sabato 23 maggio 2020

pc 23 maggio - ARCELORMITTAL DAI PRESIDI DI TARANTO - SLAI COBAS SC: UNIRE CONTINUITA' DI LOTTA A OBIETTIVI

I presidi di ieri, sotto la Direzione organizzato dal Usb con la dichiarazione di sciopero, e sotto la Prefettura indetto da Fiom, Fim, Uilm, hanno visto una partecipazione di lavoratori ben oltre le previsioni, sui 1500 complessivi, in particolare quello sotto la prefettura che senza la dichiarazione di sciopero da parte dei sindacati confederali poteva essere solo dei delegati.
La presenza più numerosa e che si è fatta sentire è stata quella degli operai dell'appalto e dei cassintegrati Ilva AS e Mittal, ma non pochi erano anche gli operai di AM che sono al lavoro.
E' stata una partecipazione sentita, data la situazione insostenibile da tutti i punti di vista che sta portando avanti AM - rischio permanente di messa in cassaintegrazione che è una miseria al 58% - licenziamenti arbitrari, sfruttamento con impianti in cui lavorare diventa sempre più pericoloso, 
fino alla recente richiesta di altri 1000 in cig, gran parte proprio della manutenzione, mentre senza preavviso disattiva da un giorno all'altro i badge, operai appalto sempre a rischio stipendio, ecc.
In questa situazione ieri il sentimento comune, gli interventi più applauditi, era che Mittal se ne deve andare! E i vari interventi di sindacalisti, delegati dicevano che non vogliamo più trattare con Mittal, il governo Conte deve trovare un'altra soluzione.
Altra questione è stata quella di fare una lotta vera, non bastano i presidi, alcuni operai dicevano che

pc 23 maggio - Dopo il caso dell'ArcelorMittal Taranto anche a Torino licenziamento per denuncia sul web sulla sicurezza

Massima solidarietà 

Coronavirus, la Oss si sfoga sul web: “Qui non ci sono mascherine, siamo carne da macello”. Licenziata

Lavorava nell’assistenza, ha denunciato le carenze via mail e Facebook. Il responsabile: siamo stati denigrati, aveva tutti i dispositivi richiesti
TORINO. Ha protestato perché sarebbe stata «costretta a lavorare senza le protezioni necessarie per evitare il coronavirus». Ed è stata licenziata perché le sue parole – rimbalzate su mail, Whatsapp e Facebook – per l’azienda sarebbero «lesive».
E’ quanto è successo a un’operatrice socio sanitaria di 52 anni che lavorava per la cooperativa Frassati nel campo dell’assistenza domiciliare. 

pc 23 maggio - Un brano su Lenin e pandemia

Dallo spagnolo facilmente leggibile


«El verano de 1891, excepcionalmente cálido, provocó la sequía. El hambre azotó cruelmente a varias provincias, dejando una secuela de epidemias. Esta calamidad sacudió a todo el país. Mientras la muerte despoblaba los campos, los habitantes de las ciudades temblaban por su suerte. Las masas campesinas, hambrientas y desesperadas, eran capaces de invadir las ciudades y saquear las casas de los habitantes. Numerosas propiedades rurales habían sido ya incendiadas y devastadas. El Gobierno, tomado por sorpresa, era incapaz de hacer frente a la situación y decretaba medidas inoperantes. A la iniciativa privada se debió la organización de los socorros. En todas partes se formaron comités, se hicieron colectas, se organizaron envíos de víveres y se crearon equipos sanitarios. Los intelectuales dieron un apoyo ferviente a esta obra de salvamento. Incluso los elementos más avanzados, los más hostiles al régimen, aceptaron, ante una calamidad sin precedentes, practicar una especie de tregua política y trabajar en los comités locales de los populistas con los reaccionarios más empedernidos.

Un Comité de ese género se había formado en Samara. Lo mismo que en las demás partes, se llegó a una especie de unión sagrada entre los representantes de las tendencias políticas radicalmente opuestas. ¿Qué haría Ulianov? Su hermana Ana había aceptado trabajar en un dispensario y cuidar enfermos. El se negó categóricamente a adherirse al Comité local y empezó contra éste una campaña sistemática entre los miembros de los cenáculos clandestinos con los cuales estaba en contacto. No consiguió adeptos. Únicamente le siguió sin vacilar una «sospechosa» recientemente llegada y que profesaba una admiración ilimitada al joven maestro.

¿Cómo podía justificarse en Ulianov esta actitud de irreductible hostilidad a una empresa que parecía inspirada en la más elemental humanidad? Se mostraba sencillamente consecuente y lógico, fiel a la idea fundamental de la doctrina marxista. Estimaba que toda esa actividad, que no era sino filantropía pura y simple, representaba sólo un paliativo destinado más a agravar el mal que a aliviarlo. Ayudar al régimen a vencer el terrible azote era contribuir a su consolidación, cuando precisamente esta catástrofe revelaba rotundamente la imprevisión del Gobierno zarista, su incapacidad, y favorecía la difusión de las ideas revolucionarias entre los campesinos. Por otra parte, un revolucionario que renuncia a su tarea de militante y que se pone a trabajar codo con codo con los opresores del pueblo, no hace más que debilitar las filas del ejército de la Revolución y aumentar el número de los servidores de la reacción.»
Fuente: Lenin, Gérard Walter (1950). Pág 39-40.

venerdì 22 maggio 2020

pc 22 maggio - India: il piano economico della fase 2 di Modi per l'"autosufficienza" è la via propagandata come "trumpiana" per accrescere la miseria delle masse indiane

Ma in realtà significa maggiore apertura alle multinazionali. 
E i padroni italiani si preparano.
Lo sviluppo raccontato dalla stampa borghese e, invece, la realtà che c'è dietro, come denuncia Arundhati Roy

Hanno fretta le borghesie, quella imperialista italiana e quella indiana, nel far ripartire i loro profitti e i rapporti commerciali, secondo la logica mistificante tutta borghese che se non riparte l'economia (leggi i profitti dei padroni capitalisti) i lavoratori e le masse moriranno di fame, quando proprio quella "crescita economica", che oggi il governo fascio-hindi di Modi intende potenziare con un piano di stimolo economico da 266 miliardi di dollari dal titolo “Self-Reliant India”,  ha portato alla fame e all'annientamento delle masse indiane. Il “Self-Reliant India” mira a rendere l'India "autosufficiente" e ad aprire le porte anche ai padroni che intendono mollare la Cina post-Covid.
“Solo se c’è vita ci sarà sostentamento”, aveva detto Narendra Modi nel suo messaggio alla nazione all’inizio del “Janata curfew”, il coprifuoco del popolo, la totale chiusura dell’India. Iniziava il masala lockdown". Così iniziava un report pubblicato nel sito dell'ISPI. Ora anche il tifone Amphan che si è abbattuto sulle coste nord orientali dell'India sta mietendo altre vittime oltre quelle del coronavirus e ha danneggiato centinaia di migliaia di ettari di coltivazioni a riso.
La pandemia, ha detto Arundhati Roy nell'intervista al manifesto del 16.05, "sembra aver avuto

pc 22 maggio - ARCELORMITTAL - A NOVI, A GENOVA, A TARANTO LA LOTTA E LA MOBILITAZIONE CRESCE

All’ex Ilva di Novi prosegue lo sciopero e i lavoratori presidiano i cancelli - Turni di blocco giorno e notte, per evitare che camion con la merce escano dallo stabilimento

NOVI LIGURE. Prosegue lo sciopero ad oltranza dei lavoratori dell’ex Ilva di Novi, affiancati ora anche dai colleghi di Genova. Stamattina alle 10 i segretari provinciali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Salvatore Pafundi, Anna Poggio e Alberto Pastorello, con le Rsu di fabbrica, hanno ribadito ai lavoratori raggruppati davanti ai cancelli. la volontà di continuare il blocco giorno e notte, per evitare che la materia prima possa lasciare lo stabilimento.

Quindi, oltre ai cancelli dei Tir che solitamente eseguono il carico e scarico della merce, saranno anche controllati eventuali convogli in partenza. L’applicazione di una linea di protesta più dura, in attesa dell’incontro tra le parti che avverrà nella sede del Mise lunedì prossimo alla presenza del ministro Patuanelli, è dovuta alla chiusura delle trattative da parte della proprietà ArcelorMittal, su tutti i fronti, dopo l’incontro in Prefettura e in quello successivo avvenuti ieri.

Ex Ilva, merce bloccata a Genova, l'azienda minaccia la cassa integrazione per tutti

Lavoratori in sciopero a scacchiera, un'ora per reparto
Varco bloccato dalle sette di stamattina. Nella fabbrica Arcelormittal di Genova i mezzi pesanti non entrano e non escono. La merce è ferma, i lavoratori sono tutti in sciopero, a singhiozzo, un'ora per ogni reparto, per protestare contro la decisione dell'azienda di rinnovare e ampliare il ricorso alla cassa integrazione covid, nonostante il lavoro ci sia. La situazione davanti al cancello in zona aeroporto, al momento, è molto tranquilla, anche perchè camion, stamattina, non se ne sono visti. "Ieri in videoconferenza l'azienda ci ha invitato a sospendere lo sciopero, in caso contrario hanno minacciato di mettere tutti i mille lavoratori- annuncia il coordinatore della rsu, Armando Palombo, in quota fiom- per noi lo sciopero è confermato, nelle modalità consentite dalla legge e nella salvaguardia degli impianti, che in questi anni sono stati tenuti in piedi con lo scotch e il cartone solo grazie ai nostri sforzi. Per noi, sfida è accettata per salvare questa fabbrica. Se l'azienda forza, noi sappiamo cosa fare. A buon intenditor, poche parole".

All'ARCELORMITTAL DI TARANTO grossi presidi alla Direzione AM e alla Prefettura

pc 22 maggio - Catania, tangenti e false certificazioni di invalidità: arrestati sei medici, fra cui quello del boss Santapaola

La corruzione e la mafia sono tratti distintivi di questo sistema capitalista marcio fino al midollo da spazzare via prima possibile!
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Inchiesta nata in collaborazione con l'Inps, la procura: "Una fitta rete di professionisti che ha realizzato cospicui profitti ai danni dell'erario". Ventuno gli indagati.
22 maggio 2020
CATANIA - Ci sono false 104 e ci sono pure false certificazioni per ottenere pensioni di invalidità dietro l’operazione che ha portato in carcere sei medici specialisti. Sono accusati di avere realizzato un articolato e fraudolento “sistema criminale finalizzato a far conseguire ai loro assistiti, generando certificazioni ideologicamente false e amplificando la portata di talune patologie, le indennità di accompagnamento e/o pensioni di invalidità, nonché tutti i conseguenti benefici previsti dalla Legge 104 a favore di soggetti che, diversamente, non ne avrebbero avuto diritto".

Per gli investigarori "un impianto delinquenziale congegnato che ha permesso di realizzare cospicui profitti procurando, di contro, un notevole danno all’erario, ancora in via di

pc 22 maggio - Sciopero ad oltranza alla Jabil di Marcianise, 190 operai licenziati illegalmente dalla multinazionale

La Jabil di Marcianise licenzia 190 dipendenti in piena pandemia: sciopero ad oltranza


Licenziamento collettivo, in piena pandemia, per 190 dipendenti della Jabil di Marcianise a partire da lunedì 25 maggio: lo ha comunicato l’azienda statunitense. I sindacati furiosi: “Decisione intollerabile, illegale e irresponsabile”, e proclamano lo sciopero ad oltranza. L’azienda si difende: “Fatto il possibile, abbiamo ricevuto risposte deludenti alle ricollocazioni”.

in foto: Una precedente manifestazione degli operai della Jabil di Marcianise.
Licenziamento collettivo, in piena pandemia, per 190 dipendenti della Jabil di Marcianise, la multinazionale statunitense che si occupa di elettronica. Una doccia gelata e inattesa, che i sindacati denunciano con rabbia: i lavoratori hanno annunciato sciopero ad oltranza. Una storia, quella della Jabil di Marcianise, che va avanti da tempo immemore: sono 350 i lavoratori considerati in esubero,

pc 22 maggio - Raffineria Eni di Milazzo licenzia 600 operai che decidono lo sciopero ad oltranza

Non si presentano all'incontro né i padroni né la Confindustria...

Tensione alle stelle alla Raffineria di Milazzo. E’ sciopero ad oltranza
 21 Maggio 2020

Sarà sciopero ad oltranza alla Raffineria di Milazzo fino a quando l’azienda non riattiverà i badge e farà rientrare tutto il personale dell’indotto che rimane da settimane a casa, in cassa integrazione. Gli animi si sono surriscaldati dopo che i vertici locali Ram hanno comunicato di non prendere parte ad una riunione con le parti sindacali prevista oggi, alla luce di un precedente incontro caldo organizzato dai sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela a Palazzo D’Amico. Davanti ai cancelli dell’azienda di via Mangiavacca dalle 6,30 di stamattina centinaia di operai nonostante la pioggia battente. Presidiati anche il varco 27 e il varco 8. A convocare lo stato di agitazione tutti i sindacati confederali, di

giovedì 21 maggio 2020

pc 21 maggio - FORMAZIONE OPERAIA - IN TEMPI DI PANDEMIA ANCORA PIU' NECESSARIO ARMARSI DEL MARXISMO - Le risposte del Prof. Di Marco - 3

Concludiamo questa settimana con la terza parte le risposte del Prof. Di Marco agli interventi, domande, considerazioni, richieste di chiarimenti, approfondimenti, ecc. fatti nella Formazione on line da parte di compagni, compagne, lavoratori, e riguardanti l'analisi del sistema del capitale responsabile anche delle crisi pandemiche.


Il 29 maggio appuntamento telematico conclusivo di queste "lezioni-dibattito" 
a cui chiunque potrà partecipare e intervenire. 

Per collegarsi: 
Link della riunione pubblica


Per ulteriore assistenza, info: vettarossa@gmail.com

pc 21 maggio - Migliaia di braccianti in marcia nel foggiano


FOGGIA - Trattori spenti, campi vuoti e un fiume umano di migliaia di braccianti che da Torretta Antonacci, uno dei principali centri di raccolta del foggiano, ha attraversato le campagne. Ferme, come aveva chiesto l'Usb per protestare contro paletti e ostacoli previsti per la regolarizzazione degli stranieri inclusa nel "Decreto Rilancio". Un provvedimento, denuncia il sindacato, che taglia fuori la maggior parte dei lavoratori della terra, destinati a rimanere invisibili come lo sono adesso.
"A differenza di medici e infermieri che hanno salvato vite a prescindere da sesso, colore, professione, orientamento religioso, il governo ha deciso di dare la precedenza ai carciofi e non agli esseri umani" dice al termine della marcia Aboubakar Soumahoro, dirigente dell'Usb che ha guidato la mobilitazione "adesso, il premier Giuseppe Conte metta gli stivali e venga ad ascoltarci".

pc 21 maggio - Libia da guerra interimperialista per interposta persona a guerra diretta .. con l'Italia imperialista dentro il vortice

Escalation in Libia, la Russia trasferisce otto aerei da caccia

Il ministro dell'Interno di Tripoli: "Due Sukhoi 24 e sei Mig 29 sono arrivati dalla base di Hmeimim in Siria". Il capo dell'Aeronautica di Haftar annuncia "la più grande campagna aerea che si sia mai vista". Le truppe del generale negli ultimi giorni si erano ritirate da molte città della Tripolitania
Il ministro dell'Interno del governo di Tripoli, Fathi Bishaga, ha confermato che "almeno otto aerei da caccia russi sono arrivati in Libia dalla Siria", atterrando negli aeroporti controllati dal generale Khalifa Haftar, probabilmente a Tobruk. La notizia data dal ministro era circolata ieri notte su alcuni siti internet: se fosse confermata in maniera autonoma sarebbe un segnale pericolosissimo di quella possibile escalation della "guerra aerea" che molti analisti vedono possibile in Libia.

Secondo Bishaga I russi avrebbero spostato dalla Siria sei Mig 29 e due Sukhoi 24, partiti dalla base di Hmeimim e scortati nel volo di trasferimento da due intercettori Su-35. E' persino probabile che nel volo di trasferimento gli aerei possano essere atterrati in un aeroporto egiziano, per evitare il rifornimento in volo
E proprio questa mattina il comando dell'esercito di Haftar ha annunciato che la loro aeronautica lancerà nelle prossime ore "la  più grande campagna aerea nella storia della Libia", ovvero un attacco alle postazioni del governo di Tripoli che nelle ultime settimane, con l'appoggio della Turchia, ha respinto le forze di Haftar in molte aree della Tripolitania.

Haftar, sostenuto militarmente dalla Russia, dagli Emirati e dall'Egitto, dall'aprile del 2019 assedia Tripoli per provare a far cadere il governo di Fajez Serraj e prendere il controllo della capitale. Con centinaia di mercenari, fra cui contractor russi della "Wagner", il generale della Cirenaica è stato più volte sul punto di entrare nella città fino a quando a novembre Serraj ha stretto un patto militare con la Turchia. Da allora il governo di Tripoli è riuscito a frenare il generale e nelle ultime settimane lo ha respinto, conquistando lunedì scorso anche l'importante base aerea di Watyia.

pc 21 maggio - Palermo: arrestato per corruzione, Candela coordinatore per l'emergenza coronavirus!

Indagato pure a piede libero il deputato regionale Carmelo Pullara, eletto nella lista "Idea Sicilia popolari e autonomisti Musumeci presidente" componente della commissione regionale antimafia…
  La mazzetta del 5% per gli appalti della sanità, 10 arresti
Antonino Candela, Fabio Damiani e Carmelo Pullara 
Antonino Candela è oggi il coordinatore per l'emergenza coronavirus in Sicilia, è finito ai domiciliari. Intercettato mentre diceva: "Io sono il capo condominio della sanità". In manette il dirigente generale dell'Asp di Trapani, faccendieri e imprenditori. L'allarme della Gdf: "Corruzione sistemica nella sanità siciliana". Avviso di garanzia per il deputato regionale Carmelo Pullara
di SALVO PALAZZOLO
21 maggio 2020
Per anni ha vissuto sotto scorta, dopo aver denunciato affari e tangenti nella sanità siciliana, adesso è lui accusato di corruzione e stamattina è finito agli arresti domiciliari. Antonino Candela, l'ex manager dell'Asp 6 di Palermo e attuale coordinatore per l'emergenza coronavirus in Sicilia, è uno dei dieci arrestati di una maxi inchiesta della procura e del comando provinciale della Guardia di finanza di Palermo che ha svelato un sistema di mazzette attorno a quattro appalti della sanità siciliana.
Palermo, la mazzetta del 5% sugli appalti della sanità: "Abbiamo cambiato la busta"
Gare, per un valore di 600 milioni di euro, che sono state aggiudicate dal 2016 in poi dalla "Centrale unica di committenza della Regione" e dall'Asp 6, per la fornitura e la manutenzione di apparecchiature elettromedicali e per servizi di pulizia. Candela è accusato di avere intascato in più tranche una mazzetta da 260 mila euro dagli imprenditori che hanno gestito uno di quegli appalti.
CRONACA
DI GIUSI SPICA

pc 21 maggio - ASSEMBLEE IN FABBRICA - DA BERGAMO

ASSEMBLEE SINDACALI IN FABBRICA,
CON DISTANZIAMENTO E MASCHERINE
PER RILANCIARE LA MOBILITAZIONE CONTRO PADRONI, GRANDI E PICCOLI, 
CHE USANO LA CIG, FANNO GLI STRAORDINARI AL SABATO E LA DOMENICA, PREPARANO GLI ESUBERI.

Gli operai riuniti in assemblea alla OMC non hanno potuto che confermare i sospetti. Mentre il padrone con la regia del commercialista, spedisce nuove 5 comunicazioni per la cassa integrazione, le macchine rimaste a metà il venerdì sera, magicamente lunedì mattina sono state trovate ultimate, assemblate, cablate, verniciate.
L’azienda non è grande, il lavoro non manca, ma il padrone non perde occasione
per far pagare la crisi agli operai, cercando di mettere gli operai l’uno contro l’altro, approfittando anche delle nazionalità diverse presenti in fabbrica, con i premi individuali... per avere i volontari per gli straordinari del week end.

In assemblea approvata una mozione che esprime l’unità degli operai contro questi piani speculativi dell’azienda, per il blocco degli straordinari in presenza di CIG, per la fine delle lettere disciplinari che stanno fioccando per intimorire gli operai del sindacato, ed è stato aperto lo stato di agitazione.

Slai cobas per il sindacato di classe
Bergamo

pc 21 maggio - Lenin, Lenin, sempre Lenin!

"Lenin sul compito del partito rivoluzionario: "La teoria di Marx ha chiarito il vero compito di un partito socialista rivoluzionario: non elaborazione di piani per riorganizzare la società, non prediche ai capitalisti ed ai loro reggicoda sul modo di migliorare la situazione degli operai, non organizzazione di congiure, ma organizzazione della lotta di classe del proletariato e direzione di questa lotta, il cui scopo finale è la conquista del potere politico da parte del proletariato e l'organizzazione della società socialista". (da Lettera al gruppo dei redattori, 1899).

pc 21 maggio - Appoggio alla prima mobilitazione nazionale studentesca - 28 maggio 2020

Fronte della Gioventù Comunista (FGC) | gioventucomunista.it

mobilitazione nazionale studentesca - 28 maggio 2020
Siamo a maggio e il Governo dà indicazione di riaprire tutto, dai luoghi di lavoro alle chiese, mentre il quadro dell'istruzione pubblica rimane disastroso. Il rapporto di Cittadinanzattiva rivela che uno studente su due non ha potuto seguire regolarmente le videolezioni, ma nel frattempo il Ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, continua a ripetere che la DAD sia un successo arrivando perfino a sostenere che gli studenti con "carenze" vadano bocciati.

Dalla chiusura delle scuole il Ministero dell'Istruzione ha relegato le lezioni online alla buona volontà dei singoli docenti, senza fornire nessun supporto di tipo tecnico, né tanto meno didattico, alle scuole e alle famiglie. Il sistema scolastico italiano ha dovuto fare i conti in pochi giorni con le carenze generalizzate di materiale informatico. Dopo anni e anni di tagli miliardari all'istruzione pubblica, sotto diktat dell'Unione Europea e a opera dei Governi di centro-destra e centro-sinistra, l'Italia non ha sviluppato supporti informatici adeguati, come portali di didattica online, LIM in tutte le scuole e

pc 21 maggio - Petrolio, aiuti umanitari e basi militari: la Turchia si prende il Corno d'Africa

va aggiunto... con la copertura-alleanza dell'imperialismo italiano e al servizio della strategia generale dell'imperialismo USA

Michele Giorgio, il Manifesto | nena-news.it
13/05/2020

Ankara a rafforza la sua presenza in Somalia, Sudan e altre aree lungo il Mar Rosso. Crescono le tensioni con le monarchie del Golfo, anch'esse presenti con forti interessi in quella regione

"Yeni Osmanlıcılık", in turco "Neo-Ottomanesimo". Questa espressione è usata in riferimento al disegno strategico che la Turchia di Recep Tayyip Erdogan cerca di realizzare nelle aree geografiche che per secoli avevano fatto parte dell'Impero Ottomano. Qualcuno storce il naso quando si parla di Neo-Ottomanesimo ma non ci sono dubbi sulle ambizioni di Erdogan. E se sono ben evidenti in Siria,

pc 21 maggio - Leonardo Finmeccanica rafforza la partnership strategica con Israele

10/05/2020

Sarà l'holding militare-industriale israeliana Rafael Advanced Defense Systems a fornire le tecnologie per il funzionamento dei sistemi d'arma e la ricerca dei bersagli dei nuovi aerei da combattimento leggero M-346FA di Leonardo (già Finmeccanica). Lo ha reso noto il management del gruppo israeliano precisando che la fornitura riguarderà i pod di quinta generazione Litening-5 e RecceLite che consentiranno ai velivoli italiani di migliorare le capacità di combattimento. "Il Litening-5 offre immagini della telecamera a colori e a infrarossi in tempo reale e ad alta definizione per notevoli distanze", spiega la direzione dei sistemi elettro-ottici di Rafel. "Il pod consente il funzionamento di tutti i tipi di armi intelligenti come le munizioni a guida laser, a guida GPS e EO/IR. Con il sistema ISR di RecceLite, l'M-346FA sarà invece in grado di eseguire la ricerca del

pc 21 maggio - Confindustria si insedia il fascismo padronale/neocorporativismo - 'cambiamenti radicali' è come 'i pieni poteri'

Nel suo intervento in assemblea a porte chiuse il leader degli industriali è tornato a sottolineare preoccupazione per la nuova ondata di pregiudizio anti imprese, come anche l’invito al Governo a non affossare Industria 4.0, ed un messaggio ai sindacati: la necessità di nuove forme contrattuali


Bonomi prende così il testimone da Vincenzo Boccia e sarà presidente per il quadriennio da maggio 2020 a maggio 2024: l’onda disastrosa dell’emergenza Covid 19 gli ha imposto di entrare in gioco prima ancora che si concludessero i riti confindustriali dell’elezione, dettando una nuova linea nel confronto con il Governo sui decreti per l’emergenza. E lo ha fatto con un immediato risultato: lo stop all’Irap per l’acconto di giugno è il segnale che il messaggio lanciato dal nuovo leader degli industriali è arrivato chiaro al Governo ed è stato recepito. È stato netto Bonomi in queste settimane, ha chiesto con incisività un cambio di strategia nel sostegno alle imprese: “Un intervento immediato e  diretto piuttosto che interventi a pioggia che non servono a niente”.
Ed ha indicato una strada in tre mosse: taglio dell’Irap, pagare i debiti che la Pubblica Amministrazione ha con le imprese, sbloccare i cantieri per le opere pubbliche già finanziate. Nel suo intervento in assemblea a porte chiuse (l’assemblea pubblica è rinviata a fine settembre) il neo-presidente di Confindustria è tornato a sottolineare preoccupazione per la nuova ondata di pregiudizio anti imprese, come anche l’invito al Governo a non affossare Industria 4.0, ed un messaggio ai sindacati: la necessità di nuove forme contrattuali. E nel Paese, ha sottolineato, servono riforme profonde, “cambiamenti radicali“. E quello che molti osservatori si attendono da lui, ora, anche all’interno di via dell’Astronomia. A guidare Assolombarda, la principale associazione territoriale di Confindustria, anche per peso politico, sale ora alla presidenza Alessandro Spada: era al fianco di Bonomi come vicepresidente vicario. 

pc 21 maggio - CALCIO&BUSINESS: 400 GRUPPI ultras in EUROPA SI SCHIERANO CONTRO LA “RIPARTENZA” DEL PALLONE

Liberarsi delle infiltrazioni fascio/naziste per poter unirsi e lottare contro il calcio/business del capitale 

Stop football: no football without fans!”.

Inizia così il comunicato congiunto sottoscritto da quasi 400 gruppi ultras di tutta Europa (Italia in testa, ma pure Spagna, Germania, Francia, Austria, Portogallo, Belgio, Bulgaria, Romania e Bosnia-Erzegovina): un documento senza precedenti, per numero di firme e trasversalità di confini e campionati, che prende di petto… l’ansia da ripartenza mostrata a livello continentale da tutto il mondo del calcio-business, strangolato da bilanci sballati e dalla necessità di accedere al denaro delle pay tv per evitare il crack.
Pur di fare ripartire la giostra del business, i presidenti dei club sono pronti a giocare ogni tre giorni, per tutta estate, dentro stadi vuoti: quello che conta, infatti, sono le pay-tv, con i diritti economici collegati a rappresentare ormai il vero business del settore. Il tutto senza tenere conto della dimensione popolare di quello che, fino a prova contraria e nonostante i repentini cambiamenti in atto a livello di strutture di club, resta in primis uno sport e non un mero business.
Per questo il comunicato si chiude ribadendo la necessità e l’auspicio di “tornare a vivere la nostra più grande passione in prima persona, per far in modo che torni a essere uno SPORT POPOLARE. Siamo pronti, su questo, a confrontarci con chi di dovere”.

L'appello completo con firme su Infoaut
“L’Europa è nella morsa del Coronavirus.
I governi hanno dichiarato il lockdown totale, tutelando così la cosa più preziosa che abbiamo: la

pc 21 maggio - India - la voce di Arundhati Roy


intervista di |Daniela Bezzi  - il manifesto, EDIZIONE DEL 16.05.2020


Intervista. L’autrice indiana di «Il dio delle piccole cose», attivista politica dei diritti umani, racconta il suo paese durante la quarantena

Arundhati Roy
 Arundhati Roy
Rapido bilancio di un lockdown che in India, date le dimensioni, è stato anche il più grande del mondo. L’impressionante esodo non è mai finito e chissà quando si concluderà, anche oltre la prevista data di riapertura, il 17 maggio. Il viaggio della dis/peranza, il ritorno a casa di centinaia di milioni rimasti senza alcun futuro nelle città dopo l’improvviso annuncio del confinamento il 24 marzo scorso, è semplicemente continuato, a piedi, in bicicletta, aggrappati ai camion, infinito serial di emergenze, finalmente visibili su tutti i canali TV anche per i ceti provvisti di casa in cui confinarsi. Alle prime scene di moltitudini in fuga, è seguita la chiusura dei confini tra alcuni stati, e le soluzioni di fortuna gestite da varie autorità: ricoveri, tendopoli, marciapiedi, distribuzione del rancio con la faccia del Primo Ministro Modi stampata sopra, o direttamente col mestolo dai pentoloni, tutti in fila e distanziati. Lockdown quindi più potenzialmente infettivo che altro, come sarebbe stato ovvio prevedere.
Incredibile ma vero, i primi treni ‘organizzati’ intra-stati, si sono resi disponibili solo il primo di maggio, festa del lavoro che in India l’anno scorso registrò cortei letteralmente oceanici, e che quest’anno ha coinciso con la fine di tutto, lavoro compreso, e compreso anche quello nei campi nonostante sia questo il tempo dei raccolti. Lo scenario immediatamente successivo sarà di fame,

pc 21 maggio - Napoli - Disoccupati in lotta: il 23/5 tutti a piazza Dante!


Maggio 19, 2020

Centinaia di disoccupati in assemblea all’aperto ed in sicurezza decidono con forza di continuare la lotta!
Sabato h 15.00 tutti a Piazza Dante!
PAGHINO I PADRONI LA CRISI!
LAVORO O SALARIO GARANTITO!
I SOLDI?
PRENDIAMOLI DAI PADRONI, DALLE SPESE MILITARI, DALLE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE, DAI GRANDI PATRIMONI!
19 maggio
Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”

pc 21 maggio - Per la liberazione immediata di Georges Abdallah - Francia - appello internazionale aggiornato con firme - a cura di Soccorso rosso proletario italia info srpitalia@gmail.com

EXIGEONS LA LIBÉRATION IMMÉDIATE DE GEORGES ABDALLAH !
Chers amis, chers camarades, Le 25 mars 2020, Nicole Belloubet, ministre de la Justice, annonçait que décision était prise avec le gouvernement, au vu de la crise sanitaire engendrée par la pandémie, de libérer de façon anticipée plusieurs milliers de détenus en fin de peine.
Depuis lors, nombreuses sont les voix qui s’élèvent pour exiger une fois de plus la libération de Georges Abdallah : on ne compte plus les lettres adressées, en ce sens, à la Garde des Sceaux par les collectifs et les organisations de soutien sur le plan national et international mais aussi les interpellations formulées par des députés de plus en plus acteurs et actifs dans ce combat.
Et pour autant, force est de constater aujourd’hui cette fois encore, et ce malgré le contexte très exceptionnel de la menace grandissante et de l’urgence d’agir, qu’une fin de non-recevoir est là

mercoledì 20 maggio 2020

pc 20 maggio - MILANO - RIAPRONO LE FABBRICHE MA L'ISPETTORATO CHE DOVREBBE FARE I CONTROLLI RESTA CHIUSO

PORTE CHIUSE ALLA ITL DI MILANO
RIAPRONO LE FABBRICHE, I PADRONI FANNO SCIACALLAGGIO DELLA CIG COVID 19 MA GLI OPERAI CHE CHIEDONO CONTO PER LA MANCANZA DI CONTROLLI TROVANO TUTTO SBARRATO

NO ALLA ‘FASE 2’ DI PADRONI E GOVERNO, LAVORO E REPRESSIONE
– OPPONIAMO IL PATTO DI AZIONE


Venerdì una delegazione di operai di MASCHIO NS, si è presentata direttamente agli uffici dI ITL Milano per chiedere contro della mancanza di risposte e di controlli nonostante le numerose segnalazioni dettagliate relative all’abuso della Cig Covid 19 in azienda.
ITL Milano è chiusa. Non solo al pubblico, ma con le tante aziende aperte e ‘ufficialmente’ ora tutte al lavoro, NON CI SONO DISPOSIZIONI GOVERNATIVE PER LA RIAPERTURA DEI SERVIZI ISPETTIVI. SERVIZI DI VIGILANZA SOSPESI DURANTE ‘LA PANDEMIA’ NONOSTANTE LE TANTISSIME FABBRICHE AL LAVORO, SERVIZI ANCORA CHIUSI A RIPRESA AVVENUTA.

Quanto avviene alla Maschio NS in se è elementare: in fabbrica tutti gli operai in produzione sono

pc 20 maggio - Dalla Fiat ai Benetton alla Fincantieri… anche ai tempi del coronavirus i padroni chiedono miliardi di aiuti allo Stato… che risponde a comando

Non è solo la Fiat-Chrysler che ha chiesto 6 miliardi e 300 milioni di aiuti allo Stato, e questo è di gran lunga l’aiuto più importante, ma c’è un lungo elenco riportato oggi dal quotidiano La Repubblica:
“Un elenco preliminare e ufficioso comprende Fincantieri, Aspi, Costa ere, Maire Tecnimont, Api, Alpitour, Autogrill, Adr, Magneti Marelli, Kos, Sogefi, Unieuro, La Rinascente, Ovs, Ariston, Safilo.” Un elenco che cresce giornalmente … centinaia di medie e 150 grandi imprese”.
Secondo il quotidiano (ma togliamo quelli che avranno soldi a fondo perduto!) dovrebbero pagare interessi in 10 anni ad un tasso che si aggira al 2 per cento all’anno e se per caso non dovessero farcela “lo Stato garantisce al 70-80% le banche dalle perdite sui mancati rimborsi.” (Quindi anche questi nella sostanza sono a fondo perduto!). Stiamo parlando di circa 200 miliardi solo del decreto di aprile! Se ne aggiungeranno altri, che si aggiungeranno a tutti quelli che da sempre i padroni ricevono dallo Stato!
E sarebbero questi i “pregiudizi anti-industriali” che vengono dalla politica, di cui si è lamentato Bonomi, il nuovo presidente di Confindustria, l’associazione dei padroni?

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Il caso
Da Autostrade a Fincantieri, chi chiede i prestiti garantiti
Non solo Fca. Nei 18 miliardi di euro di prestiti bancari controgarantiti da Sace alla grande industria ci sono 250 "operazioni ordinarie” in cantiere, quelle rivolte a gruppi ricavi oltre 1,5 miliardi, più di 5 mila dipendenti e che richiedano o 375 milioni.
Un elenco preliminare e ufficioso comprende Fincantieri, Aspi, Costa ere, Maire Tecnimont, Api,

pc 20 maggio - Landini, Cgil, a 50 anni dallo Statuto dei Lavoratori: “Servono nuove regole…” al servizio dei padroni

È questa la sostanza di alcune interviste date da Landini, segretario generale della Cgil, al quotidiano La Repubblica, alla vigilia dei 50 anni dello Statuto dei Lavoratori conquistato con le durissime lotte degli operai e non solo. La Cgil di Landini che era quella della Camusso ha di fatto accompagnato il governo Renzi nello smantellamento dell’articolo 18 dello Statuto, quello che era stato un tabù per tutti gli altri governi.
Le sue parole esprimono il pensiero di un sindacato al servizio dei governi e dei padroni.
Tra le tante cose che dice ce ne sono alcune esemplari: “… dall’approvazione del Pacchetto Treu al varo del Jobs act… c’è stata una regressione culturale”. Per evitare anche da lontano il concetto di lotta di classe e scontro di classe, l’avanzata del moderno fascismo e del fascismo padronale nello

pc 20 maggio - Coronavirus e India - un contributo

ringraziamo per la traduzione - tratto dal sito SICOBAS
Capitalismo, crisi Covid uno tsunami per i poveri: il caso dell’India


Pubblichiamo la traduzione di un articolo, comparso su Countercurrents, sulla crisi Covid e la situazione sociale in India, in particolare sulla condizione dei lavoratori migranti su cui maggiormente si è riversato il peso del blocco economico, con una forte denuncia del sistema economico-sociale capitalistico globale e pone la necessità del suo superamento.
Chi scrive è evidentemente una persona sensibile ai problemi, e alle eclatanti diseguaglianze e iniquità sociali.
Tuttavia, benché l’obiettivo ripetutamente ribadito sia quello di una trasformazione radicale del sistema sociale, la via proposta in questa direzione si riduce ad un appello alla buona volontà dei governanti, chiamati a mettere in atto i principi umani affermati dalla Costituzione indiana appello alla lotta degli sfruttati contro gli sfruttatori, anziché fare appello alla lotta degli sfruttati contro gli sfruttatori.
Come se la Costituzione dello stato della borghesia indiana, o quella della borghesia italiana, potesse di per sé sovvertire il dominio di queste rispettive borghesie.

CRISI COVID
Uno tsunami per i poveri
Traduzione di GL
Il coronavirus SARS-CoV-2 che causa Covid-19 è solo uno dei virus più recenti nel nostro mondo, ed è qui per rimanere (1).
È un altro virus che va ad aggiungersi ai miliardi di virus già ospiti del corpo umano.
Il problema che l’umanità deve affrontare non è tanto il Covid-19 in sé, né le malattie o la morte causate da virus, ma piuttosto le aggravate condizioni sociali ed economiche già compromesse a livello nazionale e internazionale.
Le condizioni, precedenti al blocco, di violenza economica e fisica, di fame e privazione sono dovute

pc 20 maggio - I profitti di Leonardo, principale azienda militare italiana, affidati dallo Stato a poliziotti e generali dalla "buona reputazione" (quella dell'azienda è al servizio dell'imperialismo italiano)

Intervista sul Sole24ore al presidente uscente di Leonardo, Gianni De Gennaro: "Il profitto è una cosa buona. Non è vero che l'impresa, pur di realizzarlo, commette atti illeciti. L'impresa, per fare profitto, ha bisogno di buona reputazione. Per questo la prevenzione funziona".
Lo afferma uno dei più alti responsabili della macelleria di Genova del 2001. Il 17 giugno 2010 De Gennaro viene condannato in appello ad un anno e quattro mesi di reclusione per istigazione alla falsa testimonianza nei confronti dell'ex questore di Genova Francesco Colucci nel processo per l'irruzione alla Diaz del G8 nel 2001. Per Bolzaneto, la Corte europea dei diritti umani per ha condannato gli atti commessi dalle forze dell’ordine nei giorni del G8 del 2001 come atti di tortura, secondo i giudici della Cassazione, “fu accantonato lo stato di diritto”: furono rinchiuse oltre 200 persone in tre giorni. Molte delle quali subirono violenze e abusi fisici e psicologici.
Per questa "buona reputazione" l'ex capo della polizia ha fatto carriera.


IL CAPO DELLA POLIZIA GABRIELLI: “IL G8 DI GENOVA FU UNA CATASTROFE. 
DE GENNARO SI DOVEVA DIMETTERE” 
Leonardo, sempre più profitti sul campo militare, è al centro del ruolo imperialista dell'Italia sulla scena internazionale:
"Questo gruppo è una doppia pietra angolare: per la sicurezza nazionale e per l'industria del nostro Paese. È essenziale x chi ci lavora. Ed è fondamentale x tutta la comunità nazionale. Per definire chi siamo e dove andiamo".
"Conflitti d'interesse" per la nomina del generale Carta alla presidenza di Leonardo

Leonardo (46.462 dipendenti nel campo civile e militare), in cui il legame con la Nato è stato

pc 20 maggio - Francia - Banlieu Argenteuil - seconda notte di rivolta!

Da la cause du peuple



Le déconfinement aura laissé pour mort douze victimes de la police, en seulement deux mois. Et le déconfinement part sur les mêmes bases. A Argenteuil, un jeune homme est tué lors d’une rencontre avec la police. La préfecture déclare que le jeune a perdu le contrôle de sa moto, Son père, réitère au Parisien sa « confiance en la justice » : « Je veux seulement savoir ce qu’il s’est passé. Je n’ai rien contre les policiers. ».
Pour autant, il conteste la version officielle, avec certains témoins, qui eux parlent d’une collision. En effet, les flics n’hésitent pas à interpeller les motards en donannt un coup de pare-choc. Cette pratique ultra dangereuse a tué à de nombreuses reprises, et incite les jeunes à fuir systématiquement.
A Argenteuil, beaucoup ne croient donc pas la parole des policiers, et depuis deux nuits, la révolte à pris corps dans la ville. Les jeunes réclament comme à leur habitude la justice et la vérité. Il y a eu de nombreux affrontements particulièrement impressionant, prouvant que les masses n’ont pas peur de l’Etat et le font reculer.

pc 20 maggio - 50 ANNI FA LO STATUTO DEI LAVORATORI - FRUTTO PARZIALE DELLE GRANDI LOTTE DELL'AUTUNNO CALDO

Lo Statuto dei lavoratori (legge n. 300 del 20 maggio '70) non fece che recepire parzialmente nei codici quello che il movimento operaio aveva strappato di fatto al nemico di classe con la grande stagione di lotte dell'"Autunno caldo".
Ma le conquiste di quel grande movimento furono ben altre e queste - molto più rapidamente dello smantellamento dello Statuto dei Lavoratori che oggi si sta facendo - furono subito attaccate appena il movimento operaio fu represso, "normalizzato", perchè erano pericolose, ponevano di fatto la necessità della fine dello sfruttamento, del modo di produzione capitalista. E questo che si doveva soffocare, sia attraverso la repressione più feroce, con la stagione delle stragi di Stato fasciste, sia con riforme - come appunto lo Statuto dei Lavoratori - che cambiasse sì ma non troppo e salvaguardando il sistema capitalista. 
Oggi anche lo "Statuto dei lavoratori" è diventato un "pericolo" per i capitalisti, lo Stato, governi al loro servizio che vogliono trasformarlo al massimo in "Statuto del Lavoro" in cui operai e padroni starebbero sulla stessa barca e la difesa dei diritti dei lavoratori sia formalmente subordinata alla difesa dei diritti/profitti dei padroni.

Ma quella grande stagione del 69/70 deve dimostrare, prima di tutto agli operai, che è possibile mettere in discussione lo stato di cose esistente.

Dalla Rivista sul Convegno sul 50° dell'Autunno caldo 1969
"...L'autunno caldo del '69 rimise in discussione e modificò profondamente in pratica ogni aspetto della vita nei luoghi di lavoro, dei trattamenti salariali e normativi, della vecchia organizzazione del lavoro pesantemente gerarchizzata dal padronato, dei diritti e delle libertà sindacali, del potere di intervenire nelle grandi questioni sociali – pensioni, casa, sanità, trasporti, scuola - e finanche della vita interna al sindacato e dei rapporti tra vertice e base di questo.
Ogni rivendicazione e conquista portava in sè ed era frutto di affermazione, pratica di principi fondamentali per la lotta di classe: l'unità dei lavoratori, l'uguaglianza delle condizioni di lavoro.

Aumenti salariali uguali per tutti
contro la divisione salariale messa in atto per decenni dal padronato per dividere i lavoratori e creare aristocrazie operaie più facilmente corrompibili e manovrabili. Questa rivendicazione fu un potente cemento di classe, che assieme alla rivendicazione della riduzione delle categorie, contribuì a creare quella grande compattezza nella classe operaia e tra i lavoratori che permise di raggiungere un'ininterrotta serie di conquiste anche in

martedì 19 maggio 2020

pc 19 maggio - Latina: bracciante indiano licenziato, picchiato e gettato in un canale perché chiedeva la mascherina. Ecco chi sono i veri mafiosi, i padroni di merda!

Chiedevano al datori di lavoro, titolari di un'azienda agricola di Terracina, di provvedere alla dotazione di dispositivi di protezione individuale per l'emergenza coronavirus. Per tutta risposta, non solo le richieste sono cadute nel vuote, ma i due imprenditori hanno pensato bene di licenziare il lavoratore, minacciandolo e arrivando ad aggredirlo con calci e pugni fino a gettarlo in un canale. L'ennesima, drammatica storia di sfruttamento, per cui sono state emesse due misure cautelari a carico di T.F, 52 anni, ora detenuto ai domiciliari, e T.D., 22 anni, destinatario dell'obbligo di pg.

Padre e figlio sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro e a vario titolo, di

pc 19 maggio - Il blog proletari comunisti supera le 24 milioni di visualizzazioni e si mantiene sulla media di 20.000 visualizzazioni giornaliere

Questo 'quotidiano comunista on line' con la sua apertura alle lotte quotidiane di operai, proletari e masse popolari, con una denuncia politica costante grande e piccola, con la propaganda comunista, con la Formazione operaia, con una informazione nazionale e internazionale alternativa, tratta dai blog amici e dalle fonti dirette dentro una visione chiara del lavoro per il Partito, il Fronte unito, la Forza combattente nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse - costituisce un  punto di riferimento necessario- anche se non ancora sufficiente - dentro la lotta di classe nel nostro paese.
Bisogna fare di più e meglio a partire dai compagni redattori e collaboratori organizzati nel lavoro di massa e nei circoli che possono e devono fare di più ponendosi al servizio della lotta proletaria e della rivoluzione con energia chiarezza e determinazione.

proletari comunisti
19 maggio 2020

pc 19 maggio - ArcelorMittal rilancia il suo piano/ricatto puntando su governo a suo favore - ma riparte la lotta operaia

La lotta operaia comunque organizzata deve essere autonoma da padroni e governo - così finora non è stato

La piattaforma dello Slai cobas per il sindacato di classe è e resta l'unica alternativa di parte operaia a Taranto/ come a Genova e Novi..

 a Genova, davanti agli stabilimenti della ex Ilva, i caschi gialli hanno manifestato contro la nuova cassa integrazione annunciata dall'azienda (a Genova e a Taranto dove c'è la più grande acciaieria d'Europa) e con la drammatica crisi del gruppo siderurgico italiano che ArcelorMittal e il governo non sono ancora riusciti ad affrontare, nonostante l'accordo raggiunto a marzo per una partnership pubblico-privato e per una trasformazione green degli impianti. E' di questi giorni, peraltro, la notizia della mancata assegnazione alla ex Ilva da parte dell'esecutivo, di una garanzia pubblica (in base al decreto Rilancio) per un prestito da 400 milioni di euro. Una ulteriore doccia fredda per gli oltre 10mila addetti del gruppo e per le migliaia di lavoratori delle aziende dell'indotto.


ArcelorMittal Genova, in corteo con la mascherina contro la cassa integrazione

A Taranto i sindacati annunciano una manifestazione di piazza per il 22 maggio, in realtà si tratta di un presidio di delegati in Prefettura senza sciopero e senza reale mobilitazione operaia

Il ministro dello Sviluppo Economico ha convocato i sindacati e ArcelorMittal per il 25.

Ilva, a Genova operai in piazza per difendere il lavoro. La prima manifestazione della Fase 2Dall'intervento all'ArcelorMittal Taranto di giovedì scorso dello Slai cobas sc.
Noi non siamo d'accordo con la linea della cogestione con l'azienda seguita attualmente dalle organizzazioni sindacali confederali, in particolare sulla cassa integrazione, su cui viene data sostanzialmente mano libera all'azienda. Tenendo conto che non è stato affatto risolto il problema della integrazione salariale che permetta ai lavoratori, anche in cassa integrazione, di recuperare

pc 19 maggio - L'asse Turchia/Italia/Usa riequilibra lo scontro fra bande in corso in Libia - guerra interimperialista per interposta persona


La ritirata di Haftar mostra chi lo arma

Semoventi contraerei, elicotteri da combattimento, blindati: sui social i mezzi catturati dalle truppe di Tripoli nella base sottratta ai rivali. Che permettono di decifrare le forniture segrete
Dopo oltre un anno sempre all'attacco, per la prima volta le brigate del generale Haftar si ritirano. Lo ha annunciato il suo comando, presentandolo come "un ripiegamento tattico": i reparti si stanno allontanando dalla periferia di Tripoli. E' una scelta obbligata: l'avanzata delle forze del governo Serraj, l'unico riconosciuto dalle Nazioni Unite, rischia di chiudere le sue avanguardie in una sacca. Ormai l'intervento turco ha spostato la bilancia del conflitto..

Il ruolo dell'Italia emerge nella trattativa per la liberazione di Silvia Romano, per la quale si è mossa la Turchia di Erdogan