rispetto le “categorie” presenti a Genova: lavoratori pubblici, studenti, precari di tutte le latitudini, migranti, occupanti di case, ecc.
I portuali genovesi sono partiti da un “particolare” cioè dal blocco del traffico di armi per costruire un immaginario di pace sotto l’egemonia del punto di vista di classe.
GKN, al contrario, ha messo al centro un elemento più politico, l’insorgenza, che ha in qualche modo “oscurato” il tema del lavoro, della difesa del posto di lavoro, della perdita degli asset strategici nell’economia italiana pur sapendo parlare alla sinistra più articolata.

Poco importano le differenze, poco importa definire chi sia il migliore, ora bisogna tifare per una ricomposizione dei due paradigmi perché tutti e due:
1) rappresentano una ripresa di conflitto operaio, un conflitto che sa evocare elementi di “mito” che sa esprimere, in qualche modo, un’egemonia operaia.
2) dicono che in quel percorso lì non c’è proprio posto per la CGIL e i sindacati filopadronali. Oggi girava la voce che alcuni pullman con iscritti alla CGIL siano arrivati alla manifestazione e poi dirottati altrove (le bandiere di Landini erano effettivamente molto poche).
3) indicano l’alternativa, la buona pratica, da adottare per difendere e contrattaccare nel mondo del lavoro. Il conflitto radicale, senza se e senza ma, altro che gli inciuci con la Meloni.

Le due manifestazioni ci dicono che c’è bisogno di un nuovo protagonismo operaio per dare un’idea di come portare il paese fuori dalla crisi e fuori dal capitalismo. Che occorre mettere assieme il blocco sociale che faccia lotte esemplari, che ricomponga  gli strati sociali non capitalisti.

Siamo consapevoli che il cambiamento può darsi solo se il sindacato sa fare coraggiosamente e coerentemente il suo lavoro, ma… oltre al sindacato di classe ci vuole anche il partito operaio che sappia per davvero indicare i passi giusti per insorgere.
Dopo Genova, oggi è arrivata anche Firenze, Parigi è meno lontana.

*Usb

pc 1 aprile - Delega fiscale: Meloni fa pagare solo i lavoratori (parte prima). Un contributo

Pubblichiamo la prima parte di un articolo dedicato al disegno di legge delega sulla riforma del fisco del governo Meloni. Domani la seconda e ultima parte.

È stata presentata nei giorni scorsi, dopo diversi annunci, la delega fiscale predisposta dal Governo Meloni. Si tratta di una proposta di legge, che dovrà essere approvata dal Parlamento, che delega il Governo ad adottare una serie di atti (decreti legislativi) sulla riforma del sistema fiscale. La legge delega si limita, come noto, a stabilire i principi e i criteri ai quali i decreti legislativi, che avranno il valore di vere e proprie leggi, dovranno attenersi. Molti dettagli, dunque, sono ancora incompleti, mentre ben chiara è, come vedremo, la direzione di marcia.

È un documento importante, non solo perché interviene a 360 gradi sul fisco, ma anche perché è forse il primo atto di politica economica interamente addebitabile a questo Governo, che finora era soprattutto intervenuto (ovviamente sempre in modo peggiorativo) in modalità parziale su singoli istituti (i casi più evidenti sono state le pensioni e il reddito di cittadinanza).

I primi articoli sono dedicati alla riforma dell’IRPEF e in generale della tassazione delle persone fisiche,

pc 1 aprile - La crisi israeliana - Un contributo

“Netanyahu non ha cercato di distruggere la “democrazia israeliana”, ne ha ampiamente sfruttato la mancanza”

Israele si è avvicinata alla guerra civile durante il fine settimana come mai avvenuto in qualsiasi momento della sua storia. Lunedì sera, nel tentativo di evitare il caos, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha accettato di sospendere temporaneamente i suoi piani per neutralizzare i tribunali israeliani.

A quel punto, i centri cittadini erano stati bloccati da rabbiose proteste di massa. Il procuratore generale del paese aveva dichiarato che Netanyahu agiva illegalmente . La folla aveva assediato l’edificio del Parlamento a Gerusalemme. Le istituzioni pubbliche sono state chiuse, compreso l’aeroporto internazionale di Israele e le sue ambasciate all’estero, in uno sciopero generale. A questo si è aggiunto a un quasi ammutinamento nelle ultime settimane da parte di gruppi militari d’élite, come piloti da combattimento e riservisti.

La crisi è culminata domenica sera con il licenziamento del ministro della Difesa da parte di Netanyahu, dopo che Yoav Gallant aveva avvertito che la legislazione stava facendo a pezzi i militari e minacciava la prontezza al combattimento di Israele. Il licenziamento di Gallant ha solo intensificato la furia dei manifestanti .

I disordini stavano crescendo da settimane mentre la cosiddetta “revisione giudiziaria” di Netanyahu si avvicinava ad essere scritta nei libri di legge.

Alla fine della scorsa settimana è riuscito a varare un primo provvedimento che lo mette al riparo dalla dichiarazione di inidoneità alla carica, una questione critica visto che il presidente del Consiglio è nel bel mezzo di un processo per corruzione.

Ma il resto del suo pacchetto è stato messo in pausa. Ciò include disposizioni che conferiscono al suo governo il controllo assoluto  sulla nomina dei giudici anziani e il potere di annullare le sentenze della

pc 1 aprile - La denuncia e la lotta al governo Meloni tra i lavoratori, tra le masse popolari, in tutti i modi possibili, muri compresi

contro la campagna fascista che ogni giorno attraverso i suoi ministri, che hanno occupato anche le massime cariche dello stato e del parlamento nero, come il fascista LaRussa non perdono occasione per attaccare la Resistenza e quello che più li ossessiona lo spettro dei comunisti e del loro partito rivoluzionario.


Ma anche parte della battaglia politica verso un conformismo diffuso anche tra chi lotta, che continua come se nulla fosse, come se il governo Meloni fosse uno dei tanti governi che si sono capitati e non un governo reazionario, fascista che cambia la natura dello scontro di classe,
e dello scontro necessario contro questo governo della guerra, del malaffare (per i padroni evasione di stato e paghe tagliate con i subappalti liberalizzati), della censura, un governo che ha l’obiettivo di mettere fuori legge e reprimere le lotte, sociali, sindacali, politiche.



venerdì 31 marzo 2023

pc 31 marzo - Senza tregua la lotta dei disoccupati a Napoli

Salario e lavoro: tagliare le armi, non il reddito. Occupato il consiglio metropolitano

Il reddito va esteso!

Per la riduzione dell’orario di lavoro!

Per il salario garantito!

Per un lavoro utile alla collettività!

Lavoro o non lavoro dobbiamo campare!

Oggi giornata di agitazione nei quartieri popolari, come disoccupati/e siamo con compagni/e della rete cittadina a Montesanto e per il centro storico.

Tagliare la guerra e la spesa militare! Non il reddito ed i salari!

Nel frattempo le nostre delegazioni stanno continuando altre iniziative per la vertenza.

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”

pc 31 marzo - I fatti di Francia portati tra gli operai, ieri a Tenaris Dalmine, con discussione e proposte di lotta

Un confronto vivace alle portinerie e, dove necessario, polemico con gli operai

Davanti ai fatti di Francia non ci deve essere autocommiserazione, esaltare i lavoratori francesi e lamentarsi delle miserie ‘di noi italiani’; così non va bene, è una forma di opportunismo tra le file dei lavoratori per continuare a restare passivi e non cambiare nulla.

Così come non mancano le condizioni oggettive di sfruttamento come denunciato dai giovani operai, o da chi comunque con gli stessi contratti a termine ha dovuto cominciare da zero perché licenziato da altre fabbriche grazie alle tante vertenze a perdere gestite dai confederali in provincia, e che vede come i peggioramenti vanno veloci, anche guardando all'altro lato della medaglia, che se prima ci volevano anni per attaccare le condizioni ora bastano mesi, e  quindi maturano prima. E' quindi necessario  ripartire a trovare la strada per lottare seriamente,

Con gli operai che stanno dalla parte delle lotte la discussione è aperta su "come

pc 31 marzo - Studenti in occupazione e in assemblea nazionale - una buona notizia - ma è ancora troppo poca la chiarezza politica su governo/stato/imperialismo per accendere i fuochi

INFO

Bologna è al centro di una nuova ondata di occupazioni delle scuole. Gli studenti bolognesi mettono sul piatto le tematiche affrontate dagli studenti in occupazione che criticano sia il modello complessivo della scuola-gabbia, ma anche il Governo Meloni e la conseguente legittimazione dei fascisti. Sabato a Roma ci sarà l’assemblea nazionale degli studenti medi.

SCUOLA-GABBIA
La scuola che noi studenti viviamo tutti i giorni è un riflesso di un modello produttivo capitalista.  L’aziendalizzazione della scuola è fondamentale nella costruzione della scuola europea, e si manifesta nei presidi-sceriffo che assumono sempre più potere all’interno delle scuole, nell’utilizzo di termini del lessico aziendale, e soprattutto nella divisione tra licei del centro, di serie A, e istituti tecnici e professionali nelle periferie, di serie B. Anche attraverso l’autonomia differenziata, portata avanti specialmente dal centrosinistra, il divario tra licei e istituti aumenta sempre di più.
Conseguenza diretta dell’aziendalizzazione della scuola é l’entrata dei privati direttamente nella scuola

pc 31 marzo: Il nuovo codice appalti = legalizzazione delle violazioni di leggi, norme contrattuali, di sicurezza


In data 28 marzo 2023 il Consiglio dei Ministri, su proposta di Giorgia Meloni e su pressante azione del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Salvini ha approvato il nuovo codice degli appalti che partira' dal 1° aprile 2023, mentre dal 1° luglio 2023 è prevista l’applicazione delle nuove norme anche a tutti i procedimenti già in corso.

Le parole chiavi della nuova normativa amplificate dai mass media e dai rappresentanti del governo e della maggioranza parlamentare sono: "semplificazione" e "tempestivita'". Sotto la propaganda allettante di snellire le procedure e la burocrazia, si modificano norme, si azzerano una serie di vincoli che quantomeno imponevano dei controlli, e limiti (chiaramente sempre più formali e non sostanziali), affinchè i cantieri siano più rapidi e le opere si realizzino in tempi molto più ristretti. 

La mancanza di controlli, o la verifica solo della documentazione (che chiaramente "sta a posto") porta a far entrare dalla porta principale, e ad ottenere gli appalti proprio alle Ditte irregolari, quelle create, gestite, o vicino alla criminalita' organizzata che ha il controllo dei territori e le mani nelle amministrazioni pubbliche. Via libera, poi, all'evasione fiscale, 

Altro parola sbandierata è "digitalizzazione", che prevede una sorta di banca dati che conterrà le informazioni relative alle imprese, "per rendere più semplice la consultazione della documentazione digitale"; questo viene presentato come "risparmio di costi e di carta" e, rasentando il ridicolo, come "attenzione all'ambiente", da parte di un governo per cui, in continuita' con i precedenti, la difesa dell'ambiente è l'ultima cosa di cui si interessa.

Altro "principio" sarebbe la "fiducia" nell’azione "legittima, trasparente e corretta della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici". Qui se la cosa non fosse tragica, sarebbe grottesca.
Un esempio di questa "trasparenza e correttezza" lo possiamo trovare in quanto sta facendo, in contemporanea al varo di questo codice degli appalti, la Ministra del Lavoro, Calderone –  gia' in enorme conflitto di interesse, essendo stata, fino a prima di essere nominata nel governo Meloni, la presidente dell'Ordine dei consulenti del lavoro, che per principio e azione sono a tutela degli interessi delle aziende, dei profitti padronali, del taglio dei costi sulla pelle e diritti dei lavoratori –; questa Ministra, tramite l'Ordine dei consulenti del lavoro (lasciato in eredita' al marito Rosario De Luca) vuole far entrare nell'Ispettorato del Lavoro (l'organo che dovrebbe vigilare sulle violazioni di norme sul lavoro) i suoi consulenti del lavoro attraverso il loro inserimento nel "centro studi attivita' ispettiva". Gia' questo rapporto Ordine dei consulenti e Ministero del Lavoro nel 2014, come informa il Fatto quotidiano, aveva dato vita ad un protocollo per cui basta che il consulente (cioè il professionista del padrone) certifichi che nell'anno precedente la ditta non ha commesso illeciti ed è in regola col Durc e i CCNL, e per un anno non riceve controlli, sta tranquilla; ora questo legame Ispettorato/consulenti diventa molto più stretto, strutturale, per cui l'attivita' ispettiva viene pianificata insieme a questi "fiduciari" dei padroni. Chi dovrebbe essere controllato, controlla il controllore, che rende conto al controllato. In cambio di...?

Andando alla sostanza nuovo codice degli appalti. 

Il Codice stabilisce il via libera agli appalti diretti e ai subappalti. Le stazioni appaltanti possono

pc 31 marzo - Questo governo è fascista e anticostituzionale - Un contributo al dibattito

Fascismo e incompatibilità costituzionale

La derubricazione a “Italiani” dei martiri delle Fosse Ardeatine (senza nemmeno la capacità di trovare la scorciatoia di “patrioti”) rappresenta una sorta di punto terminale nella determinazione di una evidente incompatibilità costituzionale della presidente del Consiglio e del suo partito.

Si tratta di un tema che nella sua gravità era già evidente da tempo e che l’insieme delle forze politiche non ha saputo o voluto affrontare con sufficiente determinazione nel corso della campagna elettorale.

Adesso si tratta di porre una vera e propria “questione costituzionale” al centro del dibattito politico e

pc 31 marzo - In pieno svolgimento la settimana d'azione internazionale per la liberazione di G.I. Abdallah

Dans le cadre de la semaine internationale d’actions du 25 mars au 2 avril 2023
Mobilisons-nous le 2 avril pour la libération de Georges Abdallah !
Un seul cadeau d’anniversaire : la lutte !

Le 2 avril prochain, mettons Georges Abdallah aux avant-postes de nos luttes lui qui a toujours été et reste à l’avant-garde du combat !
Faisons de ce 2 avril non pas une simple date anniversaire de notre camarade ; non pas une simple date pour déplorer ou nous résigner de son entrée dans sa 72e année. Non pas une simple date pour ressasser

pc 1 aprile - Codice degli appalti, quando non si ha una linea di classe si vede il secondario e non il principale

A proposito di una posizione apparsa su infoaut - vedi nota nostra su questo blog https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/03/pc-31-marzo-il-nuovo-codice-appalti.html

 Il codice degli appalti di Salvini è un attacco ai territori

Il nuovo Codice Appalti di Salvini è un regalo a speculatori di ogni risma. Di fatto il 98% dei lavori pubblici verrà affidato senza gara, riempiendo le tasche degli amici degli amici e mettendo a rischio territori e comunità.

I continui favori di Salvini ai “prenditori” non sono una novità, ma il nuovo Codice degli Appalti rappresenta la summa teologica del salvinismo di governo, lasciare mano libera in ogni campo alla “libera impresa”. Sebbene il nostro sia il paese dove ogni paio d’anni dobbiamo piangere l’ennesima

pc 31 marzo: Taranto non è citta' di guerra: il Min. Crosetto non è venuto (e non lo volevamo!) ma noi c'eravamo!

Il ministro non è più venuto (ha mandato un suo sottosegretario), ma tutto il resto è rimasto.

Un combattivo, necessario presidio in piazza Della Vittoria organizzato da proletari comunisti, a cui hanno aderito la Fgc, con tanti giovani, studenti, e lavoratori e operai ex Ilva dello Slai cobas, ha portato in citta' la voce determinata contro la guerra imperialista, contro il governo e i suoi Ministri che fomentano la guerra mandando armi e armi in Ucraina, che spendono per questo miliardi mentre nulla o tagli per lavoro, sanita', scuola. In una citta' come Taranto con tanti seri e gravi problemi, queste celebrazioni militaresche, mentre nel mar Jonio stanno avvenendo manovre militari sempre più imponenti con il trasferimento del comando Nato a Taranto, una celebrazione che per 4 giorni ha bloccato il centro citta', sono una provocazione e andava respinta.

Durante il presidio numerosi e apprezzati interventi, seguiti con attenzione delle persone circolanti che hanno preso e firmato la mozione contro la guerra, soprattutto le donne - perfino una migrante ucraina ha preso contatto.

    










pc 31 marzo - Acciaierie d'Italia: accordo separato. E' bene che i sindacati collaboratori di padrone e governo si dividano. Ora gli operai si devono unire

Denunciamo i sindacati, Fim, Fiom, Ugl, Fismic che hanno firmato l'accordo per il rinnovo della cassintegrazione per 2.500 operai (Usb e Uilm non hanno firmato).

Senti l'intervista fatta da un compagno dello Slai cobas di Taranto a Radio Onda Rossa di Roma (clicca su "Taranto non è citta'..."


 

Ascolta lo streaming di Radio Onda Rossa !

giovedì 30 marzo 2023

pc 30 marzo - Formazione operaia su "guerra imperialista e proletari": Fraternizzazione tra i soldati - importanza dell'organizzazione illegale - La sconfitta del proprio governo


Lenin insiste nell’analisi della guerra sull’importanza della fraternizzazione tra i soldati degli eserciti in campo nella guerra imperialista. 

Come non vedere anche nello scenario attuale della guerra in Ucraina quale svolta e quale crisi della guerra e dei loro governi imperialisti e reazionari sarebbe se i soldati ucraini e i soldati russi fraternizzassero, interrompendo così la carneficina per conto dei loro padroni e loro governi?

Questo è sempre nelle corde durante la guerra e in particolare nelle guerre reazionarie imperialiste. 

 

Ma giustamente Lenin rileva che l’aspetto determinante in questo non è la spontaneità ma il ruolo che svolgono i comunisti, i rivoluzionari internazionalisti attraverso un lavoro sistematico in questa direzione compiuto in tutti i paesi in guerra per trasformare questa spontaneità in una lotta effettiva contro la guerra, i propri governi, realizzando un avamposto determinante per quello che chiama Lenin “un movimento rivoluzionario internazionale”.

Per noi comunisti nello studio attuale dei preparativi e sviluppi della guerra imperialista è quindi determinante la lotta contro l’opportunismo, il socialsciovinismo fondato sull’anali errata del carattere di questa guerra con le conseguenti parole d’ordini errate e devianti che impediscono lo sviluppo proletario e rivoluzionario della lotta contro la guerra e della fraternizzazione sui campi di battaglia.

Chi dice che l’attuale guerra dell’Ucraina, guidata da Zelensky e i suoi battaglioni nazisti in prima fila,

pc 30 marzo: il vento dei lavoratori francesi arriva ad Acciaierie/Appalto Taranto

 Questa mattina Slai cobas e rappresentanti della Fgc: 
comizio - presidio - volantinaggio, striscioni, locandine sulla grande lotta in Francia
Discussioni con gli operai e molti assensi verso le posizioni, denunce 
e indicazioni poste nei comizi 

 

 




 
Il volantino diffuso

mercoledì 29 marzo 2023

pc 29 marzo: Il vento di Francia arriva in India - "Sosteniamo le lotte operaie in corso in Francia! Lottiamo per costruire un movimento militante di operai e contadini in tutta l’India!" Internazionalismo Proletario

traduzione ufficiosa - comunicato in inglese su questo blog

 I comunisti affermano che la storia è fatta dalla lotta di classe e oggi il mondo ha di fronte una storica situazione rivoluzionaria, una svolta rivoluzionaria nella storia dell'umanità. Il sistema capitalista sta attraversando una delle sue peggiori crisi e i movimenti della classe operaia si fanno più radicali e militanti. Il 23 marzo 2023 il mondo intero ha visto per le strade di Parigi, Nantes, Bordeaux, Lorient e in altre parti della Francia il movimento militante della classe operaia contro la riforma delle pensioni del governo di Macron che eleva l'età pensionabile da 62 a 64 anni. Circa 3,5 milioni di lavoratori in lotta sono scesi in piazza in tutta la Francia, 1 milione solo a Parigi, e questo ha scosso i nervi delle classi dominanti francesi. Anche in America, Svizzera, Gran Bretagna, in tutto il mondo, assistiamo a massicci movimenti della classe operaia. Dal punto di vista delle classi dominanti la manifestazione in Francia è stata un atto di "insurrezione". Ai nostri occhi hanno riportato la memoria rivoluzionaria Comune di Parigi del 1871. A Bordeaux è stato incendiato il municipio, a Nantes assaltato il Tribunale amministrativo, a Lorient (Morbihan), i manifestanti hanno attaccato la stazione di polizia. La polizia fascista di Macron ha caricato ferocemente le manifestazioni operaie con gas lacrimogeni, idranti, spray al peperoncino, proiettili di gomma e petardi. Per soffocare il movimento, la polizia ha effettuato circa 457 arresti in tutta la Francia.

Il capitalismo è un sistema di accumulazione del profitto e sfruttamento delle classi lavoratrici. La produzione capitalistica è marcata da una "produzione sempre più sociale e appropriazione sempre più privata", che è la contraddizione fondamentale che ne causerà l'inevitabile declino. Negli ultimi 10 anni il 99% della ricchezza mondiale è controllato dall'1% dei capitalisti. In India, tra il 2012 e il 2021, il 40% della ricchezza generata è stata accumulata dal 3% della popolazione. Nel sistema capitalista la classe operaia di tutto il mondo è disumanizzata. Le parole del filosofo francese del XVIII secolo Rousseau ben si adattano al presente: "quando il popolo non avrà più niente da mangiare, mangerà i ricchi". La mobilitazione operaia in corso è una vivida ispirazione per la classe operaia e per i contadini indiani a costruire un movimento militante contro il governo fascista del BJP e la borghesia compradora. Il governo Modi ha abolito 44 leggi sul lavoro e introdotto al loro posto quattro codici del lavoro draconiani. Allo stesso modo sta brigando per imporre le leggi agricole il governo fu costretto a ritirare da più di un anno di proteste contadine militanti in tutta l’India.

Il Comitato Centrale del PCI (maoista), con tutta l’anima e il cuore dà la sua solidarietà ai movimenti della classe operaia francese in corso e la incoraggia a tenere alta l’insegna della bandiera rossa dei lavoratori. Il CC fa appello a tutte le organizzazioni di classe e di massa di lavoratori, contadini, studenti, intellettuali, adivasi, dalit, delle donne e delle nazionalità a tenere manifestazioni a sostegno della lotta della classe operaia in Francia e in tutto il mondo e chiama anche a costruire in India movimenti militanti di operai e contadini. Marx ha giustamente sottolineato che "il capitale gronda sangue e sporcizia da ogni poro, dalla testa ai piedi," e l'unica emancipazione della classe operaia è distruggere il sistema capitalista con tutta la forza necessaria.

  Abhay

portavoce

Comitato Centrale 

P ARTITO COMUNISTA DELL’INDIA (MAOISTA)

pc 29 marzo - Francia la lotta e la rivolta non si arresta - la riforma di Macron e il suo governo devono cadere! Verso la nuova giornata di lotta del 6 aprile - info

Più di 2 milioni di persone per la CGT hanno preso parte alle manifestazioni... la giornata è iniziata con blocchi del traffico in parecchie arterie principali, specialmente nella parte nord-occidentale del Paese, con operazioni “ville morte” tese a paralizzare il traffico. 

La manifestazioni, in misura maggiore della scorsa settimana, sono state costellate in differenti città da violenti scontri con la polizia – oltre a Parigi, Bordeaux, Strasburgo, Rennes, Tolosa e Lione, per non fare che qualche esempio – e da una repressione ormai sistematica e preventiva. 10mila persone sono state perquisite prima della manifestazione parigina!

Più che la scorsa settimana si sono mobilitati gli studenti delle scuole medie superiori. La FIDL – un’organizzazione studentesca che integra, insieme ad altre 4 formazioni giovanili, gli otto sindacati che hanno fin qui guidato le mobilitazioni – ha contato 500 istituti bloccati, in forme differenti.

– il quotidiano Le Monde aveva stimato la partecipazione di 500mila giovani in tutto nelle manifestazioni svoltesi nell’Esagono, di cui 150mila nella sola Parigi – si conferma co-protagonista delle piazze insieme ai settori strategici, che non mollano di fronte all’arroganza del potere macroniano.

Il trasporto ferroviario, la metro parigina, nonché il traffico aereo sono stati nuovamente fortemente impattati dagli scioperi. Stessa capacità di mobilitazione l’hanno mantenuta i lavoratori del settore petrolchimico, dell’Energia, degli scali portuali, e gli operatori ecologici a cui si sono di nuovo affiancati insegnanti e settore della Funzione Pubblica, sia pure con una partecipazione ed un impatto minore.

a qualche giorno dalla mobilitazione contro i “Mega-bacini” idrici a Sainte-Soline, sabato scorso, una

pc 29 marzo: Foggia, i braccianti si tassano per aiutare chi scampa alle tragedie. Un bell'esempio di unita' dei proletari al di la' di ogni paese

 Iniziativa della comunità africana che vive nell’accampamento di Borgo Mezzanone


GdM: MASSIMO LEVANTACI

 29 MARZO 2023

La tragedia di Cutro, oltre ottanta vittime un terzo delle quali bambini, ha scavato un solco profondo nell’animo di molti italiani e nella crescente comunità di lavoratori extracomunitari che vive ormai stabilmente in Capitanata in ghetti di fortuna. Gli «abitanti» dell’accampamento di borgo Mezzanone, un paesone a 12 chilometri da Foggia che arriva a contare fino a 2mila presenze stabili durante i mesi estivi, sta portando avanti in questi giorni e sostanzialmente nella discrezione che il dolore in questi casi comporta, una raccolta fondi per fronteggiare nuove tragedie del mare. I migranti, quasi tutti africani, hanno deciso infatti di autotassarsi di 10 euro al mese e di custodire un fondo che sarà gestito da alcuni

pc 29 marzo - All'ombra del fasciorazzismo al governo, ai nazifascisti veneti va di lusso... il ministro della giustizia è il supergarantista reazionario Nordio peraltro

Neofascismo, i militanti del Veneto Fronte Skinhead assolti in appello per l'irruzione nell'associazione per i migranti

L'irruzione del Veneto Fronte Skinhead
L'irruzione del Veneto Fronte Skinhead 
Proclama sulla razza letto durante una riunione di Como senza frontiere. In primo grado tutti e 13 condannati con l'accusa di violenza privata aggravata in concorso

Assolti perché "il fatto non sussiste". Con questa sentenza la seconda sezione penale della Corte d'Appello di Milano ha assolto questa mattina  i 13 neofascisti del Veneto Fronte Skinhead che, nel 2017 a Como, fecero irruzione nel corso di una riunione della Rete Como Senza Frontiere (impegnata da anni negli aiuti ai migranti) obbligando gli attivisti antirazzisti ad ascoltare un delirante proclama sulla "razza".

pc 29 marzo - Per quel che vale... Meloni/Nordio e i suoi predecessori Draghi/Cartabia, andate a prenderla nel c...

Chiaramente son 'terroristi' per gli stati borghesi

La Cassazione francese conferma il rifiuto all'estradizione dei dieci terroristi italiani

Si chiude una storia lunga quaranta anni. Per i dieci, tra i quali Giorgio Pietrostefani e le ex Br Marina Petrella e Roberta Cappelli, il tribunale francese aveva già negato l'estradizione chiesta dall'Italia

PARIGI - "La Corte di Cassazione rigetta il ricorso del procuratore generale presso la Corte d'appello di Parigi, considerando che i motivi adottati dai magistrati, che rilevano del loro giudizio sovrano, sono sufficienti". Si chiude una storia lunga quarant'anni. Con il rifiuto oggi della Corte di Cassazione, si conclude la procedura di estradizione verso l'Italia riaperta due anni fa.

pc 29 marzo - Il governo dei militari e della guerra ogni giorno ostenta la sua natura reale all'insegna 'dell'amor di Patria'


Giorgia Meloni sale su un caccia F35 alla festa dell'Aeronautica, acclamata dai bambini

Il Presidente pilota: Giorgia Meloni si è messa ai comandi di un caccia F35, esposto negli stand allestiti a piazza del Popolo a Roma per i cento anni dell'Aeronautica militare. Accompagnata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, la premier ha visitato la mostra di velivoli e ha simulato la guida di un aeromobile.

pc 29 marzo - Questo è il governo fascio/poliziesco dei torturatori e vuole abolire il reato di tortura

Reato di tortura e quella tentazione (da destra) di abolirlo

Reato di tortura e quella tentazione (da destra) di abolirlo
La presenza di quel reato nel nostro codice non è piaciuta ad alcuni e, in particolare, ai sindacati delle forze di polizia

Nel 2015 il dibattito sulla tortura nel nostro paese ebbe una accelerazione a seguito della condanna da parte della Corte europea dei diritti umani nei confronti dell’Italia per le violenze degli apparati di polizia messe in atto durante i giorni del G8 di Genova (2001), in particolare per il comportamento tenuto in occasione dell’irruzione notturna nella scuola Diaz.

pc 29 marzo - Italia come Francia: contro padroni e governo tocca ai lavoratori ribellarsi e lottare

Solidarietà e sostegno alla lotta dei lavoratori e masse francesi, che in Italia significa intensificare la lotta contro padroni e governo fascista Meloni.

Domani giovedì 30 marzo alle fabbriche iniziative di informazione/denuncia sulla grande mobilitazione in Francia e della necessaria analisi di classe della situazione del ruolo dell'imperialismo italiano.