1. Oggi sono in campo sia da una parte che dall'altra, non le classi principali in lotta, la grande borghesia industriale e finanziaria e la classe operaia, ma altre classi e settori di classe. Da un lato la piccola borghesia e settori del popolo impoveriti, dall'altro la media borghesia, commercianti, professionisti, ecc.
Quindi non sono ancora scese realmente in campo le classi principali.
Da un lato il capitale, la grande borghesia finanziaria stanno muovendosi per consolidare le loro "armate", programmi; non sono soddisfatti del potere politico gestito da Lega/M5S, ma ancora non hanno un'alternativa valida; dall'altra la classe operaia non ha ancora una vera coscienza della partita in gioco e si esaurisce in attese, illusioni, lamenti, piccole lotte di difesa particolari; e soprattutto non è ancora impegnata a costruire le sue "armate", le sue organizzazioni politiche e sindacali.
2. Il governo Salvini/Di Maio è "ingannapopolo" verso le masse. Certo, sta portando avanti nuovi attacchi alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori, delle masse, dei pensionati, ma su questo terreno altri governi precedenti hanno fatto di peggio. E' sbagliato quindi, rispetto alla manovra economica, parlare soprattutto di "lacrime e sangue". Il suo carattere distintivo è invece quello di "ingannapopolo".
Sta ingannando prima di tutto i settori delle masse e dei lavoratori che l'hanno votato, credendo in un cambiamento che non c'è. Ma che non poteva esserci: "I conti devono tornare", le misure economiche ineliminabili in un sistema borghese devono essere fatte - dato che ciò che sicuramente non può cambiare è che il sistema borghese è la difesa dei padroni, della proprietà, dei ricchi, dei politici borghesi, di tutto l'apparato di potere e del suo cuore, le forze armate. E deve far pagare ai proletari e alle masse popolari questa difesa.
3. Ma il carattere di fondo dell'alleanza Salvini/Di Maio è il fascismo, il moderno fascismo - e questo lo si è visto anche ora nel rapporto con il parlamento. Questa alleanza, il ruolo di effettivo capo di governo del ministro degli Interni, Salvini, porta ad un salto la marcia forzata dell'azzeramento della democrazia borghese costituzionale.
Il popolo che li aveva votato lo aveva fatto anche per un cambiamento delle istituzioni, per liberarle dai corrotti, dagli "inamovibili", in ultima analisi per avere un parlamento più democratico, più in rapporto e attento alle persone e meno al proprio potere; ora si ritrova una "cassa vuota" vociante a volte strillante, fatta di tanta gente incapace, e un sistema dittatoriale che azzera anche un innocuo dibattito parlamentare, per imporre i suoi diktat/decreti (sulla "sicurezza", il "decreto dignità", la manovra economica), di fronte a cui impallidisce anche la prassi dei governi precedenti.
4. Si è insediata al potere una nuova casta, che usa il populismo (i suoi provvedimenti vengono fatti sempre in nome del "popolo") per ingannare, deviare, per mantenere e allargare la sua base elettorale.
In questo il razzismo fa da cemento centrale del fascio-populismo, per far passare come necessarie e legittime misure di privazione di fondamentali diritti, libertà, per indirizzare la responsabilità della situazione generale di difficoltà di lavoro, di vita, di restrizione dei diritti verso i migranti.
Anche i provvedimenti, per cui tanti li hanno votati, come il "reddito di cittadinanza", è un misto di manovra "ingannapopolo" e di politica fascista, persecutoria verso le persone, considerate tout court truffaldine, che quindi devono essere controllate e sanzionate, represse se pensano di usare il Reddito per qualcosa che sia poco diverso dal minimo vitale, di mangiare, curarsi (male).
Il diritto al lavoro, al reddito, diventa al massimo un "diritto" ad una misera assistenza ma sotto controllo.
La "sicurezza" di questo governo è contro i migranti e contro chiunque metta in discussione la sua politica. Provate voi lavoratori a scendere in piazza contro il governo, con rabbia e determinazione, e vedrete come Salvini (con Di Maio che gli sorride dietro) vi risponderà con la sua polizia con i taser, dicendo che voi siete i sabotatori del "cambiamento".
5. Settori di proletari sono andati dietro a una frazione della borghesia, pensando di trarne profitto e stanno trovando solo "mazzate". Il M5S in particolare è andato al governo usando le richieste del popolo (che esprimono, peraltro, contenuti ancora illusori e deviati), ma trasformandone la sostanza per renderle compatibili alle esigenze del sistema borghese, di cui i Di Maio, tutti i parlamentari fanno organicamente parte.
E il "nuovo" che si voleva altro non si sta dimostrando che un avvicinamento alla dittatura.
6. Torniamo allora all'inizio. L'opposizione di piazza a Salvini/Di Maio, le estese manifestazioni, iniziative soprattutto contro il "decreto sicurezza", le lotte antifasciste, antirazziste con in prima fila i migranti, le battaglie del movimento delle donne che hanno anche anticipato le lotte contro i futuri pesanti attacchi clerico-fascisti, tutto questo c'è stato quest'anno, anche se ancora non all'altezza della nuova situazione, dello scontro centrale oggi contro il fascio-populismo al potere. Ciò che manca è il ruolo d'avanguardia degli operai. E senza la scesa in campo della classe operaia non ci può essere vera lotta al moderno fascismo.
Nel dare gli auguri per il nuovo anno che comincia tra poche ore, il nostro buon anno va, quindi, particolarmente alla nostra classe: che sia l'anno in cui costruire le nostre forze, le nostre "armate", i nostri strumenti di lotta e di autonomia: sindacato di classe e partito politico del proletariato, comunista rivoluzionario.
Noi - e questo ve lo assicuriamo - lavoreremo ancora più intensamente per questo!