Il Garante della Privacy ha un ruolo cruciale. La nomina di Ignazio La Russa è da scongiurare
30 Novembre 2019
dalla stampa democratica borghese
Fabio Chiusi
valigiablu.it
Il Garante della Privacy ha un ruolo cruciale. La nomina di Ignazio La Russa è da scongiurare
Il 19 giugno scorso è scaduto il mandato di Antonello Soro come Garante Privacy. Da allora la poltrona è vacante, tra rinvii (multipli) e indiscrezioni a mezzo stampa per bruciare questo o quel nome, all’interno di un gioco politico per nulla trasparente e di norma del tutto interno alle logiche di partito, che con gli interessi degli utenti e dei cittadini ha poco o nulla a che vedere.
Il più recente rinvio parla di una data ultima del 31 dicembre 2019 per l’elezione del collegio del Garante. I suoi 4 membri, due eletti alla Camera e due al Senato, dovranno poi scegliere tra loro il presidente dell’Authority, come stabilito all’art.153 del Codice Privacy.
E pare che, finalmente, i nomi siano in dirittura d’arrivo. Scrive il Fatto Quotidiano del 29 novembre che “il presidente della Camera Roberto Fico ha invitato la presidente del Senato Elisabetta Casellati a convocare per il prossimo 17 e 18 dicembre il Parlamento in seduta congiunta” proprio per eleggere i nuovi membri del Garante Privacy, insieme a quelli dell’Agcom a loro volta in attesa.
Da giorni, poi, indiscrezioni — pubblicate dallo stesso Fatto Quotidiano e confermate a Valigia Blu da diverse fonti qualificate — vogliono che ci sia anche un favorito: il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa. A cui potrebbe bastare anche un pareggio, tra i quattro del nuovo collegio: in quel caso, scrive il CorCom, “sarà eletto il più anziano”.
Le fonti interpellate, da diversi punti di osservazione privilegiati, concordano: a meno di un ennesimo incredibile colpo di scena, sarà proprio lui il nuovo Garante — tecnicamente, proprio grazie all’anzianità.
Ora, tutto questo impone una riflessione.
La nostra è un’era in cui i dati sono entrati in ogni cosa. Algoritmi decidono, sempre più in