sabato 25 marzo 2023

pc 25 marzo - Comunicato dei disoccupati organizzati Napoli - info solidale

Questo il comunicato emesso venerdi dai movimenti di lotta napoletani.

CARICHE, MANGANELLATE, ARRESTI. QUESTA LA RISPOSTA PER LA VERTENZA DEI DISOCCUPATI ORGANIZZATI DI NAPOLI. MOBILITIAMOCI IN TUTTA LA CITTÀ IN SOSTEGNO DEL MOVIMENTO

Giù le mani dai disoccupati. Toccano uno, toccano tutti.

In queste settimane il Movimento dei Disoccupati Organizzati di Napoli, formato dalle sigle 7 Novembre e Cantiere 167 Scampia, ha partecipato a vari incontri istituzionali, accompagnati da giornate di piazza e di lotta. La pressione esercitata dai disoccupati e dalle disoccupate è legata alla necessità di

pc 25 marzo - Domiciliari per Alfredo? Non sia mai... La lotta continua - info

Niente da fare. L’accanimento giudiziario continua. Alfredo Cospito dovrà continuare a scontare il “41 bis”, ma in un reparto di detenuti dell’Ospedale San Paolo. Lo ha detto il procuratore generale Francesca Nanni in relazione al parere negativo espresso nell’udienza tenutasi nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo sull’istanza di differimento pena ad Alfredo Cospito.

La richiesta della Procura generale è dunque quella di applicare le medesime condizioni penitenziare del 41 bis anche dentro l’ospedale San Paolo. Non si tratterebbe quindi di una detenzione ospedaliera, ma

pc 25 marzo - Dopo la Francia cominciano gli scioperi in Germania. Siamo in attesa che tocchi a noi... - info solidale

Lunedì 27 marzo la Germania sarà paralizzata da un maxi sciopero, annunciato nel settore dei trasporti pubblici. E’ solo il primo, probabilmente e sperabilmente.

Nulla sarà risparmiato: nella mobilitazione vengono coinvolte ferrovie, scali aerei, il trasporto urbano di ben sette Länder, le società autostradali e l’amministrazione navale. A convocare una protesta senza precedenti sono stati i sindacati del trasporto su ferro, Evg, e la sigla Verdi (un acronimo, niente a che vedere con il partito guerrafondaio ora al governo), che ha lanciato il suo appello per bloccare il traffico aereo.

L’obiettivo per entrambe le sigle è un cospicuo aumento dei salari. Verdi chiede un incremento del

pc 25 marzo - Serve una risposta unitaria nazionale alla repressione delle lotte sindacali, politiche e sociali.

Mercoledì 22 marzo al tribunale di Bergamo si sono tenute le udienze per due processi che riguardano aspetti importanti della repressione che colpiscono le lotte sindacali, sociali e politiche anche nella nostra provincia e in cui rimane aperto il problema per tutti di una risposta unitaria nazionale alla repressione,  su cui è necessario lavorare in questa fase nella prospettiva di un fronte unico di classe.

Cosa è e soprattutto cosa vuole essere e fare l'Assemblea proletaria anticapitalista. Dall'intervento introduttivo all'APA del 18 febbraio

Il primo riguarda l'udienza per la lettura del dispositivo della sentenza in relazione alla manifestazione del 20.10.2019 avanti la sede Unicredit di Bergamo in solidarietà con le popolazioni del Rojava bombardata dall’esercito turco, con l’accusa di non aver avvisato preventivamente il questore e per alcuni fumogeni accesi.

Una mobilitazione spontanea immediata e necessaria di solidarietà internazionalista come evidenziato dallo striscione “boicotta UniCredit finanziatrice della Turchia”, per cui era stato emesso un decreto penale di condanna a cui si era fatta opposizione.

L'accusa col PM aveva chiesto 4 mesi di arresto e 400 euro di ammenda per una decina di compagni

pc 25 marzo: Poliziotti: i serial killer degli Stati imperialisti

La brutalità poliziesca che produce violenze, vessazioni e morti, diventa sempre più - al di là della “naturale” repressione delle lotte proletarie e sociali – una caratteristica identitaria della polizia degli Stati imperialisti. Capofila e punta trainante di questo è come sempre la potenza imperialista egemone, i serial killer dell’imperialismo americano.

Il 6 marzo un video ha mostrato l’ennesimo abuso della polizia su un afroamericano con disturbi mentali. E la scena è sempre la stessa. Il 28enne Irvo Otieno è stato trattenuto a terra da poliziotti, questa volta neri, incatenato per 11 minuti, finchè è morto per asfissia.

L’unica novità rispetto agli altri episodi è che ai 7 poliziotti della Contea responsabili si sono aggiunti 3 operatori ospedalieri che hanno contribuito e coperto l’omicidio di “secondo grado”, che è poi, come dire, la via maestra per la loro impunità.

In Inghilterra le cose vanno nella stessa direzione. Naturalmente con una variante in salsa inglese. Una inchiesta indipendente su Scotland Yard, fatta questa volta addirittura dalla baronessa Louise Casey, arriva a definire Scotland Yard un club machista, un covo di razzismo, misoginia e omofobia.

Questa indagine indipendente, nata dopo lo stupro e il brutale omicidio di una trentatreenne londinese, rapita e assassinata da un poliziotto, nell’inchiesta attuale si è arrivati almeno finora a 24 capi di accusa, decine per stupro, molestie, maltrattamenti. Nelle 363 pagine del report si parla di “deficienze sistemiche di un corpo “istituzionalmente razzista,

pc 25 marzo: Nordio: "mandiamo i detenuti in Albania"

Il governo fascio/carcerario e il Ministro Nordio hanno non solo deciso di lasciare come stanno le carceri con i sovraffollamenti, i suicidi, il garantismo per corrotti, ricchi, mafiosi (al di là della retorica demagogica), ma di unire l’aspetto repressivo con l’aspetto imperialista.

Nel silenzio della stampa e come sempre del parlamento nero, il Ministro della “giustizia” ha incontrato l’equivalente dell’Albania e ha definito un accordo per trasferire i detenuti in Albania; "chiaramente si parla di detenuti albanesi presenti nelle carceri italiane ma, data la massima disponibilità - scrive il Messaggero – si può pensare benissimo che la vicina Albania torni ad essere una neo colonia in compartecipazione con l’imperialismo Usa che richiede e avrà una Base militare, di truppe e soldati italiani, ma anche discarica di rifiuti tossici e di “rifiuti umani”, cioè i detenuti migranti che spesso riempiono le carceri italiane.

Questa linea di condotta è parte della linea reazionaria razzista del governo Meloni ed è uno dei modi di intendere di “mandare i migranti a casa loro”.

L’accordo con l’Albania è un accordo pilota. L’ignobile ministro Nordio ci informa infatti: “abbiamo una percentuale molto elevata di stranieri nelle nostre carceri. Ad esempio oltre 3.700 detenuti provenienti dal Marocco”; detto in questo contesto è evidente che l’impegno di questo governo è ad una nuova intesa, come quella con l’Albania, con il Marocco.

pc 25 marzo: Afghanistan: vietano le scuole alle ragazze; perchè le donne, insieme ai giovani e ai proletari, sono l'unica forza contro la barbarie del regime talebano


E’ calato il silenzio mondiale sulla situazione in Afghanistan. L’imperialismo in altre faccende affaccendato è ben lieto di consegnare il paese alla dittatura reazionaria talebana, sapendo che questa è divenuta ormai inoffensiva e animale da colpire del sistema imperialista, e invece offensiva con le mani lorde verso il proprio stesso popolo che naturalmente, data l’ideologia feudal islamica, verso le donne.

Nei giorni scorsi si sono riaperte le scuole dopo la pausa invernale e vige il bando per cui le studentesse

pc 25 marzo - L’imperialismo Usa aumenta enormemente i suoi profitti vendendo gas e petrolio agli imperialisti in Europa grazie alle sanzioni alla Russia

 

Profitti. Immensi profitti. È questo uno dei vantaggi che gli Stati Uniti traggono da questa guerra interimperialista per procura che si svolge in Ucraina: accumulazione di immensi profitti sia per l’apparato militare industriale che per quello petrolifero.

Per quanto riguarda gas e petrolio lo scenario, dice un articolo del Sole 24 Ore dell’8 marzo scorso, è questo: “L'export di greggio Usa a ritmi record: oltre 5 milioni di barili al giorno. E metà del Gnl [Gas naturale liquefatto] usato nel Vecchio Continente arriva da oltreoceano”, insomma con la guerra in

venerdì 24 marzo 2023

pc 24 marzo - La feccia fascista al governo, da Meloni a Sangiuliano a Lollobrigida, apre l'attacco al 25 Aprile, alla Resistenza Antifascista, sulle Fosse Ardeatine e su via Rasella

Questi vengono dall'ignominia del regime fascista, dal boia Almirante, l'italiano fucilatore di partigiani che ha fondato il partito di cui FdI è erede. Sono gli eredi del questore FASCISTA italiano Pietro Caruso che, il 23 marzo 1944, fu chiamato da Herbert Kappler, comandante tedesco della Gestapo di Roma, a stilare un elenco di persone da giustiziare e lui lo fece. Sono gli amici del boia Erich Priebke e degli stragisti neri.

Il loro scopo è preciso: attaccare la Resistenza Antifascista, il movimento partigiano, per costruire OGGI un regime che, con la dittatura aperta, fascista, si ponga al servizio dei padroni. E OGGI come IERI il nostro obiettivo è liquidare il fascismo con una Nuova Resistenza

tag43.it
 «L’eccidio perpetrato alle Fosse Ardeatine è una tragedia indelebile della nostra storia e una ferita profonda e viva nel corpo della Nazione. Nostro dovere è quello di ricordare, tramandare e vigilare tutti i giorni perché un martirio come quello patito a Roma, il 24 marzo 1944, dai 335 italiani trucidati in una vile rappresaglia, non accada mai più». Sono per esempio le parole scelte dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, l’uomo scelto da Meloni per superare quella l’egemonia culturale della sinistra e divulgare il nuovo racconto da destra.
Lollobrigida
Un altro personaggio molto vicino alla premier, Francesco Lollobrigida che pure, come ha raccontato l’Adnkronos, si è recato in visita privata al Mausoleo delle Fosse Ardeatine, ha affidato a Twitter questo pensiero: «Piango gli italiani che morirono per mano straniera vittime dell’odio e della guerra. Il loro sacrificio sia da esempio eterno per chi combatte ogni tirannia». Rileggiamo: «per mano straniera». 
Rampelli in risposta a chi attacca Meloni: “Stanno alla canna del gas”


10-100-1000 VIA RASELLA!

Left 23 marzo 2018
Era il 23 marzo del ’44, quando diciotto chili di tritolo, nascosti in un carretto, esplosero nel cuore di via Rasella, travolgendo 33 uomini del battaglione Bozen, reggimento dell’esercito nazista. Alle 15 e 52, Rosario Bentivegna – nome di battaglia Paolo – travestito da spazzino, accese la miccia, osservando il

pc 24 marzo - Prossima uscita 2 fogli speciali di proletari comunisti

Meloni/Cutro/Migranti Italia in guerra

Guerra - il punto di non ritorno 

Francia in rivolta... e noi proletari e comunisti

Cospito - Una battaglia che deve diventare di classe... a partire da Taranto

Stellantis - accordicchio sindacale e nuova fase dello scontro in fabbrica... a partire da Melfi

pc 24 marzo - Solidarietà con Alfredo Cospito - Dal Tribunale di Taranto al Palazzo di giustizia di Milano

Iniziativa blitz al tribunale di Taranto 

Durante il presidio è stata letta la dichiarazione di Alfredo Cospito durante l’udienza di riesame per le misure cautelari dell’operazione Sibilla

Il presidio si è concluso con la lettura, da parte di un lavoratore della Dalmine, della bellissima lettera ad Alfredo di un operaio dell’ex Ilva di Taranto

Dal presidio la corrispondenza di Radio Onda d’Urto con Stefania dell’Assemblea milanese di solidarieta’ ad Alfredo Cospito Ascolta o scarica

Alfredo Cospito deve restare detenuto in carcere al 41 bis e non può andare agli arresti domiciliari nell’abitazione dalla sorella a Pescara. Lo ritiene la procura generale di Milano che ha espresso parere negativo alla richiesta della difesa, rappresentata dall’avvocato Flavio Rossi Albertini, di concedere all’anarchico il differimento della pena per motivi di salute con la formula della detenzione domiciliare. Il parere espresso dalla procuratrice generale Francesca Nanni e dal sostituto pg Nicola Balice non è vincolante ai fini della decisione. Il verdetto del Tribunale di Sorveglianza presieduto dal giudice Giovanna di Rosa è atteso entro 5 giorni da oggi.

Questa mattina  Decine di manifestanti si sono riuniti davanti al Palazzo di Giustizia di Milano per

pc 24 marzo - L’Uganda mostra il futuro dell’Italia, in tempi di governi fascisti, razzisti e sessisti

Il parlamento ugandese ha approvato a tempo di record una nuova legge che stabilisce che “il solo fatto di identificarsi come appartenente alla comunità Lgbt+ è illegale. I cosiddetti “atti di omosessualità aggravata” sono puniti con la pena di morte, e i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso con il carcere a vita.

La marcia all’indietro del governo Meloni, in atto in questi giorni, con la canea, non certo solo di parole, contro i figli di gay e lesbiche, è in Uganda che vuole arrivare, ed è chiaramente una delle ragioni fondanti per cui la lotta contro questo governo, questo Stato e questo sistema non ha soluzioni: reazione o rivoluzione, barbarie o liberazione.

pc 24 marzo - Tosi reggicoda del Governo Meloni ha cambiato la Costituzione «non è più un reato definirsi fascisti"

Una giusta corrispondenza denuncia

L’edizione telematica di martedì sette marzo del giornale il Fatto Quotidiano contiene un articolo, firmato F.Q., nel quale si rilanciano le parole pronunciate dall’ex sindaco di Verona – attualmente parlamentare forzitaliota – Flavio Tosi, durante il suo intervento alla trasmissione “Un giorno da pecora”, in onda sulle frequenze di Rai Radio Uno.

...non è più un reato definirsi fascisti, è l’apologia ad esserlo, essere fascisti non lo è secondo me», aggiungendo che egli si sente «un po’ stronzo ed un po’ fascista, un pochino però».

 .... non è ammissibile che la Costituzione della Repubblica Italiana venga interpretata come meglio si crede.

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova