19 Giugno-Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero
Il Circolo Culturale Proletario di Genova
ti invita
Sabato 19 Giugno 2021,
ore 10.00
al Circolo Autorità Portuale,
Via Ariberto Albertazzi 3r, Genova
intervengono:
EROS BARONE (Professore, Presidente del Circolo Culturale Proletario di Genova)
EMILIO QUADRELLI (Si Cobas Genova)
LEONARDO SINIGAGLIA (Movimento 48)
Il 19 giugno 1986, in Perù, nelle prigioni di El Fronton, di Lurigancho e di El Callao, le forze armate del governo socialdemocratico di Alan Garcia, sostenuto dalle forze imperialiste occidentali, reprimevano con bombardamenti ed esecuzioni sommarie la rivolta dei detenuti politici del Partito Comunista del Perù, che avevano dato vita ad una rivolta per richiedere condizioni carcerarie più umane, conformi ai trattati internazionali. Da allora, i quasi 300 caduti del 19 giugno 1986 fanno parte della memoria del movimento comunista internazionale, che ogni anno si rinnova nella celebrazione della
Giornata Internazionale del Rivoluzionario Prigioniero (GIRP). Ricordare quei martiri oggi significa valorizzare e non dimenticare mai tutti coloro che col sacrificio della propria vita si sono battuti per una società migliore. Nella attuale fase di crisi economica-sociale dell’imperialismo, crisi che la grave pandemia ha solo accentuato, con accelerazione della tendenza alla guerra, condotta attraverso l’oppressione coloniale, gli embarghi e l’accerchiamento diplomatico-militare, la questione della prigionia politica riveste una posizione centrale. Essa costituisce un’arma fondamentale dell’imperialismo nei paesi occupati per tentare di soffocare la lotta di liberazione dei popoli oppressi. Lo dimostrano le migliaia di palestinesi nelle carceri sioniste, le migliaia iracheni e afghani nelle mani dell’occupante e dei suoi servi, le migliaia di oppositori turchi e curdi che riempiono le carceri della Turchia. Lo dimostrano le migliaia di oppositori nelle carceri di paesi latinoamericani come appunto Perù e Colombia. A questo livello di guerra esterna, corrisponde, nelle nostre società occidentali, un attacco interno sempre più frontale e massiccio ai diritti sociali e civili, soprattutto contro i rappresentanti più coscienti del movimento di classe e rivoluzionario. In Italia ciò è evidente con l’utilizzo del reato di associazione sovversiva a scopo terroristico, l’articolo 270 bis del codice penale. Nel mirino della politica di prevenzione dei poteri delle borghesie occidentali rientra la intimidazione e l’arresto preventivo di attivisti e militanti di comitati e organizzazioni popolari, che si battono contro le grandi opere, spesso progettate in un’ottica di profitto per le grandi imprese nazionali e internazionali e quasi mai realizzate per migliorare la qualità della vita delle classi subalterne o dei semplici cittadini. In quest’ottica va la nostra solidarietà agli arrestati della lotta contro la TAV e per tutti coloro che negli ultimi decenni hanno subito atti di repressione solo per aver manifestato pubblicamente il loro dissenso. Anche nella nostra città lavoratori portuali che si sono rifiutati di scaricare armi destinate a guerre imperialiste in corso, foriere di atrocità e genocidio per popolazioni inermi, sono stati oggetto di atti repressivi. Di fronte alla repressione abbiamo un’arma potente: la solidarietà attiva e popolare che può tenere alto il livello di scontro politico e contemporaneamente non far sentire soli coloro che subiscono gli atti repressivi.Circolo Culturale Proletario di Genova
Via alla Stazione di Rivarolo 10 R, Genova-Rivarolo
sito internet:www.ccpgenova.it; email:info@ccpgenova.it
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