sabato 4 aprile 2020
pc 4 aprile - Per i braccianti migranti non c'è altra via che la lotta per l'estensione di ogni misura sul reddito
"Siamo Paola, Abdul, Michele, Mamy, Patrizia e tanti altri braccianti
invisibili, zappatori dimenticati e raccoglitori derelitti della frutta e
della verdura che trovate sulle vostre tavole", scrivono. "Il nostro
sudore è uno degli ingredienti della vostra dieta giornaliera. Ogni
mattina ci alziamo all’alba, ci spacchiamo la schiena nei campi per
tutto il giorno e torniamo la notte a dormire nei nostri tuguri, nelle
nostre baracche e nei casolari fatiscenti.. Siamo degli
esseri umani, con uno stomaco quasi sempre vuoto, e non solo braccia da
sfruttare" E "Ci dicono, giustamente e con ragione,
di stare chiusi in casa per sconfiggere questo nemico invisibile. Ma se
noi non usciamo non faremo mangiare tante persone tra cui i medici e
infermieri in trincea. Lavoriamo senza guanti, senza mascherine e senza
distanziamento. Per molti di noi non ci sono sussidi, congedi o cassa
integrazione".
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