sabato 16 giugno 2018

pc 16 giugno - Flash mob a Ravenna contro il governo degli ingannapopolo, fascio-populista, razzista, al servizio dei padroni

​La mobilitazione del 16 contro il governo è stata preparata con l'affissione di locandine alla Marcegaglia (una diffusione massiccia del volantone è prevista nuovamente per i prossimi giorni). 
All'appello per il flash mob hanno aderito compagni singoli antifascisti e alcune compagne di PaP con cui abbiamo realizzato il flash mob di oggi, 16 giugno, partendo proprio dal quartiere popolare e proletario "Gulli", con alta presenza d'immigrati, teatro tra l'altro della contestazione alle formazioni politiche neofasciste durante le elezioni, e abbiamo dato vita ad un giornale parlato che denuncia la natura di ingannapopolo di questo governo al servizio dei padroni, il ruolo del PD che gli ha spianato la strada e la necessità di unirsi e organizzarsi dal punto di vista militante. Abbiamo denunciato il legame tra nuovo governo e la mano del razzista che ha ucciso Soumaila Sacko, sindacalista impegnato nella difesa delle condizioni di vita dei braccianti immigrati e le politiche criminali razziste dei respingimenti in mare, così come la "sensibilità" verso i padroni che fanno profitti in Egitto e l'ostilità nei confronti dei diritti umani da parte del nuovo ministro degli interni che cerca di insabbiare il caso Regeni.





Abbiamo continuato in un altro punto dello stesso quartiere per poi terminare l'iniziativa al mercato cittadino, dove abbiamo ripreso a megafonare e diffondere il nostro volantone.

pc 16 giugno - Inizia la campagna del circolo di pc contro il governo fascio-razzista-populista Salvini/Di Maio anche a Palermo

15 GIUGNO ATTACCHINAGGI  AI CANTIERI NAVALI DOVE SI RITORNERA' LA PROSSIMA SETTIMANA E IN QUARTIERI POPOLARI 


14 GIUGNO ASSEMBLEA CON LAVORATORI E PRECARI
Nell' assemblea con le lavoratrici e i lavoratori dello Slai Cobas per il sc che si è tenuta il 14 giugno a Palermo, è stato distribuito e spiegato il nuovo foglio di proletari comunisti contro il governo populista-razzista Di Maio/Salvini  in previsione nei prossimi giorni di un' iniziativa pubblica.
Davanti alla “confusione” generale che colpisce molti nella comprensione della fase politica attuale, si è iniziato facendo una mini inchiesta tra i lavoratori, chiedendo loro di esprimersi sul governo.
A fronte di pochissimi lavoratori che hanno tentennato dicendo “ma certamente si deve vedere cosa faranno nei fatti”, la maggior parte di essi e in particolare le lavoratrici non hanno avuto alcuna esitazione nel dire che non danno alcuna fiducia a questo governo, “è il governo del M5S, il partito che appena due anni fa ci voleva cancellare dalla faccia della terra e contro cui abbiamo lottato” ha detto una precaria delle Coop Sociali , nel criticarlo per la questione degli immigrati, per la questione della presa in giro del reddito di cittadinanza, già rinviato nella sua applicazione, per la diffusione di populismo e odio razziale…
Una lavoratrice ha detto che siamo davanti a una specie di nuovo Mussolini (Salvini) e al suo portaborse (Di Maio)! e che Salvini ha montato tutta questa baraonda sui

pc 16 giugno - E DUE... ORA ANCHE BERGOGLIO, DOPO IL MIN. FONTANA, CONTRO ABORTO E LE FAMIGLIE GAY

Il fascismo del governo evidentemente fa subito scuola. Bergoglio nell'udienza concessa al Forum delle associazioni familiari, usando la questione dell'"aborto selettivo", in realtà ha attaccato l'aborto tout court, definendo «un'atrocità» e un "omicidio dei bambini".... I figli sono «il dono più grande. I figli che si ricevano come vengono, come Dio li manda, come Dio permette».
Sulla famiglia, poi, ha detto che è un solo tipo: «Oggi fa dolore dirlo... si parla di famiglie diversificate, di diversi tipi di famiglia. Sì, è vero che la parola famiglia è analoga e ci sono la famiglia delle stelle, la famiglia degli alberi, la famiglia degli animali... ma la famiglia, immagine di Dio, uomo e donna, è una sola». Per questo il matrimonio è un sacramento grande». 
Si parla anche del tema dell’infedeltà, che secondo Bergoglio può essere superata grazie alla fede. Per il Santo Padre, infatti, è importante avere pazienza, saper aspettare: «Tante donne – spiega - ma anche l'uomo talvolta lo fa, nel silenzio hanno aspettato, guardando da un'altra parte, aspettando che il marito tornasse alla fedeltà.
Non c'è che dire. Ci aspetta una campagna congiunta governo fascio-populista/Vaticano contro le donne, il diritto d'aborto, contro gli omosessuali; una campagna che, temiamo, ben presto passerà dalle parole ai fatti.
Un attacco anche alle donne che si ribellano a rapporti di coppia oppressivi, falsi, che dicono no ai tradimenti e vogliono rompere quei rapporti. Tra un pò alle donne uccise per questo si dirà che l'hanno voluto loro... che sono morte perchè "non hanno saputo aspettare, guardare dall'altra parte".
E' una ripresa del moderno medioevo, accelerata!
Ma le donne sono pronte a rispondere, a respingere questi oscurantismi!
MODERNO MEDIOEVO, DOPPIA OPPRESSIONE - DONNE IN LOTTA PER LA RIVOLUZIONE!
MFPR

pc 16 giugno - Parigi - verso il meeting del 24 giugno, per l'anniversario del maggio/giugno 68 - un ricordo dei compagni francesi del compagno Gilles Tautin ucciso ai cancelli della Renault il 12 giugno 68

En mémoire de notre camarade Gilles Tautin, lycéen maoïste, militant antifasciste, tombé devant l'usine Renault Flins le 10 juin 1968 lors des grandes actions de soutien organisées aux grévistes par l'UJC(ml). Il avait à peine 17 ans.
Gilles Tautin : PRÉSENT !

pc 16 giugno - Il fascista Salvini garantisce l'impunità ai criminali in divisa e licenza di uccidere con i taser

 (Osservatorio Repressione)

Salvini rassicura la polizia: niente codice alfanumerico ma arrivano le pistole taser, armi non letali ma che fanno un mucchio di morti

«Il mio obiettivo – proclama Salvini – è non mettere il numero sui caschi dei poliziotti che sono già abbastanza facilmente bersagli dei delinquenti anche senza il numero in testa. Mi sembra che fossero disponibili ad avere una telecamera». Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, conversando con i giornalisti a Montecitorio, paga la cambiale con quei settori di polizia e forze dell’ordine che hanno votato per la Lega. Non fa che ripetere quello che i sindacati di polizia ripetono da 17 anni da quando,

pc 16 giugno - Bergamo: il circolo proletari comunisti avvia una campagna di opposizione al governo alle fabbriche: per una nuova resistenza - contro il governo Di Maio-Salvini inganna popolo fascio razzisti


NELLA GIORNATA DI IERI PRESIDI, NELLE PRINCIPALI FABBRICHE TRA CUI LA TENARIS DALMINE, DI CONTROINFORMAZIONE E DENUNCIA DELLA NATURA DEL GOVERNO DI MAIO-SALVINI CON SPIKERAGGI E DIFFUSIONE DELLO SPECIALE E VOLANTINI CON L'INVITO ALLA MOBILITAZIONE OPERAIA E POPOLARE IN PIAZZA DELLA STAZIONE PER LUNEDI' 18 GIUGNO A BERGAMO

NON SONO MANCATI  ACCESI DIBATTITI CON GLI OPERAI LEGHISTI, 
MA ANCHE DISCUSSIONI CON OPERAI CHE IN QUESTA FASE STANNO IN VARIE FORME DANDO FIDUCIA A QUESTO GOVERNO   
A CAUSA DELLA SCIAGURATA POLITICA DEI GOVERNI TECNICI E DI RENZI IN PRIMIS CHE HANNO APERTO LA STRADA AI FASCIO-RAZZISTI AL GOVERNO....

UNA BATTAGLIA IN PARTICOLARE IDEOLOGICA CHE DEVE CONTINUARE E CHE COMUNQUE VEDE ANCHE PARTE DI OPERAI INTERESSATA A FARE CHIAREZZA E CAPIRE LE DINAMICHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI DI QUESTA NUOVA FASE. 



NON E' MANCATA ANCHE LA PRESENZA  ALL'INIZIATIVA DI DENUNCIA "APRITE I PORTI" LANCIATA DA "NONUNADIMENO" DAVANTI AL COMUNE DI BERGAMO A CUI HANNO ADERITO E PARTECIPATO IN PREVALENZA FORZE PACIFISTE, DELL'ASSOCIAZIONISMO E DELLA SQUALIFICATA SINISTRA RIFONDAZIONE-FIOM CHE SI SONO ATTACCATE PER NON AFFOGARE AL CARROZZONE ELETTORALISTA DI POTERE AL POPOLO,  SOSTENUTO ANCHE DA SETTORI DEL MOVIMENTO 

PER QUESTO SI E' INTERVENUTI PER  RIBADIRE IL CARATTERE DI CLASSE DEL RAPPORTO TRA RAZZISMO E SFRUTTAMENTO  E IL RUOLO DELL'IMPERIALISMO E DEI PAESI IMPERIALISTI COME L'ITALIA SULLA QUESTIONE IMMIGRATI E LA NECESSITA' DI LOTTARE SUBITO CONTRO QUESTO GOVERNO. 







pc 16 giugno - E' nelle lotte dei lavoratori che rinasce in Cina la nuova organizzazione marxista-leninista-maoista 'Struggle Association'!

in via di traduzione

China: Long live the national truck drivers’ strike!This is a declaration by the “Struggle Association”, an underground Marxist-Leninist-Maoist organization in China.

This is a declaration by the “Struggle Association”, an underground Marxist-Leninist-Maoist organization in China.

The truck drivers’ strike took place on June 8, two days prior to the planned date. As of now, this spontaneous strike wave has rapidly spread to Jiangxi, Shandong, Sichuan, Chongqing, Shanghai, Anhui, Hubei, Zhejiang, and other provinces, elevating the strike to a national level. Truck drivers from all over the country have blocked major road with protest banners attached to their vehicles, demanding higher transport prices, lower fuel prices, improvement in living and working conditions, and abolish the panorama of collusive monopoly, arbitrary fines, and constantly changing policies. According to the

venerdì 15 giugno 2018

pc 15 giugno - Letterà di Nicolo, antifascista, da 3 mesi al carcere di Torino

Da infoaut

Pubblichiamo il testo di questa lettera di Nicolò, giovane antifascista torinese. Senza alcuna accusa concreta se non quella di concorso morale per aver partecipato al corteo contro Casapound dello scorso 22 febbraio, si trova detenuto nel carcere delle vallette da ormai 2 mesi e mezzo.
Nicolò, in realtà, dopo ripetuti dinieghi e rifiuti di scarcerazione da parte del Pubblico Ministero e del Gip che gli hanno fatto perdere il lavoro di falegname che aveva prima di finire in carcere e un nuovo impiego che gli era stato offerto durante la sua detenzione, ha recentemente ottenuto un'attenuazione della misura cautelare e dovrebbe trovarsi agli arresti domiciliari con l'aggiunta del controllo del braccialetto elettronico. A quanto pare, però, il numero di braccialetti a disposizione della Questura al momento è insufficiente e tanto basta perché Nicolò si trovi tuttora rinchiuso alle Vallette in maniera del tutto pretestuosa, nonostante un'ordinanza di scarcerazione (la lettera che segue precede di alcuni giorni tale ordinanza). Nei prossimi giorni lanceremo una campagna per la liberazione di Nicolo, chiediamo a tutte e tutti i collettivi antifascisti, ai gruppi e ai singoli in giro per l’Italia di sostenerla, abbimo bisogno di antifascismo militante oggi più che mai: #NicoLibero !

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Carcere delle Vallette, 07.06.2018

Dopo l'incontro di oggi che ho avuto con l'avvocato mi è sempre più chiara la linea che sta prendendo questo mio procedimento. Ormai non posso più definirmi un “detenuto comune”, un individuo che viene processato per il gesto

pc 15 giugno - DALLA PARTE DELLE/DEI MIGRANTI, CONTRO IL RAZZISMO DEL GOVERNO - Non Una Di Meno BOLOGNA

Dalla parte delle e dei migranti, contro il razzismo del governo 

Dopo una campagna elettorale dai toni violenti, il nuovo esecutivo Salvini-Di Maio non perde tempo: la scelta di Fontana a ministro della famiglia indica chiaramente la volontà di riaffermare la famiglia come luogo centrale di imposizione di ruoli e gerarchie di genere. Questo progetto si ‘sposa’ perfettamente con quello di far pagare meno tasse ai ricchi e di scatenare una guerra razzista contro donne e uomini migranti che vede la sua ultima frontiera nella paventata chiusura dei porti italiani. Patriarcato, neoliberalismo e razzismo sono i pilastri del programma di governo.
L’omicidio razzista di Soumaila Sacko segue la sparatoria fascista a Macerata, che il neoministro dell’Interno Salvini non aveva esitato a giustificare, e l’uccisione di Idy Diene a Firenze. In questa come in quelle occasioni, ribadiamo che non accettiamo nessuna violenza sulla pelle delle donne e degli uomini migranti. Non accettiamo che questa violenza continui a esser legittimata attraverso l’identificazione dell'«uomo nero» con il «nemico». Rifiutiamo la retorica che vede il migrante come potenziale usurpatore di beni e diritti degli “italiani” o con il potenziale stupratore dal quale le donne dovrebbero essere protette. Narrazioni e logiche distorte che giustificano espulsioni e soprusi, mentre centinaia di donne migranti vengono quotidianamente violentate lungo i confini costruiti per impedire la loro libertà di movimento. Di fronte al più esplicito sdoganamento del razzismo istituzionale di questo governo, che porta avanti e radicalizza le politiche di quello precedente – a partire dalla legge Minniti-Orlando -, diciamo ancora più forte che lottare contro la violenza patriarcale significa per noi lottare contro ogni forma di gerarchia e di oppressione.
Lo sciopero globale delle donne attraversa quotidianamente i confini e fa del nostro femminismo una pratica di lotta dalla parte delle e dei migranti. Lo abbiamo dimostrato sostenendo la battaglia di Precious, che non ha accettato di abbassare la testa e ha lottato per rivendicare ciò che spetta a lei e suo figlio. Lo abbiamo dimostrato sostenendo i percorsi di organizzazione autonoma delle e dei migranti che in Emilia Romagna hanno denunciato la gabbia dell’accoglienza, le espulsioni, la detenzione, i respingimenti, gli abusi delle cooperative, l’imposizione del lavoro gratuito, lo sfruttamento e il ricatto quotidiano del permesso di soggiorno. Continueremo a farlo nelle mobilitazioni di cui le donne e uomini migranti saranno protagonisti nelle prossime settimane a Rimini, Modena, Bologna e Ventimiglia, perché il nostro antirazzismo non è una pratica occasionale, ma è parte integrante del nostro programma femminista di liberazione.

NON UNA DI MENO - BOLOGNA

pc 15 giugno - La feccia fascio leghista per nascondere la sua corruzione e le sue ruberie fanno fermare dalla polizia tre giornalisti che indagavano sui fondi della Lega

(dalla Redazione di Contropiano)
Si sa che in tempi di guerra la prima vittima è la verità. E si sa anche che in guerra i giornalisti rischiano tanto quanto i soldati. Persino quelli delle testate mainstream, se vanno a ficcare il naso dove non devono.
D’altra parte, avere un ministro dell’interno che si muove totalmente fuori dalle regole costituzionali – dunque con logica di guerra, seppure essenzialmente elettorale – può presentare più di un problema per la libertà di stampa. Specie se, come in questo caso, i giornalisti vanno a ficcare il naso negli “strani” flussi di denaro dentro e fuori le casse del partito di cui è anche capo politico.
Qualcuno potrebbe dire che ipotizzare l’azione diretta di un ministro a difesa dei propri interessi – politici e non – con l’utilizzo delle “forze dell’ordine” al posto di qualche intimidatore privato faccia un po’ troppo repubblica delle banane. E certo sarebbe un paragone eccessivo. Bisogna però vedere in che senso…
A voi, qui di seguito, un articolo tratto dalla testata Tpi e la denuncia della Federazione nazionale della stampa. Ch non vuole crederci può consultare numerose altre fonti. Es:
Tacciono solo le testate direttamente interessate. Per ora…
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Tre giornalisti che indagano sulle finanze della Lega sono stati fermati e tenuti in caserma per 3 ore, la condanna del sindacato

La Federazione nazionale della stampa: “Comportamento intimidatorio di magistratura e polizia giudiziaria nei confronti dei colleghi impegnati a illuminare una delle vicende più oscure di questi ultimi anni”
Tre giornalisti che stanno seguendo l’indagine della procura di Genova sui flussi finanziari della Lega sono stati fermati a Bolzano dalla Guardia di Finanza e tenuti in caserma per tre ore per rispondere a domande sui loro articoli.
Si tratta di Matteo Indice del La Stampa, Ferruccio Sansa del Fatto Quotidiano e Marco Preve di Repubblica. L’episodio è avvenuto nella mattina di mercoledì 13 giugno 2018.
Indice ha raccontato a TPI la sua versione dei fatti avvenuti.
La Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) in un comunicato ha condannato “il comportamento intimidatorio messo in atto da magistratura e polizia giudiziaria nei confronti dei colleghi impegnati a illuminare una delle vicende più oscure di questi ultimi anni”.
Sorprende la scelta ‘muscolare’ di magistratura e polizia giudiziaria, il loro tentativo di imbavagliare l’informazione e imbrigliare la libertà di stampa”, scrive nella sua nota la Fnsi.
I tre giornalisti scrivono per i quotidiani Il Fatto QuotidianoLa Repubblica e La Stampa ed erano stati inviati a Bolzano per seguire gli sviluppi dell’indagine sulla Lega, che riguarda il presunto occultamento all’estero di 3 milioni di euro.
Il comunicato del sindacato nazionale dei giornalisti Fnsi è stato firmato anche dalle sigle locali Associazione Ligure Giornalisti, Ordine Giornalisti della Liguria, Gruppo Cronisti Liguri, Sindacato giornalisti Alto Adige e l’Unione cronisti del Trentino Alto Adige.
Di seguito il testo integrale del comunicato, diffuso nella serata del 13 giugno.
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Questa mattina tre giornalisti genovesi, appartenenti alle testate Il Fatto Quotidiano, La Repubblica e La Stampa, inviati a Bolzano per seguire l’indagine della Procura di Genova sui flussi finanziari della Lega, sono stati identificati dalla Guardia di finanza, convocati e trattenuti in caserma per tre ore per rispondere, su richiesta della Procura genovese, di alcuni articoli in materia pubblicati oggi stesso.
Federazione nazionale della Stampa italiana, Associazione Ligure Giornalisti, Ordine Giornalisti della Liguria e Gruppo Cronisti Liguri condannano il comportamento intimidatorio messo in atto da magistratura e polizia giudiziaria nei confronti dei colleghi impegnati a illuminare una delle vicende più oscure di questi ultimi anni, riportando aggiornamenti importanti e di sicuro interesse pubblico su un’indagine finanziaria che riguarda riciclaggio conseguente a truffa ai danni dello Stato nel percepimento di 48 milioni di fondi pubblici.
Sorprende la scelta “muscolare” di magistratura e polizia giudiziaria, il loro tentativo di imbavagliare l’informazione e imbrigliare la libertà di stampa.
Ai tre colleghi esprimono solidarietà anche il Sindacato giornalisti e l’Unione cronisti del Trentino Alto Adige. “L’Associazione regionale di stampa e l’Unione cronisti – scrivono in una nota – condannano il comportamento intimidatorio messo in atto da magistratura e polizia giudiziaria nei confronti dei colleghi impegnati a illuminare una delle vicende più oscure di questi ultimi anni, riportando aggiornamenti importanti e di sicuro interesse pubblico su un’indagine finanziaria che riguarda riciclaggio conseguente a truffa ai danni dello Stato nel percepimento di 48 milioni di fondi pubblici

pc 15 giugno - Contro il governo fascio-populista e razzista, con i nostri fratelli e sorelle di classe. Da mfpr L'Aquila


1° giorno di mobilitazione a L'Aquila, con attacchinaggio alla periferia, nelle zone più frequentate dai migranti.

L'Attacchinaggio proseguirà anche domani, sabato, con volantinaggio presso il mercato cittadino, e domenica 17.

pc 15 giugno - IL LICENZIAMENTO POLITICO DELL'ANTIFASCISTA LAVINIA DEVE CADERE! Denunce, prese di posizione, prime iniziative...


LAVORATRICI SLAI COBAS per il sindacato di classe


Oggi più che mai, a fronte di una scuola che incunea valori reazionari, di assoggettamento all'"ordine costituito", razzisti e fascisti (vedi a Milano la questione Ramelli), ci vogliono tante maestre come Lavinia ad educare i bambini all'antifascismo, antirazzismo, alla giusta ribellione!

Siamo come ai tempi del fascismo di Mussolini dove si licenziavano i lavoratori perchè erano antifascisti e lottavano contro il fascismo! Oggi il moderno fascismo licenzia Lavina per le stesse ragioni. E il nuovo clima del governo fascio/razzista fa sentire legittimate tutte le istituzioni ad adottare azioni di chiaro segno fascista. 

Non sarà certo un caso che questo provvedimento sia stato fatto a scuole quasi chiuse, per impedire una giusta risposta di solidarietà con Lavinia delle colleghe, delle famiglie, degli stessi bambini.

Come disse Lavinia: "un’insegnante deve essere valutata per la passione, l’amore e la cura che mette nel proprio lavoro e verso i propri studenti e studentesse. A me queste cose, di certo, non mancano... Ma lei (Renzi) non vuol brave insegnanti. Solo marionette ubbidienti e fedeli alle proprie dirigenze...

Oltre che un’insegnante, sono una persona e sono antifascista. Non mi vergogno della sana rabbia che tutta questa incomprensibile indifferenza scatena nel mio cuore e nella mia mente... Il fascismo si combatte, finché si è in tempo, sul piano culturale e della formazione plurale degli uomini e delle donne. Ed è questo che io cerco di fare, ogni giorno, nel mio lavoro. I miei studenti e le mie studentesse lo sanno..."

Lavinia Flavia è stata criminalizzata perchè ha manifestato tutta la sua legittima rabbia contro la polizia che, a protezione dei fascisti, aveva caricato brutalmente  i giovani, i lavoratori, le donne, i migranti che manifestavano a Torino in difesa dei valori antifascisti, della Resistenza partigiana, contro i topi di fogna criminali di Forza Nuova e CasaPound, cui il governo, in primis il moderno fascista Minniti, aveva permesso di candidarsi alle elezioni, facendo carta straccia di tutto quello che c'è scritto nella Costituzione.

Il MIUR/Governo precedente aveva fatto diffondere nelle scuole i libretti sul 70° della Costituzione, nata dalla Resistenza nel nostro paese che vieta l'esistenza politica e sociale di chi fa apologia di fascismo, poi si accanisce contro una docente che in nome di quei diritti e libertà si batte coerentemente per la difesa dell'antifascismo, contro una polizia che protegge l'onda nera fascista che sta avanzando nel nostro paese politicamente, socialmente, culturalmente, ideologicamente e praticamente, realtà criminali come Forza Nuova e CasaPound, che proprio in quei giorni sparavano anche addosso ai migranti; una polizia che sempre in quei giorni caricava a Roma le maestre diplomate in lotta per difendere il loro posto di lavoro.


IL LICENZIAMENTO POLITICO DI LAVINIA DEVE ESSERE RITIRATO!

Svilupperemo nella prossima settimana iniziative ai provveditorati, verso la stampa. 

Siamo pronte a realizzare, insieme agli altri sindacati di base, scioperi e altre iniziative

LE LAVORATRICI SLAI COBAS per il sindacato di classe

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Lavoratrici e lavoratori della Scuola di Potere al Popolo Torino

Contro Casa Pound il 22 febbraio c'eravamo tutti.

Lavoratrici e lavoratori della Scuola di Potere al Popolo Torino solidali con Flavia. 

Flavia, la maestra di Torino ripresa dalle telecamere il 22 febbraio in una manifestazione cittadina contro Casa Pound, mentre la polizia, posta a difesa dei neo fascisti, caricava i manifestanti antifascisti, è stata licenziata.
All'indomani dei fatti, Renzi lanció in TV l'anatema "andrebbe licenziata”, reso esecutivo

pc 15 giugno - CHI SONO DAVVERO I MINISTRI DEL GOVERNO

Dal Foglio speciale proletari comunisti 
sul governo fascio/populista

pc 15 giugno - STUDIO SENTIERI LO DIMOSTRA: NOCIVO E' IL CAPITALE!


Studio Sentieri: chi vive vicino ai siti industriali è a rischio morte più alto del 4-5%

Chi vive nei siti contaminati da amianto, raffinerie o industrie chimiche e metallurgiche ha un rischio di morte più alto del 4-5% rispetto alla popolazione generale. E questo, in un periodo di 8 anni, si è tradotto in un eccesso di mortalità pari a 11.992 persone, di cui 5.285 per tumori e 3.632 per malattie dell’apparato cardiocircolatorio. È quanto emerge dai dati relativi a 45 siti di interesse per le bonifiche inclusi nella nuova edizione dello studio Sentieri, a cura dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
I dati sono stati presentati in via preliminare al workshop ‘Un sistema permanente di sorveglianza

pc 15 giugno - NEL MORIRE SUL LAVORO I PADRONI NON FANNO DISTINZIONE TRA ITALIANI E IMMIGRATI... SCIOPERO ALLA FINCANTIERI

Travolto dal trattore mentre lavora nei campi, muore indiano di 43 anni

14 giugno 2018

Mortale infortunio sul lavoro nella campagna di Agazzano, in località Rivarossa. Per cause da chiarire un uomo di 43 anni di nazionalità indiana ha perso la vita sotto a un trattore mentre era alla guida nei campi.
Dalle prime indagini sembra che lo straniero stesse percorrendo una carraia in discesa, quando all’improvviso ha perso il controllo sbandando sulla destra e oltrepassando il ciglio della strada. Il mezzo ha proseguito la corsa nel campo e a quel punto lo straniero sarebbe caduto dalla cabina di guida finendo tragicamente sotto alle ruote. Nessuno era presente al momento della disgrazia.
L’uomo lascia la moglie e tre figli piccoli.

Operaio morto in Fincantieri: vittima non aveva imbragatura


La procura di Genova ha aperto un'indagine per omicidio colposo sulla morte dell'operaio avvenuta ieri nello stabilimento Fincantieri di Sestri Ponente. E' stato accertato che Salvatore Lombardo non indossava un'imbragatura di sicurezza obbligatoria quando si lavora in ambienti elevati da terra. L'uomo è caduto da circa 20 metri. L'area dove è avvenuta la tragedia, un'impalcatura situata in quello che sarà il vano ascensore della nave è stata sequestrata.

A Sestri Ponente, sciopero e presidio alla Fincantieri


I metalmeccanici: “Strage senza fine, dall'inizio dell'anno in Italia sono quasi 330 i lavoratori che hanno perso la vita lavorando"
Otto ore di sciopero e un presidio davanti ai cancelli di via Soliman, a Sestri Ponente, dopo la morte  di Salvatore Lombardo, 43 anni, operaio alla Fincantieri per un’azienda in appalto, caduto da quasi

pc 15 giugno - In un forum i dati reali dei migranti in Italia, contro l'infame campagna del governo Salvini/DiMaio

Un forum organizzato dal giornale online L’Antidiplomatico con Alberto Negri, Fulvio Scaglione, Giorgio Cremaschi, Francesco Valerio Della Croce, Sergio Cararo, Alessandra Riccio.(*)

In Italia esiste davvero un’emergenza “immigrazione”?
Alberto Negri: Malta attualmente accoglie 7.948 profughi, che in rapporto alla popolazione fanno 18,3 ogni mille abitanti. La Francia ne accoglie 304.500, 4 ogni mille abitanti. L’Austria 93mila, 10 ogni 1000 abitanti. La Germania 669.500, 8,1 ogni mille abitanti. La Grecia ne accoglie 21.500, 2 ogni 1.000 abitanti.
L’Italia, accoglie 147.300 profughi, 2,4 ogni mille abitanti. Questi i numeri, tutto il resto è propaganda...

pc 15 giugno - Intensa campagna all'Ilva di Taranto contro il governo nei giorni 13 e 14 - Oggi in centro città - Circolo proletari comunisti

operai ascoltano il comizio volante


Diffusione del foglio speciale alle portineria A e D - in due giorni 100 copie
discussioni e capannelli vivaci
in tutte le portinerie all'interno come all'esterno
proletari comunisti fa denuncia/chiarezza/indicazione

pc 15 giugno - Un altro flash mob a Ravenna: «Contro un governo populista e razzista» 16 giugno

https://www.ravennaedintorni.it/politica/2018/06/14/flash-mob/

Un altro flash mob a Ravenna: «Contro un governo populista e razzista»

Organizzano sabato 16 giugno i Proletari Comunisti nel quartiere Gulli

Flash Mob in Darsena
Il flash mob in Darsena per l’accoglienza dei migranti
Dopo quello in darsena che ha fatto tanto discutere (soprattutto sui social) sul caso Aquarius, annunciato un altro flash mob a Ravenna contro il nuovo Governo. A organizzare in questo caso è il circolo dei Proletari Comunisti e l’appuntamento è per sabato 16 giugno, «contro il governo degli ingannapopolo Salvini-Di Maio, populista, razzista, fascista, al servizio dei padroni e dei poteri forti, altro che governo del cambiamento», scrivono in una nota inviata ai giornali.
La manifestazione partirà dal quartiere Gulli alle 9.30 (incrocio con via Aquileia), per poi proseguire in altri punti della città e finire al mercato.

pc 15 giugno - L'ennesima vergogna di questo governo fascista: dedicata a Roma una via al criminale uccisore di partigiani Almirante!


Roma dedica una via a Giorgio Almirante, protesta la Comunità ebraica
«Chi ha ricoperto il ruolo di segretario di redazione del Manifesto per la Difesa della Razza senza mai pentirsene non merita una via come riconoscimento». Raggi si dice «sorpresa»
Con i voti di M5S e Fratelli d’Italia il Consiglio comunale di Roma ha dato l’ok per una via a Roma a