Sfratti in via Brodolini e corso Acqui? Cissaca occupato

“Purtroppo
il Decreto Salvini ha peggiorato ulteriormente le cose – la
dichiarazione dei giovani della
'rete' – Ora non si esita a far intervenire le forze dell'ordine per provvedere agli sfratti, ma i servizi sociali sono al corrente di questa emergenza? Ecco perché siamo qui al Consorzio: la linea di questa amministrazione è ormai quella di non dialogare con chi, come noi, aveva delle proposte per arrivare a soluzioni”.
'rete' – Ora non si esita a far intervenire le forze dell'ordine per provvedere agli sfratti, ma i servizi sociali sono al corrente di questa emergenza? Ecco perché siamo qui al Consorzio: la linea di questa amministrazione è ormai quella di non dialogare con chi, come noi, aveva delle proposte per arrivare a soluzioni”.
Al confronto - assente il presidente Gianni Ivaldi, per motivi di lavoro - ha preso parte la direttrice, Stefania Guasasco:
“Siamo consapevoli dei problemi esistenti – la sua risposta - e da un
anno e mezzo stiamo lavorando per arrivare a risolvere problemi
evidentemente non semplici. Noi, comunque, siamo qui e siamo disponibili
ad ascoltare le richieste del Movimento e delle famiglie”.
Secca
la risposta degli occupanti e, anche, di chi in via Brodolini o corso
Acqui vive: “Noi siamo lì perché siamo senza lavoro, non per scelta.
Abbiamo dei figli: cosa dobbiamo fare? Andare a vivere in mezzo a una
strada? Purtroppo, non si può scegliere tra strada e occupazione, e da
quei palazzi non ce ne andremo”.
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