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giovedì 28 novembre 2019

pc 28 novembre - Fascisti e neonazisti armati cresciuti all'ombra di Salvini e del fascio/populismo

Volevano costituire un partito neonazista: 19 perquisizioni in tutta Italia. C’è anche uno ‘ndranghetista ex referente di Forza Nuova

Volevano costituire un partito neonazista: 19 perquisizioni in tutta Italia. C’è anche uno ‘ndranghetista ex referente di Forza Nuova

Dalle indagini è emerso anche che alcuni degli accusati avevano fatto riferimento a una disponibilità di armi ed esplosivi e avevano condotto attività di reclutamento attraverso i propri account social. Ai vertici una donna padovana di 50 anni: si faceva chiamare 'Sergente maggiore di Hitler'


di F. Q. | 28 Novembre 2019
  • Volevano costituire un nuovo partito filonazista, xenofobo e antisemita in Italia che avrebbe preso il nome di Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori. Ma le indagini della Digos di Enna e del Servizio Antiterrorismo Interno hanno portato a 19 perquisizioni in tutta la Penisola nei confronti di altrettanti estremisti di destra. Tra questi c’è anche un esponente di spicco della ‘ndrangheta ed ex legionario che, secondo le ricostruzioni, è il componente dell’organizzazione incaricato di fornire addestramento militare ai membri del gruppo. L’uomo, un pluripregiudicato calabrese, ha un passato da collaboratore di giustizia ed ex referente di Forza Nuova per il ponente ligure.

Ai vertici del gruppo c’era anche una donna, una 50enne impiegata e incensurata che aveva partecipato a manifestazioni di Forza Nuova, che faceva parte del direttivo nazionale e si faceva chiamare ‘Sergente maggiore di Hitler’ e aveva il compito di reclutamento e diffusione di ideologie xenofobe. Nella sua casa di Cittadella, nel Padovano, gli investigatori hanno trovato materiale per la propaganda, striscioni con svastiche e altri loghi antisemiti, bandiere naziste.
Dalle indagini è emerso anche che alcuni degli accusati avevano fatto riferimento a una disponibilità di armi ed esplosivi e avevano condotto attività di reclutamento attraverso i propri account social. In particolare, gli indagati avevano anche creato una chat chiusa denominata “Militia”, finalizzata all’addestramento dei militanti. Il gruppo aveva tentato anche di accreditarsi in diversi circuiti internazionali, avviando contatti con organizzazioni di rilievo come Aryan Withe Machine-C18, espressione del circuito neonazista Blood & Honour inglese, e il partito d’estrema destra lusitano Nova Ordem Social.
maoist alle 13:19
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