sabato 16 maggio 2020

pc 16 maggio - Dal blog Soccorso Rosso Proletario - vedi testi integrali direttamente sul blog

L'operazione "Ritrovo" e il nemico ritrovato. Da alcune corrispondenze

Nella notte del 13 maggio i Ros hanno eseguito dodici mandati d’arresto (sette in carcere e cinque misure custodiali non detentive con varie restrizioni) a Bologna, Milano e nel fiorentino.  L'inchiesta è condotta dal pm Stefano Dambruoso della procura di Bologna, che a partire dalle sue fantasistiche, e pesantemente offensive per il buon senso, inchieste sul “terrorismo islamico” ha costruito una fortunata carriera politica, prima di tornare a occuparsi dei compagni, come aveva iniziato a fare dal ’96.
Le accuse, in quest’ultima operazione (denominata ‘Ritrovo’), sono: art. 414 (Istigazione a delinquere), art. 639 (Deturpamento e imbrattamento), art. 635 (Danneggiamento), art. 423 (Incendio) contestato a una persona. A condire e

pc 16 maggio - Patto d'azione - sintesi dell'assemblea telematica del 9 maggio

Alcuni stralci che condividiamo e facciamo appello alle nostre realtà organizzate e  tutte le forze sindacali, sociali e politiche a sostenere e concretizzare da subito

....la terza assemblea telematica ha visto una forte partecipazione ed un vivo dibattito: 5 ore di assemblea, oltre 200 partecipanti, 45 interventi, numerose organizzazioni politiche e sindacali, delegati di base, singoli attivisti, reti sociali.....

....E' stata riconfermata l'adesione alla piattaforma unitaria di rivendicazioni immediate e politiche condivisa nella scorsa assemblea, così come rinnovato l'impegno e la volontà di costruire nei fatti il patto di unità d'azione contro padronato e governo...

.....La famosa fase-2 per noi è qualcosa di completamente diverso rispetto quella che sta attuando il Governo su pressione di Confindustria e padroni, ovvero riaprire tutto indipendentemente dai rischi per la salute e la vita dei lavoratori al fine di assecondare come prima e più di prima la pressione e le intimidazioni dei padroni....

....Per noi la fase-2 significa anzitutto prendere atto della enorme profondità di questa doppia crisi, sanitaria ed economica. Significa prendere atto che ai piani alti della politica e dell'economia si sta

pc 16 maggio - Viva il 54° anniversario della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria!

Viva la rivoluzione proletaria mondiale! 

Viva il Maoismo!
Leggi il numero speciale realizzato in occasione del 50° anniversario - richiedi a pcro.red@gmail.com

pc 16 maggio - VERSO L'ASSEMBLEA TELEMATICA PUBBLICA DI FORMAZIONE OPERAIA

"Il sistema del capitale non muore da sè, per le sue crisi. Sono sbagliate, pertanto, quelle posizioni che vedono nelle crisi cicliche, sempre più ravvicinate e gravi, una fine inevitabile del capitale - che invece senza essere rovesciato con la rivoluzione proletaria risolve ed esce, momentaneamente, dalle sue crisi.
Ma è altrettanto sbagliato vedere una uscita dalla crisi del capitale sempre uguale e vincente. Questo impedisce di vedere la debolezza, la contraddizione forza/debolezza del capitale.
Contro visioni soggettiviste, umorali, occorre l'analisi scientifica di Marx del capitale, l'analisi di Lenin sull'imperialismo". 

Prepariamoci all'appuntamento con la Formazione operaia 
in assemblea telematica che terremo con il Prof. Di Marco il 29 maggio, con interventi da varie città. 

pc 16 maggio - Ancora sul 150° anniversario della nascita di Lenin - non stancarsi mai di leggerlo e studiarlo, nè di applicarlo nella teoria, analisi e azione oggi

Sulla natura di classe di ogni discorso:
«Fino a quando gli uomini non avranno imparato a discernere, sotto qualunque frase, dichiarazione e promessa morale, religiosa, politica e sociale, gli interessi di queste o quelle classi, essi in politica saranno sempre, come sono sempre stati, vittime ingenue degli inganni e delle illusioni».
(da Tre fonti e tre parti integranti del marxismo, marzo 1913)
Sul nesso tra libertà e distruzione del Capitale:
«Gli operai possono ottenere una maggiore o minore libertà politica per lottare per la propria emancipazione economica, ma nessuna libertà li strapperà alla miseria, alla disoccupazione e all'oppressione, fino a che il potere del capitale non sarà stato abbattuto».
(da Socialismo e religione, 3 dicembre 1905)
Sul compito del partito rivoluzionario:

«La teoria di Marx ha chiarito il vero compito di un partito socialista rivoluzionario: non elaborazione di piani per riorganizzare la società, non prediche ai capitalisti ed ai loro reggicoda sul modo di migliorare la situazione degli operai, non organizzazione di congiure, ma organizzazione della lotta di classe del proletariato e direzione di questa lotta, il cui scopo finale è la conquista del potere politico da parte del proletariato e l'organizzazione della società socialista». (da Lettera al gruppo dei redattori, 1899)11

Sul difficile rapporto tra spontaneità delle masse e coscienza rivoluzionaria:

«la questione del rapporto tra coscienza e spontaneità presenta un interesse generale immenso ed esige uno studio particolareggiato. […] vi è spontaneità e spontaneità. […] in fondo l'“elemento

pc 16 maggio - I comunisti marxisti-leninisti-maoisti nel mondo si uniscono su parole d'ordini chiare non per solo propagandarle ma per praticarle

No allo scaricamento della corona-crisi sulla classe operaia e sulle masse popolari
Lo stato d’emergenza è guerra contro il popolo usando il corona virus
E’ giusto ribellarsi

Sviluppiamo il potenziale rivoluzionario della classe operaia e delle masse popolari nelle attuali condizioni difficili – la vera guerra da condurre è contro la borghesia e il suo stato

Per un sistema sanitario al servizio del popolo,  lotta classista e combattiva a difesa della salute, salario, lavoro per tutti i proletari

Contro la crisi economica mondiale intensifichiamo la lotta di classe dei proletari e dei popoli del mondo

Costruiamo nel fuoco della crisi economica e pandemica dell’imperialismo i partiti comunisti marxisti-leninisti-maoisti per le rivoluzioni di nuova democrazia e socialiste

Proletari e popoli oppressi di tutto il mondo uniamoci nell’internazionalismo proletario
Viva il marxismo-leninismo-maoismo
Avanziamo nell’unità internazionale dei comunisti di tutto il mondo
Abbasso il capitalismo e l’imperialismo in crisi Viva il socialismo e il comunismo

*****

Sono le parole d'ordini comuni della Dichiarazione del 1° Maggio - pubblicata su questo blog e sottoscritta da partiti e organizzazioni presenti in Europa, Asia, America Latina e Africa -
su cui avanza anche il lavoro di unità e lotta per costruire una nuova organizzazione internazionale dei comunisti marxisti-leninisti-maoisti dopo lo scioglimento da anni di quella nata nel 1984 e durata circa 20 anni: il Movimento Rivoluzionario Internazionalista.

Questo scioglimento è stato causato dall'affermarsi nel suo seno del revisionismo in due forme:
quello del PCRUSA che nel RIM aveva un ruolo organizzativo decisivo, degenerato progressivamente in una sorta di setta democratico-rivoluzionaria con un nuovo guru Bob Avakian

pc 16 maggio - IL CORONAVIRUS NON HA FERMATO AFFATTO NE' CONFLITTI NE' PRODUZIONE BELLICA, ANZI.... CHE NESSUNO PENSI DI FARLO...

E' esemplare l'analisi, di cui riportiamo stralci, fatta dal Direttore di Analisi Difesa agli inizi di maggio, per mostrare come le azioni (e le spese) militari nelle aree strategiche dello Stato imperialista italiano non hanno visto flessioni neanche in questo periodo di emergenza pandemica.
Anzi, i comandi militari alzano immediatamente alte grida alle minime timide richieste, interne anche al governo, di una riduzione momentanea, perchè questo, viene sottolineato, intaccherebbe il ruolo imperialista dell'Italia sulla scena internazionale, dato che "la lotta sui mercati sarà più selvaggia e senza esclusione di colpi. Meglio quindi non ridurre le capacità di difenderci e di tutelare interessi nazionali, quote di mercato e aree di influenza".
Nessuno, quindi, deve permettersi in nome della pandemia, di "ridurre le capacità di difenderci e di tutelare interessi nazionali, quote di mercato e aree di influenza". Anzi - dice questo Direttore - se si vuole contrastare la crisi economica l'incremento della produzione militare è "la tendenza inevitabile, in barba ai pasdaran della “riconversione dell’industria bellica” che animano il pacifismo da oratorio e da casa del popolo".

E ieri Sole 24 Ore dava notizia che alla Fincantieri è "appena arrivato il maxi contratto della Marina Usa per le nuove fregate lanciamissili..."; e si compiaceva che il fronte militare "apre importanti prospettive sull'export, con alleanze con la francese Naval Group e la tedesca ThyssenKrupp" che starebbe valutando la valorizzazione delle sue attività della difesa e in particolare con la Fincantieri il "potenziamento della collaborazione già esistente sui sommergibili. Dove il gruppo di Bono si muove anche con un occhio al mercato domestico... senza dimenticare il lavoro in corso nei cantieri liguri nel piano di potenziamento della flotta della Marina Militare e nella costruzione delle nuove unità militari ordinate dal Qatar...". In soldoni la Fincantieri ha annunciato ricavi per 1,3 miliardi "nonostante la riduzione del fatturato innescata dallo stop temporaneo dei cantieri del gruppo".

F-35, Leonardo e Fincantieri. Chi attacca la difesa? 
L’analisi di Gianandrea Gaiani direttore di Analisi Difesa (le sottolineature in neretto sono nostre)

Nella messe di analisi sulle conseguenze del coronavirus spiccano le valutazioni di analisti e osservatori circa gli effetti della pandemia sui conflitti e in molti valutano che il timore del contagio abbia interrotto le guerre in corso mentre l’autorevole Foreign Affairs si chiede se il virus promuoverà la pace nel mondo.
Più che immaginare una pace diffusa, l’ipotesi avanzata è che la condizione di debolezza economica e

pc 16 maggio - LE CASSE DEL GOVERNO RISPONDONO AGLI INTERESSI DEI PADRONI - PER LAVORATORI, MASSE POPOLARI GLI SPICCIOLI CHE RESTANO...

Tratto da Il Manifesto
AI PADRONI: Nel «decreto rilancio» sarà eliminato l’acconto Irap di giugno per due milioni di imprese con fatturato fino a 250 milioni di euro, facendo guadagnare chi ha già guadagnato nella crisi. Lo stop chiesto da Carlo Bonomi di Confindustria e concesso dal governo alle imprese sarà di 4 miliardi. Insieme all’addizionale regionale all’Irpef e la compartecipazione all’Iva, l’Irap serve a finanziare la sanità...

ALLE MASSE POPOLARI, AI LAVORATORI E LAVORATRICI: È stato previsto lo stanziamento di meno di un miliardo di euro per il «reddito di emergenza» (Rem) a un milione di famiglie. A inizio aprile si era partiti da tre miliardi per la stessa platea. Allora fu ipotizzato un sussidio di tre mesi da 500 euro in media. Poi è stato ridotto a una doppia tranche tra 400 e 800 euro. Ora 800 euro in due tranche in base al nucleo familiare.
Saranno esclusi i percettori di reddito di cittadinanza, i pensionati e chi ha un lavoro da cui guadagna una cifra superiore a questi importi...
Quello che doveva essere un «reddito universale» (Nicola Zingaretti, Pd) è un obolo per i poverissimi...
Nel decreto è stata respinta l’estensione strutturale e senza vincoli del cosiddetto «reddito di

pc 16 maggio - MARGHERA - I PADRONI AVVELENANO E CHIEDONO IMPUNITA': TUTTO COME PRIMA

da "la Bottega del Barbieri
Marghera (Italia): ritorno alla normalità
di db

Ieri un incendio alla 3V Sigma, azienda chimica di Porto Marghera. Due operai gravemente feriti. Una nube nera sulla città e sulla laguna. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, prima ha invitato tutti a «chiudersi in casa» ma è bastato poco per “cambiare l’aria”: «tranquilli, tornate al lavoro». Brugnaro è un «imprenditore», famoso nel mondo solamente per aver fatto togliere dalle biblioteche veneziane libri di fiabe contro le discriminazioni.
L’esplosione alla Sigma è un disastro annunciato; purtroppo annunciatissimo. Pochi mesi fa i lavoratori avevano scioperato per la sicurezza, denunciando fra l’altro l’insufficienza degli impianti anti incendio. Ricordava ieri Gianfranco Bettin in una nota: «in tutti questi anni, abbiamo sollevato, come Municipalità di Marghera, la questione della sicurezza anche nelle aziende che, a partire dal vecchio complesso del petrolchimico, si sono autonomizzate, con diversa fortuna. La mancanza di investimenti adeguati, sia sul ciclo produttivo che sulla sicurezza interna dei lavoratori e degli impianti, rende la

pc 16 maggio - ARCELORMITTAL TARANTO- LA POSIZIONE L'INDICAZIONE DELLO SLAI COBAS SC AGLI OPERAI

Dall'intervento alla fabbrica di giovedì scorso
Nell’emergenza coronavirus è giusto rivendicare il primato della difesa della salute e della vita dei lavoratori.
Per questo è necessario che siano i lavoratori in prima persona che controllino la situazione dal punto di vista della sicurezza. Non dimentichiamo che l’emergenza non è affatto finita né possiamo illuderci e affidarci esclusivamente all'azienda e al governo.
Sono i lavoratori che devono tutelare in prima persona la loro vita. Ove non ci siano queste condizioni di sicurezza nei reparti o in altre zone del lavoro in fabbrica, i lavoratori hanno tutto il diritto di fermarsi e rivendicare. Vogliamo una postazione medico-sanitaria e di controllo delle condizioni di lavoro permanente in fabbrica e nella zona industriale.
Come sapete noi Slai Cobas sc abbiamo sempre chiesto una postazione ispettiva permanente per il controllo delle condizioni di lavoro all'interno. Pensiamo che l'emergenza coronavirus debba favorire questa soluzione.

Noi non siamo d'accordo con la linea della cogestione con l'azienda seguita attualmente dalle organizzazioni sindacali confederali, in particolare sulla cassa integrazione, su cui viene data sostanzialmente mano libera all'azienda. Tenendo conto che non è stato affatto risolto il problema della integrazione salariale che permetta ai lavoratori, anche in cassa integrazione, di recuperare

pc 16 maggio - Contro Padroni e Regione Lombardia (RSA), responsabili della trasformazione della pandemia in strage

Colpire e inchiodare i responsabili, Padroni e Regione e il loro sistema affaristico/corruttivo nella sanità - difesi innanzitutto dal fascio populista Salvini che con i suoi alleati gestisce da sempre la Regione ed è da sempre al servizio dei padroni del Nord nelle zone del massacro pandemico.ù

Lottare contro il governo PD/M5stelle e la sua fase 2, come contro ogni governo dei padroni italiani ed europei.

Resistenza operaia e popolare riconquistandosi il diritto di sciopero e manifestazione in sicurezza;
stabilizzazione e potenziamento in emergenza di tutte le strutture sanitarie in atto e loro estensione con massicce e definitive assunzioni di medici e lavoratori della sanità;
difesa rigida di salute, salario, reddito garantito per tutti, case, e massima assistenza ai soggetti a rischio, con conservazione di tutti i posti di lavoro;
permessi di soggiorno e diritto al lavoro di tutti i migranti sul territorio.

Organizzare e sviluppare il sindacalismo di classe e di massa nelle fabbriche e nei posti di lavoro - contro il sindacalismo confederale che cogestisce la ripresa nell'interesse dei padroni.
Organizzare 10 - 100 comitati popolari di lotta e solidarietà sociale su reddito, case, lavoro.

Comunisti proletari, organismi e centri sociali nel fuoco della lotta prolungata per cambiare i rapporti di forza in fabbrica, posti di lavoro, territorio e aprire la strada all'alternativa politica reale e al potere operaio e popolare

proletari comunisti/PcmItalia
pcro.red@gmail.com

venerdì 15 maggio 2020

pc 15 maggio - Speciale Coronavirus 2 Proletari Comunisti - ANALISI DI CLASSE NO BANALITA' - SUL DOPPIO COMPITO DEI COMUNISTI

Ribadiamo l'analisi di fondo: la pandemia è il prodotto del sistema imperialista nel suo stadio di crisi, putrefazione. Essa non è una manovra - come stupidamente anche in settori che si dicono comunisti rivoluzionari viene affermato, con la conseguenza non di elevare la denuncia e la lotta ma di normalizzarla - non è un pretesto, un complotto per scaricare sui proletari e le masse la crisi economica – questo lo facevano già e lo fanno e la borghesia non ha bisogno di utilizzare pretesti. La pandemia è frutto del modo di produzione capitalista che per il suo profitto, lo sfruttamento e la distruzione delle forze produttive, della natura non può che produrre pandemie permanenti che poi non è in grado di risolvere e il capitale stesso e il suo sistema politico e statale si trova imbrigliato nelle sue stesse contraddizioni e chiaramente cerca di uscirne scaricando ancora di più sui proletari e le masse.

Ma tutto questo è la dimostrazione che non c'è alternativa: o socialismo o barbarie, perchè alla ciclicità delle crisi economiche si intrecceranno in maniera più ravvicinata i cicli di pandemie che a loro volta allargheranno, come in questo periodo, la crisi economica.
L'azione distruttiva che i diversi governi hanno portato nel campo della sanità per il profitto, la speculazione dei privati e l'attuazione di logiche uguali anche nelle strutture pubbliche hanno trasformato la pandemia in strage.
Ma è estremamente riduttivo e indica solo gli effetti e non le cause vedere questa emergenza

pc 15 maggio - ARCELORMITTAL TARANTO: FERMATA IMPIANTI - Verso nuovi esuberi strutturali

Nell'intervento/comizio dello Slai cobas SC alla port. A di ieri avevamo preannunciato questa linea di AM e posto la necessità, urgenza delle assemblee perchè siano i lavoratori a discutere, e prendere nelle mani l'iniziativa. Basta con i sindacati che altro non fanno che chiedere incontri, ora nuovamente al Mise, mentre tutti gli operai dicono che sono spariti in fabbrica.
ArcelorMittal usa gli operai come "usa e getta" a seconda dell'andamento del mercato, così taglia i costi del lavoro e tutela i suoi profitti e gli operai devono stare in cig con la miseria di 800/900 euro al mese. Questo è inaccettabile!

*****
ArcelorMittal chiama i sindacati: si fermano impianti appena ripartiti - 

pubblicato il 14 Maggio 2020, 20:01
Una convocazione non prevista per una riunione dai contenuti inaspettati. ArcelorMittal ha convocato le organizzazioni sindacali per comunicare alcune variazioni rispetto all’attuale assetto di marcia dello stabilimento. Nella fattispecie l’azienda ha comunicato che a causa di un rallentamento

pc 15 maggio - Morti e feriti sul lavoro, con e senza coronavirus, dal nord al sud, da Marghera a Ragusa i colpi del capitalismo alla classe operaia non si fermano mai perché non si deve fermare la produzione di profitti

adnkronos
Marghera, incendio in azienda di prodotti chimici: 2 operai feriti
 CRONACA
(Comune di Venezia /Twitter)
Pubblicato il: 15/05/2020 12:33
Un grosso incendio è scoppiato questa mattina, poco dopo le 10, in un'industria di prodotti chimici di Marghera, sembra per lo scoppio di un serbatoio. Un'alta colonna di fumo nero si è innalzata dall'incendio, visibile in tutta la zona (VIDEO 1/VIDEO 2). Il Comune di Venezia, in attesa delle analisi dell'aria, ha invitato i cittadini a rimanere in casa e non aprire le finestre. Nel vasto incendio due operai sarebbero stati coinvolti: i due feriti, che sarebbero in gravi condizioni - uno gravissimo e forse in pericolo di vita - sono stati trasportati in elisoccorso ai centri grandi ustionati degli ospedali di Padova e Verona. E su disposizione delle autorità, dalle 11 la circolazione ferroviaria nella stazione di Venezia Mestre è sospesa per la

pc 15 maggio - La toccante e lucida testimonianza di una compagna. Per costruzione di una piattaforma unica per la Sanità

Allegata sotto la piattaforma dello Slai cobas per il sindacato di classe Sanità Milano



Covid19 – No, non è andato tutto bene
Mia mamma ha i primi sintomi il 20 marzo. Lavora come operatrice socio-sanitaria in una RSD, quel giorno è di riposo, si prova la febbre a casa e ha 37,5. Il 21 marzo chiama la guardia medica per richiedere il certificato e la visita domiciliare, in quanto la comunicazione della Regione Lombardia e del Governo è quella di rimanere a casa se si ha la febbre uguale o superiore a 37,5. La risposta ricevuta è di recarsi direttamente alla loro sede ambulatoriale, incuranti di qualsiasi regola istituita per contenere il contagio. Le danno solo due giorni di malattia, consigliandole di sentire in seguito il suo medico di famiglia per eventuali giorni in più. Tra il 22 e il 26 marzo mia madre continua ad avere la febbre fino a 38,6 con assenza di gusto e olfatto. Dal 27 marzo fortunatamente la febbre comincia a calare fino a 37,2. La sintomatologia viene curata con Tachipirina su prescrizione esclusivamente telefonica del medico curante.

Durante questi giorni di malattia la persona che si prende cura di mia madre è mio padre, un uomo di
75 anni senza particolari patologie ma che due anni fa aveva avuto una lunga polmonite. Il medico curante, già a conoscenza dello stato di salute dei miei genitori avendoli in cura da diverso tempo, raccomanda l’isolamento domestico e la limitazione dei contatti tra di loro, difficilmente attuabile in

giovedì 14 maggio 2020

pc 14 maggio - CONTRADDIZIONE CAPITALE/NATURA - LA LOTTA DELLA CLASSE OPERAIA E LA NECESSARIA CRITICA AGENTE ALL'AMBIENTALISMO BORGHESE - Un utile scritto che conferma la posizione teorica, politica, sindacale di proletari comunisti

Da Resistenze
Ambientalismo e capitale
Tazebao, Antitesi rivista n.8 | tazebao.org
Aprile 2020

Dalla lotta operaia contro la nocività alla contraddizione tra capitale e natura
Le questioni ambientali - i cambiamenti climatici, le forme di inquinamento, la qualità dell'aria, l'origine di ciò che mangiamo - hanno assunto negli ultimi anni un notevole spazio: attraverso media mainstream e social networks si afferma che il "salvataggio dell'ambiente e del clima" passa attraverso i cambiamenti del comportamento individuale. Stando a ciò - consumando consapevolmente, usando meno l'automobile e magari privilegiando quella elettrica, utilizzando meno plastica, comprando prodotti esclusivamente bio - si potranno in futuro ridurre, se non eliminare, i fattori che oggi inquinano il pianeta e danneggiano la qualità di vita.
In altre parole si veicola il messaggio secondo cui i cambiamenti delle nostre scelte d'acquisto e di comportamento possano cambiare le sorti del pianeta, emendando completamente quelle che sono le reali responsabilità del sistema capitalista che sfrutta le risorse ambientali in nome del profitto.
In questo articolo vogliamo analizzare l'uso strumentale della questione ambientale da parte dei padroni - che dirigono quasi egemonicamente questa contraddizione - e provare a dare degli spunti per affrontare la questione ambientale sotto la lente di lettura delle contraddizioni di classe.

Lotte contro la nocività al Petrolchimico di Marghera
"Nociva però non è solo la fabbrica del padrone, nociva è tutta la sua organizzazione sociale. I fumi

pc 14 maggio - Immagini della giornata di mobilitazione nazionale della campagna "Siamo qui, sanatoria subito!"

All'indomani del varo del decreto governativo che contiene le norme della regolarizzazione-truffa della "emersione di rapporti di lavoro" per i lavoratori immigrati nei settori di agricoltura, zootecnia e assistenza domestica, si è tenuta in diverse città italiane la giornata italiana di mobilitazione della campagna "siamo qui, sanatoria subito!".
Alcune immagini:
Milano

 
Brescia
Rimini

Taranto
Venezia
Trento
Treviso

pc 14 maggio - Il calcio business del grande capitale parassitario vuole tornare a giocare perchè vuole tornare a guadagnare




Lo avevano già chiesto con decine di striscioni fuori dagli stadi, da Bergamo a Roma, da Torino a Lecce, da Genova a Napoli. Ma ora lo hanno messo nero su bianco. “Non c’è calcio senza i tifosi. E non può essere solo un’industria, con le società tenute in scacco dalle pay-tv. Business e interessi personali porteranno alla morte del calcio”.

pc 14 maggio - il Brasile del fascista Bolsonaro emergente e grave focolaio mondiale della pandemia in America Latina e nel mondo


BRASILE - Record di nuovi contagi di Covid-19 nelle ultime 24 ore in Brasile: 11.385, per un totale di 188.974. E' la cifra piu' alta fatta registrare nel Paese dall'inizio della pandemia, secondo il ministero della Salute brasiliano. I decessi accertati nello stesso periodo sono 749, per un totale di 13.149. Il tasso di mortalita' e' salito al 7 per cento


il Brasile a guida la classifica dell'America Latina con il 45% dei contagiati (188.974) e ben oltre la metà dei morti (13.149)

L'imperialismo, i loro Stati, i loro governi responsabili della pandemia che alimenta la crisi economica mondiale e la tendenza alla guerra

pc 14 maggio - Padroni e regione Lombardia a guida Lega Salvini - con il fantoccio Fontana- responsabili della trasformazione della pandemia in strage che continua

pc 14 maggio - Liberazione della Romano - Il vero prezzo politico pagato dall’Italia

Sulla liberazione della cooperante Silvia Romano ci interessano le questioni politiche, i rapporti internazionali dell’imperialismo italiano che la vicenda comporta, facendo pulizia di tutta la polvere che l’infame bagarre razzista sulla sua conversione religiosa durante la prigionia e sulla legittimità o meno del pagamento del riscatto ha sollevato. La stessa compagine fascio-leghista sta cercando di spegnere i bollori razzisti della sua base per allinearsi con gli interessi dell’Italia imperialista che sono al centro di questa vicenda.
Il prezzo politico pagato dall’Italia.
Il sequestro è avvenuto in Kenya nel novembre 2018 ma comunque vicino alla Somalia, l’ex colonia italiana, dove è avvenuta la sua liberazione qualche giorno fa.
Il punto vero è che quando si tratta di Somalia bisogna “trattare” con la Turchia. Questo ha fatto l’Aise – il servizio segreto estero italiano, con i servizi segreti turchi e le autorità somale. Il “Sultano” Recep Tayyip Erdogan è il dominus del quadrante geopolitico somalo. “L’intelligence turca ha svolto un  ruolo chiave nell’operazione di soccorso” ha dichiarato il portavoce del partito di  Erdogan.
Nello scompaginarsi delle alleanze interimperialistiche, l’Italia e la Turchia hanno interessi comuni

pc 14 maggio - Chi piangerà davvero le lacrime della Bellanova? Una "emersione" al servizio delle aziende che esclude e condanna ancora una volta all'invivibiltà la maggioranza dei migranti - 1a parte

E' apparsa oggi su diverse testate giornalistiche il testo ufficioso del Decreto Legge "Rilancio" che contiene tra le altre le norme sulla "Emersione di rapporti di lavoro".
Il testo definitivo non dovrebbe discostarsi molto da quello che riportiamo, che a sua volta non è molto diverso dalla bozza che circolava dal 20 aprile e che già abbiamo commentato.
Per di più, considerando le resistenze che i fascio-populisti hanno opposto già all'interno della coalizione di governo e il peso che hanno nelle Camere, è facile prevedere che al termine del percorso parlamentare di conversione in legge la normativa finale sarà ulteriormente peggiorata.
Nello stesso tempo, questa "regolarizzazione", basandosi sulla attivazione dei padroni, rischia di sanare poche situazioni lavorative, perchè una parte dei padroni continuerà ad avere interesse a occupare a nero, e non verrà indebolito il caporalato.

Proprio oggi la campagna "Siamo qui, sanatoria subito!" ha indetto una prima giornata nazionale di mobilitazione contro questa falsa "regolarizzazione".
Ma una mobilitazione nazionale effettiva è quella da mettere in campo, perché tutte le esperienze precedenti dimostrano che tutti i provvedimenti a favore dei migranti sono stati conquistati solo attraverso le dure e difficili lotte, proteste, in cui i migranti sono stati protagonisti in prima persona.
Sviluppiamo in ogni territorio l'autorganizzazione dei braccianti migranti a partire dai braccianti bloccati nelle baraccopoli.
Serve una sanatoria incondizionata, proporzionata all'emergenza del coronavirus, per tutti quelli presenti in Italia, la cui salute e la stessa vita è messa in grave rischio dalla condizione di non lavoro, dalla mancanza di reddito e/o di alloggi. Per tutti occorre rivendicare documenti, permesso di soggiorno, reddito, case, diritto d'asilo, contratti di lavoro, chiusura dei CPR, blocco delle espulsioni e riapertura dei porti.

In attesa del testo ufficiale e di pareri tecnici più fondati, ribadiamo la necessità di opporsi senza esitazione a questo ennesimo attacco alla vita e dignità dei nostri fratelli immigrati e avviamo una analisi e denuncia dei primi, salienti, commi del provvedimento.

Recita il decreto (sottolineato nostro):
1.
Al fine di garantire livelli adeguati di tutela della salute individuale e collettiva in conseguenza della contingente ed eccezionale emergenza sanitaria connessa alla calamità derivante dalla diffusione del contagio da Covid 19 e favorire l”emersione di rapporti di lavoro irregolari, i datori di lavoro italiani (...) possono presentare istanza, con le modalità di cui ai commi 4, 5 e 6, per concludere un contratto di lavoro subordinato con cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale ovvero per dichiarare la sussistenza di un rapporto di lavoro irregolare, tuttora in corso, con cittadini italiani o cittadini stranieri (...)

Dunque, non si riconosce il diritto a vivere nel nostro paese a chi ci lavora, anche da anni, senza nessuna tutela ma si dà facoltà a chi finora li ha sfruttati in condizioni semi-schiavistiche di farli "emergere".
Così, come già avevamo scritto: Il lavoratore migrante è legato al suo padrone a doppia catena: dipende totalmente dalla volontà/convenienza del padrone se può rimanere in Italia o deve tornare nei lager libici o in altri paesi da dove è fuggito.
Inoltre, come già avvenuto in occasioni delle precedenti "sanatorie" che condizionavano il titolo di soggiorno a un contratto di lavoro, si dà a pescecani di ogni risma l'arma per taglieggiare ulteriormente i lavoratori immigrati: "se io ti faccio "emergere", tu che mi dai?"
E che ne è degli immigrati che non hanno la "fortuna" di aver lavorato per un padrone che li fa emergere?
Irregolari sono e restano!
A meno che, leggiamo il comma seguente:

2.
(...) i cittadini stranieri, con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, non rinnovato o convertito in altro titolo di soggiorno, possono richiedere con le modalità di cui al comma 13, un permesso di soggiorno temporaneo (...) della durata di mesi sei dalla presentazione dell'istanza. A tal fine, i predetti cittadini (...) devono aver svolto attività di lavoro, nei settori di cui al comma 3, antecedentemente al 31 ottobre 2019, (...) comprovata secondo le modalità di cui al comma 13. Se nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo, il cittadino esibisce un contratto di lavoro subordinato ovvero la documentazione retributiva e previdenziale comprovante lo svolgimento dell'attività lavorativa in conformità alle previsioni di legge nei settori di cui al comma 3, il permesso viene convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Chi può dimostrare di aver lavorato, ha 6 mesi di tempo per dimostrare di aver trovato altro lavoro, ma non basta: solo se ha un permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019! 
E che ne è dei tanti che hanno perso il titolo di soggiorno dal 2018 per effetto del Decreto Sicurezza di Salvini, (con l'abolizione del permesso di soggiorno per ragioni umanitarie) e perciò non possono comprovare di aver svolto attività lavorativa?
Irregolari sono e restano!
(continua)

pc 14 maggio - 90 arresti per Mafia da Palermo a Milano: le mani sui cantieri navali, sul mercato ortofrutticolo e tutto il quartiere…

Mentre si avvicina il giorno in cui si sciuperanno miliardi di parole come ogni anno sulla lotta alla mafia e sui successi ottenuti in questo campo, la cronaca quotidiana si incarica di smentire tutta la messinscena. Gli arresti di ieri di 90 mafiosi da Milano a Palermo raccontano un’altra verità, quella di oggi!, che poi è quella che in parte ammettono anche gli stessi borghesi e cioè: “Cosa nostra non è un comitato d’affari – ha aggiunto Salvatore De Luca (procuratore di Palermo). È una struttura radicata nel territorio che non può essere sradicata da singole operazioni, seppur imponenti, e che ha nel suo dna l’utilizzo della violenza e della minaccia ma allo stesso tempo la capacità di attuare operazioni avvolgenti per inserirsi nel tessuto economico riuscendo poi ad appropriarsi di imprese ed aziende in difficoltà economiche”. … “Un altro aspetto che, però, in questa indagine non è emerso sufficientemente è l’utilizzo dei colletti bianchi, figure fondamentali per gli affari, che connota la moderna mafia” (Comandante guardia finanza). …“laddove i gruppi mafiosi annoverano insediamenti stabili riescono, con la compiacenza di alcuni professionisti, di segmenti delle istituzioni e di imprenditori indigeni, a investire in realtà aziendali che soffrono i frangenti in cui si manifestano le crisi di liquidità” (giudice Morosini)… il “clan dell’Acquasanta aveva un controllo capillare del territorio – dice nella conferenza stampa il procuratore capo della Dda Lo Voi – Nessuna attività economica sfuggiva al tentativo di condizionamento dei boss che son arrivati persino a controllare i banchetti di vendita dei mercati rionali”…

Dunque, le mani sui cantieri navali con due storiche cooperative, sul mercato ortofrutticolo e sul tutto

pc 14 maggio - ArcelorMittal Taranto - presidio/incontro dello Slai cobas per il sindacato di classe alla port. A

Insieme ad inchieste, dibattiti con gli operai
Il punto della situazione e le indicazioni dello Slai cobas sc AM/indotto
Ascolta la registrazione 
del comizio fatto durante l'incontro

pc 14 maggio - FORMAZIONE OPERAIA - IN TEMPI DI PANDEMIA ANCORA PIU' NECESSARIO ARMARSI DEL MARXISMO - Le risposte del Prof. Di Marco - 2

Continuiamo anche questa settimana a riportare la seconda parte delle risposte del Prof. Di Marco agli interventi, domande, considerazioni, richieste di chiarimenti, approfondimenti, ecc. fatte nella Formazione on line da parte di compagni, compagne, lavoratori, e riguardanti l'analisi del sistema del capitale responsabile anche delle crisi pandemiche.


Per fine mese vi sarà un appuntamento telematico conclusivo di queste "lezioni-dibattito" a cui chiunque voglia potrà partecipare e intervenire. 
La data verrà comunicata nei prossimi giorni come le modalità di collegamento telematico.

ascolta la registrazione

pc 14 maggio - LIBIA - ONU: "CRIMINI NELLE PRIGIONI STOP AI RESPINGIMENTI"

MA L'ITALIA CONTINUA A COLLABORARE CON I CRIMINALI REGIMI LIBICI E A SOSTENERE LA GUARDIA COSTIERA - Tutto va bene per Di Maio e l'intero governo.
Anche l'Italia deve essere condannata come responsabile dei crimini in Libia!

Da l'Avvenire - Nello Scavo - 13.5.20
Migranti. L'Onu accusa le autorità libiche: abusi e traffico di persone
Il segretario generale Guterres: crimini nelle carceri controllate dal ministero dell'Interno. Nel mirino anche le prigioni di “Bija”. L'appello: «Stop ai respingimenti»
                                                                                                        
Una plateale sconfessione verso chi persevera nei rapporti opachi con Tripoli: dai ministeri coinvolti nel traffico di persone agli esecutori degli stupri, fino a quei governi, come Italia e Malta, che tra memorandum e accordi segreti cooperano nei respingimenti illegali.
...la missione Onu a Tripoli (Unsmil) «e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani hanno continuato a ricevere segnalazioni di detenzione arbitraria o illegale, tortura, sparizioni forzate, sovraffollamento». Non solo nelle prigioni clandestine dei trafficanti, ma «nelle strutture di detenzione sotto il controllo del Ministero dell’Interno». Una chiamata in causa per l’apparato di

pc 14 maggio - La Germania e la Nato - una nuova fase del dibattito e dello scontro


Annegret Kramp-Karrenbauer* è la ministra della difesa tedesca ed è alla testa della CDU, la formazione della Premier Angela Merkel che governa la Germania insieme alla SPD nella traballante “Grande Coalizione”confermando la fedeltà atlantica della Germania, ha formulato tre proposte: “la Nato non ha bisogno di essere reinventata”, “la Nato deve potenziare la sua capacità e prontezza militare”, “la Nato ha bisogno di migliorarsi nel combattere le sfide di sicurezza meno tradizionali”.

In quale quadro?: “Le crisi su vasta scala, come questa pandemia, sono pericolose per i loro effetti immediati. Gli avversari potrebbero avvantaggiarsi per via della distrazione o della debolezza di alcune società. La Nato è indispensabile in questi momenti. Dobbiamo fare in modo che una crisi sanitaria non diventi una crisi di sicurezza.”

stralci da contropiano

Il testo integrale del suo intervento
Il segreto della longevità della NATO è la sua forte capacità di adattamento. L’alleanza

pc 14 maggio - Il "modello" della sanità lombarda: storia di un falso mito d'eccellenza - un contributo

www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 10-05-20 - n. 749
Riccardo Sala | senzatregua.it

Sono passati più di due mesi da quel 21 febbraio 2020, giorno del primo caso di Covid accertato in Italia, a Codogno, piccola cittadina del basso lodigiano dapprima sconosciuta ai più, poi seguito da altri casi nei paesi della bergamasca, fino ad interessare oggi l'intera regione. Un aumento esponenziale dei casi che rende la Lombardia la zona di maggior diffusione del virus con 80.723 positivi, circa il 37% del totale dei contagi italiani e circa il 50% dei decessi totali.

grafico-per-regioni-covid-19

Le ragioni di questa singolarità possono essere molteplici. Gli esperti escludono l'esistenza di un ceppo virale più aggressivo e la demografia lombarda è del tutto simile a quella del resto d'Italia, per cui è logico pensare che il contagio sia stato favorito dal tessuto produttivo della regione, che non si è fermato a causa delle pressioni di Confindustria1, nonché dalla gestione dell'emergenza dal punto di vista sanitario. Proprio quest'ultima, in data 6 aprile, è stata oggetto di una denuncia da parte della Federazione Regionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Lombardia2 (FROMCeO), che ha rilevato gravi errori nella gestione della fase d'emergenza, tra i quali rientrano: l'incertezza nella chiusura di alcune aree; l'effettuazione di tamponi ai soli pazienti con sintomi gravi, che ha reso impossibile uno screening dettagliato della diffusione della malattia e l'isolamento dei positivi; la scarsità di tamponi e dei più elementari dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario; infine, il mancato governo del territorio, causa della saturazione dei posti letto ospedalieri. Quest'ultimo punto viene confermato dalle dichiarazioni della dottoressa Paola Pedrini, presidente della FIMMG Lombardia (federazione Italiana Medici di Famiglia), che frena l'entusiasmo riguardo al minore afflusso registrato ai PS negli ultimi giorni perché «sta passando un messaggio sbagliato. È assolutamente chiaro che la gente ci andrebbe al volo in ospedale quando sta male, ma i servizi di emergenza-urgenza non ce la fanno a garantire tutti i ricoveri perché posti comunque non ce ne sono: i letti non si liberano»3.

grafico-terapie-intensive

Per comprendere le problematiche sottese alla gestione dell'emergenza in Lombardia è utile fare riferimento alla storia particolare del modello di sanità regionale, in relazione alla parabola del Sistema Sanitario Nazionale negli ultimi decenni.

Cenni di storia sul sistema sanitario nazionale

La storia dell'assistenza sanitaria in Italia affonda le sue radici nel mutualismo operaio ottocentesco. In un periodo caratterizzato da una generale assenza di protezioni sociali in cui chi aveva la

pc 14 maggio - Fincantieri Muggiano dice no ai test ai lavoratori

Distanziamento e mascherine non basteranno"

Test sierologici e tamponi nasofaringei su base volontaria, in spazi idonei, con personale specializzato, nel pieno rispetto della privacy e vietando qualsiasi utilizzo discriminatorio nella attività lavorativa."Come già accade in altre aziende del territorio, dove sono stati attivati i test sierologici sui lavoratori, chiediamo che tali misure siano adottate da Fincantieri", dicono Cgil e Fiom.
"Di fronte all'aumento delle presenze in cantiere devono di conseguenza aumentare anche i controlli. Siamo ben consci dei limiti riconosciuti dalla comunità scientifica di tali test, ma riteniamo che queste indagini epidemiologiche, associate alle misure già adottate, possano fornire maggior sicurezza e controllo in questa fase di piena ripresa delle attività lavorative. Purtroppo l'incontro del comitato di crisi Covid-19 tenutosi stamattina ha visto invece un no su tutta la linea da parte dell'Azienda, in particolar modo su questa richiesta.    

mercoledì 13 maggio 2020

pc 13 maggio - Napoli, disoccupati in piazza

Napoli, disoccupati in piazza: “Vogliamo il pane ed anche le rose”


Rivendicano la sospensione degli affitti, delle bollette, l’erogazione di un reddito di emergenza, eliminazione delle restrizioni riguardanti il reddito di cittadinanza, attivazione di un piano per effettuare test e tamponi di massa.
I disoccupati napoletani scendono in piazza per rilanciare le proposte e le rivendicazioni contro la crisi sociale conseguente al contagio del Coronavirus. Rilanciate alcune proposte immediate: la sospensione degli affitti, delle bollette, l’erogazione di un reddito di emergenza, eliminazione delle restrizioni riguardanti il reddito di cittadinanza, attivazione di un piano per effettuare test e tamponi

pc 13 maggio - Gli arresti a Bologna: vendetta di Stato e operazione "preventiva" per la solidarietà alle rivolte carcerarie anti-coronavirus. Soccorso Rosso Proletario esprime massima solidarietà agli arrestati

Intanto, la Rete bolognese di iniziativa anticarceraria segnala: “Compagn* riferiscono che domenica scorsa c’é stata una presenza rapida con megafono e fuochi d’artificio sotto al carcere bolognese della Dozza. Presenza alla quale i detenuti hanno risposto facendosi sentire molto. Vale la pena ricordare che alla Dozza è morto un secondo detenuto di Covid-19″. Si chiamava Giovanni Marzoli, ha scritto la Rete in un precedente intervento: “Il 31 marzo era stato ricoverato una prima volta e poi dimesso con rientro in carcere dopo circa 10 giorni, nella ‘sezione Covid’, poiché risultato positivo al tampone. Il 18 aprile era stato nuovamente ricoverato al Sant’Orsola. Soffriva delle cosiddette ‘patologie pregresse’, aveva 67 anni. Entrato in carcere a febbraio ne esce morto”.

I compagni arrestati sono 7: Elena, Leo, Giuseppe, Stefi, Nicole, Guido e Duccio. A 5 compagne/i (Martino, Otta, Angelo, Emma e Tommi) è stato dato l'obbligo di dimora a Bologna con obbligo di firma quotidiana. L'accusa di 270bis è per chi ha la misura cautelare in carcere. Gli altri reati contestati sono poi 414cp, 639, 635 e a una sola persona incendio (423cp), aggravati dalla finalità eversiva.
LIBERTÀ SUBITO PER LE COMPAGNE/I


da Zic ACABNEWS BOLOGNA
Perquisito “Il tribolo”, misure cautelari per dodici indagate/i per associazione eversiva
Sette persone condotte in quattro diverse carceri, obbligo di dimora per altre cinque. Al centro delle accuse l’incendio di un ripetitore avvenuto nel dicembre 2018 a Monte Donato. Tuttavia, fa sapere

pc 13 maggio - SCARCERAZIONI MAFIOSE - DENUNCIARE L'OPERAZIONE BASTARDA DI COLLEGARLE ALLA GIUSTA RIVOLTA DEI DETENUTI

Dal blog soccorsorossoproletario 
Giorni fa su Repubblica, il cui cambio di direttore si sta vedendo subito, diventando in maniera sfacciata megafono del governo, veniva scritto:
"...sul trasferimento agli arresti domiciliari, causa pandemia, di diversi condannati per mafia. Ma come si è arrivati a questa decisione? La sequenza temporale degli eventi è l'unica certezza da cui partire. Si tratta di una catena di episodi che conferma tutti gli interrogativi. Inizia nella prima settimana di marzo. Quando l'emergenza Coronavirus si trasforma in allarme sociale e istituzionale. In quel momento, in diverse case circondariali del Paese scattano delle vere e proprie rivolte. Da Salerno a Napoli, da Roma a Milano.
Il primo incidente risale al 7 marzo. La tensione resta altissima per quattro giorni. I morti sono 12..." 
Quindi si dice che la responsabilità delle scarcerazioni facili di mafiosi, di boss sarebbe stata della rivolta di marzo. Una bastardata per infangare la legittima lotta dei detenuti.
Quelle rivolte furono fatte da tantissimi detenuti e detenute che vengono trattati in diverse carceri peggio delle bestie, che subiscono normalmente vessazioni, repressione, mancanza di cure, fino a torture e che erano e sono stati lasciati senza alcuna protezione per il coronavirus.
Proprio questi detenuti che si sono ribellati ad essere lasciati ad ammalarsi e anche a morire non hanno avuto certo scarcerazioni, ma solo trasferimenti, a volte massacri nelle celle, e nuove

pc 13 maggio - La lotta delle lavoratrici di Dhaka - Bangladesh

Perché protestano le lavoratrici di Dhaka: il virus…




A Gazipur, nella periferia industriale di Dhaka in Bangladesh, le lavoratrici di due fabbriche di abbigliamento protestano da due giorni consecutivi contro la decisione di pagargli solo il 60 per cento del salario di aprile. Altre operaie protestano perché i salari comunque non sono arrivati, e neppure quelli di marzo.
Da almeno un mese la periferia industriale di Dhaka è percorsa da proteste, sit-in improvvisati davanti a fabbriche dai cancelli chiusi. Migliaia di lavoratori e soprattutto lavoratrici: mascherine sul viso, cartelli scritti a mano. Molte hanno arretrati di diversi mesi. Altre si sono viste comunicare il licenziamento con un messaggio sul telefonino. Sono operaie

pc 13 maggio - Si estende la protesta degli ultras alla ripresa del campionato dell'affarismo e del business capitalistico

Torino, striscione ultras sullo stadio Filadelfia: “Migliaia di morti in ogni città. Ma voi pensate alla ripresa della serie A”

Così i supporter granata si schierano contro la ripartenza del campionato: cresce tra le tifoserie il fronte di chi dice no
Gli ultras del Torino "dicono la loro" a proposito della possibile ripartenza del campionato; e lo fanno con uno striscione appeso all’ingresso principale dello stadio Filadelfia dove, da venerdì, i giocatori granata si allenano individualmente in vista della ripresa.
“Migliaia di morti in ogni città. Ma voi pensate alla ripresa della serie A” è il tenore dello striscione firmato Ultras Granata che non lascia spazio a dubbi o interpretazioni, al quale se ne è presto aggiunto un altro: "Il vero virus da debellare siete voi che volete tornare a giocare".
D’altra parte, già nei giorni scorsi, da più parti d’Italia si era alzata la voce di numerosi gruppi ultras contrari alla ripartenza del campionato in un momento tanto drammatico per il paese.
Fra i primi a schierarsi “contro” c’erano state nei giorni scorsi le tifoserie organizzate di Atalanta e Brescia, seguite subito dopo anche da Napoli e Spal, Genoa, Roma e Lecce. A loro, oggi si aggiunge anche la voce degli ultras granata che hanno deciso di esprimersi proprio nelle ore cruciali in cui si scoprirà quale sarà il futuro del campionato italiano.

pc 13 maggio - Assassini e criminali nella Folgore a Pisa coperti per anni dallo stato borghese - Un corpo militare parafascista da sciogliere - una caserma a Pisa da chiudere

Emanuele Scieri,“Ucciso da 3 superiori. Fatto cadere dalla torre e lasciato agonizzante a terra

Emanuele Scieri, chiusa l’indagine dei pm militari: “Ucciso da 3 superiori. Fatto cadere dalla torre e lasciato agonizzante a terra”

da il fatto quotidiano


Il 13 agosto 1999, nella caserma Gamerra di Pisa, Emanuele Scieri fu ucciso. Il giovane allievo paracadutista della Folgore fu vittima di tre caporali che volevano punirlo perché stava telefonando. Per questo lo percossero, lo costrinsero a salire su una torre da cui lo fecero cadere e poi lo lasciarono agonizzante a terra.
È questa la ricostruzione della procura militare di Roma, diretta da Marco De Paolis, che ha emesso un avviso di conclusione indagini per il reato di “violenza ad inferiore mediante omicidio pluriaggravato, in concorso” nei confronti di Andrea Antico, 41 anni, originario del Salento ed attualmente in servizio presso il Settimo Reggimento Aviazione dell’Esercito di Rimini, Alessandro Panella, 41 anni, nato a Roma e residente in California, e Luigi Zabara, 43 anni, residente nel Frusinate.
Si tratta della prima conclusione delle indagini sulla morte di Scieri, sulla quale resta aperta un’inchiesta parallela della procura di Pisa e sulla quale per anni c’è stato il silenzio di commilitoni

pc 13 maggio - NO allo scudo alle aziende per i contagi da Covid al lavoro


“Assurdo lo scudo alle aziende  per i contagi da Covid al lavoro”



L’ex procuratore Guariniello: “I decreti del governo e l’Inail li parificano agli altri infortuni e il codice penale non prevede deroghe”

“Per carità, il legislatore è sovrano, ma a me interessano le norme vigenti. Per escludere il contagio da Covid-19 dalla casistica degli infortuni sul lavoro andrebbero aboliti, in rapporto al caso di specie, gli articoli 589 e 590 del codice penale, con le conseguenze che possiamo immaginare…”. 

martedì 12 maggio 2020

pc 12 maggio - Mentre i fascio populisti interni ed esterni al governo bloccano ogni provvedimento di sanatoria per gli immigrati... sviluppare la lotta autorganizzata dei migranti

La posizione dello Slai cobas per il sindacato di classe
Mettiamo in campo una mobilitazione nazionale effettiva
contro la falsa "regolarizzazione" che il Governo sta per varare, ma soprattutto perché tutte le esperienze precedenti dimostrano che tutti i provvedimenti a favore dei migranti sono stati conquistati non grazie a campagne di opinione ma attraverso le dure e difficili lotte, proteste, in cui i migranti sono stati protagonisti in prima persona.
Sviluppiamo in ogni territorio l'autorganizzazione dei braccianti migranti a partire da tutte quelle realtà dai braccianti bloccati nelle baraccopoli.
Siamo per la sanatoria incondizionata per tutti i presenti in Italia, che sia proporzionata all'emergenza del coronavirus, la cui salute e la stessa vita è messa in grave rischio dalla condizione di non lavoro, dalla mancanza di reddito e/o di alloggi. Per tutti occorre rivendicare documenti, permesso di soggiorno, reddito, case, diritto d'asilo, contratti di lavoro, chiusura dei CPR, blocco delle espulsioni e riapertura dei porti.

L'appello di Campagne in lotta
Dai ghetti delle campagne ai tempi del COVID:
l'immigrazione non è un crimine, la solidarietà non è un reato!
Lavorare sfruttati e senza contratti, vivere senza documenti e abitare in ghetti sovraffollati senza acqua corrente o assistenza medica, non sono una novità nelle campagne italiane. E allora perché in questi giorni, proprio quando si parla solo di COVID, si sono riaccesi i riflettori sui ghetti ed i braccianti immigrati?
Se da una parte è chiaro che le condizioni di vita dei lavoratori delle campagne importano solo quando potrebbero mettere a rischio anche noialtri, dall’altro il più grande motivo di preoccupazione, per chi ora va in televisione a improvvisarsi salvatore dei braccianti, rimane la mancanza di forza

pc 12 maggio - Repressione verso le manifestazioni in Francia


Lundi 11 mai en région parisienne ont eu lieu des manifestations toutes réprimées par la police. Une tentative de rassemblement devant le ministère de la santé par des gilets jaunes a eu lieu et a été rapidement empêchée par les forces de l’ordre qui ont reconduit les protagonistes après quelques minutes à une bouche de métro. Place de la République, arrestations et amendes ont été réalisés à l’encontre d’une vingtaine de gilets jaunes également. Enfin, à l’Île Saint Denis, à l’appel de différentes associations, un rassemblement de 300 personnes pour dénoncer les violences policières dans les quartiers populaires a vu se déployer un dispositif policier massif pour ensuite être nassé devant la mairie empêchant la distanciation sociale.