martedì 19 ottobre 2021

Internazionalismo - Ecuador: Ribellarsi è giusto contro lo stato d'emergenza!

Dai compagni maoisti del Frente de Defensa de Luchas del Pueblo del Ecuador 

http://fdlp-ec.blogspot.com/2021/10/lasso-declara-guerra-contra-el-pueblo.html

traduzione ufficiosa

LASSO, DICHIARA GUERRA AL POPOLO

18 ottobre 2021

Non potrebbe essere altrimenti, il banchiere, il corrotto, il rappresentante di quella borghesia rancida e compradora, ha decretato lo stato di Emergenza Nazionale con il pretesto di combattere la criminalità.

Lasso emana questo decreto proprio quando la protesta popolare è in aumento; quando più settori della classe, i contadini e il popolo si uniscono per punire e fermare il regime che persiste nell'approvazione della famigerata Legge delle Opportunità, che mira a rendere precario il lavoro, violare i diritti conquistati dai lavoratori e favorire condizioni maggiori e migliori per l'arricchimento della grande

borghesia e dei grandi latifondisti a danno delle masse.

Lasso si rifugia in una forza armata altrettanto corrotta, repressiva e in diversi casi coinvolta con i gruppi criminali che pretendono di combattere.

Quanto si sbaglia il miserabile se pensa che con questo provvedimento fermerà la furia delle masse. 7 ecuadoriani su 10 sono disoccupati; Nei giorni scorsi il Fmi ha chiesto al regime di ridurre le spese correnti di 1000 milioni di dollari.. E adesso? 50.000 dipendenti pubblici saranno disoccupati, ma il governo affamapopolo fa notare che bisogna creare posti di lavoro!

Il paese si dissangua e il governo, in modo riduttivo, semplifica la violenza come scontri tra bande, "regolamenti di conti", dice. Non vede oltre il suo libretto degli assegni, i suoi interessi, le sue case murate, tanta è la miseria, la disoccupazione, la fame e la disperazione delle masse che solo i ciechi non possono vedere come una delle potenziali cause della crescente violenza nel Paese.

L'appello per la grande mobilitazione è già stato lanciato il 26 ottobre, ecco, ci prepariamo, lanceremo per le strade, per le strade, l'intero contingente della classe, i contadini poveri e le masse oppresse, accerchieremo le città dalla campagna, ecco cosa dobbiamo fare, assediare le città e fare sentire, soprattutto, la furia dei contadini che, come il proletariato, a questo punto, non ha più nulla da perdere e ha un mondo da conquistare.

E' stata dichiarata la guerra contro il popolo. E ci accingiamo a partecipare come appropriato, ma attenzione, dobbiamo essere vigili su ciò che fa la leadership indigena, contadina, popolare e sindacale, non si deve dare a questi miserabili l'opportunità di ripetere il tradimento dell' ottobre 2019, non bisogna permettere loro di sedersi al tavolo delle trattative e vendersi per un piatto di lenticchie affinché il governo affamapopolo approvi il progetto di legge che porta avanti la sua politica di aumento dei prezzi del carburante, che ci toglie le conquiste dei lavoratori che ci sono costati sacrifici e sangue, che continua a consegnare il paese al FMI e all'imperialismo, che non cessa nel suo progetto di riqualificazione dell'economia e insiste con la sua politica mineraria dannosa per il paese, ma soprattutto per i contadini poveri.

RIBELLARSI E' GIUSTO, QUI E ORA!

CHE LA RIBELLIONE ACCERCHI LE CITTÀ DALLA CAMPAGNA!

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