pc 9 agosto - Con grande dolore annunciamo la morte di 6 compagni del TKP/ML- TIKKO - nella seconda metà di agosto alla ripresa del blog informazione, iniziativa

Uccisi in un scontro a Dersim nella notte tra il 5 e 6 agosto:
Samet Parti adlı Tanju Er – Tokat
Mahir Parti adlı Mehmet Keleş – Samsun
Yetiş Parti adlı Tarık Akın – Erzincan
Haydar Parti adlı Zeynel Çakıl – Dersim
Yusuf Parti adlı İlker Tezer – Dersim
Taylan Parti adlı Mustafa Sarıca – Ankara
"i guerriglieri sono immortali  - VIva la guerra popolare - Partizan"

Commemorazione al campo di Partizan

pc 9 agosto - Lo stato delle cose nelle campagne - sulla base dell'analisi concreta della situazione concreta - nuovi articoli nel blog alla ripresa nella seconda metà di agosto

"A nord - scrive il Sole 24 Ore - le false cooperative. Al sud il sistema impropriamente definito "del caporalato".
Al sud meno meccanizzazione e massiccia presenza della manodopera a basso costo, braccianti immigrati irregolari, innanzitutto. Il sud raccoglie il 60% dei lavoratori in nero. Il 20% di essi è in Puglia dove domina la coltivazione dei pomodori, soprattutto quelli destinati all'industria della trasformazione collegata alle grandi catene di distribuzione.
La maggioranza dei braccianti, immigrati a bassi salarti e senza diritti.
Ma anche il 40% dei regolarmente iscritti alle liste regionali, ad esempio in Puglia, non supera i 51 giorni di lavoro l'anno.
Pur essendo estesa la massa dei lavoratori migranti, recentemente tornano ad offrirsi per i lavori in campagna a qualsiasi prezzo anche i lavoratori italiani.
"In Campania, dice un sindacalista, per 20 euro per almeno 11 ore di lavoro, si trovano anche

pc 9 agosto - Motovedette alla Libia verso l'accentuazione dell'intervento imperialista italiano

analisi denuncia e proposte di lotta antimperialista alla ripresa del blog prevista nella seconda metà di agosto

pc 9 agosto - L'OSCENO MIN. MOAVERO IN EGITTO: LA SVENDITA DI REGENI VAL BENE GLI AFFARI IN LIBIA

Con poco senso del pudore diplomatico, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi è stato immortalato ieri mentre, durante la visita ufficiale al Grand Egyptian Museum di Giza e poi al laboratorio di restauro dei sarcofagi del faraone Tutankhamon in piazza Tahrir fotografa un delicatissimo reperto con il telefonino tra i volti imbarazzati e persino infastiditi degli accompagnatori.


Moavero è andato giorni fa in Egitto, prima visita ufficiale di un capo della diplomazia italiana dopo il delitto Regeni.
Ma non è andato certo a parlare di Giulio Regeni - anzi, su Regeni Moavero ha elogiato la «cooperazione trasparente positiva» tra autorità egiziane e italiane - ma di affari e di Libia...
I rapporti (Italia/Libia) riguardano, oltre agli investimenti Eni, la complessa partita libica, nella

pc 9 agosto - MARX AGLI OPERAI - 3° e ultima parte - I FONDAMENTI DEL RAPPORTO LAVORO SALARIATO E CAPITALE

Ripubblichiamo la terza e ultima parte di una lezione fatta dal Prof. Giuseppe Di Marco della Federico II di Napoli ai lavoratori di Bergamo, mesi fa.



La 2° parte è stata pubblicata il 2 agosto

La 1° parte è stata pubblicata il 26 luglio

pc 9 agosto - Dal presidio a Caserta: Stop a sfruttamento e morti sul lavoro!


Da Mensa occupata, Napoli:
Dall'inizio dell'anno abbiamo ormai raggiunto quasi due morti al giorno sul posto di lavoro. Una macabra statistica che dimostra chiaramente come lo sfruttamento continui ad uccidere nell'indifferenza più totale. Per questo motivo oggi abbiamo preso parte al presidio alla stazione di Caserta per protestare contro sfruttamento e razzismo. Il presidio ha ottenuto un incontro in prefettura per la regolarizzazione di alcuni contratti.
Non un passo indietro!


Di seguito l'appello:

"Siamo gli immigrati disoccupati, braccianti e operai di Castel Volturno. Viviamo nel reato di clandestinità a causa di una legge disumana e razzista, la Bossi Fini, che ci costringe a lavorare a nero, senza contratti regolari, diritti e tutele di sicurezza sul posto di lavoro. E ogni giorno subiamo una guerra tra poveri contro gli italiani che ci ritengono dei nemici e dei soggetti pericolosi perché non ci vengono permessi dei documenti di riconoscimento dallo Stato e dall'UE.

Oggi abbiamo deciso di rialzare la testa e proclamare sul nostro territorio uno sciopero nelle campagne, dove raccogliamo frutta e verdura per tutta l'Europa,

mercoledì 8 agosto 2018

pc 8 agosto - Ricordando Marcinelle e le stragi per il profitto

Il massacro del capitalismo: un morto ogni 3 minuti e mezzo sul lavoro. Così ricordiamo Marcinelle.

Da Contromaelstrom

Il maggior numero di assassini nel mondo vengono provocati dal lavoro capitalista: 2milioni e mezzo di lavoratori e lavoratrici vengono uccisi ogni anno dallo sfruttamento capitalista; circa 6.000 al giorno. È questa la guerra più sanguinosa che dobbiamo fermare ad ogni costo. E’ da questa contraddizione capitale/lavoro che generano la gran parte delle altre guerre.
Un grande numero di queste morti sono lavoratori/trici immigrati/e.
Come è successo Sessanta anni fa a Marcinelle, quel maledetto 8 agosto 1956,  in una miniera di carbone in Belgio a 975 metri di profondità, senza un sistema antincendio. Questa migrazione nelle miniere del Belgio venne spinta dal governo italiano costituendo un ufficio per favorire le migrazioni. L’obiettivo del governo era vendere forza lavoro (50.000) in cambio di carbone.
E’ inutile lamentarsi, questo è il capitalismo e i regimi che lo tutelano e riproducono. Sta a noi continuare a subire oppure iniziare un vero percorso per liberarcene.

Sui morti sul lavoro e su Marcinelle ascolta  qui (21 secondi);  qui ( 3 minuti)  e  qui (4 minuti)

pc 8 agosto - Lo stato delle cose del lavoro nelle campagne e la necessaria lotta di classe dei lavoratori

"A nord - scrive il Sole 24 Ore - le false cooperative. Al sud il sistema impropriamente definito "del caporalato".
Al sud meno meccanizzazione e massiccia presenza della manodopera a basso costo, braccianti immigrati irregolari, innanzitutto. Il sud raccoglie il 60% dei lavoratori in nero. Il 20% di essi è in Puglia dove domina la coltivazione dei pomodori, soprattutto quelli destinati all'industria della trasformazione collegata alle grandi catene di distribuzione.
La maggioranza dei braccianti, immigrati a bassi salarti e senza diritti.
Ma anche il 40% dei regolarmente iscritti alle liste regionali, ad esempio in Puglia, non supera i 51 giorni di lavoro l'anno.
Pur essendo estesa la massa dei lavoratori migranti, recentemente tornano ad offrirsi per i lavori in campagna a qualsiasi prezzo anche i lavoratori italiani.
"In Campania, dice un sindacalista, per 20 euro per almeno 11 ore di lavoro, si trovano anche lavoratori italiani e vicini alla pensione per completare i contributi".
Esiste una differenza nella produzione del pomodoro tra nord e sud. Al sud la superficie coltivata è molto estesa e quindi la raccolta meccanica è minore che al nord e di conseguenza è più estesa l'attività manuale di migliaia di lavoratori.
Ma la contraddizione, tutta capitalista, sta nel fatto che il pomodoro prodotto al sud è più qualitativo e, quindi, il rapporto salario/prezzi/profitto è molto ambito dai padroni.

Al nord il sistema delle cooperative è il vero caporalato. I padroni delle aziende agricole che hanno bisogno di più manodopera per pochi giorni si affidano a queste cooperative per averla in poco tempo. Le cooperative non applicano i contratti, anzi spesso applicano contratti firmati con sindacati di comodo minori e non versano nè tasse nè contribuiti previdenziali; così con salari più bassi e zero versamenti i lavoratori costano meno della metà di un'assunzione regolare e i contratti nazionali sono completamente elusi.
Anche in questa agricoltura sono le leggi del capitale a farla naturalmente da padrone e anche qui avanza un sistema di concentrazione che permette alle grandi aziende di assorbire le medie e le piccole.
Questo fa sì che dietro le campagne e le leggi "contro il caporalato" vi siano anche i padroni delle grandi aziende che vogliono imporre l'obbligo della raccolta meccanizzata del pomodoro, che naturalmente domanda capitali che le piccole aziende e parte delle medie non possono permettersi. Quindi, attraverso la campagna per la raccolta meccanizzata e "contro il caporalato" passa la concentrazione capitalista in agricoltura.

I sindacati confederali e in primis la Cgil sono docili strumenti di questo processo capitalista nel settore agricolo, come in molti altri casi in settori del lavoro precario, vedi i call center. Quindi, c'è poco o niente di tutela dei salari, delle condizioni di lavoro, degli orari, dei diritti nelle denunce e nelle campagne di informazione della Cgil.

E' solo la riorganizzazione di classe degli operai, migranti, italiani, uomini, donne che può permettere la difesa in ogni condizione, al sud come al nord degli interessi dei lavoratori

pc 8 agosto - SOLIDARIETA' A TURI VACCARO

Solidarietà a Turi Vaccaro, combattente pacifista da anni in Sicilia, oggi attivista No Muos, arrestato dalla Procura di Gela per scontare una pena di 16 mesi e 27 giorni, per avere nel 2014 fatta un'azione simbolica eclatante; Turi è accusato di essersi introdotto nella Base militare e con un grosso masso danneggiò alcune apparecchiature elettroniche.

L'imperialismo Usa, oggi guidato da Trump, e lo Stato imperialista italiano, oggi governato dall'alleanza servile fascio-populista Di Maio/Salvini, vogliono imporre con la violenza questa struttura militare dannosa al territorio e alle popolazioni.

Ogni azione condotta contro il Muos è giusta!
Lottare contro la guerra e l'imperialismo non è reato!

proletari comunisti - PCm Italia
8 agosto 2018

pc 8 agosto - Foggia - USB, come trasformare un giusto sciopero e corteo in una cosa inutile e contraria agli interessi di classe e di lotta dei braccianti migranti

BOICOTTARE IL CONVEGNO USB-GOVERNO fascio/razzista/populista
Costruire nuove iniziative di lotta autorganizzate e di massa

Il comunicato di USB

La prefettura di Foggia è il traguardo fisico della marcia di oggi, il traguardo ideale resta, ancora una volta nel capoluogo dauno, il convegno nazionale organizzato il 22 settembre da USB Lavoro Agricolo per illustrare la propria piattaforma per il settore, vessato da decenni di mancanza di diritti e ora nuovamente esposto allo sfruttamento grazie alla reintroduzione dei voucher con il cosiddetto decreto dignità.
Il ministro delle Politiche Agricole, Gianmarco Centinaio, ha garantito la sua presenza al convegno, interloquendo questa mattina in diretta su Rai Tre ad Agorà Estate con Aboubakar Soumahoro, dell’esecutivo nazionale USB Lavoro Agricolo, che guidava la marcia dei berretti rossi. “Ci vado, il 22 settembre il ministro Centinaio è lì”, ha detto l’esponente leghista rispondendo all’invito di Soumahoro.

Unione Sindacale di Base

pc 8 agosto - Foggia - Sciopero e manifestazione dei braccianti - ma è troppo poco. Serve l'autorganizzazione di classe e di massa per condurre una guerra ai padroni, governo e loro servi nelle file dei migranti

«Basta morti sul lavoro», «schiavi mai». 
Centinaia questa mattina alla marcia dei braccianti migranti, che ha fatto seguito allo sciopero nelle campagne indetto dal'Usb. Vi è stato prima un breve corteo a piedi dal campo, poi con i pullman la manifestazione si è spostata a Foggia, dove vi è stato un nuovo corteo fino alla prefettura.

Slogan continui dei migranti durante il corteo. "Sciopero...sciopero", "lavoro...diritti...dignità", "documenti per tutti", sono state le parole d'ordine più gridate.

Da Taranto una delegazione dello Slai cobas sc, insieme a un rappresentante senegalese dei migranti dell'Ass. Babele ha partecipato al corteo con lo striscione "Mettiamo fine a schiavismo e razzismo!", e ha diffuso un volantino (anche in inglese) "preso d'assalto" da gruppi di lavoratori migranti. Nelle interviste da parte di giornalisti soprattutto il rappresentante dei migranti ha portato la solidarietà da Taranto e la determinazione alla lotta per avere tutto, lavoro, diritti.

In questa manifestazione consideriamo sbagliata l'accoglienza calorosa ad Emiliano e la denuncia del Usb dei discorsi di Salvini di ieri, criticato solo per aver detto che il problema centrale è la mafia, nascondendo volutamente tutto il resto. E rientra in questo la linea sbagliata e fuorviante, nell'attuale lotta necessaria, di "incalzare il governo, le Istituzione sulla legalità" per tutti i braccianti migranti, ponendo da parte del'Usb, come questione centrale, la richiesta della partecipazione ai Tavoli.

pc 8 agosto - Ancora un giovane operaio che muore il primo giorno di lavoro al cementificio di Fanna Pordenone



Operaio tarantino muore folgorato. Era al suo primo giorno di lavoro

Pochi minuti dopo aver cominciato il suo primo giorno di lavoro. Vittima dell'infortunio, avvenuto in un cementificio di Fanna, in provincia di Pordenone, un operaio tarantino di 37 anni, Donato Maggi. L'uomo era emigrato al Nord in cerca di lavoro e risiedeva a Ragogna, in provincia di Udine e proprio martedì era stato chiamato a lavorare per un'azienda di carpenteria metallica (la Friuli Montaggi), Il suo primo incarico, purtroppo l'ultimo, è stato un intervento (con altri colleghi) all'interno del cementificio della Buzzi Unicem.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti il 37enne tarantino sarebbe rimasto folgorato all'interno di una cabina elettrica, forse perché entrato a contatto con un cavo dell'alta tensione. Saranno le indagini dei carabinieri e dello Spesa, in ogni caso, a spiegare la dinamica. Sull'incidente la Procura ha aperto un'inchiesta.
I primi a soccorrere Donato Maggi sono stati i compagni di lavoro. «Abbiamo tentato di rianimarlo - hanno raccontato - ma non ci siamo riusciti». 

pc 8 agosto - Nell'Ilva di Taranto in mano ai commissari di Stato ogni giorno impianti e operai a rischio



Una immagine dei fumi che si sono alzati dall'Ilva
Improvviso blackout in Ilva questa mattina. Così alcuni impianti si sono fermati e per motivi di sicurezza sono stati aperti i cosiddetti "cappelli". La conseguenza è che dai reparti, tra i quali ci sarebbero anche gli altoforni 4 e 1, si sono alzate delle nubi di fumo nero. Quelle emissioni sono state subito avvistate dalla città da alcuni ambientalisti, con numerose immagini che sono apparse su facebook.
Il problema che ha innescato il blackout in parte dello stabilimento sarebbe in via di soluzione.

pc 8 agosto - Cremona - le Ferrovie devono licenziare subito questa merdosa capotreno razzista!

Trenord ha aperto un'inchiesta interna: l'autrice del messaggio è la capotreno. Il passeggero che ha denunciato l'accaduto: "Colpa del clima che si è creato nel nostro Paese"


"I passeggeri sono pregati di non dare monete ai molestatori. Scendete perché avete rotto. E nemmeno agli zingari: scendete alla prossima fermata, perché avete rotto i c...". È il messaggio, lanciato da una voce femminile attraverso gli altoparlanti di bordo che i passeggeri del regionale '2653', in partenza alle 12.20 da Milano per Cremona e Mantova, hanno udito con un certo sconcerto.

Uno di loro ha mandato una segnalazione tempestiva e specifica che ha innescato un'inchiesta da parte di Trenord, come racconta La Provincia di Cremona. "Ringraziamo il cliente per la pronta segnalazione - scrive l'azienda dei trasporti in una nota - Quanto riportato è grave e inqualificabile, adotteremo i provvedimenti necessari". Fatto un rapido incrocio di dati, l'autrice del messaggio è già stata identificata: è la capotreno. Ora si dovranno valutare i provvedimenti disciplinari: la sanzione può arrivare fino al licenziamento.

pc 8 agosto - Si riapre la lotta all'ALMAVIVA

Almaviva. E’ sciopero contro i trasferimenti punitivi da Roma a Catania


Malcontento dei lavoratori Almaviva per la decisione dell’azienda di trasferire da Roma alla sede di Catania, da mercoledì 8 agosto, 113 lavoratori che si erano visti dare ragione dai tribunali nelle cause avviate dopo il licenziamento di 1666 dipendenti il 29 dicembre 2016. Alle condanne Almaviva risponde ora con trasferimenti punitivi.
Contro tale decisione l’USB proclama lo sciopero per tutto il personale a cui è stato comunicato il trasferimento presso la sede di Catania dal giorno 8 al 30 agosto 2018.

pc 8 agosto - Libia. La rivolta dei migranti nel lager: temono di essere venduti ai trafficanti


Libia. La rivolta dei migranti nel lager: temono di essere venduti ai trafficanti
Paolo Lambruschi – L’Avvenire
All’improvviso a decine spariscono. Finiscono nelle mani di persone che chiedono un riscatto alla famiglia o li vendono come schiavi. Onu e diplomatici faticano ad avere accesso ai campi di detenzione


La tensione accumulata da mesi è esplosa domenica nel sovraffollato centro di detenzione libica di Sharie (o Tarek) al Matar, nei sobborghi di Tripoli, con scontri con le guardie e tre feriti. Le drammatiche testimonianze di alcuni detenuti raccolte da noi in diretta telefonica, le foto dei feriti, gli audio e il video su Facebook postato da Abrham,

pc 8 agosto - I RAZZISTI CHIAMIAMOLI RAZZISTI E NON IDIOTI!

Ballerino picchiato a Lercara Friddi "È stato odio razziale"
un arresto.

Palermo - "Non siamo razzisti" avevano fatto sapere tramite il loro avvocato. E invece il giudice gli contesta l'aggravante dell'odio razziale. Mentre picchiavano un ragazzo urlavano "sporco negro". 
(www.livesicilia.it)

 Mangiapane, il ballerino massacrato di botte a Lercara Friddi (Palermo) "per odio razziale": un arresto
Arrestato uno degli aggressori di Davide Mangiapane, 23 anni, il ballerino italiano di colore, figlio adottivo di una coppia siciliana, pestato a sangue la notte tra il 21 e il 22 luglio davanti a un pub di Lercara Friddi (Palermo)... La persona arrestata è un 29enne del posto: è ritenuto responsabile, in concorso con un minore, dell'aggressione, con l'aggravante di avere agito con la finalità dell'odio etnico e razziale.




Potrebbe interessarti: https://www.today.it/citta/davide-mangiapane-aggressione-razzismo-arresto.html
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martedì 7 agosto 2018

pc 7 agosto - La fiera dell'ipocrisia a Foggia contagia 'rappresentanti di migranti' e sindacalisti antirazzisti

Il presidente del Consiglio e la carogna Salvini vanno a Foggia e sul sangue caldo dei migranti morti si fanno belli

Salvini i migranti li caccia e aiuta i padroni a sfruttarli, alimentando il razzismo che i suoi seguaci traducono in fucilate e aggressioni.

Va contestato e non salutato con sorrisi e strette di mano!

Strage dei braccianti, il premier Conte a Foggia. Salvini in prefettura: "Svuoteremo i ghetti"

Strage dei braccianti, il premier Conte a Foggia. Salvini in prefettura: "Svuoteremo i ghetti"

FOGGIA - Il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, è in Puglia dopo la strage dei braccianti, alle porte di Lesina, nell'impatto frontale tra un furgone e un tir nel quale sono morti 12 migranti che avevano appena finito la loro giornata di lavoro nei campi.
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini, intanto, è a Foggia dove presiede il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica. Nel corso della riunione, alla quale partecipano i rappresentanti delle forze di polizia e delle autorità locali, Salvini, parlando con i migranti ha
detto loro "aiutiamoci reciprocamente"
. Poi il vicepremier e i migranti hanno fatto alcune foto insieme.


Aboubakar USB ragiona come un personaggio della politica e tira la volata alla demagogia di DI MAIO

pc 7 agosto - Piaggio - Il padrone chiude e chiede i danni agli operai

La Piaggio decide di rifornirsi dove il costo del lavoro è più basso e le fabbriche dell’indotto di Pontedera chiudono. E agli operai della TMM vengono richiesti i danni per aver impedito lo smantellamento dei macchinari.

Un anno fa una fabbrica dell'indotto Piaggio, la TMM, produttrice di marmitte per conto Piaggio, in regime di monocommittenza, ha chiuso i battenti. Una decisione improvvisa, effettuata poco prima delle ferie estive dopo mesi di intensa produzione con gli operai che ricordano le ore di straordinario chieste espressamente dal padrone. Altri operai raccontano che i magazzini Piaggio erano saturi di marmitte. Da anni ormai la produzione nello stabilimento di Pontedera viaggia a ritmi ridotti, ma la richiesta di marmitte sembrerebbe avere avuto un picco nei mesi antecedenti l'estate 2017. Fatto sta che la TMM chiude e gli operai decidono di presidiare la fabbrica con il sostegno della Fiom-Cgil.
Nelle settimane successive non manca la solidarietà diffusa, alla Festa Rossa di Lari organizzano un

pc 7 agosto - Sull'avviso orale alle compagne antifasciste di Roma

Uno strumento repressivo che configura un reato politico, d'opinione. E' anticostituzionale, è un provvedimento fascista per la sua valenza di minaccia intimidatoria e repressiva/preventiva. Un commento



 (Avv. Francesco Romeo)


RETE ROMA SUD·


Condividiamo una nota inviataci dall’Avvocato Francesco Romeo in merito alla vicenda #BellaCiao sperando che possa essere ulteriore strumento di riflessione per l’invito al dibattito che abbiamo chiesto di aprire giorni fa https://www.facebook.com/notes/rete-roma-sud/per-essere-chiare/649715482078917/. Ringraziamo anche Giulia Tassi per lo splendido disegno e gesto solidale.


“Il 19 maggio scorso a Roma, durante un volantinaggio della formazione di estrema destra Casa Pound, in zona San Paolo – Garbatella, si è, contemporaneamente, svolta una

pc 7 agosto - Dietro la morte dei braccianti nel foggiano ben più che il caporalato

L’orario medio va da 8 a 12 ore di lavoro al giorno. Nessuna tutela e nessun diritto garantito dai contratti e dalla legge trovano applicazione. Con la paga media “che si aggira tra i 20 e i 30 euro al giorno”,... Un lavoro a cottimo che, per il singolo bracciante vale, un compenso di tre o quattro euro per ogni cassone di pomodori: più o meno 375 chili di prodotto. “È un salario inferiore di circa il 50 per cento rispetto a quanto previsto dai contratti. E i lavoratori sotto caporale –– devono pagare anche il trasporto a secondo della distanza, cinque euro in media”.

Ma quanto vale quel cassone per l’azienda agricola che lo rivende alle industrie di trasformazione? “Mediamente tra i 28 e i 30 euro, al netto dello scarto di prodotto”,. Il calcolo è presto fatto. Sui

pc 7 agosto - Strage di braccianti immigrati e caccia agli immigrati


Caro Operai Contro, 4 braccianti immigrati sono morti, altri 5 gravemente feriti, nello scontro tra un tir ed il furgone col quale stavano rientrando, dopo l’interminabile e massacrante giornata lavorativa. […]

Braccianti immigrati morti, dopo l’interminabile e massacrante giornata lavorativa. Costretti a viaggiare in 12 su un furgone senza sedili, ammassati peggio degli animali.

Gli operai immigrati sono tra i più sfruttati.

Il razzismo per dividere e mettere contro fra di loro gli sfruttati, mentre approfitta della condizione di bisogno dei più disagiati, fa leva e li accusa del fatto che essendo fra i più poveri, rubano il lavoro agli “italiani”.

Anche nell’ultima settimana è continuata la caccia a operai e giovani immigranti, con aggressioni anche a mano armata.

Le condizioni delle classi sociali sono un prodotto della società così com’è strutturata, con le sue leggi e i partiti al servizio del capitale.

Nessuno operaio immigrato o non, ruba il pane a un altro operaio. E’ il padrone che sfrutta gli operai e s’impossessa del plusvalore che producono. Lui è responsabile della condizione degli operai e della frammentazione al suo interno.

Per mettere contro gli operai fra di loro, il razzismo vorrebbe farci individuare il nemico, non nei padroni e nei borghesi in Italia, ma nei nostri simili, negli strati disagiati

Attaccano gli operai immigrati per dividerli dagli altri operai.

Dobbiamo organizzarci insieme nel partito operaio

Saluti Oxervator

Allego elenco aggiornato delle aggressioni, in prevalenza a giovani e operai immigrati.

18 aggressioni di cui 14 a mano armata. 3 uccisi. 20 feriti

3 febbraio 2018.

Sei immigrati africani di cui una donna, di età compresa tra i 21 e i 23 anni, a Macerata vengono feriti

pc 7 agosto - I veri invisibili delle campagne: multinazionali e grande distribuzione

Antonello Mangano

Gli schiavi e i caporali. Gli africani “poverini”. Le tendopoli e l’accoglienza. Una retorica paternalista che nasconde i veri invisibili della campagne. I migranti sono ripresi, fotografati, raccontati. Le multinazionali no. Eppure quello del Sud Europa è un vero modo di produzione: sfruttamento estremo, migranti ricattabili. E costi bassi
Sembra di leggere sempre lo stesso articolo. Gli schiavi, i disperati, i caporali e i clandestini. La questione del lavoro migrante in agricoltura è affrontata da anni sempre allo stesso modo. Pietismo e complottismo.
Da Rosarno a Foggia, da Latina a Cassibile. Testi, rapporti e video mortalmente noiosi. Che raccontano una rete paramafiosa di “cattivi” che sfrutta e trasporta “i nuovi schiavi”

pc 7 agosto - Solidali con la libreria Comunardi di Torino



«La libreria Comunardi di via Bogino 2 non è un semplice esercizio commerciale situato nel cuore di Torino. La libreria Comunardi è un punto di riferimento insostituibile per tutti gli appassionati di cinema, fumetti e saggistica sociologico-politica da oltre trent’anni. 
Questo prezioso spazio di cultura rischia di chiudere a settembre». 

pc 7 agosto - Foggia - Un bollettino di guerra che reclama una guerra e organizzazione di classe per mettere fine all'orrore senza fine!

E’ un bollettino di guerra continua nel sistema delle piantagioni di pomodoro. Non solo morti di fatica e paghe da fame, ma un intero meccanismo di produzione e disciplinamento che continua indisturbato da anni. E ora questi due veicoli con dentro le vite di quindici persone, cancellate.
Forse non hanno fatto così scalpore nella mente di chi è lontano, magari a rilassarsi e svagarsi al mare. Forse hanno fatto maggiormente impressione nei più le fiamme roboanti dovute alle pure disastrose esplosioni a catena nella tangenziale di Bologna.
Ma se non fanno scalpore ora, quando? Se la casistica decreta due incidenti mortali, con pulmini sovraffollati, in tre giorni, le condizioni perchè ciò sia potuto accadere da quanto ci sono? E’ questa la domanda da porsi per il nostro mondo frazionato, deriso e spesso sovrastato dall’onnipresenza della instant-news, del one-man-show, del vivere tanto nei social quanto nelle strade, talora allontanandoci da queste ultime.
Perchè altrimenti di questo scempio umano, al pari di quello che si consuma per molte persone nel mare Mediterraneo e che magari erano amici di questi braccianti, si incentiva solo il suo proseguo.
Tanti casi anche nel nostro Paese negli ultimi anni hanno dimostrato che alzare la testa, andare oltre le forme standard della contrattazione vertenziale, scontrarsi anche duramente con caporali e crumiri ha sovvertito condizioni impensabili in settori lavorativi preda anch’essi di caporalato e sfruttamento.. e tante volte un mondo di solidarietà attiva si è aperto e stretto attorno a coloro che si son voluti mettere in gioco e auto-organizzare..
da infoaut

pc 7 agosto - Torino - NO allo sgombero del MOI - Massima solidarietà

da infoaut

Ieri mattina attorno alle ore 6 circa 400 poliziotti hanno accerchiato una delle palazzine dell’ex Moi (quella abitata per lo più dalle famiglie) per sgomberarla.
La modalità di sgombero è quella da copione per le case occupate in tutti i dettagli, eccetto l’ingente propaganda degli scorsi mesi sull’efficienza e la bontà del cosiddetto “sgombero assistito”. Per molto tempo infatti abbiamo letto su Stampa e Repubblica dichiarazioni di esponenti del comune sulla sincera volontà di risolvere la situazione nel migliore dei modi, garantendo la sicurezza del quartiere e soluzioni per gli abitanti delle palazzine che venivano descritti o come “poveri ragazzi” o come “criminali” a seconda di quello che le necessità di propaganda chiedevano al momento.
L’occupazione dell’ex Moi nasce nell’inverno del 2013 e la sua storia tiene dentro di se tutte le

pc 7 agosto - NO ai fogli di via a Teramo - Una denuncia e un comunicato - a cura SRP

Fogli di Via da Teramo, per il presidio del 25 aprile sotto il carcere di Castrogno
Il 25 aprile c.a. a Teramo, si è svolto un presidio antifascista in solidarietà con il compagno anarchico Paska ed altr@ proletari@ prigionier@ nelle carceri dell’imperialismo. Il presidio era autorizzato e ha visto la partecipazione di almeno una trentina di compagne e compagni, provenienti anche da altre regioni, che hanno animato la giornata con cori, canzoni, striscioni, ma anche interventi volti a restituire a quella giornata, il suo reale significato, cercando di ritessere la tela di una rivoluzione incompiuta che tutti i proletari, dentro e fuori dal carcere, sono chiamati a riprendere nelle proprie mani.
La solidarietà antifascista e militante ai detenuti, deve aver molto infastidito la questura di Teramo,

pc 7 agosto - Manifestazione antifascista a Milano

I compagni del punto libreria Metropolis venerdì 10 agosto parteciperanno alla manifestazione antifascista per la commemorazione del 74° dell’eccidio di piazzale Loreto e per la necessaria lotta contro il fascio populismo e invita alla massima partecipazione.
Piazzale Loreto h.21
Aligi Sassu
I martiri di Piazzale Loreto Olio su tela, 1944

La mattina del 10 agosto 1944, a Milano, quindici tra partigiani e antifascisti vennero prelevati dal carcere di San Vittore e portati in Piazzale Loreto, dove furono fucilati da un plotone di esecuzione composto da militi della legione «Ettore Muti» agli ordini del capitano delle SS Theodor Saevecke, noto in seguito come boia di Piazzale Loreto.
Erano: 

IL PUNTO LIBRERIA MILITANTE. C/O T28 VIA DEI TRANSITI,28
APERTO IL GIOVEDI’ DALLE 17,30 ALLE 19,30. MA CHE TROVI E TROVERAI NELLE LOTTE!
Per contatti, informazioni, richieste: metropolislibreria@gmail.com – cell. 338/721137

pc 7 agosto - Sull'esplosione sulla tangenziale a Borgo Panigale


di Vito Totire (*)
E’ stato fatto il possibile per la prevenzione?
La dinamica è del tutto diversa; soprattutto il bilancio è meno grave ; ma viene comunque in mente la strage di Viareggio.
Gli incidenti possono accadere anche nel migliore dei mondi possibili e i fatti non sono ancora chiari.
Nella speranza che il bilancio delle sofferenze umane non si aggravi nelle prossime ore, esprimiamo cordoglio a familiari delle vittime e auguriamo buona guarigione ai feriti.
Ma alcuni interrogativi sono doverosi:
Alle 14 con il caldo che c’era il transito di un tir carico di infiammabili era evitabile?
In che condizioni guidavano e lavoravano i conducenti dei mezzi coinvolti? C’è un sindaco in Puglia

lunedì 6 agosto 2018

pc 6 agosto - FOGGIA MALEDETTI! Ora tutti denunciano. Ma questa è un'altra strage annunciata!

MALEDETTI!
E' ormai da anni che i lavoratori braccianti immigrati che lavorano e vivono nel foggiano denunciano le condizioni bestiali in cui sono costretti a lavorare e a vivere, che denunciano lo sfruttamento dei padroni e padroncini delle campagne che li costringono a lavorare a pochi euro al giorno e per tante, troppe ore. Sono che denunciano la rapina dei caporali sulla miseria di soldi che ricevono, i ricatti, le minacce.
Sono anni che denunciano le condizioni disumane in cui sono costretti a vivere nei campi; ma anche i vari tentativi di sgombero con la violenza, senza una prospettiva di alloggi che permettano loro di poter continuare a lavorare, o poter viaggiare senza il ricatto dei caporali.
Sono anni che protestano, lottano per contratti, documenti.

Lo Slai cobas per il sindacato di classe, esprimono tutto il loro dolore e la solidarietà con i migranti, le famiglie dei migranti morti/uccisi, e il loro impegno a portare avanti con più determinazione la lotta.