sabato 13 febbraio 2021

pc 13 febbraio - ARCELORMITTAL - IL TAR RIGETTA I RICORSI DI ARCELOR E ILVA CONTRO L'ORDINANZA DEL SINDACO DI TARANTO - Un primo commento dello Slai cobas sc

Questa sentenza del Tar riporta al centro della discussione l'effettiva necessità della lotta per la difesa della salute, del lavoro e dell'ambientalizzazione della fabbrica. 

L'accordo governo-Invitalia/ArcelorMittal e il suo piano non è una soluzione e per questo lo Slai cobas sc ha detto NO a questo accordo e a questo piano.
Noi siamo certi che padroni e governo andranno nella direzione di confermarli e avranno la necessità di bloccare e depotenziare questa sentenza del Tar; è quindi urgente che innanzitutto gli operai, indichino una piattaforma in grado di difendere lavoro e salute e di affermarla con l'unico strumento che hanno a disposizione, la lotta. 
Con gli operai in lotta è possibile costruire il fronte con le masse dei quartieri inquinati e con tutte le forze che combattono seriamente inquinamento e disastro ambientale.
La piattaforma operaia su cui abbiamo raccolte le firme alla fabbrica va in questa direzione, è un punto di riferimento e di partenza, e traccia una linea che respinge il sindacalismo aziendalista e filo governativo e l'ambientalismo antioperaio che non vede altro che la chiusura della fabbrica. Entrambi lavorano per la divisione, entrambi diventano puntello di una o dell'altra parte del governo.
Certo, la sentenza dimostra che non c'è tempo da perdere.
Per noi tutto è e deve essere possibile, con la fabbrica aperta e gli operai in campo.
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Da Corriere di Taranto
 
Entro 60 giorni l'azienda dovrebbe procedere allo spegnimento dell'intera area a caldo. Azienda ricorre al Consiglio di Stato. Vicenda tutt'altro che chiusa

- pubblicato il 13 Febbraio 2021, 15:59

E’ stata pubblicata oggi la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Lecce – Sezione Prima, sui ricorsi presentati da ArcelorMittal Italia e Ilva in Amministrazione

pc 13 febbraio - Foibe: massima solidarietà allo storico Eric Gobetti minacciato di morte dalla feccia fascista

L'antifascismo è per la verità storica e si contrappone alla schifosa propaganda revisionista che lo Stato della borghesia italiana ci propina con la "giornata del ricordo" in funzione anticomunista, contro la Resistenza antifascista.

Libro sulle Foibe, minacciato Eric Gobetti: «Comunista appeso, ci vendicheremo»

Le minacce sono forti, inequivocabili: «Ci prenderemo la nostra vendetta, comunista appeso». E ancora: «Dovrebbero bruciare te e i pezzi di carta che ti autorizzano a dire idiozie». E sono tantissime.

Gobetti prova a replicare sui suoi canali: «Mi riconosco nei valori antifascisti, che sono i valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Repubblica, nei quali tutti, a mio avviso, dovremmo riconoscerci. Come qualunque studioso interpreto i fatti storici con i miei strumenti culturali, che dipendono da una molteplicità di aspetti: generazionali, di genere, politici, sociali, legati all’epoca storica in cui vivo, ecc… Tutto ciò non è tendenzioso, è semplicemente onesto. Io almeno ci provo, senza pretendere di avere la verità in tasca. Ma tutti quelli che mi vorrebbero vedere morto (letteralmente) invece li riconoscono i valori della democrazia e della Repubblica?»

«Ho paura per me e per i miei figli, non posso negarlo, ma tutto questo odio mi fa capire di essere sulla strada giusta». Eric Gobetti, autore di «E allora le foibe?» ha lanciato un appello denunciando le centinaia di messaggi violenti rivolti a lui e ai suoi figli"

pc 13 febbraio - Roma. Fascisti all’assalto del Mamiani occupato

Durante la nostra occupazione poco fa (venerdì 12/02, ndr) mentre svolgevamo regolarmente le nostre attività, è entrato un gruppo di ragazzi fascisti bardati e armati di mazze, bastoni e attrezzi taglienti.
Hanno tirato una bomba carta all’interno della scuola tra i ragazzi che stavano nel cortile e aggredito fisicamente due studenti con gli oggetti sopracitati.
Quest’atto non è che la dimostrazione che la retorica che racconta i luoghi di formazione come antifascisti di per se, è inefficace. Sono invece le iniziative portate avanti dagli studenti e le studentesse a rendere la nostra scuola realmente antifascista e attraversabile da tutte e tutti.
Chiediamo la solidarietà degli studenti, di tutte le componenti scolastiche e delle altre scuole di fronte a un atto del genere.
Lanciamo domani (oggi, 13/02, ndr) alle 9:30 un presidio davanti alla nostra scuola per ribadire che atti violenti e squadristi del genere non devono esistere soprattutto dentro a una scuola, sperando inoltre di mostrarci uniti nel riconoscerci tutti e tutte antifascisti.

pc 13 febbraio - MORTO UN MIGRANTE BRACCIANTE NELLA BARACCOPOLI DEL CASERTANO - LA TRAGEDIA "ANNUNCIATA" SI RIPETE

Un incendio è divampato poco dopo la mezzanotte in una baraccopoli in aperta campagna abitata a extracomunitari a Parete, in provincia di Caserta. I vigili del fuoco, che sono al lavoro per spegnere le fiamme che hanno interessato diverse baracche, hanno già recuperato il corpo di un uomo, ma non è escluso che ci siano altre persone coinvolte. Si tratta di un uomo probabilmente straniero ma non ancora identificato, che forse  stava dormendo quando si è sviluppato il rogo. Il campo, secondo il racconto di alcuni testimoni ai vigili del fuoco, è abitato da migranti impegnati nei lavori agricoli.
Il fuoco ha investito diverse baracche dove vivevano i migranti, impegnati per lo più in lavori agricoli.

Il migrante morto stava tentando di ripararsi dal freddo pungente della notte e non si è accorto delle fiamme. L’area su cui sorgeva la baracca, fatta di qualche lamiera di ferro e cartone, è all’interno di un pezzo di terreno dove c’è anche una cisterna con l’acqua. Tra i resti dell’incendio anche una bombola di gas che non è scoppiata. 

Ancora una volta, non di fatalità si tratta, ma di morte annunciata. Sono le condizioni di vita bestiali che prima o poi portano a incendi, distruzioni e morte. 

Ma su questo, tutte le richieste dei migranti e realtà solidali di case decenti vicino ai luoghi di lavoro per i braccianti immigrati, non hanno risposta; l'unica risposta dello Stato e delle Istituzioni locali sono sgomberi delle baraccopoli e al massimo trasferimenti in campi più attrezzati ma sotto controllo, negando dignità, diritti e vita normale.

Un esempio è quello che sta avvenendo a Borgo Mezzanone in provincia di Foggia, denunciato dai

pc 13 febbraio - INDIA: Alla ferma protesta dei contadini che annunciano un nuovo blocco nazionale dei treni per il 18 febbraio, il governo risponde con la nuova arma GREEN e fa guerra… pure ai trattori!

Sembra che il governo guidato dal fascista indù Narendra Modi, voglia applicare ironicamente alla protesta dei contadini il detto “chi di trattore ferisce…” … infatti, come ultimo, si fa per dire, ritrovato della sua lotta contro i contadini si è ricordato di una ordinanza del 26 novembre 2014 del National Green Tribunal (NGT-Tribunale Verde Nazionale. Vedi quanto può tornare utile il GREEN!!!) che prescrive che i diesel di età superiore ai 10 anni non può andare in giro per le strade di Delhi.

A questa mirata spudorata iniziativa del governo i contadini hanno risposto subito che non se ne parla e pure con ironia invitando tutti a scrivere sui propri trattori “Tractor Kranti” – Rivoluzione dei Trattori!


Questo si unisce agli altri tentativi da parte del governo di mettere la protesta dei contadini in difficoltà davanti all’opinione pubblica: prima con l’accusa di aver violato il tricolore issando le bandiere sul Forte rosso, di essere infiltrati di professionisti della rivolta, di essere sostenuti da potenze straniere e dai “maoisti urbani”; di sostenere i separatisti, "Khalistani”, e addirittura c’è chi tira in ballo adesso l'intelligence pakistana (ISI) e la Cina per aver finanziato l'agitazione… e poi i tentativi di interrompere le comunicazioni con il taglio di internet, l’uso dei droni e tutto l’armamentario di barricate di ogni tipo le cui immagini fanno rimpiombare nell’atmosfera degli assedi medievali! (Una pratica che a quanto pare il governo sta estendendo in tutta la nazione).

A tutto questo bisogna aggiungere il tentativo di sfiancamento scelto in questo momento da Modi che h

pc 13 febbraio - Massima solidarietà agli attivisti sindacali licenziati - Floridia CUB elleuno/Fabrizio CGIL/STAR - Slai cobas per il sindacato di classe

Solidarietà di classe!

Giuseppe Floridia, attivista sindacale della Cub, è stato licenziato dalla cooperativa sociale ‘Elleuno’ per aver denunciato inadempienze e violazioni contrattuali e gestionali della stessa cooperativa. Il lavoratore aveva espresso queste critiche in un dibattito online tenuto il 29 novembre scorso.
La ‘Elleuno’ prima lo ha sospeso dal servizio senza retribuzione e poi lo ha licenziato. La cooperativa imputa al lavoratore di avere infranto il ‘rapporto fiduciario’.
Un bieco pretesto da respingere al mittente; un’offesa alla dignità di lavoratori e lavoratrici costretti a nascondersi da un cappuccio o a contraffare la voce e a porsi di spalle per non subire rappresaglie nel denunciare la mancanza di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. A questa disumana e antisindacale vergogna abbiamo assistito anche durante l’emergenza sanitaria.
Neppure rispetto per migliaia e migliaia di vittime da Covid-19, da parte di padroni, manager e direttori, che non hanno atteso un minuto per colpire chi ha difeso la salute della collettività contro leggi di mercato e logiche di profitto.
Non un passo indietro! Per il lavoro, il salario, la dignità!
Solidarietà a Giuseppe e a lavoratori/trici colpiti dalla repressione padronale e di Stato! Immediata reintegra per Giuseppe Floridia!

Coordinamento Lavoratori/trici Autoconvocati
per l'unità della classe (C.L.A.)

Fabrizio licenziato per essersi abbassato la mascherina
Guarda caso è un attivista sindacale, critico nei confronti della gestione aziendale, sempre dalla parte della collettività operaia.  La STAR ha usato la mascherina per mettergli il bavaglio, ma la partita è ancora da giocare.
Alla STAR gli operai hanno lavorato in piena pandemia, uno vicino all’altro, la distanza di sicurezza

pc 13 febbraio - La strage delle operaie e operai tessili a Tangeri Marocco

 8 de febrero, en Tánger, Marruecos, 28 personas, principalmente mujeres, murieron en la inundación de un taller textil subterráneo. No se trata de un accidente trágico sino de un desastre industrial que es consecuencia directa de la forma en que las grandes empresas del sector textil organizan la producción de prendas de vestir.

En Marruecos, la industria textil es un sector de actividad muy importante, ya que el 27% de los puestos de trabajo industriales se concentran en este sector. Grandes

pc 13 febbraio - CSM e processi NO TAV - i carabinieri non si toccano - una pressione aperta e inaccettabile

Csm, censura per il pm dei No Tav 

Da una parte un’assoluzione, dall’altra la sanzione della censura. Esito in chiaroscuro per Andrea Padalino, per anni volto conosciuto della procura di Torino e oggi giudice civile a Vercelli, che si trovava ad affrontare un procedimenti disciplinare nei suoi confronti.

Questa mattina il Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno dei magistrati, ha stabilito che il pm, noto soprattutto per i tanti processi ai No Tav, doveva andare assolto per l’accusa di mancata iscrizione nel registro degli indagati, ma doveva essere punito con la sanzione della censura per aver avviato indagini nei confronti di alcuni carabinieri in servizio alla polizia giudiziaria di Torino bypassando le regole di assegnazione dei fascicoli (un magistrato non può auto investirsi di un fascicolo) e senza avvertire i superiori e il responsabile dell’aliquota carabinieri.

Il procedimento disciplinare nei confronti di Padalino è arrivato sul tavolo del Csm nel 2018 su segnalazione della stessa procura di Torino.

Il capitolo, tuttavia, non è chiuso. Padalino è anche indagato a Milano con l’accusa di abuso d’ufficio per altri episodi emersi a seguito del primo episodio di indagini nei confronti dei carabinieri per il furto di un hard disk all’ingresso del carcere delle Nuove. A breve è attesa la richiesta di rinvio a giudizio della procura milanese.                                          

pc 13 febbraio - Il governo tecnico-politico di Draghi, se non fosse tragico, nella situazione attuale, sarebbe farsesco


Un assembramento di tecnici al servizio di padroni, banche e finanze, i ministerialisti eterni di PD/M5S e una serie di vecchi rottami politici della corte dei miracoli di Berlusconi e alcuni esponenti meno trucidi della Lega fascio/razzista di Salvini.
Se questi sono i migliori e di alto profilo di cui parla la 'sciagura' di Mattarella, la borghesia imperialista italiana è alla frutta... ma non di meno pericolosa e ben decisa a scaricare la crisi e la pandemia sui lavoratori e sulle masse popolari

venerdì 12 febbraio 2021

pc 12 febbraio - Contro Draghi! Subito e in ogni forma! Torino: «Draghi vacci tu a scuola fino a luglio»

Collettivo Ksa occupa l’Ufficio scolastico Gli studenti hanno esposto lo striscione al balcone

«Draghi vacci tu a scuola fino a luglio». È lo striscione appeso ai balconi dell’Ufficio scolastico regionale da una decina di giovani del collettivo studentesco Ksa che ha fatto irruzione oggi pomeriggio, giovedì 11, intorno alle 16,30 nella sede di corso Vittorio. Un’occupazione simbolica

pc 12 febbraio - SULL'ASSEMBLEA DONNE/LAVORATRICI DI IERI - dal blog femminismorivoluzionario

 Ieri sera si è tenuta la terza Assemblea donne/lavoratrici, e anche studentesse, verso l'8 marzo, con una buona, utile partecipazione, interventi, rappresentativa delle realtà, da nord a sud, effettivamente in lotta.

In questo senso l'8 marzo è un altro, importante tassello che metteremo nella marcia di quest'anno, in cui tante lavoratrici di vari settori non hanno mai smesso di combattere, per fondere le lotte particolari e specifiche contro l'ulteriore doppio attacco alle donne nel lavoro e in casa di crisi/pandemia, alla lotta e bisogni generali perchè tutta la vita deve cambiare.

Per queste lavoratrici lo sciopero delle donne dell'8 marzo da un lato è in continuità con le battaglie già in corso - non è lo sciopero di un giorno - dall'altro è differente perchè pone le

pc 12 febbraio - Dopo lo sciopero del 29 nuove assemblee e incontri nazionali per far avanzare la lotta proletaria e popolare e costruire il fronte contro padroni e nuovo governo Draghi

Assemblea telematica su permessi di soggiorno e politiche migratorie
Domenica 14 Febbraio h 10:00 tramite piattaforma Zoom

Assemblea dei lavoratori e lavoratrici combattivi/e è prevista il giorno Sabato 20 h 9:30 

Assemblea Nazionale del Patto d'Azione è prevista per il giorno Domenica 21 h 9:00, via telematica.

Assemblea di approfondimento sulla questione Ilva/Arcelor Mittal
Venerdì 26 Febbraio h 17:00

pc 12 febbraio - Governo, voto M5s su Rousseau: vince sì a Draghi con il 59,3 per cento - Il populismo è sempre reazionario e ingannapopolo

Di Maio: "Scelta la strada del coraggio"Crimi: "Siamo a disposizione del presidente incaricato". Fico: "È assunzione di responsabilità". Grillo e i vertici hanno spinto per il sì. Soddisfatti Pd e Leu

pc 12 febbraio - Napoli - Dema sulle foibe, come i fascisti - ma il 'populismo di sinistra' è sempre reazionario e ingannapopolo

Dema sta per Demagistris 

L’amministrazione del “ribelle” in bandana arancione decide di chiudere, il suo desolante secondo mandato, con l’ultima onta su quella che si è preteso fosse la cultura di fondo della sindacatura De Magistris.

Il quale, impunemente e senza alcun senso della vergogna, si è spacciato per 10 anni – dispiace per chi ci ha creduto – per un rivoluzionario guevarista, contro corrente e libero dai vincoli ideologici imposti

pc 11 febbraio - Occupata la Treofan del padrone indiano Jindal - massimo sostegno e generalizzazione!

Se sottolineiamo la questione del padrone indiano - non è certo per nazionalismo o sovranismo - è perchè si tratta dello stesso padrone a cui sono state date le Acciaierie di Piombino - con risultati che sono sotto gli occhi tutti - e che erano insieme a Marcegaglia nella cordata alternativa per acquisire l'ILVA, prima che passasse all'ArcelorMittal.

Jindal all'epoca era sostenuto da Emiliano presidente della Regione Puglia e della sua corte dei miracoli composta a giorni alterni da ambientalisti, pezzi di sindacalismo, ecc

Di fronte al fallimento dell’ultimo tentativo di mediazione con la proprietà – la multinazionale indiana

pc 11 febbraio - FORMAZIONE OPERAIA - PER IL CENTENARIO DEL PCI - LE 'TESI DI LIONE' -1-


 In questo secondo appuntamento dei giovedì di Formazione operaia dedicati al Centenario del PCI, riproponiamo stralci del documento base del Partito comunista in Italia, che sono le “Tesi di Lione”, frutto essenzialmente della battaglia di Antonio Gramsci all'interno del PCdI nato il 1921 per dotare il Partito comunista di un'analisi, una strategia e tattica per la rivoluzione socialista in Italia applicando alla realtà del nostro paese gli insegnamenti del marxismo-leninismo 

L'elemento chiave di queste Tesi sono il loro essere  frutto di un'acuta lotta interna, di un bilancio dell'esperienza dei primi anni del Partito comunista e della critica sul campo della direzione di Bordiga 

Allo stadio attuale della costruzione del Partito comunista oggi in Italia, due cose ci sembrano importanti. 

Uno, la necessità dell'analisi aggiornata dell'Italia imperialista di oggi che è naturalmente differente da quella indicata nelle Tesi di Lione e che è necessaria per costruire le nuove tesi del Partito comunista, da cui ogg siamo abbastanza lontani, come lavoro teorico, analitico e come agglomerazione di quadri che sia in grado di svolgere questo compito con la profondità necessaria. 

Due, definire nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse, la costruzione del Partito comunista come partito bolscevico – come dicono le Tesi - bolscevico per i comunisti oggi significa marxista-leninista-maoista.

Nelle Tesi è scritto “La costruzione di un Partito comunista che sia di fatto il partito della classe operaia, il partito della rivoluzione”.

Si può dire che proprio questi due caratteri sono il terreno della battaglia in corso, oggi nel nostro paese, e su cui bisogna concentrare il lavoro.

Partito della classe operaia significa conquistare gli operai d'avanguardia alla costruzione del Partito.

Le attuali avanguardie operaie, comunque collocate, sono avanguardie senza partito, sono avanguardie di lotta. Ma è con loro e tra di loro che bisogna lavorare per chiarire e organizzare nella pratica il loro salto ad avanguardie operaie propriamente dette.

I comunisti impegnati nella costruzione del partito non possono avere posizioni avanguardiste, auto referenziali, né tantomeno codiste.Senza un lavoro di questo tipo non è né sarà possibile realizzare l'obiettivo che abbiamo.E' un lavoro quotidiano che si sporca le mani, che affronta e risolve problemi e che forma sul campo.

Partito della classe operaia e Partito della rivoluzione sono in parte la stessa cosa e in parte due aspetti differenti. La conquista dell'avanguardia operaia è in funzione dell'avanzamento del processo rivoluzionario, non è una dinamica in sé da 'partito operaio', ma da partito della rivoluzione.

Nelle Tesi di Lione quattro sono i caratteri indicati di esso: la ideologia del partito, la forma dell'organizzazione e la sua compattezza, la capacità di funzionare a contatto con la massa, la capacità di strategia e tattica. 

'Ognuno di questi punti è collegato strettamente con gli altri e non potrebbe, a rigore di logica, esserne separato'

Le Tesi di Lione indicano che 'la base dell'unità ideologica è la dottrina del marxismo e del leninismo' - oggi diremmo marxismo-leninismo-maoismo - e che essa si afferma attraverso la lotta ai riformisti, socialdemocrazia, revisionismo moderno, neo revisionismo oggi, e 'contro il centrismo politico rappresentato dal partito massimalista'.Bisogna definire chiaramente chi oggi rappresenta e interpreta questo tipo di correnti nel movimento attuale.

Così come il paragrafo delle Tesi segnala che è una sorta di caratteristica della storia del movimento operaio, ieri come oggi, 'la mancanza di una conoscenza delle teorie del marxismo e del leninismo'; e che questo è alla base della facilità con cui si impongono le deviazioni da esse nel movimento.

L'antidoto a tutto questo è indicato nella 'capacità di avere una completa consapevolezza dei fini immediati del movimento rivoluzionario, una certa capacità di analisi marxista delle situazioni e una correlativa capacità di orientamento politico'. In questo sono individuati, fuori da ogni dottrinarismo, il grado e il livello correlativo alle avanguardie operaie in particolare e ai militanti organizzati a cui bisogna tendere e formare oggi

Se si vuole costruire il Partito come partito della classe operaia e della rivoluzione, chi è impegnato in questa opera deve – come scrivono le Tesi di Lione - 'trattare le questioni dell'organizzazione come problemi politici', tenendo conto che questa organizzazione ha lo scopo di 'far acquisire al proletariato l'indipendenza politica'. Questo sul piano organizzativo si riflette nella 'necessità che l'organizzazione del partito venga costruita sulla base della produzione e luogo di lavoro'.

Senza organizzare le avanguardie operaie come avanguardie di partito sul luogo di lavoro, il Partito nello stesso tempo non è il partito della classe né si costruisce in funzione della direzione del movimento della classe verso la rivoluzione. “Il Partito compie un atto di scelta della classe sulla a esso si basa. Esso proclama di essere il partito di classe e il partito di una sola classe, la classe operaia”. E' naturale quindi che la sua base sia là dove la classe esiste e lavora.

Le Tesi criticano in maniera assai brillante le “concezioni che sono legate a classi estranee al proletariato anche se sono presentati da compagni e gruppi che si dicono di estrema sinistra”.

Guardando e oggi noi vediamo come questa sia in effetti la concezione, la politica e la prassi dell'estrema sinistra. E che, quindi, non è in unità con essa ma in lotta contro queste posizioni che noi possiamo unire i comunisti nella costruzione del partito della classe e della rivoluzione.

Le Tesi dicono che “bisogna respingere energicamente come controrivoluzionarie ogni concezione che faccia del Partito una sintesi di elementi eterogenei”.

L'organizzazione di un Partito bolscevico, oggi mlm, “deve essere in ogni momento della vita del Partito una organizzazione centralizzata, diretta dal Comitato centrale non solo a parole ma nei fatti”. Questo vale per ogni stadio della costruzione di esso e in particolare oggi nella edificazione del nucleo di costruzione sia nel rapporto di questo nucleo al suo interno che in relazione alla base di esso nei luoghi di lavoro 

Si tratta di una funzione da svolgere non a parole ma nei fatti. Quindi, non servono oggi tanto regole di comportamento, “articoli di Statuto” che allo stadio odierno sarebbero una forzatura burocratica, ma quanto di esercizio nei fatti di questa funzione che permetta attraverso la prassi, la critica e l'autocritica, lo sviluppo del processo di costruire, sempre nel fuoco della lotta di calsse in stretto legame con le masse, il Partito.

Le Tesi si dilungano sul funzionamento dell'organizzazione del Partito. Qui è importante la concezione che lo ispira e le indicazioni che da: l'utilizzazione di tutti i compagni in un lavoro pratico, la capacità dei compagni di lavorare tra le masse, di essere continuamente presenti tra di esse, di essere in prima fila in tutte le lotte, di affrontare situazioni inprevedute e di prendere atteggiamenti esatti anche prima che giungano disposizioni dagli organismi superiori, la capacità di compiere un lavoro “sotterraneo” (illegale)... “senza perdere il contatto con le masse, anche nella difesa del Partito dalla repressione, anzi facendo servire come difesa il contatto stesso con i più vasti strati della classe”.

(continua)

Dalle TESI DI LIONE

pc 11 febbraio - Avanza la solidarietà proletaria e internazionalista con la grande lotta dei contadini indiani

NO ALLE PROPOSTE ‘TRAPPOLA’ DI SOSPENSIONE E REVISIONE DELLE TRE LEGGI SULL’AGRICOLTURA; CONTRO LA REPRESSIONE DEL GOVERNO FASCISTA INDU DI MODI, CHE CERCA DI FERMARE IL MOVIMENTO DI LOTTA CON CARICHE ARRESTI SPARIZIONI VIOLENZE ALLE DONNE, LA MILITARIZZAZIONE DELLA CITTÀ, LE INTIMIDAZIONI ALLA STAMPA E LE LIMITAZIONI DI INTERNET.

CHE CERCA DI DIVIDERE E ISOLARE IL FRONTE DI LOTTA, CON INFILTRATI PROVOCATORI E UNA CAMPAGNA DI MENZOGNE SUI VERI OBIETTIVI DELLA RIBELLIONE DEI CONTADINI, CHE RESTANO L’ABOLIZIONE DELLE TRE LEGGI SULL’AGRICOLTURA, NON RIVENDICAZIONI RELIGIOSE O SEPARATISTE 

PER UN MOVIMENTO CHE RESISTE E SI RAFFORZA ALLARGANDO L’UNITÀ TRA OPERAI E CONTADINI ‘KISAN-MAJDOOR EKTA’ E TROVA FORME NUOVE DI LOTTA CON IL ‘TRACTOR RALLY’, LA MARCIA STORICA DEL 26 GENNAIO SU NUOVA DHELI, IL GRANDE SUCCESSO DEL ‘CHAKKA JAM’, IL BLOCCO DI MOLTE STRADE PER TRE ORE, IN QUELLO CHE È DIVENTATO UNO SCONTRO APERTO CON IL GOVERNO, CHE HA GIÀ PRIVATIZZATO E SVENDUTO ‘TUTTO’, CHE HA PEGGIORATO LE CONDIZIONI DI VITA E DI LAVORO DELLA CLASSE OPERAIA. UNO SCONTRO SEGNATO DALLO SCIOPERO DI 250 MILIONI DI LAVORATORI DEL 26 NOVEMBRE 2020.

pc 11 febbraio - Una notizia che è bene diffondere, per ora senza commento

Cuba a informé la Colombie d’un plan de l’ELN visant à mener une attaque à Bogota dans les prochains jours. Cette information a été transmise au gouvernement colombien par l’ambassadeur cubain Jose Luis Ponce, au moyen d’une note datée du samedi 6 février. Dans la note, signée par l’ambassadeur, Cuba affirme avoir partagé les renseignements avec la délégation de paix de l’ELN, mais que ces derniers “avaient exprimé une ignorance totale” du projet d’attaque. La délégation de l’ELN a également réaffirmé qu’elle n’était pas impliquée dans les décisions ou opérations militaires de l’organisation. L’attaque aurait impliqué du Front de guerre de l’Est de l’ELN.

Cuba dévoile au gouvernement colombien un projet d'attaque de l'ELN

pc 11 febbraio - Genova antifascista in azione

"Per una notte anche noi ci siamo calati in quel luogo creato ad arte per annacquare la memoria della Resistenza Partigiana, un luogo in cui tutto è frutto della fantasia e nulla è reale"

Genova. Sono saliti in piena notte sul monte Manfrei al Faiallo (Savona, n.d.r.), dove secondo una certa storiografia di destra ci sarebbe stato un eccidio partigiano, per rinominare le lapidi senza nome dei presunti martiri con i nomi ‘reali’ di alcuni esponenti della destra genovese e ligure.

Tra questi nel video si vede scorrere quello di Sergio Gambino, consigliere delegato della protezione civile del Comune di Genova ma anche noto per essere molto amico dei militanti genovesi di estrema destra di Lealtà Azione e per aver partecipato con loro praticamente a tutte le commemorazioni di questi

pc 11 febbraio - Poliziotti condannati per pestaggio di un giornalista mentre difendevano un presidio fascista

Pestaggio di Stefano Origone in piazza Corvetto a Genova: per i quattro agenti condanna di 40 giorni con il rito abbreviato

Riconosciuti responsabili della violenza, ma le pene sono molto più basse rispetto a quanto chiesto dall'accusa

E’ stato un pestaggio da parte delle forze dell’ordine e adesso lo dice anche una sentenza, anche se le pene sono molto diverse rispetto a quanto chiesto dall’accusa. Sono stati condannati a 40 giorni Stefano Mercadanti, Luca Barone, Fabio Pesci e Angelo Giardina agenti del Reparto Mobile di Bolzaneto, per la

pc 11 febbraio - L'infame 'Partito "comunista" dell'India' marxista' impegnato a indirizzare la grande lotta delle masse contadine a difesa dell''ordine costituzionale e le basi economiche dell'india''

ovvero il regime capitalista burocratico/feudale al servizio dell'imperialismo , e la via elettorale.

E' necessario anche nel nostro paese denunciare riformisti e revisionisti in India e sostenere il grande movimento di massa in India - vedi importante iniziativa dei lavoratori indiani in Italia organizzata dallo slai cobas per il sindacato di classe a Bergamo /Brescia - far conoscere e intensificare il sostegno al PCI(maoista)

Dal documento Comunicato del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'India (Marxista) emesso a seguito della riunione in remoto del 30-31 gennaio 2021 3° Congresso del CPI(M)

Il Comitato Centrale ha deciso di avviare l'elaborato percorso congressuale interno al Partito che inizia dalle unità di base del Partito, dalle sezioni e culmina con il Congresso del Partito. Le conferenze di sezione cominceranno dalla prima settimana di luglio 2021, dopo le prossime elezioni dell'assemblea. Il 23° Congresso del Partito, che doveva tenersi nell'aprile 2021, ha dovuto essere rimandato a causa della pandemia e delle elezioni assembleari in Kerala, Bengala occidentale, Tamilnadu e Assam. Il Comitato centrale mira a convocare il 23° Congresso nel primo trimestre del 2022, preferibilmente entro la fine di febbraio.
Chiamata del Comitato Centrale
Il Comitato Centrale ha deciso che tutte le unità del Partito osserveranno una campagna di quindici

pc 11 febbraio - Sciopero delle donne - Nudm: ancora appello ai sindacati confederali? Ma l'esperienza niente insegna?

8 marzo Prepariamo lo SCIOPERO DELLE DONNE nelle mani delle lavoratrici, delle proletarie, delle donne combattive. Dalle campagne alle città, dalle fabbriche alle carceri: che sia sciopero per tutte/i!  Ne parliamo all'assemblea nazionale donne/lavoratrici oggi giovedì 11 febbraio ore18        link https://meet.google.com/jut-kgks-gys

Nel 2019 nudm fece una lettera aperta ai sindacati confederali, accettò anche, contro il parere di buona parte dell'assemblea, di andare al congresso delle donne della Fiom.

La lettera fu "non pervenuta", la presenza di esponenti di Nudm fu trattata dalle donne Fiom in maniera indegna e imbarazzante, messe in coda e concessi pochi minuti, e la risposta fu NO. 
Ora si ripete la commedia. E si fa una lettera appello che neanche fa mezza critica al fatto che i sindacati confederali, la Cgil non vuole indire lo sciopero delle donne e boicotta anche quelle pochissime delegate che ne parlano.
Ma questo non ci meraviglia e non dovrebbe meravigliare. 
Solo per vedere quest'anno, i sindacati confederali hanno permesso

pc 11 febbraio - I legami tra imperialismo italiano e Arabia saudita riguardano tutti i governi e le industrie belliche italiane

Non solo Renzi, tra Italia e Arabia Saudita il «dialogo è strategico»

Manlio Dinucci | ilmanifesto.it
09/02/2021

Ha suscitato giuste critiche il fatto che Matteo Renzi, ricevuto a Riad da Sua Altezza Reale Principe Mohammed bin Salman, abbia lodato l'Arabia Saudita.

Nessuna critica invece, ma sostanziale consenso - tranne la denuncia di questo giornale - , quando lo stesso Renzi, in veste di presidente del consiglio nonché segretario del Pd, andò nel novembre 2015 in visita ufficiale a Riad per consolidare i rapporti tra i due paesi.

Eppure allora l'Arabia Saudita era sostanzialmente la stessa e aveva già iniziato la guerra contro lo Yemen. La visita si inseriva nella tradizionale politica italiana di amichevoli rapporti con l'Arabia Saudita e le altre monarchie del Golfo.

Basti ricordare Emma Bonino che, in veste di ministro degli Esteri del Governo Letta, dichiarava nel

pc 11 febbraio - You tube vieta un video di Vanguardia Obrera in Colombia

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pc 11 febbraio - I venti di guerra riarmano l'imperialismo tedesco tra nemici apparenti dichiarati Cina e Russia e nemici possibili Usa in primis nel multilateralismo attraversato dalla crisi/pandemia

La ministra delle Difesa tedesca, Annegret Kramp-Karrenbauer, e il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Eberhard Zorn, hanno rilasciato una intervista comune al quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, indicando le linee strategiche su cui intendono modernizzare le Forze armate tedesche (Bundeswehr), ristrutturandole, dotandole di armamenti migliori e preparandole ad affrontare quelle che ritengono le accresciute minacce e la competizione globale.

Il titolo dell’intervista è piuttosto esplicito: “Le minacce sono reali”. Già nella prima risposta alle prima domanda, Russia e Cina vengono definite “concorrenti strategici”. In particolare, la Russia è una “potenza che si contrappone all’Occidente” e che recentemente ha “intensificato le sue minacce militari

pc 11 febbraio - Musumeci chiede aiuto allo Stato: all’ “Ordine del giorno” del Parlamento siciliano la vertenza degli assistenti igienico personale da risolvere con una “task force”

La ripresa con forza della lotta – che non si è mai fermata - in questi giorni, degli assistenti igienico personale agli studenti disabili soprattutto a Palermo (ma la lotta viene seguita dalle lavoratrici e dai lavoratori nel resto della Sicilia, in attesa di potersi muovere di nuovo e partecipare in presenza) diretta dallo Slai Cobas per il sindacato di classe, ha portato ieri, 10 febbraio, ad una seduta del Parlamento siciliano “dedicata” alla vertenza.

L’azione instancabile, pressante e costante (il “fiato sul collo”!) delle lavoratrici e dei lavoratori mille volte forti dei loro diritti, con le manifestazioni di piazza davanti ai palazzi del potere - sempre ben protetti dalla polizia -, i ripetuti incontri con i responsabili delle varie istituzioni, dalla Città metropolitana all’Assessorato al Lavoro alla Prefettura, le audizioni presso le varie Commissioni

mercoledì 10 febbraio 2021

pc 10 febbraio - Cile - grande protesta popolare dopo l'assassinio di Francesco Martinez

CHILE: Nueva jornada de unidad y resistencia tras el asesinato de Francisco Martínez (Periódico El Pueblo)

Pobladores de Bajos de Mena resisten al hostigamiento de Carabineros en el velorio de Francisco Martínez. Fotografía: @folilpueller

Nuevas convocatorias a movilizaciones masivas se han levantado para hoy lunes 8 de febrero, en el cuarto día de protestas por el asesinato de Francisco Martínez. Durante la jornada de ayer domingo, cerca de mil de personas asistieron al velorio del joven artista popular en Bajos de Mena, Puente Alto, convirtiéndolo en un encuentro de unidad y resistencia popular que terminó en duros enfrentamientos con Carabineros, luego que éstos hostigaron con gases y carros lanza agua a la familia y los asistentes. La comisaría del lugar fue atacada con fuego al final de la noche, demostrando una vez más ya ningún crimen contra el pueblo quedará impune.

Unidad y resistencia popular

Durante la tarde del 7 de febrero en Bajos de Mena, Puente Alto, uno de los sectores de

pc 10 febbraio - La vittoria degli operai della FedEx Tnt Piacenza incoraggia e chiama alla lotta tutta la classe operaia

Vittoria dei lavoratori Tnt da 13 giorni in sciopero a Piacenza: ottenute tutte le rivendicazioni, piano aziendale respinto

I piani di FedEx sono stati respinti: strappato il premio di risultato, il ticket a 7 euro e il riconoscimento del bonus transattivo per il cambio appalto.

Quando i lavoratori lottano con convinzione, il padrone non passa.

Ma siamo solo all’inizio di una battaglia lunga, impegnativa e che richiederà la mobilitazione unitaria dei lavoratori di tutta la filiera, sia in Italia che in Europa.

Dedichiamo questa vittoria ai lavoratori FedEx del Belgio in lotta contro i licenziamenti.

pc 10 febbraio - Chi si rivolge ai propri parlamentari pregandoli di non votare Draghi - era contento di stare con Salvini prima e con Conte dopo - quindi non fa parte del fronte di opposizione proletaria e popolare a Draghi

A differenza di quanto pensa Contropiano nel pubblicare la lettera 

Draghi? Not in my name! La base delM5S scrive ai propri parlamentari

Pubblichiamo la lettera inoltrata a tutti i parlamentari del M5S dalla base del movimento che in questi giorni sta discutendo tumultuosamente e ampiamente da linea da tenere sul governo Draghi.

Secondo le ultime notizie il voto sulla piattaforma Rousseau dovrebbe essere rinviato a data da destinarsi. Mentre ieri sera si è tenuta una partecipatissima assemblea online praticamente autoconvocata.

La lettera aperta che pubblichiamo di seguito segnala come la eventuale scelta di sostenere un governo guidato da Mario Draghi non trovi consensi unanimi tra la base degli iscritti e militanti del Movimento 5 Stelle, che bisogna ricordare, cominciò a costruire i suoi consensi proprio contro le politiche liberiste del governo Monti imposto nel 2011 da Draghi.

pc 10 febbraio - Proposta di lotta dalle detenute di Trieste - da Soccorso rosso proletario

SECONDA PROPOSTA DI BATTITURA DELLE DETENUTE DI TRIESTE LUNEDI’ 15 FEBBRAIO ORE 15.30

Lunedì 1 Febbraio, le detenute del Coroneo di Trieste, insieme ai solidali presenti sotto le mura del carcere, hanno portato avanti una battitura di poco più di un’ora. Da dentro il grido di indulto e libertà si sentiva chiaro anche nel mezzo del frastuono di pentole e arnesi....

Le detenute parlano di 150 detenuti su circa 187 risultati negli ultimi mesi positivi al covid, momento di massimo livello di contagi all’interno del carcere, tanto da  costringere la direzione a non far più entrare nuovi detenuti, trasferendoli in altre carceri della regione.

Le detenute della sezione femminile per  due settimane non potevano fare lavatrici, non ricevevano

pc 10 febbraio - A Genova l'oscenità parafascista va in scena nel Consiglio comunale

Anpi contro il Comune: "Offensivo parificare fascisti, nazisti e comunisti: ritirate la votazione"

e al PD va detto 'scusa un c...'

La maggioranza di destra vota l'anagrafe virtuale e accomuna oppressori e liberatori della Resistenza e i padri Costituenti, gli stragisti ,,Le scuse dei consiglieri Pd che si sono astenuti

“Scelta offensiva, che  va contro la realtà della storia e che va ritirata”. L’Anpi Genova, l’Associazione nazionale partigiani interviene con un duro comunicato sulla decisione della maggioranza di destra del Comune di Genova di istituire, sull’onda di quanto fatto da altri comuni un’anagrafe  antifascista

pc 10 febbraio - Mattarella e soci impegnati nella campagna parafascista e di revisionismo storico sulle foibe - la parola a Eric Gobetti

E allora, la Storia?

Viki-di-Casa-Pound, uno dei geniali personaggi inventati da Caterina Guzzanti, ragazza della periferia romana e orgogliosamente “fascista del Terzo Millennio”, ripete ossessivamente una serie di slogan tra i quali “E allora, le foibe?”. Un refrain tipico che è anche iI titolo dell’ultimo saggio, uscito a gennaio per i tipi di Laterza, di Eric Gobetti,  studioso torinese del Fascismo, della Seconda Guerra Mondiale, della Resistenza e della storia della Jugoslavia nel Novecento

Questo libro nasce da un’urgenza – si legge nella prefazione – Quella di fermare il meccanismo che si è messo in moto, impedire che il Giorno del Ricordo diventi una data memoriale fascista, togliere ai propagandisti politici il monopolio delle celebrazioni”.

E, più avanti, “Chi sfrutta una tragedia di questa portata per vantaggi personali o politici non agisce certo per amore della verità e manca di rispetto prima di tutto alle vittime“. Il libro si basa su documenti, prove, verbali, fatti accertati dalla quasi totalità degli studiosi (ben otto, delle cento pagine ospitano una bibliografia ragionata) con l’intento di denunciare l’uso pubblico della storia ai fini politici.

pc 10 febbraio - I padroni anticipano il governo Draghi e gli consegnano i "piani attuativi" - ad esempio Embraco

Lettera di licenziamento per i 400 lavoratori

Il curatore fallimentare ha avviato la procedura il giorno dopo la manifestazione in piazza

Il giorno dopo la manifestazione di piazza, arrivano i licenziamenti per gli operai dell'ex Embraco. Il curatore fallimentare della Ventures ha comunicato questa mattina l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per 398 lavoratori sui 406 dello stabilimento di Riva di Chieri. Fim, Fiom, Uilm, Uglm di Torino in una nota parlano di "una notizia purtroppo attesa, il cui primo effetto è di

pc 10 febbraio - IL CAPITALISMO, CHE SIA NERO O GREEN, E' SEMPRE NOCIVO!

Nessuna illusione: un modo di produzione compatibile con l'ambiente, la salute è possibile solo nel socialismo, rovesciando questo sistema capitalista in cui produzione, forze produttive, sempre e comunque, sono al servizio del profitto di un pugno di capitalisti e dello sfruttamento di uomini e natura.

Ogni ambientalista, che non lotti per questo, è oggettivamente o soggettivamente al servizio del capitale.

QUESTA VERITA' NON LA POSSONO NASCONDERE NEANCHE I BORGHESI "ILLUMINATI"... anche se naturalmente per questi borghesi la soluzione è... l'"uso consapevole"..
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Dall'Espresso del 7 febbraio '21 - Dall'articolo di Roberto Cingolani
La tecnologia digitale è considerata un motore di sviluppo sostenibile perché consente di dematerializzare molte attività (per esempio ridurre l’uso della carta), ridurre gli spostamenti fisici (riducendo i consumi di carburante e l’inquinamento) e migliorare i processi manifatturieri (ridurre uso di energia e materie prima). Come per tutte le tecnologie il suo uso deve essere intelligente ed equilibrato: nessuna tecnologia è “gratis” e l’uso smodato delle piattaforme digitali rischia di vanificare i vantaggi intrinseci della transizione digitale.
D’altro canto in questi anni tutte le società avanzate stanno facendo uno sforzo enorme per raggiungere i valori di decarbonizzazione e di riduzione dell’uso dei carburanti fossili previsti dall’accordo di Parigi... (MA) Proviamo a rispondere in maniera obiettiva alla domanda “quanto è verde il digitale?”. L’impronta energetica delle tecnologie digitali, cioè l’energia consumata per usare tutte le apparecchiature digitali che sono sul pianeta (server, reti, terminali, dispositivi mobili, etc.) cresce al ritmo del 9% annuo. Tutte le apparecchiature digitali sono alimentate ad energia elettrica e pertanto aumentano i consumi globali di energia. I dati che circolano nella rete sono correnti elettriche che viaggiano su cavi, o onde elettromagnetiche prodotte da antenne alimentate a corrente, o fasci di luce che si propagano in fibre ottiche, prodotti da laser che sono alimentati a corrente.
I grandi server che immagazzinano e processano i dati necessitano di enormi potenze elettriche per funzionare ed essere raffreddati. Gran parte dell’energia elettrica è prodotta da sorgenti fossili e quindi tutte le tecnologie digitali producono automaticamente anidride carbonica che va ad aumentare l’effetto serra. Se si pensa che una email di 1 MegaByte produce la stessa quantità di C02 prodotta

pc 10 febbraio - INDIA: I contadini sono accampati fuori Delhi. Ma per Modi è colpa degli «stranieri» (Il Manifesto)

 

Riportiamo l'articolo del quotidiano Il Manifesto di ieri sulla protesta dei contadini

I contadini sono accampati fuori Delhi. Ma per Modi è colpa degli «stranieri»

- Matteo Miavaldi, 09.02.2021

 

India. L’India di Modi, sempre più simile alla Cina quando si tratta di rapporti con l’opinione

pubblica straniera o col dissenso interno, tende a ricorrere sistematicamente alla sindrome

d’accerchiamento per ricompattare il Paese quando il consenso scricchiola.

Grazie al coinvolgimento di celebrità come la cantante Rihanna e l’attivista Greta Thunberg, da

giorni la protesta dei contadini indiani rimbalza sui social network di mezzo mondo. Per il governo

guidato da Narendra Modi le manifestazioni di dissenso che da quasi tre mesi interessano gli stati di

Haryana, Punjab e New Delhi rappresentano un ostacolo non più sottovalutabile, sia in termini di

tensioni sul campo sia, soprattutto, di danni d’immagine.

pc 10 febbraio - Il FMI studia le rivolte sociali provocate dalle pandemie… sarebbe il caso di studiarle anche noi nel loro aspetto oggettivo e soggettivo

 

Il FMI studia le rivolte sociali provocate dalle pandemie…


Nel 1832 una grande pandemia di colera colpì Parigi. In pochi mesi, la malattia uccise 20.000 dei 650.000 abitanti della città. La maggior parte dei decessi si verificò nel cuore della città, dove vivevano in condizioni squallide molti lavoratori poveri, attratti a Parigi dalla rivoluzione industriale. La diffusione della malattia acuì le tensioni tra le classi sociali, poiché i ricchi accusarono i poveri di diffondere la malattia, mentre i poveri pensavano di essere stati avvelenati. L’animosità e la rabbia furono presto dirette contro il re impopolare. Il funerale del generale Lamarque, vittima della pandemia e difensore di cause popolari, fu lo stimolo per una grande manifestazione antigovernativa con barricate nelle strade: scene immortalate nel romanzo di Victor Hugo Les Misérables. Gli storici hanno sostenuto che l’interazione dell’epidemia con le tensioni preesistenti fu una delle cause principali di quella che passò alla storia come la Rivolta di Parigi del 1832, e che a sua volta potrebbe spiegare la successiva repressione del governo e la rivolta pubblica nella capitale francese nel XIX secolo.

Se la storia è un fattore predittivo, le agitazioni sociali potrebbero riemergere man mano che la pandemia si attenua.

Dalla peste di Giustiniano e dalla “peste nera” fino all’epidemia di influenza del 1918 [la cd. spagnola], la storia è piena di esempi di focolai di malattie che gettano lunghe ombre di ripercussioni sociali, capaci di plasmare la politica, sovvertire l’ordine sociale e in alcuni casi di provocare sommosse sociali. Perché? Una possibile ragione è che un’epidemia può rivelare o aggravare linee di frattura preesistenti nella società, come ad esempio l’esistenza di reti di sicurezza sociale inadeguate, la mancanza di fiducia nelle istituzioni o la percezione di indifferenza, incompetenza o corruzione del governo. Storicamente, i focolai di malattie contagiose hanno anche portato a contraccolpi etnici o religiosi, o ad aggravare le tensioni tra le classi.

Nonostante l’ampia gamma di esempi, le prove quantitative sull’esistenza di un legame tra epidemie e agitazioni sociali sono scarse e limitate a episodi specifici. Recenti ricerche del personale del FMI colmano questa lacuna offrendo prove di questo collegamento negli ultimi decenni a scala globale.

Una sfida fondamentale per la ricerca sulle agitazioni sociali è identificare quando si sono verificati eventi del genere. Sebbene siano disponibili in questa materia fonti di informazioni, molte sono a bassa frequenza o hanno una copertura incoerente. Per affrontare queste carenze, un recente documento del personale del FMI utilizza un indice basato sulla copertura da parte della stampa delle agitazioni sociali, per creare un indice di quelle registrate. Ciò fornisce una misura mensile coerente delle agitazioni sociali per 130 paesi dal 1985 ad oggi. I picchi nell’indice si allineano molto strettamente con le descrizioni narrative dei disordini in una varietà di casi di studio, suggerendo che l’indice cattura effettivamente gli eventi reali, piuttosto che i cambiamenti nel modo di sentire o nell’attenzione dei media.

pc 10 febbraio - Contro il nuovo governo Draghi unire l'opposizione proletaria e popolare su base di classe e di massa


Unire l'opposizione proletaria e popolare contro

il nuovo Governo Draghi su base di classe e di massa


Bisogna partire dal Patto d'Azione Anticapitalista per un fronte unico di classe per allargarlo sul piano politico sociale ma sempre in distinzione e con fuori dalle sue file le forze che in qualche misura sono legate a Draghi e i suoi partiti di di riferimento, e su questo il fronte potrebbe essere largo - consideriamo però su questo la posizione di aree di NUDM che per il tramite delle esponenti politiche piccole e medio borghesi legate ai partiti di 'sinistra' sono forze di dialogo e di copertura verso Draghi e/o parte della nuova maggioranza di governo - ma si restringe  se si pensa a M5stelle e sindacati confederali.

Questo vuol dire  ribadire un NO chiaro ai sovranisti/populisti di 'sinistra'/ gruppi legati ai 5 stelle - vedi ad esempio i Carc/(n)Pci, giustamente espulsi politicamente dal Patto, ma non sono i soli; 

questo vuol dire NO alle forze che operano all'interno della CGIL/FIOM che non pratichino una linea di rottura aperta e pratica nelle fabbriche e i posti di lavoro con CGIL/FIOM- chiaramente lo stesso vale con quelle forze che sono strettamente legate a parti dell'opposizione Cgil e combattono più o meno esplicitamente il sindacalismo di classe e di massa e le forze unite nel Patto d'azione anticapitaliste enell'Assemblea dei lavoratori combattivi, venute fuori in occasione dello sciopero del 29 gennaio

L'altro e ultimo problema è l'atteggiamento netto da avere verso i cartelli elettorali che involucrano forze che sembrano avere come obiettivo e stile di lavoro , sopratutto quello di ricostruire ' una sinistra elettorale'.

Dobbiamo lavorare con determinazione e chiarezza, nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse proletarie, come in generale stiamo facendo e costruire a partire dallo sciopero del 29 con tutte le assemblee e iniziative di lotta che stanno seguendo, vedi Fedex/TNT e altre - una manifestazione nazionale che ci ponga come punto di riferimento sindacale. sociale, politico per tutti i proletari e masse popolari, sui posti di lavoro e sul territorio contro padroni, governo Draghi, stato del capitale

8 febbraio 2021