La
maggiorparte tace o acconsente e tiene il sedere in caldo sulla sedia
mentre impazza il governo del Ministro degli Interni e la violazione
continua di leggi anche di questo Stato che nonostante tutto
considera il fascismo un crimine e non un opinione e per molti
aspetti anche il razzismo un crimine e non un opinione.
Poi
ci sono i pezzi di m… Giudici in carriera o in cerca di notorietà
che sostengono con azioni e dichiarazioni tutto ciò che è contro la
giustizia. Uno di questi è l’infame giudice Roberto Politi,
presidente della sezione di Brescia del Tar di Lombardia, che usando
la sua carica si permette di dichiarare il 14 marzo: “Penosa
litania dei diritti fondamentali. Plauso ad un esecutivo finalmente
non più pavido”, augurandosi “una stagione in cui la fin troppo
frequente evocazione di irrinunciabili e non negoziabili posizioni
giuridiche alle quali l’ordinamento deve prestare tutela, possa
finalmente essere declinato anche in favore dei cittadini italiani
nati in Italia da cittadini a loro volta italiani”.
In
un paese civile un giudice così dovrebbe essere cacciato a calci e
messo in condizione di non nuocere, per un magistrato che ha giurato
sulla Costituzione.
Chiaramente
c’è stata una certa sollevazione e l’Associazione per gli studi
giuridici sull’immigrazione ha presentato une sposto. Così com,e
sono venute critiche dal presidente del Consiglio di Stato, dalla
corrente “Amministrare giustizia”, dal direttivo della Camera
penale di Brescia.
Ma
chiaramente, questo signore è ancora là e ogni mattina si presenta
in Tribunale.
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