pc 31 dicembre - Roma - Per un nuovo anno di lotta da una piazzetta di Roma per Alfredo Cospito e per tutti i prigionieri

Centinaia di compagne e compagni sequestrati dalla polizia per aver manifestato per la vita di Alfredo Cospito e in solidarietà con tutte le compagne e compagni prigionieri

pc 31 dicembre: Ratzinger, espressione della Chiesa più conservatrice e teorico del "moderno medioevo" contro le donne, è morto!

Il Movimento femminista proletario rivoluzionario colse subito il segno reazionario esplicito della elezione di Ratzinger a papa, e la funzione di conservazione/madre del sistema capitalista da lui posta della donna in questo disegno. Questo lo fece anche utilizzando strumentalmente alcune posizioni dell'allora movimento femminista borghese sulla "differenza sessuale".
Facemmo un opuscolo, che oggi riproponiamo, tradotto anche in inglese. 
Invitiamo a richiedercelo, perchè Ratzinger è morto ma purtroppo non è morta la sua teoria esplicitamente rivendicata come antimarxista e la sua politica identitaria reazionaria a livello nazionale ed europeo nella Chiesa e nella societa'.
Per averlo scrivere a Mfpr.naz@gmail.com 

pc 31 dicembre: A PROPOSITO DELLA CONFERENZA STAMPA DELLA MELONI… A PREMESSA


La conferenza stampa della Meloni del 29 dicembre di ben oltre tre ore e e 45 domande, la più lunga della storia della Repubblica, è stata davvero una novità corrispondente al nuovo governo reazionario antioperaio e antipopolare, moderno fascista che si è insediato nel nostro paese da circa due mesi. 

E’ una conferenza stampa che merita un commento e, come dire, una contro risposta su tutti i punti toccati, anche perché offre l’opportunità anche a noi comunisti di indicare la linea immediata di opposizione, lotta e le prospettive almeno a medio periodo. Essa serve anche a far capire meglio, ci auguriamo, al movimento proletario e rivoluzionario la natura di questo governo e la maniera di lottare contro di esso.

Noi pensiamo che proprio sulla natura del governo gli elementi di continuità e discontinuità rispetto aìi precedenti governi ci sia oggi le possibilità di unità innanzitutto a livello di fronte per una lotta politica e sociale all’altezza della situazione. 

Quando diciamo questo, stiamo dicendo che l’attuale lotta politica e sociale, con l’elemento centrale

pc 31 dicembre = Acciaierie d'italia dal blog tarantocontro

 

Acciaierie d'Italia: o scontro prolungato su contenuti/piattaforma a difesa dei lavoratori o siamo alle "solite". Intanto l'Adl reprime i diritti delle Rsu

Sulla situazione all’ex Ilva e l’ultima fase ci siamo espressi con comunicati, volantini, prese di posizione, azione fuori e dentro i cancelli della fabbrica in questi ultimi due mesi, senza dimenticare l’importanza dello sciopero del 6 maggio scorso, un’occasione che per responsabilità dei dirigenti sindacali confederali, le Rsu, Usb compreso, poteva essere con lo sciopero riuscito e la contestazione della Morselli il vero inizio della battaglia che sicuramente avrebbe inciso sulla situazione e probabilmente un decreto come questo del governo Meloni/Urso non lo avremmo avuto.
Ora che c’è, da un lato non possiamo che unirci alle denunce che vengono dalle organizzazioni sindacali e da una parte attiva dei lavoratori – mentre francamente noi non diamo gran chè peso alle strilla di Sindaco e Regione che finora hanno inciso solo negativamente nello sviluppo di una lotta reale a Taranto in fabbrica e in città contro padroni e governi.
 
Ma ci sentiamo di dire: finalmente! Il nuovo decreto, più che tutti gli altri messi insieme, chiama ad uno scontro reale su cui sia gli operai innanzitutto devono dire la loro subito, si parla di assemblee, sciopero di 32 ore, iniziativa a Roma, sia noi ma soprattutto dopo. Perché è ben chiaro che per quante iniziative in un certo senso scontate verranno fatte dai sindacati confederali e Rsu, è certo che non si può pensare a passi indietro di padroni e governo (vedi anche l'ultima inaccettabile antisindacale presa di posizione della Morselli contro i diritti delle Rsu) senza una lotta prolungata che, come ci ostiniamo a dire da soli, deve cambiare passo, forme, contenuti e alla fine organizzazione e direzione.

Per questo vale la pena prendere sul serio il decreto e analizzarlo da un punto di vista di classe, così come mettere in luce che le critiche che vengono da sindacati, ecc. perfino quando sono giuste sono inadeguate a dare una base solida, una piattaforma solida e obiettivi conseguenti alla lotta dei lavoratori e speriamo delle masse popolari della città unite ad essi.
 
Intanto ribadiamo, decreto o non decreto, che gli operai dell’appalto messi fuori dalla lettera della Morselli devono rientrare subito dopo le feste a lavorare; che le assemblee devono essere generali e non monopolizzate da dirigenti sindacali e Rsu abituati da sempre a fare un giorno i “fuochisti” e 364 giorni i pompieri. Assemblee che devono puntare all’unità di lotta dei lavoratori, raggiunta col confronto/scontro anche aspro, perché altrimenti siamo alle solite. E questa situazione “alle solite” è quella che realmente ha contribuito al punto a cui si è arrivati.

AdI nega sala Consiglio di Fabbrica
L'azienda accusa alcune RSU di condotte violente durante i momenti di tensione dello scorso 23 dicembre
(Siamo al capovolgimento dei fatti. Sono stati i vigilanti che hanno spintonato i delegati, anche ferendone alcuni, con metodi che qualcuno ha definito da "buttafuori". E' l'azienda che viola norme sindacali (Statuto dei lavoratori) appropriandosi di una sala, che una volta legalmente concessa non può essere nella disponibilita' dell'azienda. 
Chiaramente si tratta di un pretesto, ma pericoloso segnale di una azione apertamente repressiva antisindacale che non potra' che peggiorare. NdR)  
Da Corriere di Taranto
Con una lettera indirizzata a Fiom, Uilm e Usb Acciaierie d’Italia spiega perché non concede l’utilizzo della sala del consiglio di fabbrica richiesta dai sindacati due giorni fa via pec:
“...al termine della riunione (del 23 dicembre) alcune RSU – allo stato in corso di identificazione – forzando le grate installate a protezione della stessa (nonché arrampicandosi sulle stesse), raggiungevano la Direzione AdI dello Stabilimento cercando deliberatamente di occuparla e non riuscendo nel proposito criminoso solo grazie alla difesa passiva attuata dal personale di Vigilanza“...
“Le gravissime condotte perpetrate, per le quali l’Azienda si riserva ogni più ampia richiesta di tutela e ristoro, violano ogni forma di vivere civile e di corretta relazione tra Azienda e OO.SS – prosegue la lettera dell’azienda -. Per tutto quanto occorso, la scrivente Società... ritiene che allo stato non sussistano le condizioni minime di sicurezza di persone e cose all’interno dello Stabilimento e, pertanto, di non poter concedere l’uso della Sala del Consiglio di Fabbrica..."

LUNEDÌ 26 DICEMBRE 2022

pc 31 dicembre: Nel nuovo anno avvio della Formazione marxista

La Formazione marxista è una necessita' basilare degli operai, lavoratori, donne, giovani che vogliano avere nelle proprie mani l'analisi del sistema capitalista per combatterlo, e autonomia teorica per comprendere la realta' e gli scopi storici come classe.  

Vogliamo investire del problema della Formazione marxista l'intera area del movimento con cui lavoriamo o con cui vorremmo lavorare, nello stesso tempo vogliamo farlo come fatto pubblico, come modo di agire pubblico, programmatico, innanzitutto dell'organismo che opera nell'assemblea proletaria anticapitalista che è lo Slai cobas sc. 

La proposta presentata dal Prof, Di Marco nell'Assemblea proletaria anticapitalista tenuta il 17 settembre a Roma, prevede che “lezioni” siano tutte in presenza, in assemblee pubbliche fatte nelle varie citta', collegate nazionalmente, e con cicli di carattere trimestrale. 

E’ nostra intenzione di coinvolgere via via altri professori, intellettuali marxisti, perché l'obiettivo che

mercoledì 28 dicembre 2022

pc 28 dicembre: L'azione contro il governo, comprendere e distinguere


Sul governo è importante tener conto della continuità della politica economica dell’attuale governo rispetto ai precedenti governi. Questo vuol dire che su questo piano i provvedimenti che prende il governo Meloni sono quelli che prenderebbe qualsiasi governo dei padroni per fronteggiare l’attuale situazione economica e scaricare la crisi sulle masse popolari.

Questo governo, la sua base sociale e il suo orientamento ideologico accentua i particolari di questi provvedimenti, vedi la esplicita scelta di sostenere su tutti i piani i settori medio borghesi, commercianti, professionisti, lavoratori autonomi ecc.; azione che era implicita ma meno spudorata nei precedenti governi; e la campagna, anch’essa esplicita e ostentata  contro il reddito di cittadinanza.
Gli altri provvedimenti sono sostanzialmente quelli che avrebbero preso altri governi in materia economica, e vanno combattuti come abbiamo combattuto quelli dei precedenti governi.

Ben più grave è l’azione del governo sugli altri provvedimenti: Rave, Ong, Novax, ecc., perché sono manifesti ideologici identitari che caratterizzano la natura fascista di questo governo, e che domandano la lotta immediata e prolungata nelle forme in cui è possibile realizzare come agitazione e propaganda,

martedì 27 dicembre 2022

pc 27 dicembre - NO al Ponte: NO all'imperialismo - in particolare quello italiano - e alle sue guerre/NO alla militarizzazione della Sicilia


Il giornalista pacifista A. Mazzeo ha pubblicato un articolo di Limes riguardo il ponte sullo Stretto, la sua valenza strategica, geopolitica, militare... Per questa ragione assimila il ponte sullo Stretto al Muos di Niscemi, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare della Marina militare USA per governare i conflitti globali del XXI secolo, “senza dimenticare le strutture di Sigonella e Pantelleria”. 

Per l'imperialismo, per la borghesia imperialista italiana, conta il valore strategico della Sicilia, il suo collocarsi in un’area che Limes chiama Caoslandia, nel Mediterraneo “allargato” che è tornato ad essere

lunedì 26 dicembre 2022

pc 26 dicembre - L'ITALIA E', ANCHE FORMALMENTE, PARTE BELLIGERANTE DELLA GUERRA INTERIMPERIALISTA IN CORSO

Una corrispondenza

L’edizione di martedì venti dicembre del quotidiano reazionario l’Occidentale (riconducibile ad Identità e Azione, il movimento diretto dall’indegno senatore democristiano che risponde al nome di Carlo Giovanardi) riporta un articolo, firmato da tale Leonardo Accardi, dedicato alla portaerei Cavour: verso la fine del lungo scritto, lo studente di marketing digitale a Roma dettaglia – nel paragrafo intitolato “La portaerei Cavour con la Nato per difendere l’Occidente” – l’attività della nave in questione, in relazione al suo coinvolgimento nelle ultime operazioni dell’Organizzazione Terroristica dell’Atlantico del Nord a partire dal 2021; così facendo chiarisce una volta per tutte la partecipazione attiva dell’Italia alla guerra interimperialista in corso dal febbraio scorso.

«Durante l’esercitazione “Mare Aperto 2021” sull’ITS Cavour hanno operato gli F-35B. Nel novembre

pc 26 dicembre - Dal blog- https://icspwindia.wordpress.com/ - Comitato internazionale di sostegno della guerra popolare in India - ICSPWI


Recent Posts

pc 26 dicembre - Dal blog http://cobasperilsindacatodiclasse.blogspot.com/


pc 26 dicembre - Governo e manovra di bilancio: un fiume di soldi per i padroni

 

A guardare anche superficialmente la manovra del governo Meloni (https://proletaricomunisti.blogspot.com/2022/12/pc-22-dicembre-governo-e-legge-di.html) si vede subito che “toglie ai poveri per dare ai ricchi”, (vedi il taglio al cosiddetto reddito di cittadinanza), ma soprattutto che per i ricchi ci sono tanti soldi, come d’altronde aveva detto subito la Meloni che vuole essere coerente con gli impegni presi verso i padroni quando ha detto di non volerli disturbare.

E, come vedremo, non sono solo “interventi per il ceto medio” che tanto sta a cuore alla Meloni e ai suoi scagnozzi, ma soprattutto per tutti i padroni, grandi medi e piccoli.

I “saldi di bilancio” della manovra parlano di un totale di 35 miliardi, di cui 21 vanno allo “sconto” sull’energia “per famiglie e imprese”: per le famiglie si tratta di briciole, per le imprese di sostanza. Dai 35 bisogna togliere quindi 21 e rimangono più o meno14 miliardi. Vediamo che fine fanno secondo un articolo del Sole 24 Ore del 24 scorso, “pacchetto per le imprese” lo chiama.

Quello riservato ai padroni, dice, è un “Un collage di rifinanziamenti e proroghe”, che come abbiamo

domenica 25 dicembre 2022

pc 25 dicembre - Il comunicato del Fronte Nazionale Democratico delle Filippine per la morte di Jose Maria Sison

La cremazione del Prof. Sison avrà luogo alle 10:30, il 27 dicembre, presso il Crematorio Daelwijk di Utrecht

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Prof. Jose Maria Sison (8 febbraio 1939 - 16 dicembre 2022)

Il proletariato filippino e i lavoratori piangono la morte del loro maestro e guida illuminante. Il Prof. Jose Maria Sison, Presidente Fondatore del Partito Comunista delle Filippine e Capo Consulente Politico del Fronte Nazionale Democratico delle Filippine, è morto pacificamente nel primo pomeriggio del 16 dicembre, dopo due settimane di degenza in un ospedale di Utrecht, nei Paesi Bassi. Aveva 83 anni.

Il 17 dicembre, il Comitato Centrale del PCF ha dichiarato: "Con la morte di Ka Joma, il Partito ha perso un grande leader. In effetti, è tra i più grandi filippini del secolo scorso per aver magistralmente e creativamente applicato il marxismo-leninismo-maoismo alle Filippine e alla rivoluzione filippina, e aver dato al popolo filippino la forza di tracciare il futuro del paese e raggiungere le sue aspirazioni per la libertà nazionale e la democrazia.”

Il PCF ha dichiarato: "Manteniamo per sempre viva la sua memoria e la sua eredità e rafforziamo la nostra determinazione a continuare e portare avanti la rivoluzione che ha acceso insieme ad altri grandi leader del Comitato Centrale e del suo Ufficio Politico e Comitato Esecutivo.

“Attraverso i suoi scritti, Ka Joma ha posto le basi teoriche della rivoluzione filippina. Ci ha anche lasciato un ricco e profondo tesoro marxista-leninista-maoista che servirà da guida per la continua crescita del Partito nella prossima fase delle lotte rivoluzionarie del popolo filippino.”

Il Partito ha aggiunto: "Affermiamo anche l'importante ruolo che Ka Joma ha svolto come figura preminente marxista-leninista-maoista che ha contribuito a ispirare il proletariato in tutto il mondo e mantenere vive le braci del movimento comunista internazionale mentre entra in una nuova fase di rinascita.

"Dichiariamo Ka Joma come il più grande eroe del popolo filippino nel suo ultimo secolo di resistenza contro l'imperialismo. I suoi immensi contributi nel plasmare la coscienza patriottica e rivoluzionaria del popolo filippino e aprire la strada verso la liberazione nazionale e sociale, non saranno mai cancellati", ha concluso il PCF.

L'Ufficio Internazionale del FDNF ha inoltre annunciato che i messaggi possono essere inviati a kjl.msgs@protonmail.com e editors@updatesphilippines.info. Ulteriori informazioni sulla veglia e sulla cremazione sono disponibili all'indirizzo ndfp.info

pc 25 dicembre - Contro il governo guerrafondaio Meloni, degli aiuti militari all'Ucraina, espressione del protagonismo dell'imperialismo italiano dall'Ucraina al Sahel

Lottare contro la guerra vuol dire lottare contro il nostro governo, il governo Meloni, rappresentante degli interessi della borghesia imperialista italiana


Il 13 dicembre il Senato e la Camera dei deputati hanno votato l’invio di armi all’Ucraina fino alla fine del 2023, per una cifra pari a oltre 450 milioni di euro -secondo la valutazione dell’Osservatorio Mil€x- lo stesso parlamento che ha votato anche le risoluzioni del PD e del Terzo polo che chiedevano di proseguire il sostegno militare dell’imperialismo italiano nei confronti del governo ucraino e che non si sono fatti scrupoli, i partiti della cosiddetta opposizione, nell'applaudire al risultato governativo. Contro il provvedimento hanno invece votato il Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi-Sinistra. Come nei precedenti decreti le forniture saranno secretate e, sempre come nei precedenti governi, il parlamento ha ratificato le decisioni del governo per un altro anno ancora. Parlamento che verrà “informato” attraverso il Copasir, il tutto in aperta violazione della Costituzione, così come un'altra violazione alle stesse leggi borghesi è l'ennesimo decreto in deroga alla legge 185/90 sull’esportazione di armi. Ma questa è la legge per la borghesia che può violarla impunemente.

Un voto scontato sull’invio di armi in Ucraina per continuare questa guerra, dall’Italia milioni di euro

pc 25 dicembre - Corrispondenza da Acciaierie d'Italia Taranto


La stampa nazionale è tornata ad occuparsi della situazione Acciaierie d’Italia/Appalto a seguito dei fatti avvenuti alla fabbrica nella giornata del 23 dicembre, in cui c’è stata la riunione del Consiglio di fabbrica delle Rsu di Acciaierie e appalto, in contemporanea con la riunione del Consiglio d’Amministrazione (rinviato per l’ennesima volta), per affrontare la situazione determinatasi nel periodo che va dal riuscito sciopero del 21 novembre ad oggi.

Lo sciopero aveva al centro innanzitutto il ritiro della lettera dell’AD Morselli che ha sospeso l’attivita’ di 145 ditte dell’appalto provocando a catena mandata a casa dei lavoratori e la cassintegrazione che arriva genericamente a 2000 lavoratori. I lavoratori dell’appalto patiscono, inoltre, lo scaricamento su di loro da parte di padroni e padroncini delle ditte dei mancati pagamenti da parte di Acciaierie d’Italia. A questo si aggiunge chiaramente la Cig unilaterale e permanente in Acciaieria per una platea di 2500

pc 25 dicembre - La legge di bilancio del governo Meloni - un contributo

I regali di Natale del Governo Meloni

Coniare rivolta | coniarerivolta.org

18/12/0222

Il Governo Meloni è nel pieno di un'offensiva violenta e senza quartiere contro i pensionati, le fasce meno abbienti della popolazione e la sanità pubblica, coerentemente con un progetto politico che mira a disciplinare i lavoratori ed erodere i residui di stato sociale che ancora resistono nel nostro Paese. Nulla di tutto questo avviene per caso, d'altronde, ma è semplicemente un Governo che prova, negli angusti spazi lasciati dai vincoli di bilancio europei, ad elargire mance al proprio blocco sociale di riferimento, costituito da padroni, padroncini, ricchi professionisti ed evasori fiscali.

La legge di bilancio appena presentata chiarisce ulteriormente e definitivamente, per chi avesse ancora dubbi, la natura classista della politica economica di questo Governo. Le proposte sul fisco, e tre misure in particolare, ne sono un chiaro esempio.

L'ampliamento del regime forfettario

La prima misura riguarda l'allargamento del regime forfettario, un regime fiscale (esistente già dal 2015 con successive modifiche) riservato a persone fisiche che svolgono attività d'impresa o attività professionali. Questi contribuenti, oltre a tutta una serie di semplificazioni nei vari adempimenti

pc 25 dicembre - Gramsci voce della classe operaia/lotta al fascismo/internazionalismo proletario

A 100 anni dalla strage di Torino del 18 dicembre del 1922

La fabbrica Ferrero a Mosca

Antonio Gramsci | Opere Vol. 12 - La costruzione del Partito Comunista (1923-1926)
Trascrizione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

marzo 1924

Articolo scritto da Gramsci su racconto di G. Parodi

È trascorso più di un anno dai dolorosi giorni di terrore che la classe operaia torinese ebbe a subire nel dicembre 1922, quando la bestialità scatenata dal fascismo fece rivivere la barbarie e la malvagità più insensate delle epoche primitive, mostrando anche ai più arretrati e ignoranti lavoratori cosa significhi dominio della borghesia, della classe cioè che presume e si vanta di essere l'ultima e più perfetta sintesi dell'incivilimento umano. Il fascismo era già al potere da circa due mesi.

Tutto l'apparato repressivo dello Stato, magistratura, polizia, esercito, era ormai nelle sue mani e poteva essere messo in movimento per «vendicare» la morte dei fascisti Dresda e Bazzani, caduti in un conflitto di cento contro uno che si difendeva.

Perché scatenare tanta raffinata ferocia, una cosi sadica crudeltà contro operai inermi, contro intere famiglie, contro elementi che di rivoluzionario non avevano che la loro condizione sociale di proletari? Qual è stata la ragione storica - politica e sociale - di questo episodio di frenetico terrore?

Una grande città proletaria

Torino, diventata con lo sviluppo dell'industria automobilistica, una città di grande accentramento proletario aveva dimostrato con tutta una serie di scioperi: - settimana rossa del giugno 1914, sciopero generale contro la guerra del maggio 1915, insurrezione armata dell'agosto 1917, sciopero di solidarietà coi tecnici d'officina dell'aprile 1919, azione in grande stile contro la canaglia nazionalista e militarista del 2 dicembre 1919, grande sciopero dell'aprile 1920 per la libertà d'azione dei Consigli di fabbrica - aveva dimostrato di aver saputo amalgamare e di aver saputo dare una unità rivoluzionaria ai 150.000 operai che lo sviluppo capitalistico aveva concentrato nelle sue fabbriche, attirandoli da tutte le regioni d'Italia.

La Camera del lavoro si è trovata, nel dopo guerra, ad essere affollata dagli operai di tutte le categorie, dal manovale, all'impiegato, all'ingegnere, raggruppati in circa 8o sindacati professionali. Le masse si avvicinavano con entusiasmo alla Camera del lavoro, perché comprendevano essere quella la via per formare un blocco unico e compatto contro il capitalismo, sfruttatore di tutti i lavoratori; ma la massa comprese anche che la Camera del lavoro e l'organizzazione corporativa non erano sufficienti

pc 25 dicembre - Contro il criminale attacco contro i curdi a Parigi


L’odioso, selvaggio omicida attacco razzista di Parigi che ha provocato la morte di tre militanti del Centro culturale curdo il ferimento grave di altri, è l’ultimo episodio di un’azione costante dell’imperialismo francese, del regime di Erdogan, della mano nera delle forze fasciste, accettate e tollerate dal sistema parlamentare e sedicente democratico francese e dal governo del Pres. Macron.

E’ giusta e sacrosanta la rabbia, la collera, la protesta di tutta la comunita’ curda a Parigi, sostenuta dalle forze comuniste rivoluzionarie della Turchia operanti a Parigi e in Europa e chiaramente dalle organizzazioni comuniste antimperialiste presenti in Francia.

Non possiamo che esprimere la massima vicinanza, solidarieta’, fratellanza di classe, internazionalismo proletario ai compagni e alle compagne uccise, a tutta la comunita’ curda e alle organizzazioni impegnate nella lotta di liberazione del popolo curdo.

Siamo perchè la lotta e la rivolta continui, si estenda a Parigi come in tutti i paesi d’Europa in cui la presenza turca e curda è rilevante e attiva.

Siamo perchè si pretenda lo scioglimento delle organizzazioni fasciste, razziste, naziste, xenofobe, in Francia come in tutti i paesi imperialisti.

Siamo perchè noi comunisti, noi proletari in questi paesi alziamo il tiro contro i governi imperialisti alleati stretti del regime fascista e genocida, nei confronti del popolo curdo. di Erdogan.

Proletari comunisti/PCm Italia

25.12.22

pc 25 dicembre - Da Biden a Zelensky al Battaglione Azov

 La guerra per procura dell'imperialismo USA attraverso il governo con i nazisti dentro

Ucraina, il rito vichingo della brigata Azov

Il rito della brigata Azov per ricordare i caduti in battaglia: riprende la coreografia delle celebrazioni nordiche per il solstizio d'inverno e ricorda molto da vicino la festa "per la rinascita del sole" introdotta in Germania dal nazismo al posto del Natale. Come nella tradizione pagana i soldati della brigata che combattono per l'Ucraina, in molti casi volontari stranieri di estrema destra, hanno formato un cerchio con torce e bandiere, davanti al grande falò. L'unica aggiunta moderna sono le scie dei bengala, i razzi illuminanti sparati nel cielo. Il video è stato diffuso da canali ucraini, sostenitori della resistenza contro l'invasione russa - vedi video su repubblica

pc 25 dicembre: Dalle fabbriche, gli operai contro la guerra imperialista

Intervento tra gli operai dei Cantieri navali a Palermo che iniziano a firmare la mozione operaia contro la guerra imperialista

Banchetto e diffusione della mozione tra gli operai dei Cantieri navali venerdì scorso al turno pranzo.

Alcuni capannelli con gli operai che in generale hanno condiviso il messaggio della mozione diffusa e affissa intorno alla fabbrica, raccolta di prime firme , critica al governo Meloni che ha rifinanziato le spese militari per la guerra mentre i salari restano bassi e i confederali non fanno nulla di sostanziale in merito...




LA MOZIONE 

NO alla guerra imperialista